Consulto su incertezze reali o ansia da relazione
Buonasera Dottori,
vorrei un vostro consulto in merito a una condizione che sta caratterizzando questo periodo della mia vita.
In realtà gli ultimi 10 giorni.
Premetto che già in passato, in 2 periodi distinti dalla mia vita ho avuto problemi "ossessivi" con pensieri di varia natura che si sono risolti naturalmente nell'arco, la prima volta, di alcuni mesi, e la volta successiva in meno di 3 settimane.
Confrontandomi con uno specialista mi indicò che si trattava principalmente di una condizione di stress eccessivo dovuto al lavoro e situazione personale nonché al fatto che la notte ho una riposo frazionato e dormo solitamente 4/5 ore.
Attualmente sono fidanzato da tempo con una ragazza.
Negli ultimi 10 giorni ho iniziato ad avere nuovamente una sensazione di ansia e angoscia, pensando al fatto che non provi per lei le stesse emozioni di prima, o che non potrò darle in futuro ciò che lei desidera rischiando di rovinarle la vita e farle sprecare tempo.
Questo mi crea uno stato psicologico molto conflittuale, portandomi a non riuscire a mantenere la concentrazione quando lavoro, al sentirmi apatico e distaccato, a non ridere e assaporare di gusto le cose che faccio come avveniva invece prima.
Non riesco a comprendere da cosa dipenda questa condizione.
Mi sveglio alcune mattine con una forte agitazione e il battito accelerato, e la notte capita che mi sveglio in continuazione e faccio incubi che non mi consentono di avere un sonno rilassato.
Sinceramente, non penso che il sentimento che si prova per una persona possa cambiare da un istante all'altro in maniera così repentina.
In questo periodo sono molto stressato nuovamente per questioni lavorative e per questioni personali/familiari (sono ansioso di natura).
Dormo veramente molto poco e sono così assalito da mille pensieri intrusivi che non riesco ad arginare, se non in quei momenti in cui sono in compagnia di altre persone o al lavoro e quindi concentrato (per forza) su altro, seppur anche in queste circostanze capita che con la mente mi distacco e ritorno su questi pensieri.
Non capisco veramente cosa fare.
Se questi pensieri sono delle mie paure profonde o se è un segnale che il rapporto è ormai saturo.
Vorrei essere felice con la persona che amo come lo ero fino a meno di due settimane fa.
Grazie per ogni opinione
vorrei un vostro consulto in merito a una condizione che sta caratterizzando questo periodo della mia vita.
In realtà gli ultimi 10 giorni.
Premetto che già in passato, in 2 periodi distinti dalla mia vita ho avuto problemi "ossessivi" con pensieri di varia natura che si sono risolti naturalmente nell'arco, la prima volta, di alcuni mesi, e la volta successiva in meno di 3 settimane.
Confrontandomi con uno specialista mi indicò che si trattava principalmente di una condizione di stress eccessivo dovuto al lavoro e situazione personale nonché al fatto che la notte ho una riposo frazionato e dormo solitamente 4/5 ore.
Attualmente sono fidanzato da tempo con una ragazza.
Negli ultimi 10 giorni ho iniziato ad avere nuovamente una sensazione di ansia e angoscia, pensando al fatto che non provi per lei le stesse emozioni di prima, o che non potrò darle in futuro ciò che lei desidera rischiando di rovinarle la vita e farle sprecare tempo.
Questo mi crea uno stato psicologico molto conflittuale, portandomi a non riuscire a mantenere la concentrazione quando lavoro, al sentirmi apatico e distaccato, a non ridere e assaporare di gusto le cose che faccio come avveniva invece prima.
Non riesco a comprendere da cosa dipenda questa condizione.
Mi sveglio alcune mattine con una forte agitazione e il battito accelerato, e la notte capita che mi sveglio in continuazione e faccio incubi che non mi consentono di avere un sonno rilassato.
Sinceramente, non penso che il sentimento che si prova per una persona possa cambiare da un istante all'altro in maniera così repentina.
In questo periodo sono molto stressato nuovamente per questioni lavorative e per questioni personali/familiari (sono ansioso di natura).
Dormo veramente molto poco e sono così assalito da mille pensieri intrusivi che non riesco ad arginare, se non in quei momenti in cui sono in compagnia di altre persone o al lavoro e quindi concentrato (per forza) su altro, seppur anche in queste circostanze capita che con la mente mi distacco e ritorno su questi pensieri.
Non capisco veramente cosa fare.
Se questi pensieri sono delle mie paure profonde o se è un segnale che il rapporto è ormai saturo.
Vorrei essere felice con la persona che amo come lo ero fino a meno di due settimane fa.
Grazie per ogni opinione
[#1]
Gentile utente,
due mesi fa lei ci ha scritto per esporci un problema che potrebbe essere correlato a quello di oggi. Lo farebbe pensare soprattutto il suo dubbio: "Se questi pensieri sono delle mie paure profonde o se è un segnale che il rapporto è ormai saturo".
"Rapporto saturo" è un termine inusuale, ma può esprimere bene una sorta di rigetto verso una situazione che al momento sembra offrirle più elementi negativi che positivi.
Questa situazione diviene tanto più ansiogena se lei si sforza di ignorare certi pensieri e censurarne la temuta carica distruttiva.
Eludendo una corretta analisi della sua situazione personale e relazionale, che invece le permetterebbe di prendere le opportune decisioni a suo vantaggio, lei si sforza di non vedere, non sentire, non sapere.
In pratica fa come chi camminando al crepuscolo su una strada piena di buche, anziché aguzzare lo sguardo per evitarle si chiudesse gli occhi con le mani.
Mi chiedo se lei sia andato da uno psicologo, come già il mio collega le aveva suggerito. Dalle cose che riporta in questa email non sembrerebbe.
Prenda seriamente in considerazione l'idea di fare qualche colloquio. Vedrà, tra le altre cose, che affrontare le situazioni reali è meno difficile che continuare a vivere, giorno e notte, sotto l'assillo di oscuri timori.
Auguri.
due mesi fa lei ci ha scritto per esporci un problema che potrebbe essere correlato a quello di oggi. Lo farebbe pensare soprattutto il suo dubbio: "Se questi pensieri sono delle mie paure profonde o se è un segnale che il rapporto è ormai saturo".
"Rapporto saturo" è un termine inusuale, ma può esprimere bene una sorta di rigetto verso una situazione che al momento sembra offrirle più elementi negativi che positivi.
Questa situazione diviene tanto più ansiogena se lei si sforza di ignorare certi pensieri e censurarne la temuta carica distruttiva.
Eludendo una corretta analisi della sua situazione personale e relazionale, che invece le permetterebbe di prendere le opportune decisioni a suo vantaggio, lei si sforza di non vedere, non sentire, non sapere.
In pratica fa come chi camminando al crepuscolo su una strada piena di buche, anziché aguzzare lo sguardo per evitarle si chiudesse gli occhi con le mani.
Mi chiedo se lei sia andato da uno psicologo, come già il mio collega le aveva suggerito. Dalle cose che riporta in questa email non sembrerebbe.
Prenda seriamente in considerazione l'idea di fare qualche colloquio. Vedrà, tra le altre cose, che affrontare le situazioni reali è meno difficile che continuare a vivere, giorno e notte, sotto l'assillo di oscuri timori.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 853 visite dal 18/04/2023.
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