Conati di vomito ed ansia
Premetto di essere sempre stata una ragazza generalmente ansiosa che peró fino a pochi anni prima non aveva mai riscontrato gravi problemi con l'ansia se non semplice agitazione e timore.
Tutto è cominciato a peggiorare durante la prima fase di quarantena...ho iniziato ad avvertire un fastidioso senso di dispnea tanto da avere anche disturbi del sonno.
Prima di addormentarmi mi sentivo letteralmente morire, poi mi risvegliavo il mattino seguente come se nulla fosse accaduto.
Ho effettuato così le analisi del sangue e urine, tutto nella norma a parte carenza di vitamina d che ancora sto curando con delle pasticche.
Il medico curante non mi ha prescritto ulteriori accertamenti come lastre conoscendo il mio stato ansioso.
Dal 2020 a questa parte continuo ad avvertire questa sensazione che ormai controllo ma continua ad essere particolarmente fastidiosa... A questo sintomo si unisce anche un leggero gonfiore addominale e varie eruttazioni che una volta terminate è come se mi "liberino" dal senso di dispnea.
Credo che queste eruttazioni e gonfiore siano dovute anche alla tensione del momento nel mentre fatico ed inalo aria in maniera errata.
ultimamente ho uno stato costante di vertigini che compaiono soprattutto a lavoro.
Ho smesso di uscire con gli amici per questa "fobia" di perdere i sensi.
La sensazione è difficile da interpretare ma è come se fossi io a girare invece che l'ambiente circostante.
Come se qualcuno volesse buttarmi a terra...una situazione che poi mi reca tachicardia e pianti.
Ultimamente peró (come se non bastasse) avverto anche forti conati di vomito mattutini che l'ultima volta mi hanno recato un oppressione allo stomaco e sensazione di dispnea...sforzi invani che non mi hanno portato a nulla ma è anche capitato che a volte vomitassi (questo solo la mattina durante le giornate di lavoro).
A casa capita di avvertirle sempre per una questione di paura ed ansia.
Il problema di tutto ciò??
?
Sono parecchio ipocondriaca quindi ho paura di avere le peggio cose esistenti...vorrei il consulto di qualcuno; (
È possibile che sia una questione ansiogena?
Gentile utente,
credo di capire che lei abbia fatto tutti i necessari controlli medici con esito fortunatamente favorevole per lei;
mentre non è chiaro se il termine >parecchio ipocondriaca< rappresenti un’autodiagnosi, oppure la diagnosi ricevuto da un* specialista.
Lei chiede se i disturbi descritti possono essere causati dall’ansia, e la risposta è positiva: sì, è possibile.
Però ciò non sostituisce affatto una diagnosi in presenza,
motivo per il quale le raccomandiamo di chiedere una consulenza presso un* Psicolog* in presenza.
Alla diagnosi segue la terapia: risolvere è possibile.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Per approfondire: Quando il corpo va in ansia: i sintomi fisici dei disturbi d’ansia
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
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