Paura di flirtare?
Salve, Sono da sempre stato un ragazzo molto timido con la paura di avvicinarmi alle ragazze.
Credo questo potrebbe essere dato dal fatto che da quando ero piccolo alle scuole elementari le bambine mi dicevano che ero brutto e nessuna bambina mi ha mai fatto un foglio per chiedermi di stare con me, mentre vedevo fare fogli ad altri compagni da parte loro in cui chiedevano se si volevano fidanzare.
Piacevano praticamente quasi tutti tranne me, e in più una bambina si mise ad urlare quando mi misero vicino a lei perché le dissero per finta che stavamo insieme e lei disse che facevo schifo.
Crescendo poi con il bullismo alle medie e qualche altro piccolo episodio di umiliazione da parte delle compagne sul mio aspetto e la mia persona, così come anche una madre problematica, sono cresciuto con questa paura.
Al liceo non ci ho mai provato con nessuna anche se mi piaceva.
Ora da quando sono all'università che ho cambiato mentalità e ho lavorato molto su me stesso, sono riuscito a flirtare con due ragazze una del mio corso e un'altra addirittura di un altro corso.
Ho deciso di farmi avanti e di affrontare le mie paure, in più sono riuscito a conoscere almeno una ventina di ragazze della mia università.
Sono anche uscito con un'altra ragazza conosciuta online, il tutto però è andato male non sono riuscito a fidanzarmi con nessuna e neanche ad avere qualcosa.
Una mi ha baciato ma poi mi ha rifiutato, quindi il tutto per dire che nonostante io abbia superato questa paura, ora mi sta tornando e sento di tornare indietro.
Secondo voi è giusto il mio pensiero che se vedo una ragazza che può piacermi devo continuare ad approcciare parlando del più e del meno senza mollare ora perché penso che poi potrei di nuovo richiudermi in me stesso?
Io in realtà non sono interessato al risultato ovvero possono sia dirmi che faccio schifo, che sono un cesso o comunque rifiutarmi, ma la mia è solo una prova per superare una mia paura.
Lo faccio solo per questo, così forse se mai dovesse capitare la ragazza che mi capisce e a cui posso piacere sono allenato e ci posso provare.
Ma se mi fermo probabilmente mai la conoscerò.
Però essendomi stato detto che fisicamente non colpisco e sono di poco valore, sinceramente è difficile ora riprovarci ancora perché appunto so come mi hanno visto alcune quindi sinceramente mi è tornata la vergogna e la paura con ansia e infatti l'ultima volta che c'era una ragazza sola non sono riuscito ad avvicinarmi.
Ovviamente intendo da amico parlarci due minuti e salutarla non che dovevo fare chissà che.
Ripeto solo per allenamento.
Secondo voi meglio mollare tutto o provare ancora a sforzarmi?
Se devo continuare come posso bloccare subito questa vecchia paura che sta tornando?
mi vengono delle voci in testa che mi dicono che sono ridicolo a provarci e a voler continuare mi sento stupido a continuare ancora quindi è difficile, poi però ne ho altre che dicono che nella vita non si può mai sapere, ho una confusione che non so cosa fare
Credo questo potrebbe essere dato dal fatto che da quando ero piccolo alle scuole elementari le bambine mi dicevano che ero brutto e nessuna bambina mi ha mai fatto un foglio per chiedermi di stare con me, mentre vedevo fare fogli ad altri compagni da parte loro in cui chiedevano se si volevano fidanzare.
Piacevano praticamente quasi tutti tranne me, e in più una bambina si mise ad urlare quando mi misero vicino a lei perché le dissero per finta che stavamo insieme e lei disse che facevo schifo.
Crescendo poi con il bullismo alle medie e qualche altro piccolo episodio di umiliazione da parte delle compagne sul mio aspetto e la mia persona, così come anche una madre problematica, sono cresciuto con questa paura.
Al liceo non ci ho mai provato con nessuna anche se mi piaceva.
Ora da quando sono all'università che ho cambiato mentalità e ho lavorato molto su me stesso, sono riuscito a flirtare con due ragazze una del mio corso e un'altra addirittura di un altro corso.
Ho deciso di farmi avanti e di affrontare le mie paure, in più sono riuscito a conoscere almeno una ventina di ragazze della mia università.
Sono anche uscito con un'altra ragazza conosciuta online, il tutto però è andato male non sono riuscito a fidanzarmi con nessuna e neanche ad avere qualcosa.
Una mi ha baciato ma poi mi ha rifiutato, quindi il tutto per dire che nonostante io abbia superato questa paura, ora mi sta tornando e sento di tornare indietro.
Secondo voi è giusto il mio pensiero che se vedo una ragazza che può piacermi devo continuare ad approcciare parlando del più e del meno senza mollare ora perché penso che poi potrei di nuovo richiudermi in me stesso?
Io in realtà non sono interessato al risultato ovvero possono sia dirmi che faccio schifo, che sono un cesso o comunque rifiutarmi, ma la mia è solo una prova per superare una mia paura.
Lo faccio solo per questo, così forse se mai dovesse capitare la ragazza che mi capisce e a cui posso piacere sono allenato e ci posso provare.
Ma se mi fermo probabilmente mai la conoscerò.
Però essendomi stato detto che fisicamente non colpisco e sono di poco valore, sinceramente è difficile ora riprovarci ancora perché appunto so come mi hanno visto alcune quindi sinceramente mi è tornata la vergogna e la paura con ansia e infatti l'ultima volta che c'era una ragazza sola non sono riuscito ad avvicinarmi.
Ovviamente intendo da amico parlarci due minuti e salutarla non che dovevo fare chissà che.
Ripeto solo per allenamento.
Secondo voi meglio mollare tutto o provare ancora a sforzarmi?
Se devo continuare come posso bloccare subito questa vecchia paura che sta tornando?
mi vengono delle voci in testa che mi dicono che sono ridicolo a provarci e a voler continuare mi sento stupido a continuare ancora quindi è difficile, poi però ne ho altre che dicono che nella vita non si può mai sapere, ho una confusione che non so cosa fare
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Gentile utente,
Nel suo scritto parla di bassa autostima e insicurezza che provocano la paura di approcciarsi all’altro sesso.
Probabilmente per superare la paura ha lavorato su se stesso, ma sempre da solo, senza aiuti esterni da professionisti. Questo l’ha portata a cercare di superare il problema in modo un po’ asettico, come se il conoscere ragazze fosse solo un compitino da svolgere per dimostrarsi di riuscirci. Credo sia, invece, molto importante imparare a stare nelle relazioni in modo costruttivo, godendo della presenza dell’altro e delle emozioni positive che scaturiscono negli scambi con le altre persone.
Sicuramente la sua storia di vita non l’ha aiutata a sentirsi bene con se stesso e con gli altri, ma se continua a fare delle prove solo per capire come fare, ma senza entrare davvero in relazione, si chiuderà sempre di più in questo circolo vizioso che non la fa stare bene e soprattutto rendendola incapace di conoscere e riconoscere il benessere emotivo e relazionale.
Il mio consiglio è di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad entrare in relazione autentica con l’altra persona. Vedrà che ne trarrà un estremo giovamento e tutto andrà meglio.
In bocca al lupo!
Nel suo scritto parla di bassa autostima e insicurezza che provocano la paura di approcciarsi all’altro sesso.
Probabilmente per superare la paura ha lavorato su se stesso, ma sempre da solo, senza aiuti esterni da professionisti. Questo l’ha portata a cercare di superare il problema in modo un po’ asettico, come se il conoscere ragazze fosse solo un compitino da svolgere per dimostrarsi di riuscirci. Credo sia, invece, molto importante imparare a stare nelle relazioni in modo costruttivo, godendo della presenza dell’altro e delle emozioni positive che scaturiscono negli scambi con le altre persone.
Sicuramente la sua storia di vita non l’ha aiutata a sentirsi bene con se stesso e con gli altri, ma se continua a fare delle prove solo per capire come fare, ma senza entrare davvero in relazione, si chiuderà sempre di più in questo circolo vizioso che non la fa stare bene e soprattutto rendendola incapace di conoscere e riconoscere il benessere emotivo e relazionale.
Il mio consiglio è di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad entrare in relazione autentica con l’altra persona. Vedrà che ne trarrà un estremo giovamento e tutto andrà meglio.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Lisa Cerri - Psicologa
Consulenze presso studio privato e online
[#2]
Utente
Mi dispiace deluderla ma in realtà sono stato da 4 psicologi in passato anche se vera sessione psicologica l'ho fatta solo con due.
Gli altri diciamo che ho potuto fare una settimana per diversi motivi, lontananza, psicologo di scuola che avevo contattato verso la fine del percorso scolastico e altre problematiche.
Per quanto riguarda i due psicologi al di là del farmi parlare ed esprimermi, piu darmi alcuni consigli non è che mi hanno aiutato tanto. Il secondo di piu rispetto ma il primo ma non è comunque stato sufficiente.
Detto questo, lei parla di gioia di stare con gli altri, io direi che dipende tutto da chi ti capita. Se purtroppo nella maggior parte dei casi mi trovo con persone superficiali, che hanno pochi interessi, che non sanno esprimere le proprie emozioni, che ogni cosa interessante ed intelligente per loro è noiosa, sinceramente non sono persone che fanno per me ed è normale che io non mi ci trova essendo totalmente l'opposto.
Quindi non facciamo credere sempre che chi preferisce stare solo sia un pazzo o abbia dei disturbi perche magari potrebbe anche essere diverso dalla media, cosi come diversi esempi dimostrano, e perciò persone come me è normale che sono diverse.
Io ciò che sto facendo l'ho imparato proprio sentendo questi psicologi, vedendo anche altri su internet e ciò che ho capita che realmente conta nella vita è fare pratica, tanta tanta pratica anche sbagliando, da là però bisogna essere capaci di capire se realmente si ha sbagliato qualcosa e come migliorare.
Possiamo raccontarci tremila cose ma se mai provi con una mai saprai almeno secondo me, dato che spesso colpiscono persone anche di basso livello perciò la vita è casuale e non esistono regole specifiche per tutte le cose.
Gli altri diciamo che ho potuto fare una settimana per diversi motivi, lontananza, psicologo di scuola che avevo contattato verso la fine del percorso scolastico e altre problematiche.
Per quanto riguarda i due psicologi al di là del farmi parlare ed esprimermi, piu darmi alcuni consigli non è che mi hanno aiutato tanto. Il secondo di piu rispetto ma il primo ma non è comunque stato sufficiente.
Detto questo, lei parla di gioia di stare con gli altri, io direi che dipende tutto da chi ti capita. Se purtroppo nella maggior parte dei casi mi trovo con persone superficiali, che hanno pochi interessi, che non sanno esprimere le proprie emozioni, che ogni cosa interessante ed intelligente per loro è noiosa, sinceramente non sono persone che fanno per me ed è normale che io non mi ci trova essendo totalmente l'opposto.
Quindi non facciamo credere sempre che chi preferisce stare solo sia un pazzo o abbia dei disturbi perche magari potrebbe anche essere diverso dalla media, cosi come diversi esempi dimostrano, e perciò persone come me è normale che sono diverse.
Io ciò che sto facendo l'ho imparato proprio sentendo questi psicologi, vedendo anche altri su internet e ciò che ho capita che realmente conta nella vita è fare pratica, tanta tanta pratica anche sbagliando, da là però bisogna essere capaci di capire se realmente si ha sbagliato qualcosa e come migliorare.
Possiamo raccontarci tremila cose ma se mai provi con una mai saprai almeno secondo me, dato che spesso colpiscono persone anche di basso livello perciò la vita è casuale e non esistono regole specifiche per tutte le cose.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 17/05/2023.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).