La mia innamorata non risponde messaggi, non mi chiama, non mi scrive. ma non ci siamo la lasciati
Buongiorno.
ho una relazione con una donna di 40 anni da 4 mesi, io ne ho 45.
fino a fine marzo il rapporto è progredito in maniera positiva, molto dal punto di vista emotivo con interessi in comune, attività assieme, sfide, viaggi; un po’ meno dal punto di vista sessuale con radi rapporti, non ottimali sia da parte mia che da parte sua a causa di vari vincoli.
Da inizio aprile, la mia compagna, di carattere mite ed introverso, si chiude in se stessa, e per lunghi periodi (giorni) non risponde ai miei messaggi whatsapp, li legge in ritardo, non risponde alle mie chiamate, ed a tutti i miei tentativi di contatto.
Viviamo ad una 40 di km di distanza/ 45 minuti di auto.
Nell'ultimo mese ci siamo incontrati e sentiti molto sporadicamente, abbiamo parlato e fatto qualche viaggio in città assieme, ma per poche ore.
i contatti intimi si sono bloccati, sia sessuali che d’affetto come baci ed abbracci (molto limitati).
Ci siamo confidati un pochino, ed è emerso che lei soffre la scarsa affinità sessuale (delle poche occasioni avute sino ad ora), dei suoi problemi con i genitori che non le danno autonomia, e di sue sensazioni generiche di malessere.
Ha però espresso che è contenta, rispetto alle sue lunghe relazioni precedenti, del rapporto e complicità instaurata con me, e che si fida di me, e che con me si è aperta emotivamente di più che con chiunque, anche rispetto ai genitori.
Abbiamo trovato passioni comuni quali la montagna, lo sci, l'arte e la cultura, la musica jazz e classica (anche se con qualche differenza), la cucina, etc.
, ovviamente non mancano i gusti personali contrastanti, ma è il bello della coppia.
Non ci siamo lasciati formalmente; abbiamo lasciato il discorso in standby, in particolare da parte mia, ed abbiamo vivacchiato (poco) fino ad ora.
Secondo voi, cosa sta passando nella testa della mia compagna?
come devo interpretare il suo distacco ed isolamento per giorni consecutivi (3/4)?
Perchè non mi vuole sentire e parlare?
Perchè non tronca in maniera energica anche se in contrasto con le cose buone che ha apprezzato?
Come è meglio approcciare?.
io ne soffro la mancanza e soprattutto il non avere un obbiettivo a breve termine, tipo... ci sentiamo domani alle oreXX.
Forse la presso con qualche messaggio (no più di 4 al giorno: |) , ma non so come agire.
ho una relazione con una donna di 40 anni da 4 mesi, io ne ho 45.
fino a fine marzo il rapporto è progredito in maniera positiva, molto dal punto di vista emotivo con interessi in comune, attività assieme, sfide, viaggi; un po’ meno dal punto di vista sessuale con radi rapporti, non ottimali sia da parte mia che da parte sua a causa di vari vincoli.
Da inizio aprile, la mia compagna, di carattere mite ed introverso, si chiude in se stessa, e per lunghi periodi (giorni) non risponde ai miei messaggi whatsapp, li legge in ritardo, non risponde alle mie chiamate, ed a tutti i miei tentativi di contatto.
Viviamo ad una 40 di km di distanza/ 45 minuti di auto.
Nell'ultimo mese ci siamo incontrati e sentiti molto sporadicamente, abbiamo parlato e fatto qualche viaggio in città assieme, ma per poche ore.
i contatti intimi si sono bloccati, sia sessuali che d’affetto come baci ed abbracci (molto limitati).
Ci siamo confidati un pochino, ed è emerso che lei soffre la scarsa affinità sessuale (delle poche occasioni avute sino ad ora), dei suoi problemi con i genitori che non le danno autonomia, e di sue sensazioni generiche di malessere.
Ha però espresso che è contenta, rispetto alle sue lunghe relazioni precedenti, del rapporto e complicità instaurata con me, e che si fida di me, e che con me si è aperta emotivamente di più che con chiunque, anche rispetto ai genitori.
Abbiamo trovato passioni comuni quali la montagna, lo sci, l'arte e la cultura, la musica jazz e classica (anche se con qualche differenza), la cucina, etc.
, ovviamente non mancano i gusti personali contrastanti, ma è il bello della coppia.
Non ci siamo lasciati formalmente; abbiamo lasciato il discorso in standby, in particolare da parte mia, ed abbiamo vivacchiato (poco) fino ad ora.
Secondo voi, cosa sta passando nella testa della mia compagna?
come devo interpretare il suo distacco ed isolamento per giorni consecutivi (3/4)?
Perchè non mi vuole sentire e parlare?
Perchè non tronca in maniera energica anche se in contrasto con le cose buone che ha apprezzato?
Come è meglio approcciare?.
io ne soffro la mancanza e soprattutto il non avere un obbiettivo a breve termine, tipo... ci sentiamo domani alle oreXX.
Forse la presso con qualche messaggio (no più di 4 al giorno: |) , ma non so come agire.
[#1]
Gentile utente,
Lei ci chiede: "..Secondo voi, cosa sta passando nella testa della mia compagna?.."
ed è una domanda piuttosto strana:
quali elementi potremmo avere noi per .. leggere .. nella mente della Sua compagna? e di qualsiasi altra persona che non conosciamo direttamente, ma solo per qualche pennellata fatta da altri?
Tenga conto che, sì, i silenzi parlano; anzi gridano. Ma cosa in realtà dicano, frequentemente solo l'interessat* lo sa.
E dunque lo chieda direttamente a lei, tenendo conto che persone "..di carattere mite ed introverso.." come la Sua compagna talvolta si distanziano in silenzio, anziché affrontare i conflitti. Ma non è detto che sia il suo caso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei ci chiede: "..Secondo voi, cosa sta passando nella testa della mia compagna?.."
ed è una domanda piuttosto strana:
quali elementi potremmo avere noi per .. leggere .. nella mente della Sua compagna? e di qualsiasi altra persona che non conosciamo direttamente, ma solo per qualche pennellata fatta da altri?
Tenga conto che, sì, i silenzi parlano; anzi gridano. Ma cosa in realtà dicano, frequentemente solo l'interessat* lo sa.
E dunque lo chieda direttamente a lei, tenendo conto che persone "..di carattere mite ed introverso.." come la Sua compagna talvolta si distanziano in silenzio, anziché affrontare i conflitti. Ma non è detto che sia il suo caso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Glielo chiederò direttamente..
ma:
-come faccio a parlare se non mi risponde? (spero che mi risponda a breve)
-che approccio è bene usare con le persone che non vogliono affrontare i conflitti e che li lasciano scorrere in silenzio? se la affronto di petto, magari forzando l'incontro, rischio che per difesa alzi delle barriere e scappi con un NO. Se accondiscendo ai suoi ritmi lenti da autospegnimento, come ho fatto sino ad ora, non si va da nessuna parte, o meglio... solo verso il silenzio.
ma:
-come faccio a parlare se non mi risponde? (spero che mi risponda a breve)
-che approccio è bene usare con le persone che non vogliono affrontare i conflitti e che li lasciano scorrere in silenzio? se la affronto di petto, magari forzando l'incontro, rischio che per difesa alzi delle barriere e scappi con un NO. Se accondiscendo ai suoi ritmi lenti da autospegnimento, come ho fatto sino ad ora, non si va da nessuna parte, o meglio... solo verso il silenzio.
[#3]
Gentile utente,
Può esporre con gentilezza
- per e-mail, ad es., se ciò è nelle vostre consuetudini -
il proprio punto di vista, invitandola a rispondere quando se la sente e impegnandosi ad accettare con serenità qualsiasi risposta; pur rimanendo molto interessato alla relazione con lei. Ma non è detto che risponderà.
La richiesta di un incontro è più/troppo impegnativa per entramb* Voi, stante la situazione.
Mi è piaciuto il Suo commento; grazie.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Può esporre con gentilezza
- per e-mail, ad es., se ciò è nelle vostre consuetudini -
il proprio punto di vista, invitandola a rispondere quando se la sente e impegnandosi ad accettare con serenità qualsiasi risposta; pur rimanendo molto interessato alla relazione con lei. Ma non è detto che risponderà.
La richiesta di un incontro è più/troppo impegnativa per entramb* Voi, stante la situazione.
Mi è piaciuto il Suo commento; grazie.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
buongiorno.
Con spirito da drammaturgo, vi aggiorno tutti sulla nuova puntata :) .
Lei mi ha lasciato ... e per un altro .... il suo ex che l'aveva fatta soffrire ma che solo sessualmente pare magico. (non vado oltre la parte da film perchè non è questo il contesto).
Le scrivo solo per chiederla un consiglio, che penso possa essere utile a tanti, ma che non si trova mai, riguardo alla comunicazione nella coppia.
Come nei post precedenti, la mia ultima relazione, tra le tante problematiche (ma anche cose belle) ha avuto dei problemi comunicativi. Tutti e due siamo introversi, e non esplicitiamo, parliamo, raccontiamo all* partener le aspettative e le difficoltà. Mi è successo anche nella relazione precedente. ed anche la partner è molto simile.
la domanda:
come si dovrebbe fare, in una coppia, a trovare dei momenti di confronto sulle aspettative della relazione? al fine di tirar fuori i punti di disagio, valorizzare e rendere base di crescita i punti di forza, le aspettativa e progettare?
di solito (io) si tende a lasciar fare al tempo.. ma oltre i 40 (o prima) non c'è mica più tempo nella speranza, per costruire una coppia / famiglia, e perdere occasioni è un peccato.
c'è bisogno di confrontarsi? o in realtà, o tutto scorre naturalmente per una sorte di destino o vuol dire che "non sa da fare ne oggi ne mai!?
ricordo che la mia relazione era cominciata 4 mesi fa.
Il mio rammarico è: se avessimo parlato di più di come stavamo andando, avremmo trovato i punti deboli prima e provato a elaborarli.
grazie
Con spirito da drammaturgo, vi aggiorno tutti sulla nuova puntata :) .
Lei mi ha lasciato ... e per un altro .... il suo ex che l'aveva fatta soffrire ma che solo sessualmente pare magico. (non vado oltre la parte da film perchè non è questo il contesto).
Le scrivo solo per chiederla un consiglio, che penso possa essere utile a tanti, ma che non si trova mai, riguardo alla comunicazione nella coppia.
Come nei post precedenti, la mia ultima relazione, tra le tante problematiche (ma anche cose belle) ha avuto dei problemi comunicativi. Tutti e due siamo introversi, e non esplicitiamo, parliamo, raccontiamo all* partener le aspettative e le difficoltà. Mi è successo anche nella relazione precedente. ed anche la partner è molto simile.
la domanda:
come si dovrebbe fare, in una coppia, a trovare dei momenti di confronto sulle aspettative della relazione? al fine di tirar fuori i punti di disagio, valorizzare e rendere base di crescita i punti di forza, le aspettativa e progettare?
di solito (io) si tende a lasciar fare al tempo.. ma oltre i 40 (o prima) non c'è mica più tempo nella speranza, per costruire una coppia / famiglia, e perdere occasioni è un peccato.
c'è bisogno di confrontarsi? o in realtà, o tutto scorre naturalmente per una sorte di destino o vuol dire che "non sa da fare ne oggi ne mai!?
ricordo che la mia relazione era cominciata 4 mesi fa.
Il mio rammarico è: se avessimo parlato di più di come stavamo andando, avremmo trovato i punti deboli prima e provato a elaborarli.
grazie
[#5]
Gentile utente,
Che dire della parte "drammaturgica"? Non comprendo se Lei è dispiaciuto o no; o forse un poco.
Rispondo dunque alle Sue domande inerenti alla comunicazione nella coppia.
Non basta trovare i momenti, nè attendere che il tempo passi (nel frattempo Lei è arrivato a 45...).
Occorre essere disponibili al confronto; cioè trovare dentro di sé delle dimensioni di
apertura interiore all'altr*,
fiducia nelle parole,
fiducia nel poter costruire insieme,
non-timore del giudizio,
non-paura dell'abbandono,
ed altro.
Nel corso della prossima relazione ci provi; ma nel frattempo rifletta su di sè rispetto ai punti sopra elencati.
Se si trovasse in una impasse che percepisce come insuperabile, chieda aiuto; talvolta alcune sedute psicologiche sono in grado di mettere in movimento meccanismi .. arrugginiti. Ma talvolta occorre svilupparli ex-novo.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Che dire della parte "drammaturgica"? Non comprendo se Lei è dispiaciuto o no; o forse un poco.
Rispondo dunque alle Sue domande inerenti alla comunicazione nella coppia.
Non basta trovare i momenti, nè attendere che il tempo passi (nel frattempo Lei è arrivato a 45...).
Occorre essere disponibili al confronto; cioè trovare dentro di sé delle dimensioni di
apertura interiore all'altr*,
fiducia nelle parole,
fiducia nel poter costruire insieme,
non-timore del giudizio,
non-paura dell'abbandono,
ed altro.
Nel corso della prossima relazione ci provi; ma nel frattempo rifletta su di sè rispetto ai punti sopra elencati.
Se si trovasse in una impasse che percepisce come insuperabile, chieda aiuto; talvolta alcune sedute psicologiche sono in grado di mettere in movimento meccanismi .. arrugginiti. Ma talvolta occorre svilupparli ex-novo.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Utente
gentile Dott.ssa
sempre grazie.
In primis sono molto dispiaciuto di quanto mi è accaduto. Non ho ancora elaborato il tutto, pur essendo una persona estremamente razionale, e sto pensando di chiedere aiuto ad un psi terapeuta. Quello è un po' un mio modo per difendermi, facendoci una risata sopra e via.
Riguardo allo domanda in senso stretto, non è la risposta che mi aspettavo. :)
la interpreta molto dal punto di vista sentimentale, qualcuno direbbe alla "democristiana".
Provo a riformularla brevemente:
C'è una TECNICA/attività di coppia dove, razionalmente, ci si trova a tirar fuori aspettative, malesseri, difficoltà, punti di forza? (anche in maniera leggera e spensierata, senza chissà che aurea severità)
un po' come l'esame a scuola
un po' come l'analisi delle performance nelle produzioni manifatturiere, o il budget economico
un po' come il tagliando della macchina.
chiaro che, l'amore e la relazione sono sentimenti... ma, proprio perchè parte dell'irrazionalità, o ci pensa la fortuna a far andar tutto liscio o chiudere con rapidità, oppure ne soffriamo come tanti in questo bel Blog.
grazie ancora.
sempre grazie.
In primis sono molto dispiaciuto di quanto mi è accaduto. Non ho ancora elaborato il tutto, pur essendo una persona estremamente razionale, e sto pensando di chiedere aiuto ad un psi terapeuta. Quello è un po' un mio modo per difendermi, facendoci una risata sopra e via.
Riguardo allo domanda in senso stretto, non è la risposta che mi aspettavo. :)
la interpreta molto dal punto di vista sentimentale, qualcuno direbbe alla "democristiana".
Provo a riformularla brevemente:
C'è una TECNICA/attività di coppia dove, razionalmente, ci si trova a tirar fuori aspettative, malesseri, difficoltà, punti di forza? (anche in maniera leggera e spensierata, senza chissà che aurea severità)
un po' come l'esame a scuola
un po' come l'analisi delle performance nelle produzioni manifatturiere, o il budget economico
un po' come il tagliando della macchina.
chiaro che, l'amore e la relazione sono sentimenti... ma, proprio perchè parte dell'irrazionalità, o ci pensa la fortuna a far andar tutto liscio o chiudere con rapidità, oppure ne soffriamo come tanti in questo bel Blog.
grazie ancora.
[#7]
Nessuna risposta "democristiana". Tutt'altro, molto tecnicamente professionale.
Chiedere ad un* Psicolog* una TECNICA per "tirar fuori", "leggeri e spensierati", le reciproche aspettative ecc.?
E' più confacente chiedere come poterlo *essere* (o diventare) realmente.
In altre parole; la eventuale "tecnica" ha da essere un prolungamento del "dentro", non una scappatoia dal "dentro".
E se la coppia ha bisogno di una "tecnica" per parlare di sè, significa che presenta delle *resistenze* nel farlo "con naturalezza", ".. in maniera leggera e spensierata.."; come avviene con semplicità nelle coppie innamorate e complici.
A Lei è non avvenuto di farlo spontaneamente in questa relazione, ma anche nella precedente. Perchè secondo Lei? E nella prossima (relazione)?
E non a caso Lei non ci ha dato riscontro suii presupposti su cui ho suggerito di riflettere (".. delle dimensioni di.."). Come mai?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Chiedere ad un* Psicolog* una TECNICA per "tirar fuori", "leggeri e spensierati", le reciproche aspettative ecc.?
E' più confacente chiedere come poterlo *essere* (o diventare) realmente.
In altre parole; la eventuale "tecnica" ha da essere un prolungamento del "dentro", non una scappatoia dal "dentro".
E se la coppia ha bisogno di una "tecnica" per parlare di sè, significa che presenta delle *resistenze* nel farlo "con naturalezza", ".. in maniera leggera e spensierata.."; come avviene con semplicità nelle coppie innamorate e complici.
A Lei è non avvenuto di farlo spontaneamente in questa relazione, ma anche nella precedente. Perchè secondo Lei? E nella prossima (relazione)?
E non a caso Lei non ci ha dato riscontro suii presupposti su cui ho suggerito di riflettere (".. delle dimensioni di.."). Come mai?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#8]
Utente
Buongiorno
mi scuso per la mia battuta inopportuna.
è che non capisco, ed il non capire mi crea disagio, non mi capisco e non capisco la mia ex.
come già nel mio precedente, sto cercando un terapeuta.
Quello che mi manca è il racconto di esperienze positive di come altre coppie hanno gestito questo aspetto, per imparare e prendere spunto, almeno l'idea di fondo.
mi scuso per la mia battuta inopportuna.
è che non capisco, ed il non capire mi crea disagio, non mi capisco e non capisco la mia ex.
come già nel mio precedente, sto cercando un terapeuta.
Quello che mi manca è il racconto di esperienze positive di come altre coppie hanno gestito questo aspetto, per imparare e prendere spunto, almeno l'idea di fondo.
[#9]
".. Quello che mi manca è il racconto di esperienze positive di come altre coppie hanno gestito questo aspetto, per imparare e prendere spunto, almeno l'idea di fondo...",
scrive.
L'"idea di fondo" non si trova certo nel racconto delle esperienze altrui, bensì dentro di sè, aiutato opportunamente.
Auspichiamo che nel frattempo Lei abbia trovato un/a Psicoterapeuta e possa portare questi Suoi interrogartivi in presenza. Come può Lei stesso osservare, scrivendo qui si spera di trovare risposte; ma frequentemente le situazioni sono troppo complesse per potersi giovare di un consulto online.
Quanto potevamo aiutarLa qui è stato fatto, adesso tocca a Lei.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
scrive.
L'"idea di fondo" non si trova certo nel racconto delle esperienze altrui, bensì dentro di sè, aiutato opportunamente.
Auspichiamo che nel frattempo Lei abbia trovato un/a Psicoterapeuta e possa portare questi Suoi interrogartivi in presenza. Come può Lei stesso osservare, scrivendo qui si spera di trovare risposte; ma frequentemente le situazioni sono troppo complesse per potersi giovare di un consulto online.
Quanto potevamo aiutarLa qui è stato fatto, adesso tocca a Lei.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 7.8k visite dal 08/05/2023.
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