Difficoltà di coppia

Buongiorno, sono da due mesi mamma di un bellissimo bambino.
La mia vita dovrebbe essere felice e in effetti il più delle volte lo è... tuttavia c'è ogni giorno molta amarezza perché vengo spesso rimproverata dal mio compagno.
A volte sul bambino (es mi invita a vestirlo velocemente per non fargli prendere freddo) più spesso sulla gestione della casa.
Mi accusa di esser disordinata e di dover corrermi dietro.
Es stasera ho cucinato e non ho rimesso l' olio subito al suo posto perché volevo farlo dopo aver mangiato... questa cosa è stata l' occasione per ribadire che non metto le cose al posto subito e che lui deve fare mille cose.
Ciò mi ferisce, passo le mie giornate con il bambino, mi occupo della casa, della cucina... insomma mi do da fare, ma appena c'è una cosa fuori posto partono le critiche... è come se vedesse solo le mie mancanze.
Tutto ciò gli è stato detto ma se è nervoso non capisce... poi si scusa.
Tuttavia ogni settimana rivivo le stesse cose, lui che mi accusa, io che reagisco male e gli ricordo tutto quello che faccio e poi le scuse (sue) Cosa posso fare?
Dovrei essere io quella con gli ormoni a mille, invece sembra che sia lui ad aver partorito e fatto un cesareo da solo due mesi.
Mi aiuta con il bambino ma trascorre gran parte del tempo a dormire, a giocare al PC e in bagno eppure dice di fare tutto lui... ho provato a parlarne e quando passa il momento stanchezza sembra capire... poi però si ricomincia.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Il periodo dopo la nascita del bambino è sicuramente - pur nella gioia - assai complesso e spesso pesante;
non solamente per la mamma, che ha partorito, che allatta, che ha le notti spezzettate;
ma anche per il neo padre, il quale può sentirsi spodestato dal suo ruolo all'interno della coppia e dall'essere il centro dell'attenzione della propria donna.

Quest'ultimo aspetto viene talvolta aggravato dal ritardo con cui si riprende la sessualità di coppia (per stanchezza e altri motivi che le donne conoscono bene).
E ciò per molti uomini è una privazione intollerabile sia per l'aspetto fisiche che per quello simbolico, che dà luogo a nervosismo e all'aggrapparsi ad ogni minuzia per manifestare una certa aggressività verso la propria compagna. Ma in realtà - inconsciamente - per fare convergere l'attenzione su di sè.

Suggerisco a Lei che ci scrive di riflettere sull'alleanza affettivo-sessuale tra Voi, chiedendosi se può essere rafforzata o rinnovata. Solo così lo troverà "dalla sua parte", anziché contro.
E dunque non IO o LUI, ma NOI. Quel *nuovo noi di coppia* che ora si è aperto ad un terzo, il figlio; ed è nel pieno di una esperienza sconosciuta e forse imprevista, e tutta da costruire.
Importante. Ci occupiamo di quello che può fare Lei non perché la responsabilità sia solo e unicamente Sua, bensì per il fatto che è Lei a scriverci. Di lui non sappiamo nulla, se non per riferito.

Le consiglio inoltre la lettura di questa News, specifica sulla tematica che Lei ci presenta: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html , scritta con la mente e con il cuore; e con tanta esperienza al proposito.

Se ritiene, replichi qui; Le risponderemo molto volentieri.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie per il consiglio e la lettura. Rileggendo adesso ciò che ho scritto qualche giorno fa mi accorgo di aver dato una immagine di lui un po' distorta dalla rabbia del momento...
Ho dimenticato di aggiungere che la nascita del bambino è coincisa pure con l' inizio della convivenza . Sul piano sessuale per problemi miei ( gravidanza negli ultimi mesi un po' problematica e adesso alterazioni ormonali) c'è stato un notevole calo dei rapporti. Anche ciò mi preoccupa perché penso sia una componente importante ( soprattutto per lui) . In me non è diminuita la voglia ( e nemmeno in lui) ma abbiamo prima dovuto rinunciare a praticarlo ( avevo preso una infezione durante gli ultimi mesi ) e ora sto rimandando io perché per via della pillola anticoncezionale che ho iniziato da un mese ho continuo Spotting e ciò mi procura disagio nel rapporto
P.S grazie per la risposta
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Utente
Utente
P.S scusi dottoressa ma non ho capito in che modo il link che mi ha postato possa essermi utile ...forse c'è stato un errore di invio o forse sono io che non colgo
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Il link https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html aveva questo significato:
"Suggerisco a Lei che ci scrive di riflettere sull'alleanza affettivo-sessuale tra Voi, chiedendosi se può essere rafforzata o rinnovata. Solo così lo troverà "dalla sua parte", anziché contro".

Per quanto riguarda lo spotting, interpelli al più presto il ginecologo prescrivente, può accadere talvolta di dover sostituire il tipo di pillola.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Gentile dottoressa,
Ora è chiaro il senso del link ( mi rimandava all' inizio ad un' altra pagina e per questo non capivo) . Le posso dire che spinta anche dalla lettura di alcuni libri durante il periodo della gravidanza mi sono ripromessa di non " annullarmi" come donna per me, per mio figlio e il mio compagno. Quindi ad es cerco di curare il mio aspetto ( per quanto possibile) e concedermi degli spazi miei ( ad es attraverso la lettura) . Più complesso è il curare il rapporto di coppia perché per il momento l' immagine che vedo di me è quella della mamma- moglie ( però come moglie le cose che faccio sono fargli trovare il pranzo e tenere pulita la casa ... insomma potrei pure essere la colf ecco) . Io vorrei invece coltivare una immagine diversa, ovvero quella della compagna con cui si ama stare, chiacchierare e condividere. Ma questi momenti sono ridotti per via anche della sua routine che prevede: lavoro, pranzo ( momento in cui parliamo ) riposino, bagno, gioco al PC ) cena ( altro momento in cui si parla) , film con lui che si addormenta di nuovo sul divano .
Questo suo modo di essere non dipende molto dal bambino perché giusto oggi mi ha detto che la precedente moglie lamentava il suo continuo andare a dormire che poteva essere impiegato ad es con una passeggiata.
Quello che voglio dire è che non crea delle occasioni per stare con me e se anche lo faccio notare ho la sensazione che lo fa non perché davvero lo vuole ( della serie accontentiamola) .
Non voglio poi essere anche la donna con cui fa sesso e basta ...io voglio che mi rispetti come compagna ( faccia conto che quest' ultima frase l' abbia detta con maggiore vemenza) che per me vuol dire apprezzare ciò che faccio ( e non criticare) aver voglia di parlare con me , di condividere ( cosa che avviene pure quando mi parla del suo lavoro ) . Non riesco a farle capire bene ciò che intendo e non so come fare, se sono io a vedere e percepire di non essere " la luce dei suoi occhi" ecco...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Lei ci dice che
"..Più complesso è il curare il rapporto di coppia perché per il momento l' immagine che vedo di me è quella della mamma- moglie" (moglie di accudimento).
E poi:
"..Io vorrei invece coltivare una immagine diversa, ovvero quella della compagna con cui si ama stare, chiacchierare e condividere.
Ma questi momenti sono ridotti per via anche della sua routine."

Il problema centrale sta dentro di noi, quando non riusciamo a dare sufficiente forza a quell'immagine di sé di "donna-amante" di cui parlavo nel link citato, e che forse ha letto affrettatamente.
Il resto può rappresentare delle auto-giustificazioni.

Le invitiamo dunque a ri-centrarsi su di sé - anche se in un nuovo modo, dato che ora è *anche* mamma,
dato che il valore che si dà a se stessi porta anche l'altra persona a parteciparvi.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/