Ho la depressione o sono semplicemente insoddisfatta?

Buonasera dottori,
Scrivo per chiedere un semplice consiglio o forse solo per farmi ascoltare da qualcuno, perché non ho neanche la forza di volontà per recarmi fisicamente da uno psicologo.
Premetto di avere una storia di malinconia, di aver superato un'adolescenza difficile e di aver sofferto di ansia, ipocondria e attacchi di panico (ora sotto controllo).
Ho conseguito una laurea triennale con il massimo dei voti, e attualmente sono iscritta al primo anno della magistrale.
Tutti si sono sempre complimentati con me per il mio aspetto, diverse cose mi hanno sempre confermato di essere una donna attraente.
Apparentemente quindi tutto bene, eppure sono triste e vuota.
Non provo emozioni nei confronti della mia disciplina, sono demotivata e disinteressata nonostante io abbia sempre ottenuto il massimo dei voti.
Sono laureata in Storia dell'arte, quando mi trovo in un museo osservo il volto emozionato dei miei colleghi, io resto impassibile.
In realtà l'amore romantico resta l'unica passione che io abbia mai avuto, ma nonostante il fatto di essere considerata bella e intelligente, i miei rapporti si troncano sempre sul nascere.
Vorrei vivere in una condizione di costante innamoramento e sentirmi ricambiata, eppure non succede.
Per il resto resto immobile: non ho un hobby e ultimamente non riesco più a studiare perché mi sento sempre stanca e assonnata.
Non riesco più a concepirmi come una persona intellettuale che insegue un futuro da donna indipendente e affermata, perché nonostante io sia femminista c'è in me questo desiderio morboso di chiudermi nella bolla di una relazione duratura che non ho mai avuto.
Ho paura del fallimento, ho paura di invecchiare e non sentirmi più desiderata, ho paura di continuare a sentire tutte le altre cose in maniera "ovattata".
Non capisco se questo stato possa dipendere da una condizione depressiva, siccome ho avuto una storia di fragilità di questo tipo, non so come uscirne e non so perché sia così difficile per me trovare quello che voglio.
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Dr.ssa Lisa Cerri Psicologo 60
Gentile utente,
dal suo racconto emerge tutta la sua difficoltà nel fare i conti con la crisi evolutiva tipica della giovane età adulta.

In questa fase, ognuno di noi ha dei compiti che vengono "culturalmente assegnati", come la realizzazione professionale e la costruzione di una relazione di coppia stabile, che sono, guarda caso, i due aspetti su cui ruota il suo racconto. Pare essere imbrigliata in idealizzazioni idilliache di entrambe queste dimensioni: la condizione di innamoramento romantico costante e l'essere la donna in carriera affermata.

E' chiaro che questi siano solo gli "estremi" di quanto si possa volere nella vita e non riuscire a vedere tutte le altre sfumature genera la situazione di profondo disagio che sta raccontando.

Fatte queste premesse, il consiglio è di intraprendere un percorso psicologico online, in modo da bypassare la fatica di andarci in presenza e darsi comunque la possibilità di comprendere meglio ciò che le sta accadendo, per superare questo blocco evolutivo e trovare la strada migliore per realizzare il suo potenziale.

In bocca al lupo!

Dott.ssa Lisa Cerri - Psicologa
Consulenze presso studio privato e online

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