Ansia tremenda

Buonasera dottori,
sono a rivolgeri a voi in quanto non so più cosa pensare, 2 mesi fa ebbi una cervicobrachialgia acuta a sinistra, da allora non mi sono più ripreso, ho paura di fare qualsiasi cosa, paura di rimanere da solo, di fare qualsiasi cosa da solo.

Ho paura di "impazzire" in questo momento perchè vedo che la vita che conducevo sino a due mesi mi sembra solamente un lontano ricordo e non so più cosa fare per appropiarmene nuovamente.

Dormo male infatti non riesco più a fare un sonno ristoratore e mi sveglio spesso la notte.

Ho fatto moltissimi test medici che fortunatamente sono risultati tutti negativi, io ero ancora convinto di avere qualcosa.

Quando ad un certo punto facendo delle infiltrazioni omotossicologiche, mi è scattato in me il pensiero che sono veramente la causa di tutti i miei mali.
Purtoppo il mio corpo vorrebbe fare tante cose ma la mia mente è come se glielo impedisse.

Non so più che fare anche perche vorrei evitare di prendere psicofarmaci o quant'altro.

Martedi comunque mi sono fatto forza è ho prenotato una visita da una psicologa.

Spero che qualcuno di voi magari possa capire e rispondermi del come mai sono finito in questo loop psicologico dal quale non riesco ad uscire al momento.

L'unica cosa che so è che non riesco ad uscirne da solo ma ho bisogno dell'aiuto di un professionista nella materia.

Certo di una vostra risposta colgo l'occasione per porgervi cordiali saluti.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Buon pomeriggio,


Anzitutto le suggerisco di evitare i rimedi omeopatici, non sono fondati scientificamente e diviene anche difficile confrontarsi sulle loro conseguenze visto il contesto non sempre adeguato in cui vengono proposte

Detto questo, la sua patologia può essere la causa di alcuni dei suoi sintomi: alla base del cranio sono presenti nuclei di neuroni che agiscono a tutti gli effetti come organo di senso, e questo può moderare alcune condizioni acuendole o alleggerendole; per esempio, sono note il letteratura persone con gravi deficit di attenzione osservabili solo se in piedi, mentre da sdraiati il loro problema scompare (oggi certe diagnosi infatti si fanno in modo più articolato mettendo la persona in più posizioni). Il suo problema medico, interferendo con la mobilità e le strutture del collo, può aver influenzato la sua psiche

Non le posso garantire che sia questo il motivo della sua ansia senza una visita di persona, ma potrebbe aver contribuito a scatenare sintomi di qualcosa di latente. La psicologa la aiuterà a comprendere, in genere l'ansia provocata da fattori biologici è molto aspecifica, diffusa, priva di immagini nitide e di precise paure/concetti associati, con esordio puntuale (ovvero non si sviluppa nel tempo bensì peggiora in breve tempo a partire da un dato evento, come ad esempio appunto una malattia del corpo); per confronto, l'ansia psicologica è un po' più specifica, è superficialmente poco comprensibile ma poi sotto la superficie le immagini ed i concetti sono nitidi, peggiora in modo particolare nel tempo; è diversa anche la risposta ai farmaci. Se interessato, ho scritto un articolo breve sull'argomento qui:
https://www.afpsicologonlineoinpresenza.it/Informazioni%20Patologie%20Malattie%20Disturbi%20Mentali%20DSM%20ICD/Umore%20Disturbo%20Ansia%20Altra%20Condizione%20Medica.html

Ci aggiorni su cosa le dice la psicologa

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Utente
Utente
Grazie mille dottore per le sue delucidazioni in merito alle mie domande,è stato gentilissimo,l’unica mia paura è quella che stessi impazzendo così di punto in bianco senza un motivo logico che io tutt’oggi cerco ancora di comprendere dentro me.
Ma sicuramente la psicologa mi aiuterà a capire le mie paure nascoste che ad oggi mi bloccano e non mi permettono di vivere la mia vita appieno come ho sempre fatto.
Grazie mille ancora
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Utente
Utente
Dottori buonasera, ci tenevo ad informarvi che dopo 2 sedute con la psicologa la situazione è leggermente migliorata,ho ripreso a lavorare e guidare da solo(se pur ancora con molta titubanza quando sono da solo)
La psicologa sostiene che i miei dolori siano un meccanismo di difesa della mia testa per farmi capire che nella mia vita c’era e c’è qualcosa che non va,visto che fortunatamente non ci sono cause organiche.
Tuttavia non ho avuto modo di chiederle come sia possibile che la mente possa farmi venire dei dolori e bloccarmi muscolarmente.
Magari qualcuno di voi può rispondermi.
Grazie e buon serata.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
È senza dubbio possibile, sono presenti casi in letteratura di problemi ben peggiori; storicamente, tra le prime patologie di questo tipo si descrissero se non sbaglio le paralisi delle pazienti al tempo diagnosticate come isteriche, donne talvolta completamente immobili a letto che non reagivano nemmeno se punte con uno spillo nonostante la comprovata assenza di causa organica

Ovviamente la psicologa che frequenta l'ha visitata e quindi mi rimetto alla sua opinione; posso al più aggiungere che questo genere di sintomi si risolve poi quando la questione sottostante è risolta. Il lavoro può complicarsi poi per via dei diciamo "lasciti organici", nel senso che se ad esempio per il fatto psicologico le faceva male il collo ed allora ha cominciato anche a mettersi storto sulla sedia, il dolore alla schiena ovviamente è poi organico e va risolto come tale; le dico questo perché in queste situazioni si ha sempre una pluralità di fonti a formare i sintomi, e la terapia psicologica dovrà pian piano separare ciò che ha causa psicogena da ciò che non l'ha e permetterle di affrontare ogni cosa con lo strumento più adatto

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Utente
Utente
Grazie mille per l’esaustiva risposta,pensare che io credevo che tutto ciò fosse impossibile visto il mio grande scetticismo nei confronti di questa professione,ma devo dire che al momento mi sta aiutando molto e sono veramente felice di averla scoperta.
Grazie ancora per la risposta, se do vostro gradimento vi terrò aggiornati.
Buona giornata.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Certamente, si senta libero di tornare qui quando vuole

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Utente
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Buonasera dottori dopo la terza seduta la situazione sempre pian pianino sembra andare ogni giorno poco poco meglio,tuttavia non nego che in alcuni frangenti ho delle ricadute, però come anche sostiene la mia psicologa dovrei focalizzarmi anche sui passi in avanti che faccio e non solo su ciò che non faccio.
Come vi accennavo ho ripreso a lavorare ed a guidare da una settimana a questa parte e anche ad uscire nel tempo liberoe disinvoltura,tuttavia ogni tanto però mi assale questo senso di angoscia che non capisco da dove provenga e sopratutto del perché venga tuttavia sto imparando pian piano ad accoglierla e prenderla per mano piuttosto che combatterla come facevo prima.
La cosa che mi chiedo è come mai ogni tanto riappare questo senso di angoscia,da cosa è dovuto e sopratutto dove potrei migliorare per far sì che questa scompaia?
Grazie mille e buona serata.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Ora che è in cura presso la psicologa è opportuno che riservi ogni suo dubbio per il momento della seduta successiva, anzi: nelle terapie è espressamente consigliato evitare le "fuoriuscite" di materiale onde evitare rallentamenti

Discuta dunque con la professionista che l'ha in cura e, nel caso non riuscisse a farlo per qualche ragione, comunichi alla psicologa quantomeno il fatto in sé di aver cose su cui ancora non riesce a confrontarsi

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Utente
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Grazie mille per la risposta dottore lo farò sicuramente.
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