Sono sposato ma mi piace anche il pene
Buon giorno,
vi scrivo per un consiglio in merito ad una situazione che porto avanti da moltissimi anni e che mi crea non poco malessere interiore.
Le mie prime pulsioni non sono state per i maschietti; alle elementari le mie prime fantasie avevano le femminucce come protagoniste, con mia cugina la prima esperienza (cunnilingus) completa.
Successivamente durante i primi anni delle medie inferiori, con un amichetto: entrambi avremmo voluto tanto una femmina, non disponendone facevamo tra di noi.
Di sesso vero e proprio non ce n'era: mimavamo il sesso anale senza neanche spogliarci.
Queste sono cessate quasi subito, ma a me erano piaciute molto.
Negli anni a seguire (scuole medie superiori) provavo a cercare ragazze e ad avere storie con loro, ma i risultati erano scarsi (ne trovavo ma non mi facevano fare granchè), così mi sfogavo masturbandomi pensando a questa o quella, ma essendo quel tipo di masturbazione sempre uguale, variavo masturbandomi analmente con giocattoli autocostruiti.
Con le ragazze avevo delle erezioni potenti ed ero sereno in quanto molto probabilmente non sarei riuscito a convincerle ad avere un rapporto penetrativo e quindi non mi sentivo sotto esame.
All'università il primo rapporto completo con una ragazza: terrorizzato dall'idea di essere omosessuale, non sono riuscito.
Successivamente abbiamo cominciato ad avere rapporti regolarmente, ma prima di cominciare io mi sentivo sempre sotto esame.
Dopo i rapporti ero felicissimo.
Quando non vedevo lei mi masturbavo in maniera omo, ma dopo e in particolare il giorno dopo al risveglio mi sentivo veramente male, disperato.
Anni e anni trascorsi oggi ne ho circa 50.
Ho sempre continuato ad affiancare ai rapporti con quella che poi è diventata mia moglie la mia masturbazione omo, sentendomi sempre uno schifo subito dopo (dopo la masturbazione).
Sentendomi viceversa felice e sereno dopo ogni rapporto con mia moglie.
Negli ultimi due anni alla fine mi sono convinto e ho avuto due incontri con due uomini, ai quali ho praticato masturbazione e fellatio protetta.
Grande desiderio prima, niente di speciale mentre (non ho avuto neanche l'erezione) profonda tristezza dopo.
Subito dopo il senso di tristezza la paura di essere/diventare omosessuale completamente, mi rendono difficile avere rapporti con mia moglie.
Devo "lasciarmela passare" qualche giorno per "riprendermi" e riacquistare sicurezza, per avere nuovamente un rapporto completo e sereno con lei.
Dopo un rapporto con lei, per qualche giorno e a volte qualche settimana non mi masturbo omo nè ho desideri in quel senso.
Poi se subentra la noia o la ripetitività, allora torna il desiderio di qualcosa di diverso.
Vorrei tanto o non provare desiderio omo, oppure vivere questa duplice natura in maniera serena.
Cosa posso fare perchè una delle due si concretizzi?
Grazie
vi scrivo per un consiglio in merito ad una situazione che porto avanti da moltissimi anni e che mi crea non poco malessere interiore.
Le mie prime pulsioni non sono state per i maschietti; alle elementari le mie prime fantasie avevano le femminucce come protagoniste, con mia cugina la prima esperienza (cunnilingus) completa.
Successivamente durante i primi anni delle medie inferiori, con un amichetto: entrambi avremmo voluto tanto una femmina, non disponendone facevamo tra di noi.
Di sesso vero e proprio non ce n'era: mimavamo il sesso anale senza neanche spogliarci.
Queste sono cessate quasi subito, ma a me erano piaciute molto.
Negli anni a seguire (scuole medie superiori) provavo a cercare ragazze e ad avere storie con loro, ma i risultati erano scarsi (ne trovavo ma non mi facevano fare granchè), così mi sfogavo masturbandomi pensando a questa o quella, ma essendo quel tipo di masturbazione sempre uguale, variavo masturbandomi analmente con giocattoli autocostruiti.
Con le ragazze avevo delle erezioni potenti ed ero sereno in quanto molto probabilmente non sarei riuscito a convincerle ad avere un rapporto penetrativo e quindi non mi sentivo sotto esame.
All'università il primo rapporto completo con una ragazza: terrorizzato dall'idea di essere omosessuale, non sono riuscito.
Successivamente abbiamo cominciato ad avere rapporti regolarmente, ma prima di cominciare io mi sentivo sempre sotto esame.
Dopo i rapporti ero felicissimo.
Quando non vedevo lei mi masturbavo in maniera omo, ma dopo e in particolare il giorno dopo al risveglio mi sentivo veramente male, disperato.
Anni e anni trascorsi oggi ne ho circa 50.
Ho sempre continuato ad affiancare ai rapporti con quella che poi è diventata mia moglie la mia masturbazione omo, sentendomi sempre uno schifo subito dopo (dopo la masturbazione).
Sentendomi viceversa felice e sereno dopo ogni rapporto con mia moglie.
Negli ultimi due anni alla fine mi sono convinto e ho avuto due incontri con due uomini, ai quali ho praticato masturbazione e fellatio protetta.
Grande desiderio prima, niente di speciale mentre (non ho avuto neanche l'erezione) profonda tristezza dopo.
Subito dopo il senso di tristezza la paura di essere/diventare omosessuale completamente, mi rendono difficile avere rapporti con mia moglie.
Devo "lasciarmela passare" qualche giorno per "riprendermi" e riacquistare sicurezza, per avere nuovamente un rapporto completo e sereno con lei.
Dopo un rapporto con lei, per qualche giorno e a volte qualche settimana non mi masturbo omo nè ho desideri in quel senso.
Poi se subentra la noia o la ripetitività, allora torna il desiderio di qualcosa di diverso.
Vorrei tanto o non provare desiderio omo, oppure vivere questa duplice natura in maniera serena.
Cosa posso fare perchè una delle due si concretizzi?
Grazie
[#1]
Gentile signore,
le pulsioni sono componenenti intrinseche all'essere umano, il fatto che Lei - da come ci scrive - le abbia anche sul versante omo non è così raro, tuttavia il problema sarebbe la non accettazione di questa parte di sè che è rimasta nel tempo latente a distanza di anni e che si ripresenta in momenti di "noia o ripetitività".
Sarebbe da approfondire anche il rapporto che lei ha con sua moglie (la soddisfa? sente che il sentimento verso di lei è cambiato nel corso del tempo?...). Qui sicuramente non è lo spazio migliore per farlo ma potrebbe valutare di parlare con qualche psicoterapeuta della sua città per poter iniziare ad analizzare più nel profondo questa parte di sè.
Le auguro il meglio
Cordialità
le pulsioni sono componenenti intrinseche all'essere umano, il fatto che Lei - da come ci scrive - le abbia anche sul versante omo non è così raro, tuttavia il problema sarebbe la non accettazione di questa parte di sè che è rimasta nel tempo latente a distanza di anni e che si ripresenta in momenti di "noia o ripetitività".
Sarebbe da approfondire anche il rapporto che lei ha con sua moglie (la soddisfa? sente che il sentimento verso di lei è cambiato nel corso del tempo?...). Qui sicuramente non è lo spazio migliore per farlo ma potrebbe valutare di parlare con qualche psicoterapeuta della sua città per poter iniziare ad analizzare più nel profondo questa parte di sè.
Le auguro il meglio
Cordialità
Dr. Marco Santini
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicologosestosangiovanni.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9k visite dal 22/05/2023.
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