Dubbi sul doc
Salve, soffro di DOC, mi hanno diagnosticato DOC omosex e altre un anno fa, ma sapevo di averlo già da anni, cmq ho scritto altri consulti e nell ultimo accennavo a un cambio di psy, l ho effettuato trovando uno psy online con cui mi son trovato bene, da settembre ad ora faccio sedute con lui, ed è andata bene, ovviamente alti e bassi ma comunque mi ha aiutato sia facendomi comprendere i sintomi, sia esposizioni, sia con l approccio con una ragazza, sia per il lavoro, cn la ragazza è andata benissimo anche se non ho continuato l approccio perché son stato male.
Per il lavoro, sto mandando dei curriculum dove piacerebbe lavorare, come commesso o bar, cmq l approccio con la ragazza è andato benissimo, ho praticato anche la meditazione e sn consapevole che è fondamentale vivere il momento presente anche per la risoluzione, comunque dopo che il terapeuta mi ha fatto una ristrutturazione cognitiva sui dubbi di non essere in grado di avere una relazione, dubbi se poi fosse vera l omosessualita magari inconscia ecc, mi ha fatto una ristrutturazione cognitiva e ho avuto più consapevolezza delle credenze limitanti che avevo, e con l esposizione vivendo il momento presente senza giusto o sbagliato con la ragazza è andata bene le prime 2 sett, poi ho bloccato perché ho voluto provare un nuovo terapeuta sempre trovato online, che tratta anche la meditaz.
e altro che mi ha dato anche un ragazzo (online) che è uscito dal doc, comunque ho fatto 3 sedute per ora con il nuovo terapeuta perché il mio attuale è in ferie da 2 sett.
e rientra fra poco.
Mi ha detto questo nuovo terapeuta che ho il doc ma non si voleva focalizzare su di esso, o meglio non voleva farmi identificare troppo, ed è buono, poi comunque abbiamo fatto meditazione ed esercizi ma mi ha detto che devo uscire dal mentale e mi ha dato degli esercizi di scrittura e meditativi, quando mi ha dato la meditazione, l ho fatta, e dovevo ripetere la mia più grande paura (omoses.
, magari inconscia, o peggio, transes.
) l ho fatto e non ho provato granché, cmq ho finito la meditazione e dopo 10 min sentivo emozioni forti dal petto positive del bambino interiore come mi ha detto lui, e ho pianto un po, però praticamente 2 secondi dopo l inizio del pianto mi son venuti pensieri e sensazioni che la soluzione fosse accettare l omos.
, o peggio, cosa per me terribile, transessualita, paura della trans.
ce l ho da quando ho 17 anni dopo che mia madre ha parlato di mio cugino che da piccolo sentiva di essere donna), cmq ora ho questa quasi convinzione che la soluzione sia accettare il contenuto, con la visione della realtà degli inizi del doc qnd nn avevo info, poi se fosse vero nn sarebbe coerente con il bambino che sono stato o con la persona che ero prima del doc cmq lo psy mi ha detto che è una percezione irreale da poco a un altra domanda simile, dicendo che è dovuto a una castrazione del mio lato artistico e del mio senso del bello, ma ora sento che la paura è reale e magari inconscia, che ne pensate?
Per il lavoro, sto mandando dei curriculum dove piacerebbe lavorare, come commesso o bar, cmq l approccio con la ragazza è andato benissimo, ho praticato anche la meditazione e sn consapevole che è fondamentale vivere il momento presente anche per la risoluzione, comunque dopo che il terapeuta mi ha fatto una ristrutturazione cognitiva sui dubbi di non essere in grado di avere una relazione, dubbi se poi fosse vera l omosessualita magari inconscia ecc, mi ha fatto una ristrutturazione cognitiva e ho avuto più consapevolezza delle credenze limitanti che avevo, e con l esposizione vivendo il momento presente senza giusto o sbagliato con la ragazza è andata bene le prime 2 sett, poi ho bloccato perché ho voluto provare un nuovo terapeuta sempre trovato online, che tratta anche la meditaz.
e altro che mi ha dato anche un ragazzo (online) che è uscito dal doc, comunque ho fatto 3 sedute per ora con il nuovo terapeuta perché il mio attuale è in ferie da 2 sett.
e rientra fra poco.
Mi ha detto questo nuovo terapeuta che ho il doc ma non si voleva focalizzare su di esso, o meglio non voleva farmi identificare troppo, ed è buono, poi comunque abbiamo fatto meditazione ed esercizi ma mi ha detto che devo uscire dal mentale e mi ha dato degli esercizi di scrittura e meditativi, quando mi ha dato la meditazione, l ho fatta, e dovevo ripetere la mia più grande paura (omoses.
, magari inconscia, o peggio, transes.
) l ho fatto e non ho provato granché, cmq ho finito la meditazione e dopo 10 min sentivo emozioni forti dal petto positive del bambino interiore come mi ha detto lui, e ho pianto un po, però praticamente 2 secondi dopo l inizio del pianto mi son venuti pensieri e sensazioni che la soluzione fosse accettare l omos.
, o peggio, cosa per me terribile, transessualita, paura della trans.
ce l ho da quando ho 17 anni dopo che mia madre ha parlato di mio cugino che da piccolo sentiva di essere donna), cmq ora ho questa quasi convinzione che la soluzione sia accettare il contenuto, con la visione della realtà degli inizi del doc qnd nn avevo info, poi se fosse vero nn sarebbe coerente con il bambino che sono stato o con la persona che ero prima del doc cmq lo psy mi ha detto che è una percezione irreale da poco a un altra domanda simile, dicendo che è dovuto a una castrazione del mio lato artistico e del mio senso del bello, ma ora sento che la paura è reale e magari inconscia, che ne pensate?
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Buonasera, percepisco diversi cambi di terapeuta. Consiglio di mantenere la figura di uno psicoterapeuta stabile avendo costruito un accordo terapeutico nel corso del tempo duraturo.
Mi permetto di consigliare sempre uno psicoterapeuta in presenza e di mantenere online, solo in modo straordinario, le sedute quando impegni lavorativi all'estero non lo consentano. Riprendendo il contenuto della sua presentazione credo importante per lei potersi dare un po' di tranquillità lavorando sulla discontinuità che si ripete come stile.
La necessità che evince è di affrontare un tema per il tempo necessario nel lungo periodo.
Il tema della diversità di genere ha necessità di essere capito meglio per come lei lo vive.
Percepisco tanto a volte troppo nei contenuti esposti e così anche la sua difficoltà a potere "digerire" quanto si propone trovandosi probabilmente poi con una "indigestione" di contenuti.
I fatti e le cose li possiamo vivere, comprendere e capire una alla volta è uno dei nostri limiti umani.
Buon proseguimento.
Mi permetto di consigliare sempre uno psicoterapeuta in presenza e di mantenere online, solo in modo straordinario, le sedute quando impegni lavorativi all'estero non lo consentano. Riprendendo il contenuto della sua presentazione credo importante per lei potersi dare un po' di tranquillità lavorando sulla discontinuità che si ripete come stile.
La necessità che evince è di affrontare un tema per il tempo necessario nel lungo periodo.
Il tema della diversità di genere ha necessità di essere capito meglio per come lei lo vive.
Percepisco tanto a volte troppo nei contenuti esposti e così anche la sua difficoltà a potere "digerire" quanto si propone trovandosi probabilmente poi con una "indigestione" di contenuti.
I fatti e le cose li possiamo vivere, comprendere e capire una alla volta è uno dei nostri limiti umani.
Buon proseguimento.
D.re Guido M. Arnò Psicologo - Psicoterapeuta
Member Society Psychotherapy Research - sez. it
fax +3901183331104 cell. 3388509641
[#2]
Concordo con il collega che le ha scritto di lavorare in presenza e non cambiare il curante, piuttosto se c'è qualcosa che non le torna, ne parli direttamente con lui, è un buon modo per fare un buon percorso psicoterapeutico e, aggiungo, si dia tempo e vedrà un cambiamento.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Marco Santini
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicologosestosangiovanni.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 983 visite dal 06/05/2023.
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