Problemi con sessualità

Ho questo problema relativamente da 5-6 mesi, poiché prima non mi era mai successo.
Sostanzialmente quando vivo momenti stressanti della mia vita mi sento più donna sotto l'aspetto sessuale, sono un ragazzo basso e con bassa anche l autostima, che spesso è volentieri si vede scartato dalle ragazze rispetto ad altri: amici, conoscenti, altri ragazzi in genere... vivo questa sofferenza ogni qualvolta mi sento rifiutato o quando proprio vengo rifiutato, proprio mentre stava iniziando a piacermi una persona, e quindi ricado molto spesso sulla masturbazione, andando a cercare di fare anche cose più spinte, varie, pur di variare, anche pratiche più omosessuali che etero, al punto che a volte anche nella normalità mi sento "effemminato", assumo atteggiamenti da donna nell ambito della masturbazione, che a volte è di tipo etero altre di tipo omosessuale credo, lo dico perché agisco da passivo, perché a vedere porno gay mi disgusto, un corpo nudo di un maschio mi disgusta mentre quello di una donna no, perché mi piace, ma noto che sto andando verso una specie di omosessualita-depressione e quando ho vicino ragazze non sento più eccitamente o almeno non abbastanza a meno che non abbiano atteggiamenti molto femminili, pochi giorni fa anche se dopo aver bevuto un po di alcool, comunque ho avuto una defaillance con una mia amica, perché andava tutto bene eccitamento ecc prima di andarci a.
Letto e poi subito prima di cominciare a baciarci comincio a pensare che figura farei se il pene non andasse in erezione e così è successo, col sesso orale (fatto da me) tornava in erezione poi quando provavo a penetrare perdeva di nuovo l erezione... e la prima volta che mi capita dopo già un paio d anni perché l'ultima volta che è successo e successo anni fa...
Non so più cosa pensare di me, ho sempre avuto la passione per le donne, il loro corpo, la loro essenza le loro grazie, tutt ora c'è l ho, ma non sento l eccitamento, mi eccita a livello mentale e immaginario ma non riesco ad avere una risposta fisica
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Buonasera,


Dai precedenti consulti mi sembra di capire che la situazione perdura da tempo; quando ha cominciato nello specifico a tradurre le sue esperienze in termini di "essere (o non essere) effemminato"?

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Utente
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Buona sera dottore, guardi, in sporadicissimi momento lungo l'arco della mia vita mi è capitato di provare vestiti, scarpe, ma sia di mio padre che di mia madre,momenti rarissimi, in cui mentre provavo le cose di mio papà da piccolo mi sentivo forte,possente,mentre provando quelle di mia mamma mi eccitavo, immaginando di essere una donna che i quel momento non era fisicamente con me, cercavo di rendere il più reale possibile la presenza di una femmina, e di immaginarmi come una donna pur di masturbarmi per l assenza di una ragazza fisica, mai più successo, vissuto relazioni del tutto etero senza mai problemi apparte magari agli inizi, non sempre, qualche problema di erezione ma poi sempre risoltosi con l avanzare della Confidenza ecco, quando ero sicuro di jon dover essere messo alla prova,per esempio, in giro, mi eccitavo molto baciando, toccando,masturbando le ex ragazze che ho avuto e facendomelo fare,oppure mentre stavamo in una stanza con le altre stanze piene di persone, mentre quando avevamo la piena occasione, soli, in hotel mi bloccavo, avevo paura e spariva eccitamento e quanto altro per paura di fallire, impotenza o evacuazione precoce, e spesso sfociava in impotenza, c'è da dire che a 17 ho avuto opportunità di lavoro che mi ha sistemato per la vita, ma sono stato costretto ad andare via di casa lontano, e ho vissuto molto male,tra persone più grandi che mi hanno sminuito, fatto sentire piccolo, ragazzino,inutile, non apprezzato dalle ragazze perché piccolo, basso,non uomo in un certo senso, mentre io soffrivo perché provavo attrazione verso le ragazze, fisica, mentale,sognavo anche relazioni, cose importanti figli,man mano andavo poi a desiderare solo sesso, poi neanche più quello, ho cominciato a frequentare prostitute senza sprecarmi più con ragazze che preferivano sempre altri a me, mi sono sentito ad un tratto come il disabile di turno .. e brutto da dire ma è così,dopo poi un periodo ancora e particolarmente più stressante ho cominciato solo con la masturbazione, tra me e me, cercando su internet cmmetodi per "godere" di più nella masturbazione maschile e purtroppo c'erano anche pratiche di tipo secondo me omosessuale di stimolazione della prostata, e ho cominciato a praticarle in un momento di debolezza e dono cominciate a piacermi, nel mentre mi ponevo tutte grandi paranoie sul fatto di poter essere gay o bisessuale, cosa per me inconcepibile perché ad oggi, e sgrano da spiegare, sento eccitazione per le donne molta, ma sento come un freno, che non m fa dare una risposta fisica come qualcosa mi dicesse no, non riusciresti a soddisfarle, e mi cala in desiderio, cosa che mi fa sentire non virile, quindi femmina e quindi passivo , come gay-femmina cosa che accade soprattutto nei periodi stressanti,tristi,nervosi, in cui mi sento niente e privo di utilità, spesso non mi sento uomo per le diverse situazioni, frasi che mi sento dire, cose che non riesco ad affrontare, sono solo con la famiglia lontana, so di non essere gay nel profondo, sono sicuro che è semplicemente una ferita dentro di me che deve essere curata, perché sento di jon ess3re questo, sento l attrazione per le donne però con un freno, qualcosa di oltrepassare ma che comunque è stato causato da qualcosa e voglio scoprire cosa è quel qualcosa e voglio ELIMINARLO dalla mia vita non perché omofobo ma perché so chi sono, so cosa voglio, cosa ho sempre voluto e non si cambia da un giorno all'altro, sono sempre stato anche abbastanza "malato" di donne, non è possibile tutto ciò, c'è sicuramente qualcosa da eliminare o da correggere perché forse sto andando un po oltre nella mia vita a livello di problemi,stress, e molte altre cose
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Utente
Utente
Oltretutto l attrazioneche provo e nei confronti di me stesso, mi eccito se sento l odore della mia saliva, dei miei piedi, se mi immagino in vesti di donna, sapendo chiaramente e dando per scontato che nessuna donna se non donne "brutte' possano desiderarmi in quanto vedo che non mi degnano neanche di uno sguardo, esclusivamente perché basso perché per il resto sono di bel aspetto in viso e palestrato, magari notano questo mio disagio, non lo so fatto sta che ne soffro ed in questi momenti di debolezza a lungo andare mi sono ladciato andare a queste pratiche di masturbazione omosessuale che attenzione, inizialmente NON mi piacevano, ma erano qualcosa di diverso dal solito, e piano piano sono cominciate a piacermi ma è un piacere strano quasi di paura, di incosapevolezzw di cosa ci sia dall altra parte, adrenalina, non un piacere sereno ecco, non so davvero come spiegarlo, una cosa che non mi fa stare per niente bene perché sento dal più profondo di me stesso per cosa sento attrazione in tutti i sensi non solo dal punto di vista erotico ma in tutto... e questo mi distrugge completamente, non ho alcuno stereotipo,ho sempre avuto amici e conoscenti gay e mai avuto alcun pregiudizio su di loro e mai avuto alcun problema ad averci un rapporto di amicizia invece ora si, mi faccio paranoie su tutto per fino sul guardare in faccia un uomo per paura che possa piacermi e non riesco mai a capire realmente se un uomo mi iace o no, perché mi ci punto per testarmi di continuo, mentre puntualmente vedo una bella ragazza, bel viso, bel fisico e mi incanto, perché mi piace ma sento poi subito dopo una specie di "no, non puoi soddisfarla, sei niente" e mi scende subito l eccutamenro per poi passare al "testarmi' sugli uomini e a volte avendo anche qualche erezione non voluta non piacevole, credo dovuta da qualcosa che non proviene da me, ripeto arrivo da un periodo difficile e credo fermamente che non sia questo il mio orientamento sessuale, secondo me scaturito da qualche trauma, rifiuto, (che ho avuto) sono molto sensibile me la prendo per TUTTO e ne soffro per TUTTO rifiuti, parole dette in jn certo modo, ogni cosa, e mi deprimo, mi sento di conseguenza debole, mentre in periodi felici in cui mi alleno, sono sereno felice e quanto altro mi sento non solo attratto dalle donne (come sempre) ma anche con una risposta fisica invece... e per questo che SO di non essere omosessuale ma che è una conseguenza probabilmente della mia sofferenza interiore che mi spinge ad affidarmi solo a me stesso o a qualcosa di simile a me, quindi un maschio, associato ai tanti rifiuti da parte di ragazze che ho avuto che nonostante ciò continuano a piacermi ma sempre con meno risposta fisica, non so più davvero come comportarmi honpensato addirittura di operarmi chirurgicamente per avete sempre un pene eretto,con all interno un corpo artificiale modellabile, poiché mi eccita molto mentalmente l avete il rapporto con la donna, ma ho sempre questa paura dell impotenza che non mi permette di soddisfarla col pene, se solo potessi non preoccuparmi dell erezione e godermi a pieno una donna in tutto ciò che mi piace di lei, le sue labbra, il seno, le cosce i glutei la vagina,le coscie i piedi, senza preoccuparmi della mia erezione.. sarei l'uomo più felice del mondo .. non so davvero come rimediare a questa situazione.. forse è un problema mentale ma mi sembra così insormontabile... mi sento impotente anche in questo senso
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Bisogna ammettere che la società offre pessimi spunti di riflessione su cosa sia o non sia l'omosessualità e cosa sia "possibile" e "non possibile" per un etero. Facciamo un po' di chiarezza (ovviamente cercando con un buon compromesso tra sintesi, semplicità e correttezza):

I pensieri/rapporti omosessuali sono anormali per un eterosessuale? No: l'eterosessualità indica la capacità di avere rapporti con individui del sesso opposto e non l'esclusività, ovvero un etero ha la possibilità di accedere potenzialmente a sentimenti romantici nei confronti di un individuo dello stesso sesso tuttavia non vi dà seguito (non sistematicamente, per lo meno). In caso la persona dia invece sistematicamente seguito a sentimenti sia per individui di stesso sesso che sesso opposto, pure non si parlerebbe di omosessualità bensì di Bisessualità

Chi è l'omosessuale? È la persona non in grado di avere rapporti eterosessuali, ovvero non semplicemente chi ha pensieri/rapporti con individui dello stesso sesso bensì chi espressamente non sarebbe in ogni caso in grado di averne con il sesso opposto. Stesso ragionamento di prima: la persona che ha rapporti omo ma potrebbe averne anche di etero non sarebbe omo, bensì bisessuale

Avere pensieri omosessuali è un problema? No
Avere pensieri omosessuali che causano disagio significativo è un problema? Sì
Perché? Perché uno Psicologo non potrebbe in ogni caso dire alle persone cosa fare della vita; noi però possiamo constatare come la persona funziona e se sta vivendo una cosiddetta "crisi di decisionalità", ovvero se non riesce a vivere in modo soddisfacente.

Con questo spero di aver chiarito alcuni punti oscuri che ho ravvisato nelle sue parole. Se lei ritiene che questa sua componente femminile/omosessuale/quel che è sia un impedimento per le sue possibilità, allora si andrà ad intervenire ma non perché di per sé questi pensieri siano tossici in generale, bensì perché in lei, oggi, questi pensieri si presentano in una veste tossica.

Concludo sottolineando che secondo molti modelli teorici, ad esempio la Psicanalisi, è tipico di ogni uomo e donna percepirsi in senso (e sesso) opposto; è invece atipico che questo porti un disagio così importante da non uscirne più, ed è per questo che esistono gli Psicologi

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Utente
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Grazie dottore ho capito cosa intende, evidentemente il problema è che mi ci punto troppo, ho raggiunto credo un livello di "perversione" sessuale troppo elevato nei momenti di stress, penso questo, perché tramite visione di porno sempre più spinti,mi sono spinto anche io poi a tipi di masturbazione sempre più spinti,portandomi ad eccitarmi molto più difficilmente con una donna reale s meno che non ci sia del feeling particolare, insomma ciò che mi spaventa e che prima mi bastava niente per andare a letto con una donna e non so se giusto o sbagliato ma lo ritenevo normalità, ora mi ci vuole qualcosa in più, chiacchiere, movimenti modi di fare, prima mi bastava il suo corpo, la vedevo e già immaginavo, e soprattutto quando noto gesti di rifiuto nei miei confronti PERDO ogni tipo di desiderio per quella donna e per altre anche, cosa che può durare giorni e anche mesi, un atteggiamento capriccioso che non riesco a gestire perché sembra quasi che si riversa dalla mia testa nei miei ormoni a quanto pare,forse devo fare un bel reset di porno e masturbazione, ridurli a zero per un po e vedere come va
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Utente
Utente
Poi dottore avrei una perplessità da porle spero non mi abbia già inserito nel catalogo dei rompi scatole .. io ho sempre provato eccitazione per i piedi femminili, questa cosa non me la sono mai spiegata ma ho un vago ricordo di quando ero piccolo di un cartone animato che rappresentava una donna che si toglieva le scarpe e tutti diciamo suoi servi, non ricordo che cartone era, sotto canzone di festa andavano a baciarle i piedi e rappresentavano anche in forma fisica tipo la fragranza dei suoi piedi che i suoi servi appena la sentivano impazzivano con gli occhi a cuoricino, ho questo vago ricordo di quando ero piccolo e che da lì circa cominciò questo mio interesse verso i piedi, prima i miei, poi qualche anno dopo scoperta la "femmina" in quanto ero molto piccolo quando guardai questo cartone, incentrai queste mie fantasie sulle ragazze che frequentavo, che c'erano a scuola, che mi piacevano.. ma a me non piace essere dominato come i feticisti "slave" diciamo, e una tendenza conosciuta, provo proprio attrazione per i piedi femminili e non riesco mai a essere me stesso perché in un rapporto con una ragazza cerco sempre di toccarli o baciarli durante il sesso ma noto comunque dall'altra parte come dire quasi paura di questa mia cosa, che sia un male? Spesso nemmeno me li concedo diciamo perché non voglio rovinare l atmosfera ma ultimamente lo sto sempre dicendo alle ragazze che frequenfo o che ho frequentato, alcune, tante, spariscono appena lo dico, altre no ma comunque poi nell atto li ritraggono o non se la sentono.. dovrei forse abolire queste mie preferenze? Grazie per il tempo che mi dedica capisco di essere logorroico ma io mi pongo dubbi su ogni cosa con l'aggravante che ne faccio una tragedia colossale, e non solo sul sesso
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Lei non è logorroico, ha semplicemente scelto male il luogo per i suoi pensieri: questi meritano un'attenzione che qui non sarebbe possibile dare, e nuovamente dico che gli Psicologi per questo ci sono; provi a consultare stesso qui su Medicitalia la lista dei professionisti, e consideri di iniziare ad affrontare seriamente un percorso, magari sempre online ma meglio strutturato per le sue esigenze

Il fatto di apprezzare i piedi femminili non è di per sé atipico, si è osservato più volte che anche maschi molto sessualizzati (i volgarmente chiamati "maschi alfa") li trovano attraenti; che durante un rapporto lei tenti un approccio, anche questo di per sé non è anormale tuttavia provarci senza la dovuta sensibilità verso quel che ne potrebbe pensare il partner aumenta la possibilità di un rifiuto ma soprattutto di un fraintendimento. Consideri che quando fa una richiesta a qualcuno, se questa non rientra tra le "domande tipiche" allora può prevalere una risposta di rifiuto difensivo che non vuol dire rifiuto senza appello, solo che la richiesta non è stata fatta nel modo giusto. Discorso diverso se lei approccia ai piedi "al posto dei genitali", ovvero cominciare ad avere rapporti completi in cui sono usati solo i piedi è invece un sintomo di qualcosa di patologico

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Utente
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Be no dottore praticamente se parte dai piedi, mi eccito maggiormente e da un lato mi tranquillizzo perché sento l eccitamento .. l erezione, e vado tranquillo in tutto il resto, mentre se non parte dai piedi parte dal bacio, che a me piace solo se molto intenso, praticamente bagnato mi vergogno a dirlo, eccessivo forse, anche il preliminare mi piace applicarlo alla donna, con una certa decisione, ma tutto chiaramente se preceduto dalle cose che le ho detto nella precedente risposta, ovvero dopo le chscchiere, il feeling, mi piacciono i modi e gli sguardi, altrimenti se si va diretti così all atto mi prende l ansia e probabilmente deficit erettivo, mi è capitato in discoteca di avere rapporti così, con ragazze che nemmeno conoscevo, ora penso non riuscirei a fare questo, ho bisogno della mia privacy, una stanza, della mia cosa del "di nascosto" di cui ho bisogno per eccitarmi
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Abbiamo raggiunto un punto: lei vuole fare cose di nascosto perché sono necessarie delle cose "nascoste" perché si ecciti

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Dr.ssa Simona Roccia Psicologo, Psicoterapeuta 3
Gentile utente, la sessualità può essere vissuta in modi doversi. Il fatto che lei si senta attratto dal femmibile e poi nel momento della penetrazione perda l'eccitazione può anche dipendere dall'ansia da prestazione per la paura di essere rifiutato o di non essere all'altezza.  La visione dei film porno non aiuta in questo aspetto, in quanto, offrendo modelli e aspettative poco realistici,  possono alimentare l'ansia da prestazione o influenzare in senso negativo i livelli di eccitazione nelle situazioni reali.
C'è differenza, poi,  tra l'orientamento sessuale, ossia l'attrazione emotiva verso un sesso specifico o entrambi,  e l'identità di genere, ossia il sentirsi maschio, femmina o entrambi. Da quanto ha scritto, lei negli ultimi mesi si sente più donna. Questo aspetto, che lei associa a momenti di stress, credo vada da lei  esplorato, dandogli la giusta attenzione, in un contesto terapeutico, in modo da arrivare ad avere una maggiore conoscenza e consapevolezza di se e della propria identità senza preconcetti e giudizi, in modo da uscire da una situazione che sente confusiva e affrontare con maggiore serenità, spontaneità e maturità le varie situazioni di vita compresa quella sessuale. Cordiali
saluti

Dr.ssa Simona  Roccia
Psicologa, Psicoterapeuta

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Utente
Utente
La cosa del "nascosto" l ho sviluppata,purtroppo, andando a prostitute.. poiché mentre andavo sentivo quel senso di adrenalina che non mi so spiegare comunque qualcosa di forte.. andavo perché appunto, non riuscivo nella realtà,poi smisi e cominciai con la masturbazione ecc ma ripeto,sento attrazione per la donna,se mi ci focalizzo (in un breve momento in cui non ho paranoie)mi comincio ad eccitare con una risposta fisica, e poi subentra un immagine o un pensiero, che io perda l erezione o che io possa essere gay e mi passa tutto,per questo dico che sento come un freno
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Utente
Utente
Non riuscivo nella realtà nel senso che venivo rifiutato ripetutamente.. insomma gli esempi che ho fatto
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Utente
Utente
Provo inoltre più interesse per le donne mature che per le mie coetanee, questo non l ho detto, questo da circa due anni, mi fanno sentire più apprezzato a differenza delle mie coetanee che preferiscono sempre qualcun altro a me, non so più che pensare.. e una mia ipotesi ma.. so solo che mi attraggono di più
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Con questa discussione siamo arrivati ad alcuni risultati, abbiamo fatto un po' di chiarezza ed ora bisogna decidere se andare al sodo oppure no

Lei, ora, visto il problema, che vuole fare? A seconda di cosa decide dovrà optare per lo strumento più adeguato per ottenerlo, perché nella vita o si sceglie la strada e si accetta la destinazione oppure si sceglie la destinazione e si accetta la strada, nel senso: se ora decide dove vuole arrivare, dovrà obbligatoriamente accettare di usare lo strumento più consono, per esempio se decide di affrontare il problema psicologico allora non potrà scegliere altro se non una terapia adeguata a lei; al contrario, può scegliere la strada di testa sua, quindi decidere ad esempio che da qui in avanti continuerà con la sua vita così com'è, oppure si trasferirà in un altro Paese, diciamo che decide lei la strada ma così facendo non deciderà lei la destinazione, se poi le sue strade la porteranno allo sfacelo definitivo o meno lo dirà solo il tempo

L'ultimo aiuto che posso darle ora è di discutere cosa vuole fare della sua vita da qui in avanti

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Utente
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Dottore è mia più grande convinzione che ciò che non si può accettare si deve cambiare e penso che tutto è possibile, quando è impossibile è perché hai adottato la strategia sbagliata penso che come umani siamo plasmabili e penso di essere stato plasmato negli ultimi anni per molte situazioni che ho vissuto fino ad arrivare a questo punto. Io accetto le varie forme della società che ci sono sempre state con l'unica differenza che vengono accettate solo oggi ma non accetto che (conoscendo il mio passato) io diventi un qualcosa che non sono e che non sono mai stato e sono fermamente convinto di quello che sto dicendo. Se non riuscirò a tornare ciò che sono sempre stato adotterò misure drastiche anche a costo di sottopormi ad operazioni che rinforzino la mia mascolinità perché per me questo è fondamentale,lo sento come un attacco nei miei confronti che non accetterò mai,inoltre ho paura degli psicologi perché lei mi ha dato delle rassicurazioni,mentre tanti sottovalutano senza analizzare ed etichettano, lei è gay, si accetti, lei e bisessuale si accetti, no, tutti dal profondo sappiamo cosa siamo e io so chi sono e cosa sono ma ho un freno, per carità non ho studiato come lei e tanti altri suoi colleghi, ma molti probabilmente semplicemente non hanno voglia di fare il proprio lavoro? non lo so, fatto sta che la rispetto perché analizza tra le righe perché sa che siamo plasmabili ad assumere vesti che non siamo, per vari moventi .. grazie, magari posso contattare lei ?
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Certamente, può contattarmi nella maniera che preferisce: vada sul mio sito internet https://www.afpsicologonlineoinpresenza.it/
e troverà i dettagli

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