Perchè la gente deve sempre giudicare l'aspetto fisico?
Gentile dottori, nonostante l'età ho l'aspetto troppo giovanile, soprattutto di viso, di costituzione magra, alto 1, 70, attualmente di peso 55, per me non sarebbe stato un gran problema ma la gente però me lo fa notare troppo con le solite frasi: sembri più piccolo, non sei maturo etc.
, x alcuni sembro ancora uno studente, il problema non me lo faccio io, ma qualcuno sembra sentirsi a disagio a causa della mia apparenza, non è assurdo tutto questo?
, x alcuni sembro ancora uno studente, il problema non me lo faccio io, ma qualcuno sembra sentirsi a disagio a causa della mia apparenza, non è assurdo tutto questo?
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Buon pomeriggio,
Le persone hanno libero pensiero e dicono quel che pensano, sicché possiamo solo concludere che qualcosa del contesto, eventualmente proprio lei, li porta a dire e pensare ciò che riporta. Non essendo dei confessori non è cosa nostra giudicare bensì lo è constatare che tutto questo ha portato lei al disagio
Cosa le dà più fastidio di queste situazioni?
Le persone hanno libero pensiero e dicono quel che pensano, sicché possiamo solo concludere che qualcosa del contesto, eventualmente proprio lei, li porta a dire e pensare ciò che riporta. Non essendo dei confessori non è cosa nostra giudicare bensì lo è constatare che tutto questo ha portato lei al disagio
Cosa le dà più fastidio di queste situazioni?
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[#2]
Ex utente
Buon pomeriggio dott. Fogliamanzillo, quello che mi dà più fastidio di queste situazioni è che la gente insiste a giudicare soltanto per l'apparenza, nonostante i miei tentativi di porre la questione fisica in secondo piano, per loro è più importante l'apparenza, forse perché si teme lo stigma sociale visto che oggi si dà importanza all'immagine, e questo li porta a giudicare e rifiutare chi non ritengono simile, nel mio caso come maturità; le persone hanno libero pensiero fino ad un certo punto, e vorrebbero esser rispettate giustamente ma non sono disposte a fare altrettanto poi determinate questioni potrebbero sfociare in body shaming
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L'etichetta di "body shaming" le dico non l'aiuterà nella risoluzione del problema anzi potrebbe peggiorarlo perché verrebbe ancora più facile agli altri vedere in lei una vittima da prendere in giro. Consideri piuttosto che la loro insistenza è da comprendere meglio, non da etichettare, quello al più è utile a noi professionisti che studiamo i fenomeni e gli diamo un nome per ovvie ragioni
Ciò premesso noto che ha risposto in modo giudizievole, nel senso che si è espresso in giudizi che poco dicono sulla dinamica dei fatti e su come lei si sente per davvero
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Ex utente
Ma secondo lei dovrei essere io comprensivo con loro che mi rinfacciano in modo ingiustificato l'apparenza fisica, o piuttosto dovrebbero essere loro ad accettarmi x come sia? ognuno non dovrebbe essere com'è, o è giusto essere giudicati passivamente dagli altri? Mi scusi ma dal modo come mi risponde si ha l'impressione che faccia gaslighting, praticamente è come se lei giustifichi l'atteggiamento degli altri nei miei confronti, rigirando a me la malafede, e quindi sarei io a torto e gli altri invece hanno ragione, se fa così non mi è di aiuto, da parte mia ho lamentato un'atteggiamento discriminante nei miei confronti da parte di persone che non accettano il fatto che sembri diverso da loro per quanto riguarda a maturità, si sentono di essere meglio in questo senso, dicono che un tipo come me non sembra interessante, non dà sicurezza, e tante cretinerie del genere
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Nuovamente giudica, e giudicare me e gli altri non l'aiuterà, io non ho potere su queste altre persone di cui parla e constatare che non si comportino bene sarebbe qualcosa che rimarrebbe tra me e lei, in questa chat anonima, senza che il mondo esterno ne venga influenzato
Uno Psicologo potrà aiutarla a cambiare qualcosa di sé nel tentativo di indurre nel mondo i cambiamenti che vorrebbe ci fossero già, mai si potrebbe intervenire su "altri" solo constatando il problema
Questa discussione può avere senso solo se c'è almeno una piccola parte di lei che desidera intervenire davvero per cambiare le cose
Uno Psicologo potrà aiutarla a cambiare qualcosa di sé nel tentativo di indurre nel mondo i cambiamenti che vorrebbe ci fossero già, mai si potrebbe intervenire su "altri" solo constatando il problema
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[#7]
Ex utente
ma possibile non abbia ancora compreso la natura del mio problema, non capisce che sono gli altri a giudicare me per ciò che le ho esposto (mi spieghi dove stia giudicando altri lei compreso, lo saprà meglio di me che la gente giudica per l'apparenza, non faccio di tutta l'erba un fascio, ma ormai va così, già la sua frase che sia io a giudicare, mi ha lasciato stordito, vuol farmi credere x caso che sia io ad avere un problema?
[#9]
Gentile utente,
mi sembra che le parole del mio collega che ha cercato di aiutarla non siano state da lei comprese. Ho letto le sue numerose richieste di consulto e noto che sono accompagnate dal ricorrente tema della sua ansia, del suo nervosismo, del suo disagio nelle relazioni.
La invito a rileggere al link https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/679822-nervosismo-ansia-e-disturbi-del-sonno.html.
Le chiedo se è seguito da un curante, cosa che sembrerebbe indispensabile per ristabilire la sua corretta visione della realtà, e per questa via il suo benessere.
Lei oppone alle parole del mio collega, questo: "ma possibile non abbia ancora compreso la natura del mio problema, non capisce che sono gli altri a giudicare me"; e di seguito: "poi non ho capito perché dice: " la loro insistenza è da comprendere meglio", i giudizi negativi che fanno questo genere di persone sono tossici per coloro che li ricevono, minano l'autostima oltre a causare danni emotivi e depressione".
Caro utente, volendo anch'io aiutarla (siamo qui per questo) mi permetta di ripeterle in altri termini quello che il mio collega le ha già detto. Nella prima email lei scrive che il suo aspetto giovanile la fa considerare immaturo da molti, e ci chiede: "qualcuno sembra sentirsi a disagio a causa della mia apparenza, non è assurdo tutto questo?".
Ora, la sua domanda a noi -vedi anche le nostre linee guida- non può certo riguardare il comportamento di alcuni ignoti, assurdo o razionale che sia. La sua domanda è stata correttamente interpretata dal mio collega come la manifestazione di un suo disagio sui giudizi che riceve, per cui il collega le ha chiesto: "Cosa le dà più fastidio di queste situazioni?".
Del suo stato d'animo, delle sue idee, del suo comportamento possiamo prenderci carico, non di quelli di terze persone alle quali non potremmo dire nulla, sia che sbaglino sia che abbiano ragione, per il semplice motivo che la comunicazione è tra noi e lei, e non con loro.
Ciò detto, le ripeto con parole mie quello che le ha detto il collega: 1) se le sembra che tutti la offendano con le stesse osservazioni, dovrebbe meglio analizzare se in queste osservazioni ci sia una verità di fondo che le sfugge; 2) non possiamo impedire alla gente di pensare, giudicare, parlare, e non è opportuno opporre pensieri e sentimenti malevoli a tutti i comportamenti che non ci piacciono; questo perché fa male a noi stessi un atteggiamento di questo genere.
Per altro, che ci sia in lei qualcosa che forse sarebbe meglio correggere emerge dalle sue parole: "quello che mi dà più fastidio di queste situazioni è che la gente insiste a giudicare soltanto per l'apparenza, nonostante i miei tentativi di porre la questione fisica in secondo piano".
Mio caro signore, la 'questione fisica' non si può porre in secondo piano a comando, dal momento che è il biglietto di presentazione con cui ci interfacciamo col mondo. Possiamo non essere belli e nemmeno perfettamente sani, ma ammetterà che se andiamo in giro stracciati, scapigliati e ululanti suscitiamo un'impressione diversa che se siamo ordinati, cortesi, non aggressivi.
Purtroppo lei sembra non volersi correttamente auto-osservare, sia per l'aspetto, sia per i modi e le idee. Dice al mio collega: "vuol farmi credere x caso che sia io ad avere un problema?".
Ci ha forse scritto per farsi carico del problema che hanno gli altri?
Il problema, giustamente, è il suo, come mostra di comprendere quando scrive: "i giudizi negativi che fanno questo genere di persone sono tossici per coloro che li ricevono, minano l'autostima oltre a causare danni emotivi e depressione".
Dunque occupiamoci di lei, che riceve un danno dai giudizi altrui, e non di quelli che formulano questi giudizi. Su di lei è possibile agire; sul resto dell'umanità certamente no. Noti che lei nemmeno dettaglia se i suoi 'denigratori' sono datori di lavoro, amici, gente incontrata per strada o possibili partner sentimental/sessuali; e vorrebbe che noi da qui li giudicassimo?
La invito a riflettere su questo, e se crede, a risponderci, tenendo per certa la buona intenzione con cui il collega ed io le abbiamo offerto i nostri pareri professionali.
Auguri.
mi sembra che le parole del mio collega che ha cercato di aiutarla non siano state da lei comprese. Ho letto le sue numerose richieste di consulto e noto che sono accompagnate dal ricorrente tema della sua ansia, del suo nervosismo, del suo disagio nelle relazioni.
La invito a rileggere al link https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/679822-nervosismo-ansia-e-disturbi-del-sonno.html.
Le chiedo se è seguito da un curante, cosa che sembrerebbe indispensabile per ristabilire la sua corretta visione della realtà, e per questa via il suo benessere.
Lei oppone alle parole del mio collega, questo: "ma possibile non abbia ancora compreso la natura del mio problema, non capisce che sono gli altri a giudicare me"; e di seguito: "poi non ho capito perché dice: " la loro insistenza è da comprendere meglio", i giudizi negativi che fanno questo genere di persone sono tossici per coloro che li ricevono, minano l'autostima oltre a causare danni emotivi e depressione".
Caro utente, volendo anch'io aiutarla (siamo qui per questo) mi permetta di ripeterle in altri termini quello che il mio collega le ha già detto. Nella prima email lei scrive che il suo aspetto giovanile la fa considerare immaturo da molti, e ci chiede: "qualcuno sembra sentirsi a disagio a causa della mia apparenza, non è assurdo tutto questo?".
Ora, la sua domanda a noi -vedi anche le nostre linee guida- non può certo riguardare il comportamento di alcuni ignoti, assurdo o razionale che sia. La sua domanda è stata correttamente interpretata dal mio collega come la manifestazione di un suo disagio sui giudizi che riceve, per cui il collega le ha chiesto: "Cosa le dà più fastidio di queste situazioni?".
Del suo stato d'animo, delle sue idee, del suo comportamento possiamo prenderci carico, non di quelli di terze persone alle quali non potremmo dire nulla, sia che sbaglino sia che abbiano ragione, per il semplice motivo che la comunicazione è tra noi e lei, e non con loro.
Ciò detto, le ripeto con parole mie quello che le ha detto il collega: 1) se le sembra che tutti la offendano con le stesse osservazioni, dovrebbe meglio analizzare se in queste osservazioni ci sia una verità di fondo che le sfugge; 2) non possiamo impedire alla gente di pensare, giudicare, parlare, e non è opportuno opporre pensieri e sentimenti malevoli a tutti i comportamenti che non ci piacciono; questo perché fa male a noi stessi un atteggiamento di questo genere.
Per altro, che ci sia in lei qualcosa che forse sarebbe meglio correggere emerge dalle sue parole: "quello che mi dà più fastidio di queste situazioni è che la gente insiste a giudicare soltanto per l'apparenza, nonostante i miei tentativi di porre la questione fisica in secondo piano".
Mio caro signore, la 'questione fisica' non si può porre in secondo piano a comando, dal momento che è il biglietto di presentazione con cui ci interfacciamo col mondo. Possiamo non essere belli e nemmeno perfettamente sani, ma ammetterà che se andiamo in giro stracciati, scapigliati e ululanti suscitiamo un'impressione diversa che se siamo ordinati, cortesi, non aggressivi.
Purtroppo lei sembra non volersi correttamente auto-osservare, sia per l'aspetto, sia per i modi e le idee. Dice al mio collega: "vuol farmi credere x caso che sia io ad avere un problema?".
Ci ha forse scritto per farsi carico del problema che hanno gli altri?
Il problema, giustamente, è il suo, come mostra di comprendere quando scrive: "i giudizi negativi che fanno questo genere di persone sono tossici per coloro che li ricevono, minano l'autostima oltre a causare danni emotivi e depressione".
Dunque occupiamoci di lei, che riceve un danno dai giudizi altrui, e non di quelli che formulano questi giudizi. Su di lei è possibile agire; sul resto dell'umanità certamente no. Noti che lei nemmeno dettaglia se i suoi 'denigratori' sono datori di lavoro, amici, gente incontrata per strada o possibili partner sentimental/sessuali; e vorrebbe che noi da qui li giudicassimo?
La invito a riflettere su questo, e se crede, a risponderci, tenendo per certa la buona intenzione con cui il collega ed io le abbiamo offerto i nostri pareri professionali.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#10]
Ex utente
Gentile dottoressa, il mio discorso, la descrizione della mia situazione personale, era generale, non riguarda un determinato contesto, lavorativo, amici, sentimentale, come capita, mi è sembrato che il suo colkega con le sue risposte volesse giustificare il comportamento degli altri, io ripeto a lei di aver lamentato un atteggiamento discriminante in persone che giudicano x l'aspetto esteriore, quando poi magari costoro accettano altri individui che non sono tanto diversi dal sottoscritto x svariate altre ragioni; perché dice che non si può far passare in secondo piano l'aspetto esteriore, quando poi dite che bisogna puntare sul carattere, sull'interiorita', simpatia, empatia etc.? queste persone probabilmente hanno un'atteggiamento maligno quando giudicano (non è solo con me che lo fanno ma anche con altri)
[#12]
Ex utente
è il comportamento delle persone ad essere malevole, anche se ci fosse una verità di fondo, lei ha scritto che la questione fisica non si può porre in secondo piano a comando, ma non è questo quello che intendevo, le ripeto in modo più semplice possibile: "se cerco di essere simpatico, e ci riesco alle volte, gentile, disponibile, sicché gli altri non mi giudichino per le caratteristiche fisiche, perché invece taluni debbano fermarsi solo sull'aspetto? avete consigliato ad un'altro utente che fece un commento analogo al mio di lavorare su altri aspetti, caratteriali appunto, per compensare difetti fisici, a me invece dite che non si può far passare in secondo piano?
[#13]
Gentile utente,
grazie del riscontro.
Mi piacerebbe avere il link del consulto in cui abbiamo consigliato ad un utente "di lavorare su altri aspetti, caratteriali appunto, per compensare difetti fisici".
Ma lei non ci ha parlato di suoi difetti fisici: sembrare più giovane semmai è un pregio.
Comunque nessuno psicologo prescrive di "puntare sul carattere, sull'interiorita', simpatia, empatia etc." in maniera esclusiva, perché noi esseri umani siamo l'insieme armonico di mente, corpo, postura, modo di muoverci e di parlare, abitudini, scelta dell'abbigliamento, e perfino la diagnosi sullo stato mentale di una persona si avvale dell'aspetto, in quanto indica la capacità di prendersi cura di sè; lo sguardo e il sorriso, poi, finestre aperte sull'animo, indicano la capacità/volontà di aprirsi agli altri o di ritirarsi e celarsi.
In ogni caso, se lei apprezza il suo aspetto fa bene a non cambiarlo: la sua sicurezza saprà certamente farlo apprezzare anche agli altri. Se ha dei dubbi, perché non migliorarsi?
Non a tutti gli altri, però, potrà piacere, perché nessuno può piacere a tutti.
Allo stesso titolo, lei apprezzerà alcuni e non tutti, quindi perché curarsi del giudizio della gente in forma generalizzata?
Se invece ci fossero stati singoli episodi in cui si è sentito ingiustamente travisato da persone il cui giudizio può colpirla, ci parli di quelli e cercheremo di valutarli assieme.
Buone cose.
grazie del riscontro.
Mi piacerebbe avere il link del consulto in cui abbiamo consigliato ad un utente "di lavorare su altri aspetti, caratteriali appunto, per compensare difetti fisici".
Ma lei non ci ha parlato di suoi difetti fisici: sembrare più giovane semmai è un pregio.
Comunque nessuno psicologo prescrive di "puntare sul carattere, sull'interiorita', simpatia, empatia etc." in maniera esclusiva, perché noi esseri umani siamo l'insieme armonico di mente, corpo, postura, modo di muoverci e di parlare, abitudini, scelta dell'abbigliamento, e perfino la diagnosi sullo stato mentale di una persona si avvale dell'aspetto, in quanto indica la capacità di prendersi cura di sè; lo sguardo e il sorriso, poi, finestre aperte sull'animo, indicano la capacità/volontà di aprirsi agli altri o di ritirarsi e celarsi.
In ogni caso, se lei apprezza il suo aspetto fa bene a non cambiarlo: la sua sicurezza saprà certamente farlo apprezzare anche agli altri. Se ha dei dubbi, perché non migliorarsi?
Non a tutti gli altri, però, potrà piacere, perché nessuno può piacere a tutti.
Allo stesso titolo, lei apprezzerà alcuni e non tutti, quindi perché curarsi del giudizio della gente in forma generalizzata?
Se invece ci fossero stati singoli episodi in cui si è sentito ingiustamente travisato da persone il cui giudizio può colpirla, ci parli di quelli e cercheremo di valutarli assieme.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#14]
Ex utente
Io la ringrazio x la sua pazienza e la sua disponibilità, sembrare più giovani non vuol sempre dire che si possa piacere, dipende, mi descrivono come un ragazzo di aspetto molto normale, ma troppo magro, il mio aspetto fisico secondo alcuni è come quello di uno studente di scuola superiore, la maggior parte mi attribuisce 10 anni in meno rispetto all'età reale, ho ancora molti capelli castani che preferisco portare medio-lunghi ad incorniciare il viso a detta di alcuni da ragazzino, non ho difetti fisici, ma c'è questa magrezza a completare il quadro che rende l'aspetto immaturo, devo sentire spesso commenti del tipo "ma tu mangi?" oppure "perché non fai palestra?" ecc., oltre al fatto di sembrare più piccolo, di qui il motivo dei miei precedenti commenti, in fondo io stesso personalmente non mi vedo poi tanto male ma a certe persone sembro non andare per queste caratteristiche
[#15]
Gentile utente,
ripeto quanto ho già detto: i giudizi che possono interessarla, farle piacere o al contrario deprimerla, sono quelli delle persone con cui istaura rapporti significativi. Il resto del mondo non dovrebbe scalfirla, né in bene né in male.
Una volta appurato se i giudizi le arrivano da persone a cui tiene o da persone di cui non le interessa nulla, occorre attuare un'altra distinzione: se questi giudizi li reputa fondati (ossia crede anche lei di essere troppo magro, di avere un taglio di capelli troppo da ragazzino, etc.) oppure se sono in contrasto coi suoi gusti e con le sue scelte.
Va da sé che nel primo caso i giudizi dovrebbero farle da sprone per cambiare qualcosa che non piace nemmeno a lei. Nel secondo, invece, sono una delle tante differenze che ci segnalano la distanza di gusti e anche di garbo nell'esprimere le opinini, tra noi e alcuni che tuttavia stimiamo.
Se lei ci riferisce più puntualmente chi e in quali circostanze ha pronunciato un giudizio che l'ha ferita, potremmo studiare insieme un'interpretazione e forse una replica idonea.
Buone cose.
ripeto quanto ho già detto: i giudizi che possono interessarla, farle piacere o al contrario deprimerla, sono quelli delle persone con cui istaura rapporti significativi. Il resto del mondo non dovrebbe scalfirla, né in bene né in male.
Una volta appurato se i giudizi le arrivano da persone a cui tiene o da persone di cui non le interessa nulla, occorre attuare un'altra distinzione: se questi giudizi li reputa fondati (ossia crede anche lei di essere troppo magro, di avere un taglio di capelli troppo da ragazzino, etc.) oppure se sono in contrasto coi suoi gusti e con le sue scelte.
Va da sé che nel primo caso i giudizi dovrebbero farle da sprone per cambiare qualcosa che non piace nemmeno a lei. Nel secondo, invece, sono una delle tante differenze che ci segnalano la distanza di gusti e anche di garbo nell'esprimere le opinini, tra noi e alcuni che tuttavia stimiamo.
Se lei ci riferisce più puntualmente chi e in quali circostanze ha pronunciato un giudizio che l'ha ferita, potremmo studiare insieme un'interpretazione e forse una replica idonea.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#16]
Ex utente
Gentile dottoressa, la questione non è semplice, quando le persone fanno questi pregiudizi il loro intento è proprio quello di ferire, al giorno d'oggi come sa è molto diffuso il problema del body shaming, e sfortunatamente è toccato pure a me, conclusa l'esperienza con un gruppo di amici di vecchia data, e catapultato in un'altra circostanza molto diverse, non tutti prendono male la mia caratteristica, c'è chi lo fa con intenti maligni (ma dovrebbero guardare sé stessi prima di giudicare gli altri), e chi non si fa problemi o almeno non me lo fanno notare, ma sembra che questa mia caratteristica, il sembrare piccolo, incida negativamente nei rapporti, nelle presentazioni, le persone che frequento sono un po' più grandi per età e x apparenza, e come ha detto lei l'apparire è un biglietto da visita significativo nelle relazioni, che nel mio caso viene spostato più all'apparenza di persona immatura, che alla bellezza estetica da parte di coloro con cui mi propongo di instaurare un possibile rapporto di amicizia, probabilmente non sono proprio le persone o il contesto giusto in cui potrei essere apprezzato appieno
[#18]
Gentile utente,
dal momento che non ci riferisce episodi precisi sui quali offrirle il nostro parere professionale, temo che non possiamo ulteriormente aiutarla.
Un curante consultato di persona potrà esserle di maggior aiuto; noi abbiamo esaurito il nostro compito.
Le auguro buone cose.
dal momento che non ci riferisce episodi precisi sui quali offrirle il nostro parere professionale, temo che non possiamo ulteriormente aiutarla.
Un curante consultato di persona potrà esserle di maggior aiuto; noi abbiamo esaurito il nostro compito.
Le auguro buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 5.1k visite dal 21/05/2023.
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