Inesperienza e confusione
Salve, sto attraversando un momento particolare.
Ho 18 anni, non ho mai avuto un fidanzato, soltanto un paio di brevi conoscenze.
Ho conosciuto un ragazzo di 25 anni, il tutto sui social.
All'inizio ero un po' spaventata per via della differenza d'età, ma poi conoscendoci non mi è più pesata l'età.
Ci conosciamo da una ventina di giorni, ci siamo visti una volta, messaggiamo molto durante la giornata e abbiamo fatto qualche telefonata.
La mia confusione è nata nel momento in cui ha iniziato a farmi delle domande intime.
Fin da subito ha fatto qualche battutina alludendo alla sfera hot/sessuale.
Io sono una ragazza molto riservata, non ho nessuna esperienza, e mi hanno dato fastidio queste allusioni, glie l'ho fatto presente e si è scusato.
Ma dopo qualche giorno ha nuovamente fatto qualche altra battuta.
Da queste continue battute ho capito che vuole toccare l'argomento, e nonostante mi desse fastidio alla fine ho deciso di lasciarlo parlare e chiedere le domande che diceva di avere per capire dove volesse arrivare.
Alla fine mi ha chiesto se sono vergine e successivamente se sento il bisogno di farlo.
La seconda domanda in particolare mi ha lasciato perplessa e mi sono rifiutata di rispondere.
Ci sono rimasta male perché trovo che queste domande siano intime e inopportune dopo soli 20 giorni di conoscenza, a maggior ragione per me che sono riservata e ritengo che siano cose importanti di cui parlare con una persona con cui si ha un certo livello di confidenza e soprattutto al momento giusto.
Ho chiesto consiglio a due mie amiche coetanee che hanno definito questa cosa normale, che tutti i ragazzi fanno domande del genere.
Invece le mie sorelle di 25 e 29 anni mi hanno detto che non è normale fare queste domande così presto, e che sono cose importanti di cui parlare con la persona giusta al momento giusto e che questo ragazzo non fa per me.
Mi trovo in confusione, non so cosa pensare e cosa fare.
Se continuare la conoscenza o interromperla.
Grazie per l'ascolto.
Ho 18 anni, non ho mai avuto un fidanzato, soltanto un paio di brevi conoscenze.
Ho conosciuto un ragazzo di 25 anni, il tutto sui social.
All'inizio ero un po' spaventata per via della differenza d'età, ma poi conoscendoci non mi è più pesata l'età.
Ci conosciamo da una ventina di giorni, ci siamo visti una volta, messaggiamo molto durante la giornata e abbiamo fatto qualche telefonata.
La mia confusione è nata nel momento in cui ha iniziato a farmi delle domande intime.
Fin da subito ha fatto qualche battutina alludendo alla sfera hot/sessuale.
Io sono una ragazza molto riservata, non ho nessuna esperienza, e mi hanno dato fastidio queste allusioni, glie l'ho fatto presente e si è scusato.
Ma dopo qualche giorno ha nuovamente fatto qualche altra battuta.
Da queste continue battute ho capito che vuole toccare l'argomento, e nonostante mi desse fastidio alla fine ho deciso di lasciarlo parlare e chiedere le domande che diceva di avere per capire dove volesse arrivare.
Alla fine mi ha chiesto se sono vergine e successivamente se sento il bisogno di farlo.
La seconda domanda in particolare mi ha lasciato perplessa e mi sono rifiutata di rispondere.
Ci sono rimasta male perché trovo che queste domande siano intime e inopportune dopo soli 20 giorni di conoscenza, a maggior ragione per me che sono riservata e ritengo che siano cose importanti di cui parlare con una persona con cui si ha un certo livello di confidenza e soprattutto al momento giusto.
Ho chiesto consiglio a due mie amiche coetanee che hanno definito questa cosa normale, che tutti i ragazzi fanno domande del genere.
Invece le mie sorelle di 25 e 29 anni mi hanno detto che non è normale fare queste domande così presto, e che sono cose importanti di cui parlare con la persona giusta al momento giusto e che questo ragazzo non fa per me.
Mi trovo in confusione, non so cosa pensare e cosa fare.
Se continuare la conoscenza o interromperla.
Grazie per l'ascolto.
[#1]
Gentile utente,
per prima cosa la prego di correggere i dati sulla scheda e di seguire le linee-guida del nostro sito usando un suo account, non quello di sua sorella.
Venendo al suo quesito, le sue sorelle, più mature di lei ma cresciute nell'ambito della stessa educazione familiare, interpretano correttamente la sua resistenza ad accogliere discorsi che sembrano una violenza verbale, anziché il progressivo approfondimento di conoscenza tra ragazzi interessati l'uno all'altra.
Le sue amiche al contrario si rivelano superficiali: in pratica oppongono una specie di moda di cattivo gusto, nata sui social delle chat di incontri, alla sensibilità, alla delicatezza, infine anche alla naturalezza che dovrebbe accompagnare l'inizio di un rapporto, e che determina la sua qualità in seguito.
Dico questo perché tra un uomo e una donna giovani agiscono con forza gli ormoni, che possono determinare un'attrazione anche molto intensa; agiscono anche i valori dell'educazione, le abitudini, le aspettative e gli ideali.
Se ci fermiamo anche solo al primo passo, ossia l'attrazione, questa perfino tra gli animali si manifesta e cresce attraverso manovre di seduzione caute e attente ai segnali che i due si scambiano: altrimenti non è nemmeno incontro erotico, ma violenza.
Ora, un incontro fatto addirittura di parole, nemmeno di sguardi, sorrisi, mani che si stringono, fa pensare alla contrattazione tecnica tra cliente e prostituta: "Sai fare questo? Hai mai fatto quello? Ti piacerebbe provarci?".
Ma cos'è l'esperienza erotica, una specie di ginnastica, e serve ad appagare solo uno dei due?
L'equivoco tra lei e il giovane di cui ci scrive nasce probabilmente proprio dall'incontro su un determinato social. Se lui, come molti, è andato lì perché incapace di corteggiamento e di innamoramento, e vuole consumare frettolosi rapporti sessuali con una sconosciuta, non vi potete capire: la ritrosia di lei che ci scrive a lui sembrerà timidezza, e crederà che anche lei vuole le stesse cose ma non lo sa dire.
Il mio suggerimento è quello di mettere decisamente fine a questa frequentazione: avete obiettivi troppo diversi. Lui potrebbe anche adattarsi al suo riserbo, simulare una relazione affettiva con lei, e intanto tornare su quella chat per fare altre esperienze.
Ci rifletta. Se crede, ci scriva ancora.
Auguri.
per prima cosa la prego di correggere i dati sulla scheda e di seguire le linee-guida del nostro sito usando un suo account, non quello di sua sorella.
Venendo al suo quesito, le sue sorelle, più mature di lei ma cresciute nell'ambito della stessa educazione familiare, interpretano correttamente la sua resistenza ad accogliere discorsi che sembrano una violenza verbale, anziché il progressivo approfondimento di conoscenza tra ragazzi interessati l'uno all'altra.
Le sue amiche al contrario si rivelano superficiali: in pratica oppongono una specie di moda di cattivo gusto, nata sui social delle chat di incontri, alla sensibilità, alla delicatezza, infine anche alla naturalezza che dovrebbe accompagnare l'inizio di un rapporto, e che determina la sua qualità in seguito.
Dico questo perché tra un uomo e una donna giovani agiscono con forza gli ormoni, che possono determinare un'attrazione anche molto intensa; agiscono anche i valori dell'educazione, le abitudini, le aspettative e gli ideali.
Se ci fermiamo anche solo al primo passo, ossia l'attrazione, questa perfino tra gli animali si manifesta e cresce attraverso manovre di seduzione caute e attente ai segnali che i due si scambiano: altrimenti non è nemmeno incontro erotico, ma violenza.
Ora, un incontro fatto addirittura di parole, nemmeno di sguardi, sorrisi, mani che si stringono, fa pensare alla contrattazione tecnica tra cliente e prostituta: "Sai fare questo? Hai mai fatto quello? Ti piacerebbe provarci?".
Ma cos'è l'esperienza erotica, una specie di ginnastica, e serve ad appagare solo uno dei due?
L'equivoco tra lei e il giovane di cui ci scrive nasce probabilmente proprio dall'incontro su un determinato social. Se lui, come molti, è andato lì perché incapace di corteggiamento e di innamoramento, e vuole consumare frettolosi rapporti sessuali con una sconosciuta, non vi potete capire: la ritrosia di lei che ci scrive a lui sembrerà timidezza, e crederà che anche lei vuole le stesse cose ma non lo sa dire.
Il mio suggerimento è quello di mettere decisamente fine a questa frequentazione: avete obiettivi troppo diversi. Lui potrebbe anche adattarsi al suo riserbo, simulare una relazione affettiva con lei, e intanto tornare su quella chat per fare altre esperienze.
Ci rifletta. Se crede, ci scriva ancora.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 952 visite dal 31/03/2023.
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