Cardio fobia, come affrontarla
Ciao buongiorno, ultimamente sto avendo e ponendo molta attenzione verso il mio cuore.
Dopo varie sezioni e robe lette sul web, sono entrato in paura, pur avendo esami del cuore normali e nessun caso in famiglia.
La mia vita sta andando molto a rovinarsi per ciò, ho paura di stare da solo e di allontanarmi di casa.
Sono una persona molto sicura di me, mai stato ansioso, ne preoccupato, ma stando anche studiando medicina, il sapere tante cose, non mi rassicura.
Il sapere di poter morire da un momento all'altro senza causa apparente, mi desta davvero molta preoccupazione.
Cerco ogni giorno di affrontare il problema, rimanendo da solo a casa, uscendo e allontanarmi com l'auto, forzando azioni che mi destano sempre preoccupazione.
Purtroppo ho anche fatto sedute psicologiche, ma è una paura a se stante, senza cause apparenti, se non da una marcato "over think" pensando molto.
Infatti vivo costantemente in stato di allerta e ciò mi sta portando ad un esaurimento mentale e fisico.
Vi volevo domandare se ci fossero delle strategie per affrontare al meglio la cosa e superare una volta per tutte l'ansia.
Io non ho paura di morire, ho paura di non vivere e godermi la vita.
Vorrei serenità mentale
Dopo varie sezioni e robe lette sul web, sono entrato in paura, pur avendo esami del cuore normali e nessun caso in famiglia.
La mia vita sta andando molto a rovinarsi per ciò, ho paura di stare da solo e di allontanarmi di casa.
Sono una persona molto sicura di me, mai stato ansioso, ne preoccupato, ma stando anche studiando medicina, il sapere tante cose, non mi rassicura.
Il sapere di poter morire da un momento all'altro senza causa apparente, mi desta davvero molta preoccupazione.
Cerco ogni giorno di affrontare il problema, rimanendo da solo a casa, uscendo e allontanarmi com l'auto, forzando azioni che mi destano sempre preoccupazione.
Purtroppo ho anche fatto sedute psicologiche, ma è una paura a se stante, senza cause apparenti, se non da una marcato "over think" pensando molto.
Infatti vivo costantemente in stato di allerta e ciò mi sta portando ad un esaurimento mentale e fisico.
Vi volevo domandare se ci fossero delle strategie per affrontare al meglio la cosa e superare una volta per tutte l'ansia.
Io non ho paura di morire, ho paura di non vivere e godermi la vita.
Vorrei serenità mentale
[#1]
Gentile utente,
La cardiofobia è stata diagnosticata nel corso delle sedute psicologiche a cui accenna?
Quante sedute ha fatto?
Quale l'approccio teorico del/la Suo/a Psicoterapeuta (tale deve essere un* Psicolog* per poter curare)?
Le pongo queste domande di approfondimento perchè Lei sta chiedendo a noi quello che avrebbe potuto e dovuto chiedere al* Su* curante:
"Vi volevo domandare se ci fossero delle strategie per affrontare al meglio la cosa e superare una volta per tutte l'ansia".
Certo che ci sono; l'apprendimento delle stesse rientra specificamente nel percorso psicoterapeutico.
Forse le sedute effettuate vertevano sulla ricerca delle *cause* dei pensieri ingombranti?
"Purtroppo ho anche fatto sedute psicologiche, ma è una paura a se stante, senza cause apparenti, se non da una marcato "over think" pensando molto."
Pensando *troppo*, direi; e sempre attorno a uno o due nuclei tematici solitamente; nel caso Suo, il cuore.
>>Curiosità professionale: perchè quel "Purtroppo" di inizio frase?
Un approccio breve focale che bypassi la ricerca iniziale delle cause potrebbe esserLe più utile in questa fase, dato che si può apprendere "..come affrontarla.." (Suo titolo).
Nel caso Le occorra qualche ulteriore chiarimento, ci invii una replica, Le risponderemo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
La cardiofobia è stata diagnosticata nel corso delle sedute psicologiche a cui accenna?
Quante sedute ha fatto?
Quale l'approccio teorico del/la Suo/a Psicoterapeuta (tale deve essere un* Psicolog* per poter curare)?
Le pongo queste domande di approfondimento perchè Lei sta chiedendo a noi quello che avrebbe potuto e dovuto chiedere al* Su* curante:
"Vi volevo domandare se ci fossero delle strategie per affrontare al meglio la cosa e superare una volta per tutte l'ansia".
Certo che ci sono; l'apprendimento delle stesse rientra specificamente nel percorso psicoterapeutico.
Forse le sedute effettuate vertevano sulla ricerca delle *cause* dei pensieri ingombranti?
"Purtroppo ho anche fatto sedute psicologiche, ma è una paura a se stante, senza cause apparenti, se non da una marcato "over think" pensando molto."
Pensando *troppo*, direi; e sempre attorno a uno o due nuclei tematici solitamente; nel caso Suo, il cuore.
>>Curiosità professionale: perchè quel "Purtroppo" di inizio frase?
Un approccio breve focale che bypassi la ricerca iniziale delle cause potrebbe esserLe più utile in questa fase, dato che si può apprendere "..come affrontarla.." (Suo titolo).
Nel caso Le occorra qualche ulteriore chiarimento, ci invii una replica, Le risponderemo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Salve Dottoressa. La ringrazio intanto per la cordialità che si percepisce dalle sue parole.
Si sto da uno psicologo, ma lui oltre a indirizzarmi e cercare di farmi capire le cause (attualmente ignote) se non per una marcato interesse medico visto che sono sempre stato molto affascinato dalla medicina e studio per entrare.
Seconda sua ipotesi in momenti stressanti, studiando e leggendo tante cose, non sono riuscito a "distaccarmi" e rendere tutto ciò personale.
Proprio per questo ho domandato voi, se ci fossero delle strategie che potrei mettere in atto almeno per il tempo in cui trovi uno psicoterapeuta (in zona c'è ne sono davvero pochi)
Per quanto riguarda il purtroppo è perché sono deluso dal fatto di non aver trovato una soluzione (so per bene non per via dello psicologo) ma per "colpa mia?"
È da giorni ormai che sto cercando di convivere, nel senso che, se sento paura, se ho un pensiero opprimente, ansioso, cerco di renderlo mio e di non fossilizzarmi su di esso, cercando di state sempre tranquillo, accettando che ci sia. Il che mi ha aiutato, molte volte, quando sentivo dei capogiri, palpitazioni, reagivo subito mettendomi in allerta, ascoltandomi il polso ecc.. ora invece mi fermo due secondi, ascolto il corpo e cerco di rendermi conto che, è già successo e che sono io ad estremizzare la sensazione. (Non so se stia facendo bene)
Secondo lei, se posso, si può vincere l'ansia? Questi pensieri intrusivi? Anche senza approcci farmaceutici?
Vi sono grato per quanto state facendo e soprattutto per la vostra disponibilità. Spero di non essere indiscreto in alcun modo, cordialmente!
Si sto da uno psicologo, ma lui oltre a indirizzarmi e cercare di farmi capire le cause (attualmente ignote) se non per una marcato interesse medico visto che sono sempre stato molto affascinato dalla medicina e studio per entrare.
Seconda sua ipotesi in momenti stressanti, studiando e leggendo tante cose, non sono riuscito a "distaccarmi" e rendere tutto ciò personale.
Proprio per questo ho domandato voi, se ci fossero delle strategie che potrei mettere in atto almeno per il tempo in cui trovi uno psicoterapeuta (in zona c'è ne sono davvero pochi)
Per quanto riguarda il purtroppo è perché sono deluso dal fatto di non aver trovato una soluzione (so per bene non per via dello psicologo) ma per "colpa mia?"
È da giorni ormai che sto cercando di convivere, nel senso che, se sento paura, se ho un pensiero opprimente, ansioso, cerco di renderlo mio e di non fossilizzarmi su di esso, cercando di state sempre tranquillo, accettando che ci sia. Il che mi ha aiutato, molte volte, quando sentivo dei capogiri, palpitazioni, reagivo subito mettendomi in allerta, ascoltandomi il polso ecc.. ora invece mi fermo due secondi, ascolto il corpo e cerco di rendermi conto che, è già successo e che sono io ad estremizzare la sensazione. (Non so se stia facendo bene)
Secondo lei, se posso, si può vincere l'ansia? Questi pensieri intrusivi? Anche senza approcci farmaceutici?
Vi sono grato per quanto state facendo e soprattutto per la vostra disponibilità. Spero di non essere indiscreto in alcun modo, cordialmente!
[#3]
Gentile utente,
ci chiede:
"Secondo lei, se posso, si può vincere l'ansia? Questi pensieri intrusivi? Anche senza approcci farmaceutici?"
L'ansia si può vincere;
i pensieri intrusivi anche, attraverso apposite tecniche.
"Senza farmaci?" dipende dalla pervasività del problema e dalla motivazione del/la paziente: solo Lei conosce la propria.
Carissimi saluti.
Dott.Brunialti
ci chiede:
"Secondo lei, se posso, si può vincere l'ansia? Questi pensieri intrusivi? Anche senza approcci farmaceutici?"
L'ansia si può vincere;
i pensieri intrusivi anche, attraverso apposite tecniche.
"Senza farmaci?" dipende dalla pervasività del problema e dalla motivazione del/la paziente: solo Lei conosce la propria.
Carissimi saluti.
Dott.Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 14/05/2023.
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