Aiutatemi: qual è la strada più giusta?
Buongiorno a tutti i dottori che risponderanno e ringrazio anticipatamente.
Sono fidanzato da ormai due anni, nonostante abbia avuto dubbi durante il percorso, non considerandomi molto maturo relazionalmente, ho sempre messo da parte i dubbi, preferendo l'amare e l'essere amati, superando le difficoltà e condividendo veramente tutto, credendo appunto nell'amore più di come non avessi mai fatto in precedenza.
È da un po' di mesi che ho problemi e litigi futili con la mia ragazza, perchè entrambi abbiamo dei caratteri forti, siamo orgogliosi e permalosi, quindi litigi per cavolate come i ritardi (e altro) si protraggono per giorni, con un clima freddo e di distacco.
Prima di Natale, ma anche in precedenza ne avevamo parlato, impegnandoci entrambi nel cambiare la situazione, purtroppo ad oggi nulla è cambiato.
La verità è che a ogni litigio, sono un passetto più distante e disinteressato, nonostante non metta in dubbio il bene e il rispetto che provo per leilei; lei invece potrebbe affrontare qualsiasi difficoltà invece io ho cercato di essere onesto, dicendole che non voglio in futuro una relazione con continui litigi e logorante, che inevitabilmente diventerebbe tossica.
Durante l'ultimo litigio a distanza, è successo che una ragazza che mi piace veramente tanto da anni, si sia mostrata interessata nei miei confronti, ovviamente non è successo nulla, perchè ho cercato in tutti i modi di non ricambiare le attenzioni, anche se la verità è che sono stato veramente in difficoltà, mi perdevo nei suoi occhi e nel suo viso, le sue attenzioni mi rendevano nervoso (eravamo in un evento per degli amici comuni), quindi la situazione si è protratta per giorni.
Concludendo mi sono visto costretto a visualizzare quest'ultima quando mi ha contattato sui social e credo sia stata la cosa più difficile della mia vita, ma sapevo fosse la scelta giusta.
Le conclusioni è che nonostante non sia accaduto niente, per la prima volta ho avuto davvero paura di non resistere e mi sono sentito un traditore, pur non avendo commesso nulla di male.
Adesso sto male, sia perchè sono ancora in un litigio con la mia ragazza, sia perchè penso ancora a quella ragazza, come se fossi stato accecato dalle sue attenzioni e da lei.
Ho paura di lasciare la mia ragazza, perchè farla soffrire farebbe soffrire me, però so che andando avanti sarà una naturale conclusione per le nostre divergenze e poi c'è quest'altra ragazza che dal nulla mi manda in crisi come mai avrei pensato prima.
Che cosa si fa in questi casi?, come faccio a uscirne in modo onesto, trasparente e corretto verso tutti?, come evito la sofferenza nei confronti delle persone che ho a cuore?
Sono fidanzato da ormai due anni, nonostante abbia avuto dubbi durante il percorso, non considerandomi molto maturo relazionalmente, ho sempre messo da parte i dubbi, preferendo l'amare e l'essere amati, superando le difficoltà e condividendo veramente tutto, credendo appunto nell'amore più di come non avessi mai fatto in precedenza.
È da un po' di mesi che ho problemi e litigi futili con la mia ragazza, perchè entrambi abbiamo dei caratteri forti, siamo orgogliosi e permalosi, quindi litigi per cavolate come i ritardi (e altro) si protraggono per giorni, con un clima freddo e di distacco.
Prima di Natale, ma anche in precedenza ne avevamo parlato, impegnandoci entrambi nel cambiare la situazione, purtroppo ad oggi nulla è cambiato.
La verità è che a ogni litigio, sono un passetto più distante e disinteressato, nonostante non metta in dubbio il bene e il rispetto che provo per leilei; lei invece potrebbe affrontare qualsiasi difficoltà invece io ho cercato di essere onesto, dicendole che non voglio in futuro una relazione con continui litigi e logorante, che inevitabilmente diventerebbe tossica.
Durante l'ultimo litigio a distanza, è successo che una ragazza che mi piace veramente tanto da anni, si sia mostrata interessata nei miei confronti, ovviamente non è successo nulla, perchè ho cercato in tutti i modi di non ricambiare le attenzioni, anche se la verità è che sono stato veramente in difficoltà, mi perdevo nei suoi occhi e nel suo viso, le sue attenzioni mi rendevano nervoso (eravamo in un evento per degli amici comuni), quindi la situazione si è protratta per giorni.
Concludendo mi sono visto costretto a visualizzare quest'ultima quando mi ha contattato sui social e credo sia stata la cosa più difficile della mia vita, ma sapevo fosse la scelta giusta.
Le conclusioni è che nonostante non sia accaduto niente, per la prima volta ho avuto davvero paura di non resistere e mi sono sentito un traditore, pur non avendo commesso nulla di male.
Adesso sto male, sia perchè sono ancora in un litigio con la mia ragazza, sia perchè penso ancora a quella ragazza, come se fossi stato accecato dalle sue attenzioni e da lei.
Ho paura di lasciare la mia ragazza, perchè farla soffrire farebbe soffrire me, però so che andando avanti sarà una naturale conclusione per le nostre divergenze e poi c'è quest'altra ragazza che dal nulla mi manda in crisi come mai avrei pensato prima.
Che cosa si fa in questi casi?, come faccio a uscirne in modo onesto, trasparente e corretto verso tutti?, come evito la sofferenza nei confronti delle persone che ho a cuore?
[#1]
Buonasera,
Ha descritto la sua situazione con razionalità, è stato descrittivo dei fatti con pochi riferimenti alle sue emozioni. Lei ha descritto esaurientemente i suoi fini, tuttavia credo non abbia trovato soluzione ai suoi problemi in quanto ha affrontato solo i fatti; la volontà di un uomo si legge nei sentimenti, nelle azioni che hanno un significato, per la volontà che spinge ad agire.
"Che cosa si fa in questi casi" è ad esempio una domanda generica, che ignora la sua persona e la sua particolare situazione; lei che cosa prova in merito a queste donne di cui parla?
Ha descritto la sua situazione con razionalità, è stato descrittivo dei fatti con pochi riferimenti alle sue emozioni. Lei ha descritto esaurientemente i suoi fini, tuttavia credo non abbia trovato soluzione ai suoi problemi in quanto ha affrontato solo i fatti; la volontà di un uomo si legge nei sentimenti, nelle azioni che hanno un significato, per la volontà che spinge ad agire.
"Che cosa si fa in questi casi" è ad esempio una domanda generica, che ignora la sua persona e la sua particolare situazione; lei che cosa prova in merito a queste donne di cui parla?
Psicologo Online/Presenza
Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
Sito Web: www.afpsicologonlineoinpresenza.it
[#2]
Utente
Prima di tutto la ringrazio e le dico onestamente che rispetto e ammiro il sul lavoro. Come ha notato, sono una persona molto razionale, che difficilmente riesce a capire cosa realmente prova, ma ci proverò. Per quanto riguarda la mia ragazza, le voglio un gran bene, mi ha dato tanto in questa relazione, la rispetto e il fatto che possa soffrire viene rimbalzato sulla mia pelle, infatti è la cosa che mi preme di più. La verità è che non so se la amo, non l'ho mai capito, quando sto con lei e non ci sono litigi sto bene, è stata la mia unica amica e compagna quando i miei amici erano tutti fuori, mi è stata sempre accanto, non potrei chiederle qualcosa di più da questo punto di vista. Invece quando litighiamo sento pensieri negativi, una vocina in testa parte e mi dice ma ti piace?, si fanno vivi davanti agli occhi i suoi difetti e provo come un senso di distacco e una volontà di chiudere la porta e andarmene, condito con rabbia, disprezzo e puntualmente un pentimento dopo i litigi. (Aggiungo che se in precedenza non c'è stata rottura, è anche perchè ho paura di pentirmene in futuro e di crearle troppa sofferenza). Per quanto riguarda la ragazza che ho dovuto visualizzare, mi piace veramente, da tanto tempo, la sua bellezza ( è minimizzare, perchè è brillante, intelligente e affabile nei modi) ti lascia senza fiato. Nonostante sia un tipo abbastanza strafottente, i suoi sguardi mi hanno messo tensione, ho avuto paura dell'attrazione dei suoi occhi, sono scappato e mi sono comportato in modo strano. Non le nego che anche se il mio unico pensiero dovrebbe essere la mia ragazza, in questo momento sto pensando anche a lei e al fatto di aver interrotto la nostra conversazione, pensando che un domani non si possa riaprire.
[#4]
Se vogliamo capire è necessario fare dei passi più piccoli, la troppa carne al fuoco ci disorienta. Lei in riferimento alla sua attuale compagna parla di amore e di compagnia; che storie avrebbe da raccontarmi su di lei e su di voi?
Psicologo Online/Presenza
Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
Sito Web: www.afpsicologonlineoinpresenza.it
[#5]
Utente
La nostra frequentazione è partita dall'essere amici e uscire in un periodo storico come le zone rosse, arancioni ecc. . Quindi un po' per le limitazioni e un po' perché molti dei nostri amici in comune sono partiti, il nostro rapporto è diventato sempre più intimo, fino a un bacio che lo ha cambiato. Ci siamo voluti bene fin dall'inizio e supportati in tante difficoltà, solo che abbiamo caratteri molto simili sotto certi aspetti: siamo permalosi, orgogliosi e testardi, questi aspetti non fanno altro che peggiorare in un ambiente ostile come quello dei litigi. Inizialmente avevamo poche discussioni, forse perchè il rapporto era fresco, ma piano piano, la relazione si è trasformata sempre più negativamente, i motivi futili e immotivati hanno prevalso sulla nostra felicità e tranquillità. Questa è la relazione più importante che abbia mai avuto, perché precendentemente sono sempre stato un tipo schivo, invece questa volta ho deciso di impegnarmi e lasciarmi andare. Lei è una persona sensibile, empatica e con tante sfaccettature, ecco perché questa situazione mi fa male in un modo duale, sia per la relazione, sia per quello che proverebbe lei dopo una eventuale rottura. Se non sono esaustivo la prego di farmi domande vere e proprie, così da inquadrare ciò che le serve per comprendere meglio, grazie.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 21/03/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.