Problema con famiglia di origine
Gentili dottori, in merito alle mie precedenti richieste, sempre inerenti i rapporti problematici con la mia famiglia di origine, aggiungo che sto affrontando un percorso (molto complicato) di individuazione che mi sta aiutando a stare meglio con me stessa e contestualmente è molto migliorato anche il rapporto con il mio compagno.
Il problema rimangono sempre i miei genitori, che non accettano che ora la mia priorità sia la famiglia che ho costruito con il mio compagno, e che loro non sono più la mia priorità come sono sempre stati.
Ho preso coscienza del fatto che ero in una situazione invischiante e sto lavorando per uscirne, ma non c'è verso di farlo capire a loro, che attribuiscono tutta la "colpa" al mio compagno dicendo che se adesso le cose stanno così è solo colpa sua, che io una volta non ero così, che lui mi ha allontanato da loro, etc.
Stando così le cose credo che difficilmente penseranno di affrontare a loro volta un percorso, però da parte mia purtroppo ho dovuto ridurre le frequentazioni e i contatti, perchè altrimenti rischio di tornare sempre indietro e di essere sempre oggetto delle loro frustrazioni con conseguente senso di colpa.
Inoltre finora io non li ho mai contestati perchè per me avevano sempre ragione, ma ora non è più così e questo loro non lo accettano.
Il problema rimangono sempre i miei genitori, che non accettano che ora la mia priorità sia la famiglia che ho costruito con il mio compagno, e che loro non sono più la mia priorità come sono sempre stati.
Ho preso coscienza del fatto che ero in una situazione invischiante e sto lavorando per uscirne, ma non c'è verso di farlo capire a loro, che attribuiscono tutta la "colpa" al mio compagno dicendo che se adesso le cose stanno così è solo colpa sua, che io una volta non ero così, che lui mi ha allontanato da loro, etc.
Stando così le cose credo che difficilmente penseranno di affrontare a loro volta un percorso, però da parte mia purtroppo ho dovuto ridurre le frequentazioni e i contatti, perchè altrimenti rischio di tornare sempre indietro e di essere sempre oggetto delle loro frustrazioni con conseguente senso di colpa.
Inoltre finora io non li ho mai contestati perchè per me avevano sempre ragione, ma ora non è più così e questo loro non lo accettano.
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Buon pomeriggio,
Ho notato che lei ha già avuto risposta a questo suo problema in occasione di altri consulti; decidere di cominciare un percorso non è cosa da poco tuttavia in questo contesto ha senso discuterne solo se c'è una parte di lei che è in grado di manifestare, manifestare la volontà di cambiamento, ovvero di considerare la parte del problema che dipende da lei e non dagli altri; consideri poi che, come già le hanno fatto notare, lei non può agire sugli "altri", solo su sé stessa e sull'ambiente in cui vive
Ho notato che lei ha già avuto risposta a questo suo problema in occasione di altri consulti; decidere di cominciare un percorso non è cosa da poco tuttavia in questo contesto ha senso discuterne solo se c'è una parte di lei che è in grado di manifestare, manifestare la volontà di cambiamento, ovvero di considerare la parte del problema che dipende da lei e non dagli altri; consideri poi che, come già le hanno fatto notare, lei non può agire sugli "altri", solo su sé stessa e sull'ambiente in cui vive
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 573 visite dal 24/03/2023.
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