Perché si percepisce la presenza di qualcosa che e sempre esistito come strana

Salve dopo un periodo di forte stress lavorativo ho iniziato ad avere attacchi di ansia e panico il medico mi a dato degli ansiolitici che mi calmavano al momento ma dopo ho iniziato a farmi domande esistenziali e percepire la realtà in modo diverso distaccato poi una di queste domande mi a buttato in una forte crisi in quanto ho pensato alla differenza tra uomo e donna e a percepire la figura femminile come strana e irreale e farmi pensare che stia impazzendo e mi sono molto spaventato anche perché per me che sono sempre vissuto in mezzo alle donne avendo quattro sorelle due figlie ecc per me la figura femminile e fondamentale e la cosa più importante a questo mondo, vorrei sapere come e possibile che l'ansia mi abbia provocato questi pensieri assurdi e come posso fare per eliminarli e non sentirmi più a disagio in mezzo alle persone e tornare a vedere la vita come prima grazie.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Buon pomeriggio,


Quando ha iniziato con questi farmaci? Quali farmaci nello specifico e con che dosi? Quanto spesso li prende?

In generale l'ansia è una risposta aspecifica, ovvero è uno stato di attivazione legato ad un potenziale pericolo che non è conosciuto, non è presente qui ed ora, che è però percepito come minaccia. Lo stress può portare a questo risultato, tuttavia se a seguito della sua crisi ha cominciato a fare dei collegamenti allora può avere senso non tanto preoccuparsi, quanto piuttosto orientarsi su cosa sta succedendo. Spieghi meglio cosa è successo al lavoro

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Utente
Utente
Salve Dottore in risposta alla sua domanda le spiego meglio cosa e successo, praticamente avendo un impresa edile stavo facendo alcuni lavori contemporaneamente che mi hanno portato ad avere un grosso stress anche perché dopo il COVID la situazione del settore edile e molto peggiorata vuoi perché c'erano forti ritardi nella fornitura dei materiali sia perché non si trovava più la manodopera specializzata sia per le banche che avevano problemi a soddisfare le richieste dei clienti e delle imprese perciò sono arrivato ad agosto scorso devastato e stremato, una mattina mi sono recato a fare le solite commissioni e all'improvviso mi è venuta una forte ansia stavo malissimo facevo fatica a respirare e sembrava di morire sono riuscito a rientrare a casa e mettermi a letto dopo mi sono svegliato e stavo malissimo perciò sono andato dal medico che mi a dato degli ansiolitici dicendomi di stare tranquillo che magari era lo stress il caldo ecc e di prendere degli integratori che sarebbe passato ma invece col passare dei giorni stavo sempre peggio addirittura mi sentivo strano e percepivo la realtà e la vita in maniera diversa e anche ho iniziato ad avere pensieri assurdi che non riuscivo a togliermi dalla testa e che mi mandavano ancora più nel panico ho iniziato a vedere strane cose che per me erano per tutta la vita state normalissime e farmi domande esistenziali a qui non riuscivo a dare risposta e più ci pensavo e peggio stavo restando così bloccato ho adderitura provato la stimolazione transcranica ma senza risultati non mi spiego come e possibile che per il forte stress e l'ansia il cervello possa mettere in discussione e non riconosce più la vita come si e vissuta sino al giorno prima e cambiare così la vita di una persona vorrei sapere come comportarsi .
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Sembra abbia avuto un attacco di panico. Il panico è una reazione particolare: in genere l'ansia serve come meccanismo di difesa utile se la mente non riesce in un dato momento a gestire una situazione; a questo punto oggetti (come nelle fobie specifiche a esempio), o situazioni particolari (come nella fobia sociale) vengono "usati" come diciamo prestanome perché più facili da controllare al fine di ottenere, indirettamente, controllo sulla situazione di partenza invece ingestibile (ad esempio la paura di problemi matrimoniali impossibili da affrontare in quel momento può trasformarsi in ansia e gelosia ovvero tentativi di controllo del partner col fine di gestire il problema di partenza, il problema matrimoniale, ma indirettamente); spero di non essere stato troppo macchinoso nella spiegazione. Questo senso di dissociazione può essere il punto finale di un processo acuto che l'ha portata in un tempo relativamente breve a cercare oggetti e persone a cui appoggiarsi per evadere la vera questione; è come se lei stesse cercando quei prestanome citati prima, ovvero queste sensazioni che ha ed i pensieri servono a non farle affrontare una qualche situazione attuale che ha superato la sua capacità di sopportazione

È solo un'ipotesi basata su quel che ha scritto, e su come lo ha scritto; cosa le fa pensare?

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