Mi ha lasciata. ho paura di cadere in depressione
Ho 26 anni, sono stata fidanzata sette anni (no convivenza) con una persona, ci siamo lasciati.
Mi ha lasciata definitivamente lui, perché non sapevamo più entrambi che strada stavamo percorrendo.
Non avevamo progetti futuri e forse l’abitudine aveva preso il sopravvento.
Io sono più orientata per una relazione matura, lui beve tanto, esce sempre, vuole fare festa... e per me questo non era più concepibile.
Capitava che alcuni sabati io lavoravo fino a tardi e quando staccavo volevo solo andare da lui, mentre lui mi diceva che voleva star fuori con gli amici (e mi invitava sempre fuori con lui).
Io però ho ansia e paranoia di uscire, quindi ha passato 7 anni spesso a casa con me rinunciando alle uscite per me (non era in carcere sia chiaro, ha sempre visto regolarmente tutti i suoi amici, ma magari i weekend gli chiedevo di stare a casa).
Penso che per lui questa situazione fosse diventata insostenibile, io per di più ero sempre in ansia quando era fuori: lui beve tanto e non si sa limiti, quindi finché non tornava io lo aspettavo a casa mia sveglia.
Ho provato quindi ad accettare certe uscite in più, certe bevute in più, sapendo che mi ha sempre coinvolta in tutto ma che purtroppo io odio uscire e sto bene solo a casa quindi che era giusto lasciare lui.
Ma non ero serena, e lo avrei voluto più presente (nonostante lo fosse)
Sono tre settimane che non siamo insieme e mi è crollato tutto, non ho più il mio punto di riferimento e mi sento persa nel mondo
Ci siamo visti domenica e ci siamo baciati, ma penso che per lui sia un modo per lasciarmi andare piano piano... per me sono solo speranze di tornare con lui, ma lui non è pronto.
Ha passato le prime due settimane da zombie, stava malissimo e soffriva tanto... adesso sono io che mi sento così, mentre lui vedo che ogni giorno si riprende sempre di più... Esce, va a ballare, va in palestra... A volte mi sembra che questo dolore sia talmente grande da non riuscire a vivere.
Mi sento completamente devota a lui, come lo son stata per 7 anni, è sempre stato il centro di tutto, oltre che un fidanzato era un amico, un fratello... tutto.
(ho amiche, ho famiglia, ho un lavoro, ho qualsiasi cosa MA io sono fatta così e tendo a voler stare solo con la persona che amo, sto malissimo altrove, esco ogni tanto giusto per sentirmi normale)
Mentre lui ha altri punti di riferimento, e vorrei che non li avesse, vorrei che fosse come me.
Non so come accettarlo, come andare avanti sapendo che magari lui inizia anche a frequentare altre ragazze.
Mi sembra di non poter più vivere, mi sento intrappolata
Gli amici sono gli stessi quindi sto passando le giornate a casa pur di non vederlo o non sentir parlare di lui dagli altri, perché la città è piccola e ogni volta che esco finisco per sapere di lui e vorrei davvero morire
Non vedo più la luce e ho paura di cadere in depressione.
A questo punto mi chiedo se fosse amore o dipendenza
Mi ha lasciata definitivamente lui, perché non sapevamo più entrambi che strada stavamo percorrendo.
Non avevamo progetti futuri e forse l’abitudine aveva preso il sopravvento.
Io sono più orientata per una relazione matura, lui beve tanto, esce sempre, vuole fare festa... e per me questo non era più concepibile.
Capitava che alcuni sabati io lavoravo fino a tardi e quando staccavo volevo solo andare da lui, mentre lui mi diceva che voleva star fuori con gli amici (e mi invitava sempre fuori con lui).
Io però ho ansia e paranoia di uscire, quindi ha passato 7 anni spesso a casa con me rinunciando alle uscite per me (non era in carcere sia chiaro, ha sempre visto regolarmente tutti i suoi amici, ma magari i weekend gli chiedevo di stare a casa).
Penso che per lui questa situazione fosse diventata insostenibile, io per di più ero sempre in ansia quando era fuori: lui beve tanto e non si sa limiti, quindi finché non tornava io lo aspettavo a casa mia sveglia.
Ho provato quindi ad accettare certe uscite in più, certe bevute in più, sapendo che mi ha sempre coinvolta in tutto ma che purtroppo io odio uscire e sto bene solo a casa quindi che era giusto lasciare lui.
Ma non ero serena, e lo avrei voluto più presente (nonostante lo fosse)
Sono tre settimane che non siamo insieme e mi è crollato tutto, non ho più il mio punto di riferimento e mi sento persa nel mondo
Ci siamo visti domenica e ci siamo baciati, ma penso che per lui sia un modo per lasciarmi andare piano piano... per me sono solo speranze di tornare con lui, ma lui non è pronto.
Ha passato le prime due settimane da zombie, stava malissimo e soffriva tanto... adesso sono io che mi sento così, mentre lui vedo che ogni giorno si riprende sempre di più... Esce, va a ballare, va in palestra... A volte mi sembra che questo dolore sia talmente grande da non riuscire a vivere.
Mi sento completamente devota a lui, come lo son stata per 7 anni, è sempre stato il centro di tutto, oltre che un fidanzato era un amico, un fratello... tutto.
(ho amiche, ho famiglia, ho un lavoro, ho qualsiasi cosa MA io sono fatta così e tendo a voler stare solo con la persona che amo, sto malissimo altrove, esco ogni tanto giusto per sentirmi normale)
Mentre lui ha altri punti di riferimento, e vorrei che non li avesse, vorrei che fosse come me.
Non so come accettarlo, come andare avanti sapendo che magari lui inizia anche a frequentare altre ragazze.
Mi sembra di non poter più vivere, mi sento intrappolata
Gli amici sono gli stessi quindi sto passando le giornate a casa pur di non vederlo o non sentir parlare di lui dagli altri, perché la città è piccola e ogni volta che esco finisco per sapere di lui e vorrei davvero morire
Non vedo più la luce e ho paura di cadere in depressione.
A questo punto mi chiedo se fosse amore o dipendenza
[#1]
Gentile utente,
credo che sia utile partire dalle sue parole per cercare di fare un pò di chiarezza in quelli che sono i suoi vissuti in questa delicata fase di vita.
La fine di una storia d'amore può generare emozioni molto forti, di tristezza, abbandono, solitudine, fino ad arrivare ad una profonda revisione del proprio senso di identità, soprattutto se vissuta in maniera così totalizzante, come lei riferisce nel suo racconto.
Inoltre, lei parla di una difficoltà ad uscire già presente prima degli ultimi avvenimenti ("ho ansia e paranoia ad uscire", "odio uscire", "esco ogni tanto giusto per sentirmi normale").
Sembra che le sue difficoltà, già presenti in passato, stiano ora diventando insostenibili alla luce di questa rottura, si sente "intrappolata" , "mi sembra di non poter più vivere", "ho perso il mio punto di riferimento nel mondo".
Al di là di come potrebbe ancora evolvere la situazione di coppia, questo particolare momento sembrerebbe far emergere ed esacerbare difficoltà già presenti in passato.
Potrebbe essere utile, al fine di superare questo momento emotivamente così difficile, intraprendere un percorso di terapia onde avviare una riflessione circa il suo modo di vivere le relazioni, anche alla luce delle sue esperienze pregresse, al fine di elaborare i vissuti soggiacenti un malessere già presente in passato, ma che gli ultimi avvenimenti hanno contribuito a rendere molto più difficile da gestire.
Il percorso potrebbe aiutarla a scoprire molti meccanismi più o meno consci che fanno parte di lei e sono alla base dei suoi comportamenti, insieme ad una serie di risorse che in questo momento lei non sembra contemplare, ma che sarebbero fondamentali in un percorso di cambiamento volto a superare questo ed altri momenti di particolare difficoltà che le si potrebbero presentare nel corso della vita.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un saluto.
credo che sia utile partire dalle sue parole per cercare di fare un pò di chiarezza in quelli che sono i suoi vissuti in questa delicata fase di vita.
La fine di una storia d'amore può generare emozioni molto forti, di tristezza, abbandono, solitudine, fino ad arrivare ad una profonda revisione del proprio senso di identità, soprattutto se vissuta in maniera così totalizzante, come lei riferisce nel suo racconto.
Inoltre, lei parla di una difficoltà ad uscire già presente prima degli ultimi avvenimenti ("ho ansia e paranoia ad uscire", "odio uscire", "esco ogni tanto giusto per sentirmi normale").
Sembra che le sue difficoltà, già presenti in passato, stiano ora diventando insostenibili alla luce di questa rottura, si sente "intrappolata" , "mi sembra di non poter più vivere", "ho perso il mio punto di riferimento nel mondo".
Al di là di come potrebbe ancora evolvere la situazione di coppia, questo particolare momento sembrerebbe far emergere ed esacerbare difficoltà già presenti in passato.
Potrebbe essere utile, al fine di superare questo momento emotivamente così difficile, intraprendere un percorso di terapia onde avviare una riflessione circa il suo modo di vivere le relazioni, anche alla luce delle sue esperienze pregresse, al fine di elaborare i vissuti soggiacenti un malessere già presente in passato, ma che gli ultimi avvenimenti hanno contribuito a rendere molto più difficile da gestire.
Il percorso potrebbe aiutarla a scoprire molti meccanismi più o meno consci che fanno parte di lei e sono alla base dei suoi comportamenti, insieme ad una serie di risorse che in questo momento lei non sembra contemplare, ma che sarebbero fondamentali in un percorso di cambiamento volto a superare questo ed altri momenti di particolare difficoltà che le si potrebbero presentare nel corso della vita.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un saluto.
Dott.ssa Antonietta Leonardo
Dottoressaleonardopsy@gmail.com
3288695929
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 19/05/2023.
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