Come gestire un ex fidanzato e.....me stessa

Buongiorno. Lo conosco da 10 anni perchè lavoriamo insieme, ma da 2 anni e mezzo è iniziato l'incubo e cioè da quando si è deciso a chiedermi di uscire sapendo che mi ero lasciata col mio ex fidanzato. Avevo bisogno, in quel momento, di una persona come lui, semplice e vitale. Lui conviveva e convive attualmente con la sua ragazza che non ha mai lasciato e dice di non amare più. Per 2 anni siamo sempre usciti solo di venerdì perchè da sempre è stato il "giorno libero" dalla sua fidanzata, qualche ora al motel perchè non ci si doveva far vedere, mai un weekend insieme, mai una sabato o una domenica, mai un Natale o un compleanno. E io, tra le varie delusioni, settimana dopo settimana non facevo altro che sperare che la situazione cambiasse, facendomi convincere dalle sue innumerevoli promesse della serie "dammi ancora un pò di tempo", "le ho già detto che non la amo più e lei è andata in depressione, non la posso lasciare così", "abbiamo comprato casa insieme, abbiamo un mutuo e io non ho soldi per uscire di casa adesso". Alla fine dello scorso anno è come se mi fossi svegliata da un lungo torpore, ho deciso di non vederlo più ed è iniziata la persecuzione. Inizia a chiamarmi alla mattina alle 7 e continua fino a 20, 30 telefonate finchè non rispondo. Mi chiama durante il tragitto in macchina al lavoro, più volte, mi chiama sul lavoro, mi chiama durante il tragitto di ritorno a casa, quando arrivo, la sera verso le 8 e poi ancora prima di andare a letto. Se non rispondo, le chiamate sono intervallate da messaggi che, inizialmente mi chiedono dove sono e come mai non rispondo, e finiscono con insulti di ogni tipo. Non so come comportarmi: a volte mi incattivisco a tal punto da insultarlo e implorarlo di lasciarmi in pace visto che in 2 anni non ha mai fatto niente per me....ma a volte mi sento talmente vuota e priva di forze che non ce la faccio a sostenere una discussione e arrivo ad accettare di uscire. Da più di 6 mesi inizia al lunedì a chiedermi di uscire per il venerd', me lo chiede tutti i giorni, più volte al giorno fino ad arrivare al culmine, il venerd', con liti furibonde e crisi di nervi da parte mia. Da un anno ho comprato casa, se non esco con lui me lo ritrovo spesso sotto casa e per questo sono costretta a stare dai miei. Per lui siamo ancora insieme, non accetta che io non lo voglia più, ha avuto crisi di ansia sul lavoro, davanti a me si è portato il taglierino alla gola minacciando di tagliarsi e mi incolpa del suo stato di infelicità e dei problemi di salute che nel frattempo sono insorti (ulcera gastrica, stati di ansia) e io lotto tutti i giorni per avere un attimo di serenità. Dice che senza di me non vuole vivere, che non si curerà più e ogni giorno è come se le liti del giorno prima se le fosse dimenticate e ricomincia da capo. I comportamenti estremi sono sfociati un paio di volte anche nei miei confronti, con schiaffi e spintoni. A volte temo per la mia incolumità, a volte per la sua. Non so cosa fare.....
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, una volta la sua domanda poteva essere di pertinenza esclusivamente psicologica. Oggi, come lei saprà, esiste una legge sul cosiddetto stalking e quindi potrebbe per prima cosa far presente alla persona in questione che tale legge esiste, avvertendolo.

Quanto alle sue minacce dovrebbe replicare semplicemente, ogni volta che lui minaccia, che se veramente avesse voluto stare insieme a lei lo avrebbe fatto. Sapeva come fare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
La ringrazio per la risposta, ma vorrei aggiungere che, quando si raggiungono queste situazioni estreme, si va al di là di ogni logica e ragionevolezza. In 6 mesi le ho provate tutte, anche questo suo suggerimento, che lui ha preso come una minaccia nei suoi confronti, nei confronti di uno che non fa altro che amarmi e che dispiacersi per la persona che vive con lui. Lui si sente una vittima in tutto questo e io sono la carnefice che lo ha fatto innnamorare di me, che ha creato scompiglio nella sua vita e che ora lo vuole lasciare.....ma lui questo non me lo permette (queste sono parole sue, non una mia interpretazione). Dice che senza di me non ha più niente da perdere, che posso chiamare chiunque ma lui non smetterà mai di amarmi. In questi mesi è diventato uno zombie, è dimagrito, sofferente ed è l'ombra di se stesso. Mi vengono i brividi mentre scrivo queste cose, perchè ho la consapevolezza di essere impotente di fronte ad una situazione che mai avrei pensato di vivere.....e lui è fuori dalla porta che mi aspetta.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Bene, ma stando così le cose, il suo caso è più di competenza dello psicologo, oppure dell'avvocato penalista?

Cordiali saluti
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
La ringrazio per la cortese attenzione.

Distinti saluti