Come spiegare a mio figlio la separazione

Buongiorno,
sono con mio marito da 9 anni.
Quando ci siano conosciuti abitavo a Roma ed avevo un contratto a tempo indeterminato.
Dopo esserci conosciuti mi ha domandato di trasferirmi in Francia per la sua carriera dicendo che si sarebbe occupato lui di me e del figlio che volevamo avere insieme.

Sembrava l'unico modo di fare famiglia quindi mi sono trasferita.
Purtroppo una volta arrivata in Francia mi sono trovata in una situazione molto difficile perché lui aveva cambiato idea rispetto al condividere le sue risorse materiali con me malgrado io non avessi un lavoro e quindi possibilità di indipendenza, e quasi subito mi ha chiesto di lavorare dicendo che il suo desiderio era di avere una donna che lavorava.
Malgrado le difficoltà per una donna già adulta di ritrovare un lavoro in un paese straniero sono riuscita a trovarne uno di tutto rispetto e nonostante tutto lui è andato via di casa minimo 3 volte l'anno di cui 1 sempre prima di Natale e una sempre prima delle vacanze estive per poi tornare sempre.
È andato via 25 volte in 9 anni sostenendo di andare via di casa a causa delle discussioni (onestamente mi è sembrato che molte volte queste discussioni fossero una scusa ovvero create di proposito per andare via).
Abbiamo un bimbo che tra 4 mesi compirà 7 anni.

Il 1 gennaio, 8 mesi dopo aver acquistato casa ed aver preso un mutuo a 20 anni, è andato via sembrerebbe in maniera definitiva (infatti prima si allontanava 3/4 giotni ora sono 4 mesi) e dice che non tornerà sui suoi passi (malgrado ogni tanto dica frasi ambigue del tipo: molte coppie si rimettono insieme anche dopo 1 anno).
Io nel contempo l'ho sempre incoraggiato a venire da suo figlio ogni giorno in modo che il bambino non ne risentisse tuttavia sento il bisogno di rientrare in Italia anche perché la vita qui è molto costosa e non riuscirei a prendere un affitto da sola (la casa coniugale andrà infatti venduta).
Malgrado gli allontanamenti di mio marito io, durante questi, sono sempre rimasta per proteggere al meglio mio figlio.
Il punto è che ora lui dice al bambino che quando 2 persone litigano è giusto separarsi e che lui è andato via perché noi litigavamo.

La mia domanda è la seguente: per un bimbo di 6 anni è questa una risposta corretta?
Non mi sembra che mio figlio abbia accettato questo tipo di spiegazione anzi ovviamente dice che si litiga ma poi si fa pace.
Mio figlio mi domanda ogni giorno di tornare a casa e a me si spezza il cuore.
Non so come fare.
In più tra 2 mesi rientrerò in Italia con mio figlio (il padre è d'accordo).

Come posso spiegare questa ulteriore cosa che comporterà per mio figlio di molti cambiamenti?
Sono preoccupata di tutti i cambiamenti che dovrà e dovremo affrontare e tra questi la lontananza dal padre.

Molte Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

è una situazione francamente molto complessa per vari motivi:
- Abitate all'estero e quindi vi risulta difficile farvi aiutare nelle dinamiche di coppia.
- La decisione di tornare in Italia non sembra sorretta sufficientemente da un documento *firmato* da entrambi; e dunque potrebbe essere un domani interpretata come una sua decisione unilaterale e quindi a Suo addebito (colpa).
- La comunicazione con il bambino sembra di risentire del malanimo (stando alle Sue parole) del marito nei suoi confronti.

Il motivo per cui due genitori si separano è sempre difficile da spiegare ad un bambino.
- Il fatto che *litigano* è una delle spiegazioni possibili, cioè che non vanno più d'accordo su nulla;
- in alternativa, l'altra possibile fa riferimento alla *fine dell'amore*, con la conseguenza però che il figlio potrebbe cominciare a temere che anche l'amore verso di lui possa finire (come quello che esisteva tra i propri genitori ed ora non c'è più).

Le consiglio vivamente di prendere contatto con un* Psicolog* espert* in dinamiche famigliari, che operi in presenza nella zona dove Lei andrà ad abitare suo rientro. Nel frattempo potrebbe fare alcune sedute online proprio con l'espert* identificat*.
Se la zona è quella da lei segnalata, qui sul sito ci sono validissim* Professionist* di cui potrebbe leggere le risposte ed eventualmente contattare.
Ho la fondata impressione che da sola Lei possa trovarsi in difficoltà, e che queste possano essere usate contro di Lei.

Se ritiene replichi; mi farà piacere.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Buonasera,
grazie per la cortese risposta.

"Abitate all'estero e quindi vi risulta difficile farvi aiutare nelle dinamiche di coppia".
In realtà in passato e fino alla separazione ho trovato molti terapisti disponibili a fare terapia di coppia on line solo che la prima dopo qualche tempo ha inviato a mio marito il mio diario terapeutico che lei stessa mi chiedeva di scrivere ( i motivi non sono mai stati esplicitati da nessuno dei due), la seconda ha deciso di incontrarlo in segreto, gli ultimi erano 2 bravi anche, un uomo ed una donna. Ho chiuso io le terapie, nei primi due casi per evidenti motivi quando sono venuta a conoscenza dei fatti, gli ultimi dopo che mio marito è andato via di casa ci hanno detto che era meglio affrontare prima un percorso personale. Visto che io da almeno due anni ne faccio uno penso si riferissero a lui.

"La decisione di tornare in Italia non sembra sorretta sufficientemente da un documento *firmato* da entrambi; e dunque potrebbe essere un domani interpretata come una sua decisione unilaterale e quindi a Suo addebito (colpa)."
Si riferisce al versante legale oppure alla colpa che potrebbe attribuirmi mio figlio?
In ogni caso, certamente c'è un documento firmato da entrambi altrimenti non potrei partire visto che si tratta di un minore.
Ma in ogni caso qui per me sarebbe difficile poter avere un affitto, in Francia anche per chi guadagna bene è molto complicato avere un appartamento.

"Il motivo per cui due genitori si separano è sempre difficile da spiegare ad un bambino".
Quindi cosa si dice ad un bambino?

"La comunicazione con il bambino sembra di risentire del malanimo (stando alle Sue parole) del marito nei suoi confronti".
No, non credo. Credo che lui protegga se stesso dall'ammettere che va via perché non regge i pesi di una famiglia e soprattutto per punire e tornare poi quando io, spaventata di perderlo, divento più condiscendente. Non potendo dire questo dice qualcosa che è molti più accettabile per chi ascolta. Nessuno va via ma soprattutto torna 25 volte se non per instaurare una dinamica di dipendenza.

"Ho la fondata impressione che da sola Lei possa trovarsi in difficoltà, e che queste possano essere usate contro di Lei".

Fondata impressione...fondata su cosa? Che tipo di difficoltà e chi dovrebbe usarle contro di me? Onestamente mi preoccupano queste sue parole.

"Le consiglio vivamente di prendere contatto con un* Psicolog* espert* in dinamiche famigliari, che operi in presenza nella zona dove Lei andrà ad abitare suo rientro".
La zona non indicata è la mia di origine ma non rientrerò lì bensì molto più a Nord per permettere al padre di vedere il figlio.
Sono d'accordo nel contattare questo esperto, in cosa mi aiuterebbe nello specifico?

Resto in attesa di un suo cortese riscontro.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

sono contenta che lei stia seguendo "..un percorso personale. Visto che io da almeno due anni ne faccio uno ..":
il/la Su* Psicolog* Psicoterapeuta (tale deve essere per poter curare) ha più elementi di noi qui per poterLa aiutare; noi La conosciamo unicamente attraverso poche parole.
Non a caso le Linee guida del presente servizio chiariscono che le risposte specialistiche online non intendono (e non possono) sostituirsi alla consulenza/ psicoterapia di persona.

Il nostro l'orientamento dunque è di rivolgere al/la Su* curante le richieste che ha postato a noi, e che implicano una conoscenza dettagliata della situazione ed una interazione interpersonale impossibile attraverso questo "medium".

Riguardo alla domanda posta nel titolo: "Come spiegare a mio figlio la separazione", noi Le abbiamo presentato due ipotesi, la terza la troverà dentro di sè; nella consapevolezza che nessuna risposta potrà spiegare un evento incomprensibile e ingiustificabile per il figlio/a, e che nessono/a accetta di buon grado la separazione dei genitori, piccolo o grande che sia.
Se ritiene potrà aiutarsi con qualche materiale cartaceo; talvolta leggere assieme al genitore una storia simile alla propria serve al/la bambino/a a non sentirsi "il solo", "la sola" che vive tale situazione.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/