Non riesco ad essere spensierato e soddisfatto
Salve a tutti,
ho deciso di appellarmi a questa piattaforma per chiedere un consulto o qualche consiglio su una serie di aspetti che continuano a tornarmi e mi impediscono di essere tranquillo.
È da circa un annetto che avverto una strana sensazione, come se non riuscissi a riprendermi completamente e tornare in me stesso.
Sono sempre stato una persona solare, allegra e in parte non curante di molti eventi a cui attualmente conferisco un peso molto più elevato.
È da un po’ di tempo che sento letteralmente di dannarmi la vita per tanti problemi che io stesso riconosco, a volte, inutili.
Vado eccellentemente a scuola, ho un ottima condizione familiare e anche sentimentale, eppure tendo ad abbattermi per esempio per la situazione all’interno della mia classe e quindi tutto il contesto scolastico.
Non mi ritrovo in un contesto conflittuale a scuola ma escludendo il gruppo di ragazzi con cui esco (5/6 ragazzi) non riesco a socializzare con il gruppo dei ragazzi, nonostante cerchi di risultare simpatico e socievole.
Al contrario, mi escludono e scherniscono costantemente per il mio andamento scolastico o per alcuni interventi che vengono da loro derisi perché acculturati o costruiti con un lessico fuori dal comune, quando in realtà non vi è nnt di ampolloso o artificioso.
Negli anni precedenti tendevo a tralasciare questa condizione ma adesso, da quando mi ostino a farmi problemi, sembra che questa dinamica abbia assunto un certo valore.
Sento di essere peggiorato, ho paura di intervenire, a scuola e non, temo il giudizio degli altri, temo di non essere molto spesso abbastanza.
È da mesi che mi preoccupo per ogni cosa, anche le più stupide, ho paura di non essere abbastanza, di essere giudicato e riscontro tanta difficoltà nel dire no agli altri, avendo paura di non essere più preso in considerazione.
Riconoscono inoltre che sono solito prendere gli altri come punto di riferimento, confrontandomi molto spesso agli altri e volendo imitare questi.
Non riesco a tranquillizzarmi per questo, mi sento molto più irascibile, e soprattutto non riesco ad essere a lungo soddisfatto dei miei successi.
Grazie per l’attenzione
ho deciso di appellarmi a questa piattaforma per chiedere un consulto o qualche consiglio su una serie di aspetti che continuano a tornarmi e mi impediscono di essere tranquillo.
È da circa un annetto che avverto una strana sensazione, come se non riuscissi a riprendermi completamente e tornare in me stesso.
Sono sempre stato una persona solare, allegra e in parte non curante di molti eventi a cui attualmente conferisco un peso molto più elevato.
È da un po’ di tempo che sento letteralmente di dannarmi la vita per tanti problemi che io stesso riconosco, a volte, inutili.
Vado eccellentemente a scuola, ho un ottima condizione familiare e anche sentimentale, eppure tendo ad abbattermi per esempio per la situazione all’interno della mia classe e quindi tutto il contesto scolastico.
Non mi ritrovo in un contesto conflittuale a scuola ma escludendo il gruppo di ragazzi con cui esco (5/6 ragazzi) non riesco a socializzare con il gruppo dei ragazzi, nonostante cerchi di risultare simpatico e socievole.
Al contrario, mi escludono e scherniscono costantemente per il mio andamento scolastico o per alcuni interventi che vengono da loro derisi perché acculturati o costruiti con un lessico fuori dal comune, quando in realtà non vi è nnt di ampolloso o artificioso.
Negli anni precedenti tendevo a tralasciare questa condizione ma adesso, da quando mi ostino a farmi problemi, sembra che questa dinamica abbia assunto un certo valore.
Sento di essere peggiorato, ho paura di intervenire, a scuola e non, temo il giudizio degli altri, temo di non essere molto spesso abbastanza.
È da mesi che mi preoccupo per ogni cosa, anche le più stupide, ho paura di non essere abbastanza, di essere giudicato e riscontro tanta difficoltà nel dire no agli altri, avendo paura di non essere più preso in considerazione.
Riconoscono inoltre che sono solito prendere gli altri come punto di riferimento, confrontandomi molto spesso agli altri e volendo imitare questi.
Non riesco a tranquillizzarmi per questo, mi sento molto più irascibile, e soprattutto non riesco ad essere a lungo soddisfatto dei miei successi.
Grazie per l’attenzione
[#1]
Può succedere che in adolescenza si cambi in modo notevole il modo con cui fino a quel momento ci si è rapportati con gli altri e con il mondo. Si potrebbe dire "cambio di personalità", ma non sarebbe corretto perché il bambino, a differenza dell'adulto, non ha ancora una personalità. Questa la si acquisisce per l'appunto dopo l'adolescenza e quindi può accadere che la tua personalità, composta dal temperamento, cioè dalle inclinazioni naturali e innate, e dal carattere, appreso con l'esperienza, venga ad assumere una forma che magari non è quella a cui ci si era abituati.
Probabilmente sei di base (temperamento) un ragazzo sensibile, riflessivo e un po' ansioso e le interazioni con i tuoi coetanei possono averti "convinto" che il conflitto sia una cosa da temere, perché mette alla prova la tua sensibilità. Mentre può essere un mezzo potentissimo di crescita, se lo si usa nel giusto modo.
Ti suggerisco di rivolgerti a un terapeuta per farti spiegare ancora meglio questi concetti e se necessario ad aiutarti a migliorare il rapporto che hai con il tuo ambiente.
Probabilmente sei di base (temperamento) un ragazzo sensibile, riflessivo e un po' ansioso e le interazioni con i tuoi coetanei possono averti "convinto" che il conflitto sia una cosa da temere, perché mette alla prova la tua sensibilità. Mentre può essere un mezzo potentissimo di crescita, se lo si usa nel giusto modo.
Ti suggerisco di rivolgerti a un terapeuta per farti spiegare ancora meglio questi concetti e se necessario ad aiutarti a migliorare il rapporto che hai con il tuo ambiente.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Effettivamente dottore riscontro molti aspetti che lei ha menzionato nella mia persona. Ciò che più mi infastidisce è la mia costante preoccupazione di non fare abbastanza e non sentirmi fiero di me stesso e alla portata dei miei obiettivi, quando allo stesso tempo riesco a raggiungerli e superare me stesso ogni volta. Il problema risiede nello stato d’animo e la visione che ho di me stesso durante queste situazioni. Vorrei essere più sicuro e soddisfatto dei miei risultati o della persona che sono, ma temo poi di risultare egocentrico o presuntuoso.
[#3]
>>> la mia costante preoccupazione di non fare abbastanza e non sentirmi fiero di me stesso e alla portata dei miei obiettivi, quando allo stesso tempo riesco a raggiungerli e superare me stesso ogni volta
Lo diceva anche Arnold Schwarzenegger, ogni volta che arrivava primo a Mister Universo. Si guardava nello specchio e pensava: "Ma come avrà fatto questa montagna di m***a, a vincere?"
Avere la costante tensione per dare il meglio di sé e superarsi va benissimo. L'importante è come la vivi. Se te ne lasci sommergere, soffrirai. Se invece la utilizzi, otterrai tutto ciò che vuoi.
Lo diceva anche Arnold Schwarzenegger, ogni volta che arrivava primo a Mister Universo. Si guardava nello specchio e pensava: "Ma come avrà fatto questa montagna di m***a, a vincere?"
Avere la costante tensione per dare il meglio di sé e superarsi va benissimo. L'importante è come la vivi. Se te ne lasci sommergere, soffrirai. Se invece la utilizzi, otterrai tutto ciò che vuoi.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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[#5]
Sì esatto, dovresti accogliere il conflitto, a dosi ragionevoli o moderate, per diventare più forte e sicuro di te. Se riesci a farlo da solo, altrimenti rivolgiti a uno psicologo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 02/05/2023.
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