Casa sporca e gran disordine

Buonasera,
Ho figlia di 21 anni, che vive da sola per conto suo da tre anni, in una casa a mio nome.
Primi due anni viveva con lavori saltuari, adesso da qualche mese lavora stabilmente con un contratto a 6 mesi rinnovabile, a turni.

Premetto che mia figlia non era mai ordinata fin da piccola, per educarla alla polizia si cercava coinvolgerla nelle pulizie di casa ogni fine settimana, dove da lei si chiedeva di pulire sua stanza e magari ad aiutare togliere polvere suo mobili.
Spesso questo coinvolgimento finiva con discussioni perche era pigra e non aveva voglia di sistemare niente.
abbiamo cercato coinvolgerla anche con l'aumento della paghetta ma dopo la prima volta finiva sempre nella stessa maniera, che non ne voleva piu fare.

Quando e andata stare da sola, per sua volonta, le e stata data casa ristrutturata con i mobili nuovi, con la lavatrice.

La mia disperazione che in questi anni ho dovuto intervenire personalmente qualche volta a pulire sua casa perche lei non la pulisce mai.
I vestiti stanno in accumulo mischiati tra sporchi e puliti per terra, sul letto nella camera da letto, antibagno, pavimento in tutte stanze, sopra sedie, divano, in grande montagne.
Bagno sempre sporco, pieno di contenitori vuoti di prodotti per bellezza e pulizia.
Antibagno pieno di panni sporchi, che non si riesce nemmeno mettere il piede per terra.
Letto pieno di vestiti e trucchi.
In cucina il piano cucina e tavolo pieno di stoviglie sporchi da mesi, che ultima volta ho perso intera giornata a pulire mobile cucina e stoviglie.

Ci ho provato parlarle con buone e con cattive, disccutere, consigliarle consulenza psicologica, ma niente, non cambia nulla.
Non so piu come aiutarla e come farle uscire da questo stato.
Ce da dire che piu di una volta mi diceva che ha avuto problemi con ansia e ha problemi di addormentarsi.
in Piu alcuni ex mi dicevano che qualche volta si e tagliata in loro presenza.

Nella vita privata ha lo stesso caos che nella casa, amici che vanno e vengono, la stessa cosa con i fidanzati, amiche, esce spesso in discoteca, fuma e so che nei locali a volte anche si ubriaca.
Come posso aiutarla?
Che tipo di disturbo puo avere?

Consigliatemi per favore.
Grazie in anticipo
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
dalla sua scheda, che la prego di completare perché manca il peso, si comprende che lei ha avuto sua figlia quando era molto giovane.
Inoltre dalla sua scrittura posso fare l'ipotesi che non sia italiana, mentre sua figlia, presumo, è cresciuta in Italia, assorbendo in tal modo una cultura mista.
Questi fattori possono aver creato una difficoltà di rapporto tra di voi.
In particolare, se la bambina fin da piccola è stata forzata a partecipare alle pulizie di casa, o ha ricevuto un'educazione più rigida di quella che vedeva a casa degli amichetti, questo può aver creato in lei una marcata ribellione a tutto ciò che riconosce come forzatura dall'esterno, anziché come collaborazione e scelta volontaria.
Ora lei che ci scrive è cresciuta, e può comprendere che i bambini si educano con la gentilezza e con l'esempio, mai con la costrizione o peggio coi rimproveri e le botte. Costrizioni e maltrattamenti creano ribellioni o addirittura traumi, non certo buone abitudini: di qui forse derivano i comportamenti a rischio di sua figlia, ansia, insonnia, fino a tagliarsi, ubriacarsi, etc.
Queste manifestazioni di sofferenza psicologica possono essere le conseguenze di un'imperfetta cura genitoriale.
Tuttora lei che ci scrive dichiara: "La mia disperazione che in questi anni ho dovuto intervenire personalmente qualche volta a pulire sua casa perche lei non la pulisce mai".
Frasi come questa possono far pensare che lei sia del tutto cieca alla sofferenza psicologica di sua figlia, che veda solo pavimenti sporchi e panni da lavare, che il vostro dialogo sia costituito solo di rimproveri da parte sua, mai di accoglienza, tenerezza, approvazione.
Sua figlia è riuscita a lavorare -forse anche a diplomarsi- ha avuto un contratto ad un'età in cui tanti altri il lavoro non lo hanno e nemmeno lo cercano.
Lei le ha mai detto "brava", con un sorriso? Le ha fornito l'appoggio materno senza critiche, così necessario ad un figlio?
Il disturbo, se c'è, è nella vostra relazione. Del padre non ci parla, ma esprime la sua opinione, o no?
Tenga conto che al Consultorio familiare si può accedere anche gratuitamente o a costo di ticket per dei colloqui psicologici che chiariscano davvero la strada da intraprendere.
Le suggerisco di portare ad uno specialista la gestione delle sue difficoltà, prima che diventino un disturbo irreversibile, oppure l'interruzione del rapporto madre/figlia.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com