Acquisto della casa in comune e... grandi liti
Salve a tutti, avevo già scritto alcuni post a tema insonnia (che fortunatamente si è risolto) ma ora dovrei sottoporvi un quesito.
Io (donna di 30 anni) e il mio compagno (uomo di 35) conviviamo da due anni e siamo insieme da 6.
Viviamo in affitto e cerchiamo casa da comprare.
Proveniamo da esigenze diversissime (io voglio il miniappartamento in città, lui è cresciuto in una villa con giardino e intende comprarne una simile) e con estrema fatica avevamo trovato dei compromessi sul tipo di casa (es.
un appartamento, sì, ma grande e con dei bei terrazzi, oppure una villetta non enorme).
Per una serie di ragioni tecniche e non pertinenti, mi si sta offrendo la possibilità di comprare, con un mutuo agevolatissimo (direi quasi soldi regalati) un immobile, col vincolo di poter intestare solo a me tanto il mutuo quanto la casa.
Sono mutui che il mio Ente datore di lavoro concede ai suoi dipendenti che non hanno una prima casa, per questo c'è il divieto di cointestare la casa comprata.
Io vorrei cogliere questa occasione, ma ovviamente prendere un mutuo con un solo stipendio, per quanto agevolato, implica delle limitazioni sulle dimensioni e sul tipo di casa (in primis, sarebbe più piccola).
Lui vorrebbe che proseguissimo sul progetto di comprare la casa in due, mettendo insieme gli anticipi che abbiamo e facendo un mutuo bancario "normale" per la minor cifra possibile.
Io sono tentatissima di fare di testa mia, comprare la casa dei miei sogni (il famoso microappartamento in centro città) e sperare che lui accetti di venire a viverci.
Il fatto è che mi sento una schifezza perchè mi sono accorta che lui vive questo sogno romantico del comprare casa insieme, mentre io, pur amandolo, sono molto più individualista e pragmatica (e non penso che una casa cointestata sia un segno d'amore, credo che i segni d'amore siano altri).
Quando andiamo a vedere una casa, lui si immagina le feste che organizzeremo, io penso a tutti i problemi che la casa potrebbe dare o meno.
Spesso abbiamo litigato per quello che lui definisce il mio pessimismo, ma che per me è solo praticità.
Siamo spacciati come coppia?
Vorrei qualche consiglio, se non su cosa fare, almeno su come comunicare meglio (da quando è venuta fuori la storia del mutuo agevolato, non si fa che litigare come matti).
Grazie
Io (donna di 30 anni) e il mio compagno (uomo di 35) conviviamo da due anni e siamo insieme da 6.
Viviamo in affitto e cerchiamo casa da comprare.
Proveniamo da esigenze diversissime (io voglio il miniappartamento in città, lui è cresciuto in una villa con giardino e intende comprarne una simile) e con estrema fatica avevamo trovato dei compromessi sul tipo di casa (es.
un appartamento, sì, ma grande e con dei bei terrazzi, oppure una villetta non enorme).
Per una serie di ragioni tecniche e non pertinenti, mi si sta offrendo la possibilità di comprare, con un mutuo agevolatissimo (direi quasi soldi regalati) un immobile, col vincolo di poter intestare solo a me tanto il mutuo quanto la casa.
Sono mutui che il mio Ente datore di lavoro concede ai suoi dipendenti che non hanno una prima casa, per questo c'è il divieto di cointestare la casa comprata.
Io vorrei cogliere questa occasione, ma ovviamente prendere un mutuo con un solo stipendio, per quanto agevolato, implica delle limitazioni sulle dimensioni e sul tipo di casa (in primis, sarebbe più piccola).
Lui vorrebbe che proseguissimo sul progetto di comprare la casa in due, mettendo insieme gli anticipi che abbiamo e facendo un mutuo bancario "normale" per la minor cifra possibile.
Io sono tentatissima di fare di testa mia, comprare la casa dei miei sogni (il famoso microappartamento in centro città) e sperare che lui accetti di venire a viverci.
Il fatto è che mi sento una schifezza perchè mi sono accorta che lui vive questo sogno romantico del comprare casa insieme, mentre io, pur amandolo, sono molto più individualista e pragmatica (e non penso che una casa cointestata sia un segno d'amore, credo che i segni d'amore siano altri).
Quando andiamo a vedere una casa, lui si immagina le feste che organizzeremo, io penso a tutti i problemi che la casa potrebbe dare o meno.
Spesso abbiamo litigato per quello che lui definisce il mio pessimismo, ma che per me è solo praticità.
Siamo spacciati come coppia?
Vorrei qualche consiglio, se non su cosa fare, almeno su come comunicare meglio (da quando è venuta fuori la storia del mutuo agevolato, non si fa che litigare come matti).
Grazie
[#1]
Buonasera,
Credo lei desideri la sua casa più di ogni altra cosa, ovvero in questo momento il sentimento che prova nei riguardi del micro-appartamento sono tali da averla portata a mettere il resto da parte; è naturale fare dei compromessi quando si vive non da soli sicché il punto è esplorare cosa c'è di "personale" in questa necessità da lei mostrata
Cosa le piace di un micro-appartamento in città?
Credo lei desideri la sua casa più di ogni altra cosa, ovvero in questo momento il sentimento che prova nei riguardi del micro-appartamento sono tali da averla portata a mettere il resto da parte; è naturale fare dei compromessi quando si vive non da soli sicché il punto è esplorare cosa c'è di "personale" in questa necessità da lei mostrata
Cosa le piace di un micro-appartamento in città?
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 12/05/2023.
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