Privo di emozioni e completa inutilità di me stesso
Buongiorno, scrivo questo consulto, anche per avere un parere esterno diverso.
Sono un ragazzo di 23 anni, vivo vicino a Venezia, ultimamente nella mia vita, qualcosa penso sia cambiato.
Innanzitutto è giusto partire dal fatto che qualche obiettivo nella mia vita, penso di averlo raggiunto, anche se ultimamente non so nemmeno se si possa definire soddisfacente la cosa, mi spiego.
Un anno fa sono andato ad abitare in affitto con un mio amico, ci conosciamo da 5 anni e mi sembrava la persona giusta, in quanto aveva già avuto esperienze di coinquilinaggio in passato.
Fatto sta che, da quando mi son trasferito, l'inizio era magnifico, indipendenza, obblighi classici di una casa, nel frattempo riuscivo anche ad uscire, frequentarmi con qualche ragazza, e perché no anche trascorrere del tempo con queste a casa mia.
Fatto sta che dagli ultimi mesi dell'anno scorso qualcosa è cambiato, non c'è stato un evento particolare che mi ha mosso qualcosa, penso semplicemente un arresa generale personale.
In quanto, nel lavoro, anche se mi hanno cambiato di mansione, mi sento sempre più inutile e senza senso, in quanto non ho ricevuto una formazione adeguata e mi hanno mollato a lavorare con gente che sa il fatto suo, e mi trovo in completo imbarazzo anche solo a parlare di tecnicismi, in quanto non li so.
Oltre a questo, no so come mai, ma da quei ultimi mesi del 2022 ho cominciato sempre meno ad interessarmi dell'altro sesso, sia dal lato sentimentale che carnale, anche perché... mi sento poco interessante e poco appetibile rispetto ai ragazzi della mia età, coraggiosi, belli, forti, capaci di tutto... Io mi sento (ultimamente) un inetto bello e buono, non ho portato a termine nulla di buono dal 2022 ad adesso, solo cavolate materialistiche e basta.
La cosa che ultimamente, sento, è che quando penso a farla finita sento il cuore e la testa rilassarsi, come se fosse la cosa giusta...l'unica cosa che mi blocca e l'affitto da pagare in più al mio coinquilino, e penso anche avere un morto in casa, oltre alla mia famiglia... Ma apparte questi piccoli paletti, penso che se potessi lo farei, non mi sento una persona in grado di dare qualcosa a questo mondo, mi sento una rotellina nell'ingranaggio gigantesco che domina la nostra società, se poi, vogliamo parlare di come vedo la società ultimamente, mi viene ancora meno voglia di conoscerla.
Penso di essere sicuro, ultimamente, di una cosa, che non sento più le emozioni, dalla felicità alla tristezza e se sembro felice o scherzo, è perché mi sto mettendo una maschera, anche al lavoro o in qualche serata occasionale con amici.
Non sento nulla.
Ed è incredibile non sentire nulla a 23 anni, voglio dire, dovrei essere alla'apice della mia felicità, ho una casa, ho un lavoro che all'incirca mi fa vivere...ma comunque sento che mi manca qualcosa, forse affetto, forse una carezza che mi dica che vada tutto bene...non lo so, non mi sento in grado di essere un adulto, mi sento troppo debole anche per resistere a me stesso
Sono un ragazzo di 23 anni, vivo vicino a Venezia, ultimamente nella mia vita, qualcosa penso sia cambiato.
Innanzitutto è giusto partire dal fatto che qualche obiettivo nella mia vita, penso di averlo raggiunto, anche se ultimamente non so nemmeno se si possa definire soddisfacente la cosa, mi spiego.
Un anno fa sono andato ad abitare in affitto con un mio amico, ci conosciamo da 5 anni e mi sembrava la persona giusta, in quanto aveva già avuto esperienze di coinquilinaggio in passato.
Fatto sta che, da quando mi son trasferito, l'inizio era magnifico, indipendenza, obblighi classici di una casa, nel frattempo riuscivo anche ad uscire, frequentarmi con qualche ragazza, e perché no anche trascorrere del tempo con queste a casa mia.
Fatto sta che dagli ultimi mesi dell'anno scorso qualcosa è cambiato, non c'è stato un evento particolare che mi ha mosso qualcosa, penso semplicemente un arresa generale personale.
In quanto, nel lavoro, anche se mi hanno cambiato di mansione, mi sento sempre più inutile e senza senso, in quanto non ho ricevuto una formazione adeguata e mi hanno mollato a lavorare con gente che sa il fatto suo, e mi trovo in completo imbarazzo anche solo a parlare di tecnicismi, in quanto non li so.
Oltre a questo, no so come mai, ma da quei ultimi mesi del 2022 ho cominciato sempre meno ad interessarmi dell'altro sesso, sia dal lato sentimentale che carnale, anche perché... mi sento poco interessante e poco appetibile rispetto ai ragazzi della mia età, coraggiosi, belli, forti, capaci di tutto... Io mi sento (ultimamente) un inetto bello e buono, non ho portato a termine nulla di buono dal 2022 ad adesso, solo cavolate materialistiche e basta.
La cosa che ultimamente, sento, è che quando penso a farla finita sento il cuore e la testa rilassarsi, come se fosse la cosa giusta...l'unica cosa che mi blocca e l'affitto da pagare in più al mio coinquilino, e penso anche avere un morto in casa, oltre alla mia famiglia... Ma apparte questi piccoli paletti, penso che se potessi lo farei, non mi sento una persona in grado di dare qualcosa a questo mondo, mi sento una rotellina nell'ingranaggio gigantesco che domina la nostra società, se poi, vogliamo parlare di come vedo la società ultimamente, mi viene ancora meno voglia di conoscerla.
Penso di essere sicuro, ultimamente, di una cosa, che non sento più le emozioni, dalla felicità alla tristezza e se sembro felice o scherzo, è perché mi sto mettendo una maschera, anche al lavoro o in qualche serata occasionale con amici.
Non sento nulla.
Ed è incredibile non sentire nulla a 23 anni, voglio dire, dovrei essere alla'apice della mia felicità, ho una casa, ho un lavoro che all'incirca mi fa vivere...ma comunque sento che mi manca qualcosa, forse affetto, forse una carezza che mi dica che vada tutto bene...non lo so, non mi sento in grado di essere un adulto, mi sento troppo debole anche per resistere a me stesso
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Gentile utente,
ci scrive che:
"..dagli ultimi mesi dell'anno scorso ...un arresa generale personale..", unita ad un appiattimento delle emozioni.
Potrebbero essere tratti depressivi, ma solo in presenza è possibile una diagnosi ed eventuale cura. Occorre al più presto una consulenza diagnostica e una proposta terapeutica presso un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta.
Come ogni malessere o disagio, infatti, anche questo è più facilmente risolvibile se preso in tempo.
Pensa di poterlo fare, e in tempi brevi?
Buoni giorni di primavera.
Dott. Brunialti
ci scrive che:
"..dagli ultimi mesi dell'anno scorso ...un arresa generale personale..", unita ad un appiattimento delle emozioni.
Potrebbero essere tratti depressivi, ma solo in presenza è possibile una diagnosi ed eventuale cura. Occorre al più presto una consulenza diagnostica e una proposta terapeutica presso un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta.
Come ogni malessere o disagio, infatti, anche questo è più facilmente risolvibile se preso in tempo.
Pensa di poterlo fare, e in tempi brevi?
Buoni giorni di primavera.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 06/04/2023.
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