Perdere interesse
Salve a tutti, sono una ragazza di 20 anni, e per due anni emmezzo sono stata con un ragazzo di 8 anni più grande di me, con cui la relazione è diventata tossica, e ci siamo infatti lasciati da ormai un anno e mezzo.
Da quel momento non sono mai rimasta "da sola", mi so sempre scritta con dei ragazzi che all'inizio mi piacevano veramente tanto, non vedevo l'ora che mi scrivessero, ero contenta di vederli ecc... Però di consuetudine dopo un paio di mesi perdevo interesse quasi all'improvviso, anche se le cose non andavano effettivamente male.
Questa cosa è capitata più volte e ora ho un po' di paura perché non so mai se quando mi piace qualcuno possa essere una cosa "duratura" o "vera" o se come le altre volte il mio interesse andrà via da lì a poco.
So che soprattutto a quest'età non si può mai predire se una frequentazione possa durare o meno, ma è come se pensassi "tanto tra un mese probabilmente non mi importerà più nulla, e
passerò per la st****a che ti avrà illuso", invece vorrei vivere bene un'eventuale relazione, che sia duratura o meno, senza quest ansia di mezzo, e vorrei cercare di capire se ciò dipende da me oppure dalla persona che ho davanti.
Ma anche se fosse così non so se perdere interesse da un giorno all'altro sia una cosa così comune e 'normale'.
Di recente inoltre ho conosciuto un ragazzo per caso, ho da subito provato attrazione e interesse e ora come ora ci stiamo praticamente frequentando da circa un mesetto, mi trovo molto a mio agio con lui, ci parlo bene e sono veramente contenta.
L'unico grande problema è che ha 33 anni.
Molta gente mi dice le solite cose tipo "l'età è solo un numero, vivila come viene, se ti piace non farti influenzare dal fatto che è più grande" mentre altra gente (tipo mia madre) mi dice di lasciar perdere, che è troppo grande per me, che se volesse potrebbe manipolarmi come niente e cose simili.
Io sono una di quelle persone che ha sempre pensato che una cosa la si deve vivere a prescindere, ma dopo le ultime esperienze ho sia paura che possa risuccedere di perdere interesse all'improvviso, e di creare dispiacere in lui, sia che la cosa a lungo andare non porti a nulla di effettivo e che la differenza d'età sia veramente un ostacolo troppo grande, che può portare a una relazione non sana magari.
E vorrei evitare di rivivere un'altra relazione tossica come già mi è capitato.
Tolto questo però credo che lui mi piaccia parecchio, e stessa cosa lui per me quindi non so proprio cosa fare e vorrei un parere di un esperto che possa darmi qualche consiglio, perché da un lato ho veramente voglia di buttarmi e non pensare a niente, sperando che la cosa possa diventare bella e sana a lungo andare, ma allo stesso tempo sono molto spaventata per tutti i fattori elencati prima.
Credete che possa ricapitare di perdere interesse anche se ora sono effettivamente convinta che mi piace?
Dovrei evitare di alimentare la cosa e chiudere con questo ragazzo data la differenza d'età?
Grazie dell'attenzione.
Da quel momento non sono mai rimasta "da sola", mi so sempre scritta con dei ragazzi che all'inizio mi piacevano veramente tanto, non vedevo l'ora che mi scrivessero, ero contenta di vederli ecc... Però di consuetudine dopo un paio di mesi perdevo interesse quasi all'improvviso, anche se le cose non andavano effettivamente male.
Questa cosa è capitata più volte e ora ho un po' di paura perché non so mai se quando mi piace qualcuno possa essere una cosa "duratura" o "vera" o se come le altre volte il mio interesse andrà via da lì a poco.
So che soprattutto a quest'età non si può mai predire se una frequentazione possa durare o meno, ma è come se pensassi "tanto tra un mese probabilmente non mi importerà più nulla, e
passerò per la st****a che ti avrà illuso", invece vorrei vivere bene un'eventuale relazione, che sia duratura o meno, senza quest ansia di mezzo, e vorrei cercare di capire se ciò dipende da me oppure dalla persona che ho davanti.
Ma anche se fosse così non so se perdere interesse da un giorno all'altro sia una cosa così comune e 'normale'.
Di recente inoltre ho conosciuto un ragazzo per caso, ho da subito provato attrazione e interesse e ora come ora ci stiamo praticamente frequentando da circa un mesetto, mi trovo molto a mio agio con lui, ci parlo bene e sono veramente contenta.
L'unico grande problema è che ha 33 anni.
Molta gente mi dice le solite cose tipo "l'età è solo un numero, vivila come viene, se ti piace non farti influenzare dal fatto che è più grande" mentre altra gente (tipo mia madre) mi dice di lasciar perdere, che è troppo grande per me, che se volesse potrebbe manipolarmi come niente e cose simili.
Io sono una di quelle persone che ha sempre pensato che una cosa la si deve vivere a prescindere, ma dopo le ultime esperienze ho sia paura che possa risuccedere di perdere interesse all'improvviso, e di creare dispiacere in lui, sia che la cosa a lungo andare non porti a nulla di effettivo e che la differenza d'età sia veramente un ostacolo troppo grande, che può portare a una relazione non sana magari.
E vorrei evitare di rivivere un'altra relazione tossica come già mi è capitato.
Tolto questo però credo che lui mi piaccia parecchio, e stessa cosa lui per me quindi non so proprio cosa fare e vorrei un parere di un esperto che possa darmi qualche consiglio, perché da un lato ho veramente voglia di buttarmi e non pensare a niente, sperando che la cosa possa diventare bella e sana a lungo andare, ma allo stesso tempo sono molto spaventata per tutti i fattori elencati prima.
Credete che possa ricapitare di perdere interesse anche se ora sono effettivamente convinta che mi piace?
Dovrei evitare di alimentare la cosa e chiudere con questo ragazzo data la differenza d'età?
Grazie dell'attenzione.
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Buon pomeriggio,
Perdere interesse in una relazione non è di per sé una cosa patologica; in Psicologia quel che conta è la motivazione non il risultato, sicché bisogna riflettere su cosa la porta infine a "perdere interesse" e cosa significa per lei questa perdita. Dal momento che lei vive negativamente questa situazione, può valere la pena approfondire
La sua attuale ansia sta in altre parole nascondendo probabilmente qualcosa di più radicato in lei; in genere quale pensa che sia il motivo per cui questi uomini smettono di interessarla? Può fare esempi concreti?
Perdere interesse in una relazione non è di per sé una cosa patologica; in Psicologia quel che conta è la motivazione non il risultato, sicché bisogna riflettere su cosa la porta infine a "perdere interesse" e cosa significa per lei questa perdita. Dal momento che lei vive negativamente questa situazione, può valere la pena approfondire
La sua attuale ansia sta in altre parole nascondendo probabilmente qualcosa di più radicato in lei; in genere quale pensa che sia il motivo per cui questi uomini smettono di interessarla? Può fare esempi concreti?
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Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
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[#2]
Utente
Salve, grazie mille della risposta
In realtà non ho idea di quale potrebbe essere il motivo profondo per questa perdita di interesse, inizialmente credevo solo "noia" o il fatto di avere solo una cotta passeggera che poi si spegne e di conseguenza porta a questo interesse che va via. Poi ho iniziato a pensare che forse deriva da qualche strascico che mi porto dietro dalla mia precedente relazione ma anche di questo non ho la certezza. Vivo male la cosa in quanto appunto non riesco a capire se sia una cosa normale e caratteristica dell'età magari, o come ipotizza lei c'è qualcosa di più radicato che devo risolvere. Ho intenzione di approfondire da un professionista, ma sto aspettando perché ora come ora lavoro e studio e non posso permettermi delle sedute continuative. Ma lo farò di sicuro.
Per quanto riguarda la situazione attuale con questo ragazzo più grande ha qualche consiglio da darmi?
La ringrazio ancora.
In realtà non ho idea di quale potrebbe essere il motivo profondo per questa perdita di interesse, inizialmente credevo solo "noia" o il fatto di avere solo una cotta passeggera che poi si spegne e di conseguenza porta a questo interesse che va via. Poi ho iniziato a pensare che forse deriva da qualche strascico che mi porto dietro dalla mia precedente relazione ma anche di questo non ho la certezza. Vivo male la cosa in quanto appunto non riesco a capire se sia una cosa normale e caratteristica dell'età magari, o come ipotizza lei c'è qualcosa di più radicato che devo risolvere. Ho intenzione di approfondire da un professionista, ma sto aspettando perché ora come ora lavoro e studio e non posso permettermi delle sedute continuative. Ma lo farò di sicuro.
Per quanto riguarda la situazione attuale con questo ragazzo più grande ha qualche consiglio da darmi?
La ringrazio ancora.
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È già un passo avanti aver raggiunto la consapevolezza di non doversi sempre fidare delle proprie sensazioni in quanto possono nascondere appunto dell'altro; da qui direi di cominciare ad evitare almeno gli errori più grossolani "classici", ovvero cerchi di non essere impulsiva, non si fidi sempre delle sue sensazioni ma anzi le renda note a chi le sta vicino perché se ne parli (così da non avere solo il suo punto di vista su ogni cosa), mantenga saldi i suoi obiettivi (quotidianità, lavoro e relazioni)
In attesa che inizi un percorso le suggerisco di non pensare troppo, di non sovraccaricarsi di pensieri quando sola, e seguire giusto questi tre punti al meglio delle sue possibilità
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 17/04/2023.
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