Ansia e rabbia per ciò che il mio terapeuta mi ha detto
Buonasera, Sono un ragazzo di 23 anni iscritto a giurisprudenza e da 3 anni sto facendo un percorso terapeutico di tipo analitico.
Questo perché 3 anni fa ho avuto un periodo di depressione ansiosa (diagnosticata dal mio psichiatra e psicoterapeuta).
Dopo 2 anni avevo cominciato a tornare a stare bene, o meglio era quello che credevo: a ottobre 2022 mio fratello si sposa e da lì inizia un periodo oscuro della mia vita fatto di pensieri intrusivi aggressivi, ansia e paura.
Secondo il mio medico era successo che col matrimonio di mio fratello (e la sua uscita dalla famiglia) io abbia avuto un impatto con la realtà.
In quei 2 anni mi ero rinchiuso in casa causa covid e anche quando potevo tornare in presenza a studiare preferivo studiare a casa, uscivo solo con gli amici o per andare in palestra.
Cominciai così, a fine novembre, a fare un corso di prepugilistica per sfogare la rabbia, tornai in università anche solo per non studiare a casa e un po' le cose migliorarono.
A gennaio, causa sessione universitaria, ero ritornato a studiare a casa e ho avuto un episodio di doc esistenziale: mi sembrava che la vita fosse inutile e che non riuscissi a capire il senso della vita.
Finita la sessione decisi di cambiare ancora vita: tornai in presenza a frequentare le lezioni, andare al corso di prepiugilista e cominciai un corso di disegno.
Marzo è passato bene, però da una settimana sono tornato a stare male con ansia e un senso di non capire perché bisogna vivere.
Il mio terapeuta ha detto che questa è una fase "depressiva" data dal ritorno alla vita: prima vivevo solo in un mondo di idee, non vivevo la realtà.
Adesso che ci sono dentro, dopo un periodo di luna di miele, mi sto accorgendo che la vita è difficile, non solo facile come sembrava.
Inoltre ha detto che devo accettare questa fase così da ricercare in me uno scopo, un motivo per cui vivere.
Dopo la seduta mi sono sentito in ansia, in angoscia, ma anche arrabbiato, vorrei scappare o spaccare tutto.
Mi sento così giù e arrabbiato, vorrei sognare di fare qualcosa di importante ma ogni volta mi sembra di esserne incapace o che non sia ciò che sogno veramente.
Questo perché 3 anni fa ho avuto un periodo di depressione ansiosa (diagnosticata dal mio psichiatra e psicoterapeuta).
Dopo 2 anni avevo cominciato a tornare a stare bene, o meglio era quello che credevo: a ottobre 2022 mio fratello si sposa e da lì inizia un periodo oscuro della mia vita fatto di pensieri intrusivi aggressivi, ansia e paura.
Secondo il mio medico era successo che col matrimonio di mio fratello (e la sua uscita dalla famiglia) io abbia avuto un impatto con la realtà.
In quei 2 anni mi ero rinchiuso in casa causa covid e anche quando potevo tornare in presenza a studiare preferivo studiare a casa, uscivo solo con gli amici o per andare in palestra.
Cominciai così, a fine novembre, a fare un corso di prepugilistica per sfogare la rabbia, tornai in università anche solo per non studiare a casa e un po' le cose migliorarono.
A gennaio, causa sessione universitaria, ero ritornato a studiare a casa e ho avuto un episodio di doc esistenziale: mi sembrava che la vita fosse inutile e che non riuscissi a capire il senso della vita.
Finita la sessione decisi di cambiare ancora vita: tornai in presenza a frequentare le lezioni, andare al corso di prepiugilista e cominciai un corso di disegno.
Marzo è passato bene, però da una settimana sono tornato a stare male con ansia e un senso di non capire perché bisogna vivere.
Il mio terapeuta ha detto che questa è una fase "depressiva" data dal ritorno alla vita: prima vivevo solo in un mondo di idee, non vivevo la realtà.
Adesso che ci sono dentro, dopo un periodo di luna di miele, mi sto accorgendo che la vita è difficile, non solo facile come sembrava.
Inoltre ha detto che devo accettare questa fase così da ricercare in me uno scopo, un motivo per cui vivere.
Dopo la seduta mi sono sentito in ansia, in angoscia, ma anche arrabbiato, vorrei scappare o spaccare tutto.
Mi sento così giù e arrabbiato, vorrei sognare di fare qualcosa di importante ma ogni volta mi sembra di esserne incapace o che non sia ciò che sogno veramente.
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Buonasera, fa parte dei percorsi di psicoterapia che le parole del terapeuta a volte sollevino echi di reazioni emotive intense, è anzi un ottimo segno che la terapia sta agendo per modificare strutture disfunzionali al benessere della persona, quindi sta funzionando, anche se in qualche fase è più pesante il percorso stesso. Non si deve scoraggiare ma deve raccontare questi stati d'animo al suo terapeuta e vedrà che insieme ne troverete il perchè. La ricerca di senso della vita è uno degli obiettivi delle psicoterapie, quindi fiducia ! Si dia il tempo necessario, sta lavorando per il suo benessere.
Auguri per la strada intrapresa
Auguri per la strada intrapresa
Dr.ssa Fulvia Tramontano
[#2]
Utente
Grazie dottoressa della risposta. In effetti poi la settimana è andata bene, almeno fino a ieri quando ho ricominciato ad avere un forte senso di ansia e di paura. L'ansia è cominciata da un pensiero di diventare un hippie e scappare, vivere nei boschi. Da lì è tornato tutto il magone di ansia e angoscia, soprattutto la paura di aver sbagliato strada all'università (faccio giurisprudenza) e di essere inadatto a questa materia.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1k visite dal 14/04/2023.
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