Ho un problema con i rimpianti, anche per questioni di poco conto
Gentili dottori ed esperti, buonasera.
Sono un uomo di 40 anni e vivo da solo.
Vi scrivo in merito a un problema che mi affligge da sempre che io ricordi, ma negli ultimi tempi si è accentuato: sono perseguitato dai rimpianti per ciò che avrei potuto/dovuto fare/dire invece di quello che effettivamente ho fatto o detto.
La stragrande maggioranza di questi rimpianti riguarda questioni sentimentali o comunque che riguardano le donne.
E il dramma è che nella maggior parte dei casi sono cose che viste dall'esterno potrebbero apparire come assolutamente irrilevanti o di poca importanza.
Vi faccio alcuni esempi delle tipiche situazioni che mi causano questo malessere che a volte dura anche giorni o settimane prima di affievolirsi e in alcuni casi sparire:
-sono in visita a Venezia, vedo una bellissima ragazza passeggiare sola e vorrei fermarla, ma tentenno e alla fine non faccio nulla e la guardo allontanarsi tra la folla.
Per giorni penso: avrei potuto fermarla, magari sarebbe stata interessata, magari era delle mie parti ecc ecc
-Sono in discoteca, conosco una ragazza, ci ballo un po', lei sembra interessata, io mi congedo perché devo raggiungere degli amici in un altro locale, le dico di raggiungermi là, lei non viene e il giorno dopo mi tormenta il rimpianto: "ah, se solo ci avessi fatto qualcosa di più che semplicemente ballare con lei, sicuramente ci sarebbe stata, sembrava interessata! "
- sono in treno, scelgo uno scompartimento a caso, e solo quando arrivo a destinazione scopro che nello scompartimento di fianco c'era un gruppo di ragazze, e penso: "se solo avessi guardato anche in quello scompartimento prima di sedermi, avrei potuto andare a sedermi con loro e le avrei conosciute, poi da cosa nasce cosa..."
Ecc, insomma questo in sostanza il tenore dei pensieri che mi attanagliano quasi quotidianamente, non esagero nell'affermarlo.
Per fortuna nella maggior parte dei casi il rimpianto svanisce quasi subito, ma in altri casi mi fa soffrire moltissimo per giorni, e non posso parlarne con nessuno perché credo che minimizzerebbero o non capirebbero.
Scusate la lunghezza, ma in sostanza questo è il mio problema, per il quale chiedo consigli, pareri o strategie.
Il mio mantra quotidiano ormai è diventato: "se solo avessi..."
Grazie infinite a chiunque mi risponderà,
Cordiali saluti
Sono un uomo di 40 anni e vivo da solo.
Vi scrivo in merito a un problema che mi affligge da sempre che io ricordi, ma negli ultimi tempi si è accentuato: sono perseguitato dai rimpianti per ciò che avrei potuto/dovuto fare/dire invece di quello che effettivamente ho fatto o detto.
La stragrande maggioranza di questi rimpianti riguarda questioni sentimentali o comunque che riguardano le donne.
E il dramma è che nella maggior parte dei casi sono cose che viste dall'esterno potrebbero apparire come assolutamente irrilevanti o di poca importanza.
Vi faccio alcuni esempi delle tipiche situazioni che mi causano questo malessere che a volte dura anche giorni o settimane prima di affievolirsi e in alcuni casi sparire:
-sono in visita a Venezia, vedo una bellissima ragazza passeggiare sola e vorrei fermarla, ma tentenno e alla fine non faccio nulla e la guardo allontanarsi tra la folla.
Per giorni penso: avrei potuto fermarla, magari sarebbe stata interessata, magari era delle mie parti ecc ecc
-Sono in discoteca, conosco una ragazza, ci ballo un po', lei sembra interessata, io mi congedo perché devo raggiungere degli amici in un altro locale, le dico di raggiungermi là, lei non viene e il giorno dopo mi tormenta il rimpianto: "ah, se solo ci avessi fatto qualcosa di più che semplicemente ballare con lei, sicuramente ci sarebbe stata, sembrava interessata! "
- sono in treno, scelgo uno scompartimento a caso, e solo quando arrivo a destinazione scopro che nello scompartimento di fianco c'era un gruppo di ragazze, e penso: "se solo avessi guardato anche in quello scompartimento prima di sedermi, avrei potuto andare a sedermi con loro e le avrei conosciute, poi da cosa nasce cosa..."
Ecc, insomma questo in sostanza il tenore dei pensieri che mi attanagliano quasi quotidianamente, non esagero nell'affermarlo.
Per fortuna nella maggior parte dei casi il rimpianto svanisce quasi subito, ma in altri casi mi fa soffrire moltissimo per giorni, e non posso parlarne con nessuno perché credo che minimizzerebbero o non capirebbero.
Scusate la lunghezza, ma in sostanza questo è il mio problema, per il quale chiedo consigli, pareri o strategie.
Il mio mantra quotidiano ormai è diventato: "se solo avessi..."
Grazie infinite a chiunque mi risponderà,
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
non è lo specifico contenuto dei suoi pensieri che è significativo, ma il rimuginio ossessivo che sembra provocare in lei: "pensieri che mi attanagliano quasi quotidianamente"; "nella maggior parte dei casi il rimpianto svanisce quasi subito, ma in altri casi mi fa soffrire moltissimo per giorni".
Questo può rimandare ad un disturbo ben noto, oppure coprire altri disagi ai quali lei vuole sfuggire.
Molto opportuna la consultazione di un* psicolog*.
Ci tenga al corrente.
Buone cose.
non è lo specifico contenuto dei suoi pensieri che è significativo, ma il rimuginio ossessivo che sembra provocare in lei: "pensieri che mi attanagliano quasi quotidianamente"; "nella maggior parte dei casi il rimpianto svanisce quasi subito, ma in altri casi mi fa soffrire moltissimo per giorni".
Questo può rimandare ad un disturbo ben noto, oppure coprire altri disagi ai quali lei vuole sfuggire.
Molto opportuna la consultazione di un* psicolog*.
Ci tenga al corrente.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 860 visite dal 14/05/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.