Problemi con sessualità
Sostanzialmente quando vivo momenti stressanti della mia vita mi sento più donna sotto l'aspetto sessuale, sono un ragazzo basso e con bassa anche l autostima, che spesso è volentieri si vede scartato dalle ragazze rispetto ad altri: amici, conoscenti, altri ragazzi in genere... vivo questa sofferenza ogni qualvolta mi sento rifiutato o quando proprio vengo rifiutato, proprio mentre stava iniziando a piacermi una persona, e quindi ricado molto spesso sulla masturbazione, andando a cercare di fare anche cose più spinte, varie, pur di variare, anche pratiche più omosessuali che etero, al punto che a volte anche nella normalità mi sento "effemminato", assumo atteggiamenti da donna nell ambito della masturbazione, che a volte è di tipo etero altre di tipo omosessuale credo, lo dico perché agisco da passivo, perché a vedere porno gay mi disgusto, un corpo nudo di un maschio mi disgusta mentre quello di una donna no, perché mi piace, ma noto che sto andando verso una specie di omosessualita-depressione e quando ho vicino ragazze non sento più eccitamente o almeno non abbastanza a meno che non abbiano atteggiamenti molto femminili, pochi giorni fa anche se dopo aver bevuto un po di alcool, comunque ho avuto una defaillance con una mia amica, perché andava tutto bene eccitamento ecc prima di andarci a.
Letto e poi subito prima di cominciare a baciarci comincio a pensare che figura farei se il pene non andasse in erezione e così è successo, col sesso orale (fatto da me) tornava in erezione poi quando provavo a penetrare perdeva di nuovo l erezione... e la prima volta che mi capita dopo già un paio d anni perché l'ultima volta che è successo e successo anni fa...
Non so più cosa pensare di me, ho sempre avuto la passione per le donne, il loro corpo, la loro essenza le loro grazie, tutt ora c'è l ho, ma non sento l eccitamento, mi eccita a livello mentale e immaginario ma non riesco ad avere una risposta fisica
Dai precedenti consulti mi sembra di capire che la situazione perdura da tempo; quando ha cominciato nello specifico a tradurre le sue esperienze in termini di "essere (o non essere) effemminato"?
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I pensieri/rapporti omosessuali sono anormali per un eterosessuale? No: l'eterosessualità indica la capacità di avere rapporti con individui del sesso opposto e non l'esclusività, ovvero un etero ha la possibilità di accedere potenzialmente a sentimenti romantici nei confronti di un individuo dello stesso sesso tuttavia non vi dà seguito (non sistematicamente, per lo meno). In caso la persona dia invece sistematicamente seguito a sentimenti sia per individui di stesso sesso che sesso opposto, pure non si parlerebbe di omosessualità bensì di Bisessualità
Chi è l'omosessuale? È la persona non in grado di avere rapporti eterosessuali, ovvero non semplicemente chi ha pensieri/rapporti con individui dello stesso sesso bensì chi espressamente non sarebbe in ogni caso in grado di averne con il sesso opposto. Stesso ragionamento di prima: la persona che ha rapporti omo ma potrebbe averne anche di etero non sarebbe omo, bensì bisessuale
Avere pensieri omosessuali è un problema? No
Avere pensieri omosessuali che causano disagio significativo è un problema? Sì
Perché? Perché uno Psicologo non potrebbe in ogni caso dire alle persone cosa fare della vita; noi però possiamo constatare come la persona funziona e se sta vivendo una cosiddetta "crisi di decisionalità", ovvero se non riesce a vivere in modo soddisfacente.
Con questo spero di aver chiarito alcuni punti oscuri che ho ravvisato nelle sue parole. Se lei ritiene che questa sua componente femminile/omosessuale/quel che è sia un impedimento per le sue possibilità, allora si andrà ad intervenire ma non perché di per sé questi pensieri siano tossici in generale, bensì perché in lei, oggi, questi pensieri si presentano in una veste tossica.
Concludo sottolineando che secondo molti modelli teorici, ad esempio la Psicanalisi, è tipico di ogni uomo e donna percepirsi in senso (e sesso) opposto; è invece atipico che questo porti un disagio così importante da non uscirne più, ed è per questo che esistono gli Psicologi
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Il fatto di apprezzare i piedi femminili non è di per sé atipico, si è osservato più volte che anche maschi molto sessualizzati (i volgarmente chiamati "maschi alfa") li trovano attraenti; che durante un rapporto lei tenti un approccio, anche questo di per sé non è anormale tuttavia provarci senza la dovuta sensibilità verso quel che ne potrebbe pensare il partner aumenta la possibilità di un rifiuto ma soprattutto di un fraintendimento. Consideri che quando fa una richiesta a qualcuno, se questa non rientra tra le "domande tipiche" allora può prevalere una risposta di rifiuto difensivo che non vuol dire rifiuto senza appello, solo che la richiesta non è stata fatta nel modo giusto. Discorso diverso se lei approccia ai piedi "al posto dei genitali", ovvero cominciare ad avere rapporti completi in cui sono usati solo i piedi è invece un sintomo di qualcosa di patologico
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C'è differenza, poi, tra l'orientamento sessuale, ossia l'attrazione emotiva verso un sesso specifico o entrambi, e l'identità di genere, ossia il sentirsi maschio, femmina o entrambi. Da quanto ha scritto, lei negli ultimi mesi si sente più donna. Questo aspetto, che lei associa a momenti di stress, credo vada da lei esplorato, dandogli la giusta attenzione, in un contesto terapeutico, in modo da arrivare ad avere una maggiore conoscenza e consapevolezza di se e della propria identità senza preconcetti e giudizi, in modo da uscire da una situazione che sente confusiva e affrontare con maggiore serenità, spontaneità e maturità le varie situazioni di vita compresa quella sessuale. Cordiali
saluti
Dr.ssa Simona Roccia
Psicologa, Psicoterapeuta
Lei, ora, visto il problema, che vuole fare? A seconda di cosa decide dovrà optare per lo strumento più adeguato per ottenerlo, perché nella vita o si sceglie la strada e si accetta la destinazione oppure si sceglie la destinazione e si accetta la strada, nel senso: se ora decide dove vuole arrivare, dovrà obbligatoriamente accettare di usare lo strumento più consono, per esempio se decide di affrontare il problema psicologico allora non potrà scegliere altro se non una terapia adeguata a lei; al contrario, può scegliere la strada di testa sua, quindi decidere ad esempio che da qui in avanti continuerà con la sua vita così com'è, oppure si trasferirà in un altro Paese, diciamo che decide lei la strada ma così facendo non deciderà lei la destinazione, se poi le sue strade la porteranno allo sfacelo definitivo o meno lo dirà solo il tempo
L'ultimo aiuto che posso darle ora è di discutere cosa vuole fare della sua vita da qui in avanti
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