Mi sento brutta
Buongiorno a tutti.
Ho quasi 27 anni e non ho mai avuto un ragazzo, non so il motivo.
Nessuno mi corteggia, non c'è nessuno a cui piaccia.
Non so se questo dipende dal fatto che esco poco ma non credo perché uso quotidianamente i social e nessun ragazzo mi aggiunge, mentre altre ragazze vedo che hanno la fila di maschi che gli vanno dietro.
Lo scorso anno ho avuto l'opportunità di lavorare con un sacco di ragazzi della mia età ma nessuno di loro mi ha mai chiesto di uscire.
Non so dove sbaglio.
Ho quasi 27 anni e non ho mai avuto un ragazzo, non so il motivo.
Nessuno mi corteggia, non c'è nessuno a cui piaccia.
Non so se questo dipende dal fatto che esco poco ma non credo perché uso quotidianamente i social e nessun ragazzo mi aggiunge, mentre altre ragazze vedo che hanno la fila di maschi che gli vanno dietro.
Lo scorso anno ho avuto l'opportunità di lavorare con un sacco di ragazzi della mia età ma nessuno di loro mi ha mai chiesto di uscire.
Non so dove sbaglio.
[#1]
Gentile utente,
con questa email lei è giunta alla trentasettesima richiesta di consulto.
Da questo sito credo che tutti noi psicologi le abbiamo risposto, alcuni più di una volta.
Abbiamo spesso descritto nei dettagli le attività che poteva fare per avere nuove conoscenze, abbiamo chiarito in che modo una ragazza si può rendere interessante e come può far capire ad un ragazzo che è interessata a lui, abbiamo dato suggerimenti sul suo rapporto coi genitori, coi datori di lavoro, con gli amici.
Alcuni miei colleghi, di fronte alla sua difficoltà a condurre il suo rapporto con gli altri in maniera efficace, le hanno suggerito di rivolgersi ad un* psicolog* specialista delle relazioni.
Leggendo le sue richieste tutte identiche, a questo punto ci chiediamo: ma lei legge davvero le nostre risposte? Mette in pratica almeno qualcuno dei nostri suggerimenti?
Giro a lei la domanda.
con questa email lei è giunta alla trentasettesima richiesta di consulto.
Da questo sito credo che tutti noi psicologi le abbiamo risposto, alcuni più di una volta.
Abbiamo spesso descritto nei dettagli le attività che poteva fare per avere nuove conoscenze, abbiamo chiarito in che modo una ragazza si può rendere interessante e come può far capire ad un ragazzo che è interessata a lui, abbiamo dato suggerimenti sul suo rapporto coi genitori, coi datori di lavoro, con gli amici.
Alcuni miei colleghi, di fronte alla sua difficoltà a condurre il suo rapporto con gli altri in maniera efficace, le hanno suggerito di rivolgersi ad un* psicolog* specialista delle relazioni.
Leggendo le sue richieste tutte identiche, a questo punto ci chiediamo: ma lei legge davvero le nostre risposte? Mette in pratica almeno qualcuno dei nostri suggerimenti?
Giro a lei la domanda.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Gentile utente,
vedo che nessuno dei nostri suggerimenti viene da lei preso in considerazione, anzi se le rivolgiamo domande che hanno lo scopo di aiutarla, si irrita, non risponde e invia valutazioni negative sui professionisti che le offrono il proprio tempo e la propria competenza.
Che altro possiamo fare per lei? Cosa esattamente si aspetta?
Lascio ancora aperto il consulto per darle modo, se vuole, di chiarirci il suo pensiero.
vedo che nessuno dei nostri suggerimenti viene da lei preso in considerazione, anzi se le rivolgiamo domande che hanno lo scopo di aiutarla, si irrita, non risponde e invia valutazioni negative sui professionisti che le offrono il proprio tempo e la propria competenza.
Che altro possiamo fare per lei? Cosa esattamente si aspetta?
Lascio ancora aperto il consulto per darle modo, se vuole, di chiarirci il suo pensiero.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#3]
Utente
Dr.ssa Potenza,
non c'era bisogno di scaldarsi in questo modo per un feedback.
Se un utente rivolge una domanda, si aspetta una risposta e non una risposta che in sostanza dice poco e nulla.
Non si possono mettere tutti i consigli forniti dai suoi colleghi perché è impossibile, ci devono essere dei contesti favorevoli che lo devono permettere ed io mi trovo in un ambiente con un contesto fin troppo difficile da mettere in atto perché non si tratta solo di crearlo, ma di trovare anche delle persone disposte per cui vale la pena mettersi in gioco, cosa che al momento non trovo.
non c'era bisogno di scaldarsi in questo modo per un feedback.
Se un utente rivolge una domanda, si aspetta una risposta e non una risposta che in sostanza dice poco e nulla.
Non si possono mettere tutti i consigli forniti dai suoi colleghi perché è impossibile, ci devono essere dei contesti favorevoli che lo devono permettere ed io mi trovo in un ambiente con un contesto fin troppo difficile da mettere in atto perché non si tratta solo di crearlo, ma di trovare anche delle persone disposte per cui vale la pena mettersi in gioco, cosa che al momento non trovo.
[#4]
Gentile utente,
se rilegge con calma ciò che le abbiamo scritto, vedrà che né io, né gli altri professionisti ci "scaldiamo" perché un utente ignoto non comprende le nostre parole.
Possiamo provare compassione per chi soffre, e continuare ad offrire il nostro aiuto, semplificando la comunicazione e sperando di essere compresi, almeno in parte.
Alla domanda diretta: "Che altro possiamo fare per lei? Cosa esattamente si aspetta?" lei continua a non rispondere.
A quel che ci scrive, vanno male i suoi rapporti con la famiglia, con gli amici, coi colleghi e coi superiori di lavoro, infine con tutti i possibili partner.
Ammetterà che non si può attribuire sempre al contesto e agli altri la responsabilità di questi ripetuti fallimenti, cosa che in psicologia viene definita "locus of control esterno". E il suo controllo interno della situazione, dove sta?
Non sarebbe utile prendere in considerazione l'idea che lei può cambiare personalmente qualcosa? Dopo tutto nella prima email di questa serie concludeva: "Non so dove sbaglio", e mi era sembrato un inizio promettente.
Non le sarebbe di aiuto lo sguardo esterno, benevolo e non giudicante di un professionista, perfino gratuito alle ASL o tramite il bonus psicoterapia?
Ma lei di nuvo nega la volontà del cambiamento con le parole: "io mi trovo in un ambiente con un contesto fin troppo difficile da mettere in atto perché non si tratta solo di crearlo, ma di trovare anche delle persone disposte per cui vale la pena mettersi in gioco, cosa che al momento non trovo".
Quando il contesto favorevole e le persone per cui "vale la pena" sono assenti da tutta una vita, be', forse vale la pena almeno di tentare di mettere in pratica qualcuno dei suggerimenti che le sono pervenuti da noi specialisti. Se anche fallisce, cosa perde?
Tra le altre risposte, io le suggerii come impiegare l'estate per non trascorrerla come sempre da sola. Ha utilizzato sia pure uno solo dei metodi che dettagliai?
Se così non è, vuole chiarirci cosa si aspetta che possiamo fare per lei?
Le auguro un grande cambiamento, a partire da uno sguardo più benevolo verso il mondo. Può fare esercizi di questo cercando in rete la Compassionate Mind Italia, che offre sia online gratuitamente, sia in presenza con piccole cifre, esercizi di recupero del proprio amore verso sé e verso gli altri.
Buone cose.
se rilegge con calma ciò che le abbiamo scritto, vedrà che né io, né gli altri professionisti ci "scaldiamo" perché un utente ignoto non comprende le nostre parole.
Possiamo provare compassione per chi soffre, e continuare ad offrire il nostro aiuto, semplificando la comunicazione e sperando di essere compresi, almeno in parte.
Alla domanda diretta: "Che altro possiamo fare per lei? Cosa esattamente si aspetta?" lei continua a non rispondere.
A quel che ci scrive, vanno male i suoi rapporti con la famiglia, con gli amici, coi colleghi e coi superiori di lavoro, infine con tutti i possibili partner.
Ammetterà che non si può attribuire sempre al contesto e agli altri la responsabilità di questi ripetuti fallimenti, cosa che in psicologia viene definita "locus of control esterno". E il suo controllo interno della situazione, dove sta?
Non sarebbe utile prendere in considerazione l'idea che lei può cambiare personalmente qualcosa? Dopo tutto nella prima email di questa serie concludeva: "Non so dove sbaglio", e mi era sembrato un inizio promettente.
Non le sarebbe di aiuto lo sguardo esterno, benevolo e non giudicante di un professionista, perfino gratuito alle ASL o tramite il bonus psicoterapia?
Ma lei di nuvo nega la volontà del cambiamento con le parole: "io mi trovo in un ambiente con un contesto fin troppo difficile da mettere in atto perché non si tratta solo di crearlo, ma di trovare anche delle persone disposte per cui vale la pena mettersi in gioco, cosa che al momento non trovo".
Quando il contesto favorevole e le persone per cui "vale la pena" sono assenti da tutta una vita, be', forse vale la pena almeno di tentare di mettere in pratica qualcuno dei suggerimenti che le sono pervenuti da noi specialisti. Se anche fallisce, cosa perde?
Tra le altre risposte, io le suggerii come impiegare l'estate per non trascorrerla come sempre da sola. Ha utilizzato sia pure uno solo dei metodi che dettagliai?
Se così non è, vuole chiarirci cosa si aspetta che possiamo fare per lei?
Le auguro un grande cambiamento, a partire da uno sguardo più benevolo verso il mondo. Può fare esercizi di questo cercando in rete la Compassionate Mind Italia, che offre sia online gratuitamente, sia in presenza con piccole cifre, esercizi di recupero del proprio amore verso sé e verso gli altri.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#5]
Utente
Dr.ssa Potenza,
la mia risposta era rivolta personalmente a lei, non mi sembra opportuno parlare a nome di altri suoi colleghi che non hanno preso parte a questo consulto.
Io non ho niente contro di lei, semplicemente non mi è piaciuta la risposta che aveva fornito al consulto in cui mi lamento di sentirmi brutta.
Nemmeno io so di preciso perché sono single, forse perché non stimo quasi nessuno, forse perché ho un giro di amicizie e di conoscenze limitate, forse perché sono un po' introversa o forse perché sono davvero brutta, non lo so. È da chiedere ad i ragazzi in generale, magari mi reputano antipatica e non lo so, oppure non piaccio perché ho un'autostima bassa.
Alla domanda che cosa può fare per me e che cosa mi aspetto, mi piacerebbe comprendere le dinamiche che fanno innamorare un ragazzo, perché io ancora non le ho capite nonostante qualche altro psicologo mi abbia detto di mostrare un atteggiamento di apertura, penso non basti come consiglio.
Per quanto riguarda il discorso del sentirmi sola, forse non ho mai dichiarato che la maggior parte delle persone mi sta antipatica, non lo so nemmeno io il perché. Molte volte li sento parlare di argomenti che a me non interessano o fanno cose che io reputo da persone sciocche. Ovviamente le persone che stimo non mi considerano...
Ho pensato di guardare con positività il mondo, non ci riesco e non mi sono ancora informata sulla Compassionate Mind Italia ma lo terrò in considerazione.
la mia risposta era rivolta personalmente a lei, non mi sembra opportuno parlare a nome di altri suoi colleghi che non hanno preso parte a questo consulto.
Io non ho niente contro di lei, semplicemente non mi è piaciuta la risposta che aveva fornito al consulto in cui mi lamento di sentirmi brutta.
Nemmeno io so di preciso perché sono single, forse perché non stimo quasi nessuno, forse perché ho un giro di amicizie e di conoscenze limitate, forse perché sono un po' introversa o forse perché sono davvero brutta, non lo so. È da chiedere ad i ragazzi in generale, magari mi reputano antipatica e non lo so, oppure non piaccio perché ho un'autostima bassa.
Alla domanda che cosa può fare per me e che cosa mi aspetto, mi piacerebbe comprendere le dinamiche che fanno innamorare un ragazzo, perché io ancora non le ho capite nonostante qualche altro psicologo mi abbia detto di mostrare un atteggiamento di apertura, penso non basti come consiglio.
Per quanto riguarda il discorso del sentirmi sola, forse non ho mai dichiarato che la maggior parte delle persone mi sta antipatica, non lo so nemmeno io il perché. Molte volte li sento parlare di argomenti che a me non interessano o fanno cose che io reputo da persone sciocche. Ovviamente le persone che stimo non mi considerano...
Ho pensato di guardare con positività il mondo, non ci riesco e non mi sono ancora informata sulla Compassionate Mind Italia ma lo terrò in considerazione.
[#6]
Gentile utente,
vedo che attraverso la sua analisi già comincia a comprendere i motivi per cui così spesso non crea amicizie e legami. Ancora meglio potrebbe aiutarla uno specialista.
Anche partecipare agli incontri di Compassionate Mind, o altri incontri di gruppo, potrà aprirle nuovi orizzonti.
Le auguro di saper sbloccare presto una situazione non certo facile né piacevole.
vedo che attraverso la sua analisi già comincia a comprendere i motivi per cui così spesso non crea amicizie e legami. Ancora meglio potrebbe aiutarla uno specialista.
Anche partecipare agli incontri di Compassionate Mind, o altri incontri di gruppo, potrà aprirle nuovi orizzonti.
Le auguro di saper sbloccare presto una situazione non certo facile né piacevole.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.3k visite dal 23/05/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.