Problemi familiari con il figlio primogenito
Buongiorno
Vorrei sapere se ha senso fornire a Voi specialisti una sorta di elenco cronologico, che comprende circa 30 anni di vita, di cose "strane e spesso pericolose" dette e fatte da un figlio primogenito nei confronti della sua famiglia senza però voler necessariamente giudicarlo od accusarlo di qualcosa.
Un semplice elenco, ma molto lungo, può essere sufficiente a chiarire se c'è qualcosa che non va in una persona ed eventualmente in che modo affrontare il "problema"?
Perché ovviamente non lo si può obbligare ad andare da uno bravo!
Grazie.
Vorrei sapere se ha senso fornire a Voi specialisti una sorta di elenco cronologico, che comprende circa 30 anni di vita, di cose "strane e spesso pericolose" dette e fatte da un figlio primogenito nei confronti della sua famiglia senza però voler necessariamente giudicarlo od accusarlo di qualcosa.
Un semplice elenco, ma molto lungo, può essere sufficiente a chiarire se c'è qualcosa che non va in una persona ed eventualmente in che modo affrontare il "problema"?
Perché ovviamente non lo si può obbligare ad andare da uno bravo!
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
Lei ha proprio ragione ad avere un dubbio: non avrebbe alcun senso "fornire una sorta di elenco cronologico su trent'anni di vita" riferito a suo figlio.
A che pro? Non servirebbe certo ad una diagnosi; e neppure "..a chiarire se c'è qualcosa che non va in una persona.." dato che è sempre frutto di un unico punto di vista. Ed invece i problemi in famiglia nascono generalmente nella relazione.
Chiede anche: "..ed eventualmente in che modo affrontare il "problema"?"
Consigliamo alla coppia genitoriale di chiedere una consulenza presso un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta, con specializzazione in terapia famigliare. In tale sede potrete esporre compiutamente il problema, ma anche ricevere indicazioni sui Vostri comportamenti e su eventuali modifiche da poter mettere in atto.
La vostra area geografica è ricca di risorse in tale senso.
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, noi siamo qui.
Dott. Brunialti
Lei ha proprio ragione ad avere un dubbio: non avrebbe alcun senso "fornire una sorta di elenco cronologico su trent'anni di vita" riferito a suo figlio.
A che pro? Non servirebbe certo ad una diagnosi; e neppure "..a chiarire se c'è qualcosa che non va in una persona.." dato che è sempre frutto di un unico punto di vista. Ed invece i problemi in famiglia nascono generalmente nella relazione.
Chiede anche: "..ed eventualmente in che modo affrontare il "problema"?"
Consigliamo alla coppia genitoriale di chiedere una consulenza presso un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta, con specializzazione in terapia famigliare. In tale sede potrete esporre compiutamente il problema, ma anche ricevere indicazioni sui Vostri comportamenti e su eventuali modifiche da poter mettere in atto.
La vostra area geografica è ricca di risorse in tale senso.
Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, noi siamo qui.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno
Grazie mille delle Sue informazioni.
Purtroppo non ho capito bene una cosa.
Con "esporre compiutamente il problema" Lei intende dire di andare insieme (genitori con figlio) da uno psicologo in modo da affrontare insieme l'argomento?
Se invece la situazione si riferisce ai soli rapporti famigliari tra fratelli vale la stessa cosa?
Entrambi, senza necessariamente i genitori presenti, dovrebbero andare insieme da uno psicologo per affrontare insieme l'argomento?
Ma se a un figlio non interessa andare dallo psicologo come si fa?
Grazie.
Grazie mille delle Sue informazioni.
Purtroppo non ho capito bene una cosa.
Con "esporre compiutamente il problema" Lei intende dire di andare insieme (genitori con figlio) da uno psicologo in modo da affrontare insieme l'argomento?
Se invece la situazione si riferisce ai soli rapporti famigliari tra fratelli vale la stessa cosa?
Entrambi, senza necessariamente i genitori presenti, dovrebbero andare insieme da uno psicologo per affrontare insieme l'argomento?
Ma se a un figlio non interessa andare dallo psicologo come si fa?
Grazie.
[#3]
Gentile utente,
non si capisce bene in quale veste lei scriva. Considerata la sua età (v. anagrafica), non pare possibile che lei sia il padre di un figlio trentenne.
E dunque: in quale rapporto di parentela è Lei con il "figlio primogenito"?
E poi:
figlio convivente?
quali fratelli?
Le "Linee guida" di questo servizio raccomandano agli utenti di essere estremamente precisi nel fornire tutti i dati possibili fin dal testo del consulto; proprio per dare agli specialisti che rispondono materiale completo, evitando che perdano tempo a chiedere la integrazione delle informazioni a spizzichi e bocconi.
Per questi motivi, in questo caso non è possibile purtroppo rispondere al consulto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
non si capisce bene in quale veste lei scriva. Considerata la sua età (v. anagrafica), non pare possibile che lei sia il padre di un figlio trentenne.
E dunque: in quale rapporto di parentela è Lei con il "figlio primogenito"?
E poi:
figlio convivente?
quali fratelli?
Le "Linee guida" di questo servizio raccomandano agli utenti di essere estremamente precisi nel fornire tutti i dati possibili fin dal testo del consulto; proprio per dare agli specialisti che rispondono materiale completo, evitando che perdano tempo a chiedere la integrazione delle informazioni a spizzichi e bocconi.
Per questi motivi, in questo caso non è possibile purtroppo rispondere al consulto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 822 visite dal 17/04/2023.
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