Livelli di libido
Buongiorno,
Sono in una relazione da 5 mesi con un uomo di 38 anni.
A quanto mi ha raccontato non ha mai avuto storie pregresse alle spalle di lunga durata ma tante avventure.
Abbiamo iniziato a frequentarci, da parte mia con impegno e per la costruzione di un rapporto solido, richiedendo a piccole dosi che anche il suo impegno aumentasse.
Pareva infatti che gli provocasse ansia e disagio avermi attorno per troppe ore, ha richiesto sempre molto tempo in solitudine a suo dire per "ricaricarsi".
Ha tuttavia accondisceso alle mie richieste di vederci di più, come coppia normale, e questo aspetto sembra ora stia migliorando perchè a suo dire con me vorrebbe costruire qualcosa di importante.
Quel che mi preoccupa e perplime è il suo livello di desiderio nei miei confronti, basso da sempre e sempre limitato a circostanze da lui stabilite.
Da che l'ho conosciuto facciamo l'amore circa una volta a settimana, sempre nel letto, sempre prima di dormire.
Fossimo una coppia che sta assieme da anni, sarei tranquilla.
Ma agli inizi temo non dovrebbe essere così.
Se provo un approccio lui si mette a chiacchierare, o mi scansa amichevolmente.
Ho provato a parlargli del problema ma lui lo nega e sostiene io sia pesante e gli metta pressioni.
Quando abbiamo un rapporto c'è grande coinvolgimento da parte di entrambi, lui non fa che ripetere quanto sia bello, eppure mi cerca pochissimo.
Io sto iniziando ad avere problemi di autostima.
Piaccio a tanti, sono una bella ragazza ma a lui non suscito quasi nulla.
Gli ho spiegato che ho una mentalità aperta e qualora avesse gusti o fantasie particolari sarei pronta a condividerle con lui.
Penso di avergli già dimostrato di non avere taboo o paletti di sorta.
Lui risponde che è tutto nella mia testa.
Ho capito sino ad ora che baci e carezze, per me normali prima di un rapporto, a lui non fanno lo stesso effetto.
Non ama le smancerie, anzi, vedo che apprezza gesti un po' "violenti", nei limiti ovviamente, come schiaffi e mani al collo.
Non ho mai posto veti, anzi.
Tuttavia la situazione è sempre la stessa, lui è sempre stanco, dorme, non mi cerca, e io mi faccio mille pensieri che quando condivido mi fanno risultare lagnosa e stressante.
Come posso affrontare l'argomento con lui in modo da non provocare conflitti, come sempre succede?
Io per quest'uomo provo dei sentimenti e il tempo passato assieme per me è di qualità, le ore volano, ridiamo tanto, parliamo di tutto.
Ma l'aspetto dell'intimità così scarsa mi sta logorando e facendo molto male.
Sono in una relazione da 5 mesi con un uomo di 38 anni.
A quanto mi ha raccontato non ha mai avuto storie pregresse alle spalle di lunga durata ma tante avventure.
Abbiamo iniziato a frequentarci, da parte mia con impegno e per la costruzione di un rapporto solido, richiedendo a piccole dosi che anche il suo impegno aumentasse.
Pareva infatti che gli provocasse ansia e disagio avermi attorno per troppe ore, ha richiesto sempre molto tempo in solitudine a suo dire per "ricaricarsi".
Ha tuttavia accondisceso alle mie richieste di vederci di più, come coppia normale, e questo aspetto sembra ora stia migliorando perchè a suo dire con me vorrebbe costruire qualcosa di importante.
Quel che mi preoccupa e perplime è il suo livello di desiderio nei miei confronti, basso da sempre e sempre limitato a circostanze da lui stabilite.
Da che l'ho conosciuto facciamo l'amore circa una volta a settimana, sempre nel letto, sempre prima di dormire.
Fossimo una coppia che sta assieme da anni, sarei tranquilla.
Ma agli inizi temo non dovrebbe essere così.
Se provo un approccio lui si mette a chiacchierare, o mi scansa amichevolmente.
Ho provato a parlargli del problema ma lui lo nega e sostiene io sia pesante e gli metta pressioni.
Quando abbiamo un rapporto c'è grande coinvolgimento da parte di entrambi, lui non fa che ripetere quanto sia bello, eppure mi cerca pochissimo.
Io sto iniziando ad avere problemi di autostima.
Piaccio a tanti, sono una bella ragazza ma a lui non suscito quasi nulla.
Gli ho spiegato che ho una mentalità aperta e qualora avesse gusti o fantasie particolari sarei pronta a condividerle con lui.
Penso di avergli già dimostrato di non avere taboo o paletti di sorta.
Lui risponde che è tutto nella mia testa.
Ho capito sino ad ora che baci e carezze, per me normali prima di un rapporto, a lui non fanno lo stesso effetto.
Non ama le smancerie, anzi, vedo che apprezza gesti un po' "violenti", nei limiti ovviamente, come schiaffi e mani al collo.
Non ho mai posto veti, anzi.
Tuttavia la situazione è sempre la stessa, lui è sempre stanco, dorme, non mi cerca, e io mi faccio mille pensieri che quando condivido mi fanno risultare lagnosa e stressante.
Come posso affrontare l'argomento con lui in modo da non provocare conflitti, come sempre succede?
Io per quest'uomo provo dei sentimenti e il tempo passato assieme per me è di qualità, le ore volano, ridiamo tanto, parliamo di tutto.
Ma l'aspetto dell'intimità così scarsa mi sta logorando e facendo molto male.
[#1]
Gentile utente,
chissà se questo "livello di libido" (per dirla con il suo titolo) è una caratteristica del modo di essere di quest'uomo. Forse è il il motivo per cui lui non ha avuto relazioni finora?
E tuttavia questa è una riflessione che riguarda lui.
Ma noi qui ci occupiamo di chi ci scrive, cioè di lei. Il primo punto che sento doveroso segnalarle è questo:
"...Piaccio a tanti, sono una bella ragazza ma a lui non suscito quasi nulla...", come se la sessualità fosse unicamente la risposta ad uno stimolo esterno; e dunque una bella ragazza fa .. *funzionare* qualsiasi uomo.
Ma non è così.
La sessualità, il desiderio, ha una dimensione soprattutto squisitamente personale. E dunque la persona (in questo caso mi riferisco a lui) deve fare i conti soprattutto, e prima di tutto, con se stessa. Ben prima che con l'altr*.
Purtroppo, sbagliando, soprattutto la metà del cielo femminile attribuisce al proprio scarso appeal quasi tutte le disfunzioni maschili.
Se questa caratteristica di lui è per Lei difficilmente accettabile,
pensi seriamente cosa fare, dato che le pressioni, lo stuzzicare, ecc., come vede sortiscono l'effetto opposto, quello di farlo sentire pressato.
Nel caso Lei intenda continuare ad investire su questa relazione, ritengo necessario un approfondimento clinico inizialmente di coppia come .. apripista; per coi continuare forse individualmente dopo la diagnosi.
I/le professionist* adatt* sono:
- Psicolog* Psicoterapeuta competente in sessuologia clinica (v. Albo in FISSonlinte.it) per la coppia,
- Andrologo o urologo per lui.
Se lui non fosse disponibile a nessuna di tali ipotesi, dovrà essere Lei a prendere una decisione;
tenendo conto che la sessualità non è tutto in una relazione,
ma che una sessualità disastrosa o troppo scarsa (foss'anche unicamente per un* dei due) ha conseguenze sull'autostima e sulla stessa relazione affettiva.
Le segnalo queste due News soprattutto per la parte riguardante le riflessioni: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6165-sesso-una-volta-in-settimana-e-ok.html ,
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-sesso-perche.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
chissà se questo "livello di libido" (per dirla con il suo titolo) è una caratteristica del modo di essere di quest'uomo. Forse è il il motivo per cui lui non ha avuto relazioni finora?
E tuttavia questa è una riflessione che riguarda lui.
Ma noi qui ci occupiamo di chi ci scrive, cioè di lei. Il primo punto che sento doveroso segnalarle è questo:
"...Piaccio a tanti, sono una bella ragazza ma a lui non suscito quasi nulla...", come se la sessualità fosse unicamente la risposta ad uno stimolo esterno; e dunque una bella ragazza fa .. *funzionare* qualsiasi uomo.
Ma non è così.
La sessualità, il desiderio, ha una dimensione soprattutto squisitamente personale. E dunque la persona (in questo caso mi riferisco a lui) deve fare i conti soprattutto, e prima di tutto, con se stessa. Ben prima che con l'altr*.
Purtroppo, sbagliando, soprattutto la metà del cielo femminile attribuisce al proprio scarso appeal quasi tutte le disfunzioni maschili.
Se questa caratteristica di lui è per Lei difficilmente accettabile,
pensi seriamente cosa fare, dato che le pressioni, lo stuzzicare, ecc., come vede sortiscono l'effetto opposto, quello di farlo sentire pressato.
Nel caso Lei intenda continuare ad investire su questa relazione, ritengo necessario un approfondimento clinico inizialmente di coppia come .. apripista; per coi continuare forse individualmente dopo la diagnosi.
I/le professionist* adatt* sono:
- Psicolog* Psicoterapeuta competente in sessuologia clinica (v. Albo in FISSonlinte.it) per la coppia,
- Andrologo o urologo per lui.
Se lui non fosse disponibile a nessuna di tali ipotesi, dovrà essere Lei a prendere una decisione;
tenendo conto che la sessualità non è tutto in una relazione,
ma che una sessualità disastrosa o troppo scarsa (foss'anche unicamente per un* dei due) ha conseguenze sull'autostima e sulla stessa relazione affettiva.
Le segnalo queste due News soprattutto per la parte riguardante le riflessioni: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6165-sesso-una-volta-in-settimana-e-ok.html ,
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-sesso-perche.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 931 visite dal 04/05/2023.
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