Non capisco di cosa soffro
Buonasera, sono una ragazza di 21 anni, e anche se penso di averte certi disturbi causati da qualche trauma, non voglio confermarli perché non posso esserne sicura.
Comincio dall'inizio...
Io ho avuto un'infanzia difficile, papà che non mi ha mai considerata figlia, una mamma menefreghista e succube del compagno, ed io succube per colpa a sua a tollerare che il suo compagno era un tossicodipendente.
Andavo spesso dai miei nonni, avevo mio nonno, i miei zii e mi sentivo meglio, però mia nonna le urtava la mia presenza, lei è una persona cattiva che pensa solo per sé stessa e per i suoi interessi, le dava fastidio che io venivo da loro perché lei doveva uscire e con me era costretta a limitarsi (nonna infedele nei confronti di mio nonno).
Soffrivo già d'ansia da piccola, quando mi ero creata un account su un sito di giochi e quando non ricordano più come entrare, me ne stavo a morire d'ansia, ad avere una forte paura perché pensavo che mi sarebbe accaduto qualcosa, ma non ne parlavo con mia mamma.
Con lei ho avuto sempre quella distanza nel confidarmi perché non mi avrebbe mai capita in fondo.
Per la mia ansia ho fatto tante figuracce a scuola, con i compagni...mi facevo prendere in giro e non ne parlavo comunque a casa, perché venivo incolpata anche per cose minime, quindi mi dicevo che le cose sarebbero passate prima o poi.
Quando vedo che qualcuno mi guarda mentre faccio qualcosa, divento goffa, odio questa sensazione, in quel momento l'ansia mi mette alle strette.
Ho avuto sempre il vizio di chiedere scusa anche quando la colpa non era mia, mi sono accettata e accollata sempre tutto.
Ho paura sempre che succede qualcosa, che la mia vita non abbia un senso, mi sento "abbandonata" dalla mia famiglia, mi sento sola... oggi ho due figlie femmine che amo più della mia stessa vita, però soffro di "depressione" non vedo una logica nella mia vita, mi sento stressata tantissimo, cambio umore frequentemente, a volte ho una paura grandissima e in quel momento non so affrontare nulla, mi sento bloccata, mi sento inutile... a volte mi sento molto più forte e le cose le affronto con più sicurezza.
Mi alzo ogni mattina, e faccio la stessa vita, tutti i giorni... è un loop infinito, la casa dove sto mi mette tanta depressione, non sto bene.
Ho sempre ascoltato gli altri, ho cercato di dare a loro conforto, ma conforto a me non l'ha dato mai nessuno, perché non mi capiscono, riconosco che non so spiegare bene quello che provo e non sono credibile, ma sono stata cresciuta in un contesto dove le cose me le facevo passare da sola.
E non sempre, quando sono davvero nervosa, e non posso sfogarmi con gli altri, vorrei fare del male a me stessa anche se questa cosa la gestisco anche se mi viene in mente, e penso di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo, ho certe manie e certi orari dove ho uno schema da fare e se non va come dico, mi innervosisco tanto.
Avrei molte cose da dire, ma so che è un consulto, e non una seduta.
Grazie.
Comincio dall'inizio...
Io ho avuto un'infanzia difficile, papà che non mi ha mai considerata figlia, una mamma menefreghista e succube del compagno, ed io succube per colpa a sua a tollerare che il suo compagno era un tossicodipendente.
Andavo spesso dai miei nonni, avevo mio nonno, i miei zii e mi sentivo meglio, però mia nonna le urtava la mia presenza, lei è una persona cattiva che pensa solo per sé stessa e per i suoi interessi, le dava fastidio che io venivo da loro perché lei doveva uscire e con me era costretta a limitarsi (nonna infedele nei confronti di mio nonno).
Soffrivo già d'ansia da piccola, quando mi ero creata un account su un sito di giochi e quando non ricordano più come entrare, me ne stavo a morire d'ansia, ad avere una forte paura perché pensavo che mi sarebbe accaduto qualcosa, ma non ne parlavo con mia mamma.
Con lei ho avuto sempre quella distanza nel confidarmi perché non mi avrebbe mai capita in fondo.
Per la mia ansia ho fatto tante figuracce a scuola, con i compagni...mi facevo prendere in giro e non ne parlavo comunque a casa, perché venivo incolpata anche per cose minime, quindi mi dicevo che le cose sarebbero passate prima o poi.
Quando vedo che qualcuno mi guarda mentre faccio qualcosa, divento goffa, odio questa sensazione, in quel momento l'ansia mi mette alle strette.
Ho avuto sempre il vizio di chiedere scusa anche quando la colpa non era mia, mi sono accettata e accollata sempre tutto.
Ho paura sempre che succede qualcosa, che la mia vita non abbia un senso, mi sento "abbandonata" dalla mia famiglia, mi sento sola... oggi ho due figlie femmine che amo più della mia stessa vita, però soffro di "depressione" non vedo una logica nella mia vita, mi sento stressata tantissimo, cambio umore frequentemente, a volte ho una paura grandissima e in quel momento non so affrontare nulla, mi sento bloccata, mi sento inutile... a volte mi sento molto più forte e le cose le affronto con più sicurezza.
Mi alzo ogni mattina, e faccio la stessa vita, tutti i giorni... è un loop infinito, la casa dove sto mi mette tanta depressione, non sto bene.
Ho sempre ascoltato gli altri, ho cercato di dare a loro conforto, ma conforto a me non l'ha dato mai nessuno, perché non mi capiscono, riconosco che non so spiegare bene quello che provo e non sono credibile, ma sono stata cresciuta in un contesto dove le cose me le facevo passare da sola.
E non sempre, quando sono davvero nervosa, e non posso sfogarmi con gli altri, vorrei fare del male a me stessa anche se questa cosa la gestisco anche se mi viene in mente, e penso di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo, ho certe manie e certi orari dove ho uno schema da fare e se non va come dico, mi innervosisco tanto.
Avrei molte cose da dire, ma so che è un consulto, e non una seduta.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
abbiamo letto con attenzione la sua faticosa storia, che peraltro non contiene domande dirette se non quella del titolo: "Non capisco di cosa soffro".
A nostro parere il problema non sta nel "capire di cosa si soffre" (a cui magari non segue alcun miglioramento), bensì nel modificare in meglio la situazione.
Noi, qui dalla nostra postazione online, non sappiamo nella della Sua vita,
se non che - poco più che maggiorenne - ha già due bimbe. Ha un* compagn*? un lavoro? qualche buona amicizia?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
abbiamo letto con attenzione la sua faticosa storia, che peraltro non contiene domande dirette se non quella del titolo: "Non capisco di cosa soffro".
A nostro parere il problema non sta nel "capire di cosa si soffre" (a cui magari non segue alcun miglioramento), bensì nel modificare in meglio la situazione.
Noi, qui dalla nostra postazione online, non sappiamo nella della Sua vita,
se non che - poco più che maggiorenne - ha già due bimbe. Ha un* compagn*? un lavoro? qualche buona amicizia?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Si, ho un compagno... con lui ci sono più bassi che alti, anche lui è in una situazione di sconforto.
Ho delle amicizie di cui non mi fido più, anche questa cosa ho accumulato nel tempo, che dopo le delusione che ho ricevuto da chi volevo bene, non riesco a fidarmi di nessuno, sono sempre in stato di allerta nel capire se qualcuno è sincero o meno.
Se vuole sapere altro per capire, mi dica.. vorrei poter far capire il mio stato d'animo, i miei disagi e come avevo scritto magari non riesco a far comprendere bene..
Ho delle amicizie di cui non mi fido più, anche questa cosa ho accumulato nel tempo, che dopo le delusione che ho ricevuto da chi volevo bene, non riesco a fidarmi di nessuno, sono sempre in stato di allerta nel capire se qualcuno è sincero o meno.
Se vuole sapere altro per capire, mi dica.. vorrei poter far capire il mio stato d'animo, i miei disagi e come avevo scritto magari non riesco a far comprendere bene..
[#3]
Utente
Mi sento vuota da tanti anni, mi sento umiliata, i miei pensieri riaffiorano il passato, più vorrei dimenticare, più ci penso.
Ho sopportato sempre offese gratuite, persone che mi hanno odiato senza apparente motivo (non voglio fare la vittima), ma non penso di aver causato a loro qualche trauma, anzi loro l'hanno causato a me, che mi hanno fatto sentire una schifezza di persona, per il mio compagno io non soffro di niente perché a differenza sua, io le cose le nascondo, le mie paure, quello che sento in quel momento, non lo do a vedere... a volte per il forte stress scoppio a piangere, sono stati più i pianti che mi sono fatta che le risate nell'arco della mia vita, quindi non mi confido nemmeno con lui...le amicizie che ho non capiscono nemmeno, mi sanno dire solo "anche se non ho passato le tue cose, ti capisco" ma questo non mi aiuta proprio e non mi esprimo, non voglio dare disturbo a nessuno.
Ho anche insicurezze fisiche, mi faccio schifo ogni giorno sempre di più, peso 67 kili, prima ero 72... mi sento grossa, mi sento brutta, odio tutto di me, piango anche su questa cosa... non riesco ad accettarmi.
Una volta ho perso 9 kili in un mese, mangiavo una volta al giorno, ero fissata che ero grossa, solo che non era normale visto che andavo alle medie, ero una ragazzina che doveva pensare ad altre cose.
Invece ultimamente ho sofferto di fame nervosa, ho mangiato come una persona obesa, mi abbuffavo per noia, perché sto sempre a casa.
Soffro più di ipersonnia, dormire non mi fa pensare e credo che sia la cosa migliore.
Quindi voglio dire che non ho solo traumi, ho anche insicurezze estetiche per colpa degli altri.
Spero di aver fatto capire un pochino di più quello che provo.
Ho sopportato sempre offese gratuite, persone che mi hanno odiato senza apparente motivo (non voglio fare la vittima), ma non penso di aver causato a loro qualche trauma, anzi loro l'hanno causato a me, che mi hanno fatto sentire una schifezza di persona, per il mio compagno io non soffro di niente perché a differenza sua, io le cose le nascondo, le mie paure, quello che sento in quel momento, non lo do a vedere... a volte per il forte stress scoppio a piangere, sono stati più i pianti che mi sono fatta che le risate nell'arco della mia vita, quindi non mi confido nemmeno con lui...le amicizie che ho non capiscono nemmeno, mi sanno dire solo "anche se non ho passato le tue cose, ti capisco" ma questo non mi aiuta proprio e non mi esprimo, non voglio dare disturbo a nessuno.
Ho anche insicurezze fisiche, mi faccio schifo ogni giorno sempre di più, peso 67 kili, prima ero 72... mi sento grossa, mi sento brutta, odio tutto di me, piango anche su questa cosa... non riesco ad accettarmi.
Una volta ho perso 9 kili in un mese, mangiavo una volta al giorno, ero fissata che ero grossa, solo che non era normale visto che andavo alle medie, ero una ragazzina che doveva pensare ad altre cose.
Invece ultimamente ho sofferto di fame nervosa, ho mangiato come una persona obesa, mi abbuffavo per noia, perché sto sempre a casa.
Soffro più di ipersonnia, dormire non mi fa pensare e credo che sia la cosa migliore.
Quindi voglio dire che non ho solo traumi, ho anche insicurezze estetiche per colpa degli altri.
Spero di aver fatto capire un pochino di più quello che provo.
[#4]
Gentile utente,
si comprende molto bene quello che prova, si percepiscono l'insoddisfazione e l'infelicità che caratterizzano la sua vita.
Eppure lei scrive correttamente, è capace di una attenta e lucida autoanalisi, usa il computer o il cellulare .. E dunque come mai è finita in questo vortice di negatività?
Quando noi, qui dalla nostra postazione online, leggiamo mail come la sua, ci chiediamo immediatamente cosa possiamo fare a favore di chi scrive, considerato che non è possibile una presa in carico e una reale risoluzione dei problemi che affliggono la persona che si rivolge qui.
La risposta è di orientare la persona a reperire le risorse concrete a lei più prossime, rivolgendosi dunque di persona alle risorse del territorio: Psicolog* e/o Psicoterapeuta* del Consultorio, del Centro di Igiene mentale, dell'Unità di psicologia.
E' una via che potrebbe essere di Suo interesse?
Lei è giovanissima,
ha tutto il tempo per indirizzare in modo differente la Sua vita,
occorre però trovare le risorse, sia dentro di sè, sia nel contesto in cui vive.
Penso, ad esempio, a quelle numerose ragazze che hanno scelto di frequentare la scuola per OSS; proprio conoscendo la sofferenza sono persone adatte ad assistere chi soffre.
Ci dia un riscontro, se Le fa piacere.
Dott. Brunialti
si comprende molto bene quello che prova, si percepiscono l'insoddisfazione e l'infelicità che caratterizzano la sua vita.
Eppure lei scrive correttamente, è capace di una attenta e lucida autoanalisi, usa il computer o il cellulare .. E dunque come mai è finita in questo vortice di negatività?
Quando noi, qui dalla nostra postazione online, leggiamo mail come la sua, ci chiediamo immediatamente cosa possiamo fare a favore di chi scrive, considerato che non è possibile una presa in carico e una reale risoluzione dei problemi che affliggono la persona che si rivolge qui.
La risposta è di orientare la persona a reperire le risorse concrete a lei più prossime, rivolgendosi dunque di persona alle risorse del territorio: Psicolog* e/o Psicoterapeuta* del Consultorio, del Centro di Igiene mentale, dell'Unità di psicologia.
E' una via che potrebbe essere di Suo interesse?
Lei è giovanissima,
ha tutto il tempo per indirizzare in modo differente la Sua vita,
occorre però trovare le risorse, sia dentro di sè, sia nel contesto in cui vive.
Penso, ad esempio, a quelle numerose ragazze che hanno scelto di frequentare la scuola per OSS; proprio conoscendo la sofferenza sono persone adatte ad assistere chi soffre.
Ci dia un riscontro, se Le fa piacere.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Utente
La ringrazio tantissimo della sua gentile risposta.
"rivolgendosi dunque di persona alle risorse del territorio: Psicolog* e/o Psicoterapeuta* del Consultorio, del Centro di Igiene mentale, dell'Unità di psicologia." Vorrei sapere di più su questo consultorio, e come funziona..
E sì, se riguarda raccontare qualcosa tramite la scritta riesco a specificare, io ho problemi a dire ad una persona di presenza a parole mie quello che scrivo, quando devo parlare mi comincio a sentire male e sbaglio di continuo, mi mette tensione questa cosa, per questo preferisco non parlare.
"rivolgendosi dunque di persona alle risorse del territorio: Psicolog* e/o Psicoterapeuta* del Consultorio, del Centro di Igiene mentale, dell'Unità di psicologia." Vorrei sapere di più su questo consultorio, e come funziona..
E sì, se riguarda raccontare qualcosa tramite la scritta riesco a specificare, io ho problemi a dire ad una persona di presenza a parole mie quello che scrivo, quando devo parlare mi comincio a sentire male e sbaglio di continuo, mi mette tensione questa cosa, per questo preferisco non parlare.
[#6]
Gentile ragazza,
i *Consultori familiari*:
sono strutture sanitarie sparse su tutto il territorio nazionale,
sono pubblici dell'Azienda sanitaria,
sono gratuiti per un certo numero di sedute,
prevedono la presenza di Psicolog* e Ginecolog* (ad es. per la contraccezione);
occorre telefonare e prendere un appuntamento; talvolta occorre attendere qualche tempo, ma poi la seduta .. arriva.
Il link della mappa nazionale dei consultori è questo: https://www.salute.gov.it/portale/donna/consultoriDonna.jsp?lingua=italiano&id=4524&area=Salute%20donna&menu=consultori , troverà quello più vicino a Lei.
Se lei ha difficoltà ad esprimersi in presenza, può iniziare portando la stampa di questo nostro scambio: come punto di inizio è sicuramente facilitante.
E poi pensi che con l* Psicolog* parlano persone con difficoltà, noi Psy siamo preparati a tutto ciò.
Cari saluti, ci faccia sapere.
Dott. Brunialti
i *Consultori familiari*:
sono strutture sanitarie sparse su tutto il territorio nazionale,
sono pubblici dell'Azienda sanitaria,
sono gratuiti per un certo numero di sedute,
prevedono la presenza di Psicolog* e Ginecolog* (ad es. per la contraccezione);
occorre telefonare e prendere un appuntamento; talvolta occorre attendere qualche tempo, ma poi la seduta .. arriva.
Il link della mappa nazionale dei consultori è questo: https://www.salute.gov.it/portale/donna/consultoriDonna.jsp?lingua=italiano&id=4524&area=Salute%20donna&menu=consultori , troverà quello più vicino a Lei.
Se lei ha difficoltà ad esprimersi in presenza, può iniziare portando la stampa di questo nostro scambio: come punto di inizio è sicuramente facilitante.
E poi pensi che con l* Psicolog* parlano persone con difficoltà, noi Psy siamo preparati a tutto ciò.
Cari saluti, ci faccia sapere.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 30/05/2023.
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