Precisazione
Buonasera,
leggo vari consulti di persone, soprattutto maschi come me, che domandano spesso a Voi professionisti cosa s'intende col fatto che le donne cerchino solamente ragazzi o uomini maleducati, aggressivi e chi più ne ha più ne metta! Scusate, ma a me non sembra che il mondo giri così.
Razionalmente neanche noi uomini sceglieremmo delle potenziali partner irrispettose, violente e quant'altro! Eppure, di questi quesiti ne è pieno il web, ovunque.
Ma cosa intendono precisamente?
Sono distorsioni cognitive, modi per giustificare i loro fallimenti o c'è dell'altro?
Perché le donne, le ragazze vengono viste come persone sciocche e irrazionali che scelgono uomini molto maleducati che facilmente alzano le mani massacrando altri loro simili o le stesse femmine che li accettano nella loro vita?
Spero possiate farmi comprendere.
Confido nel Vostro professionale parere, grazie mille!
leggo vari consulti di persone, soprattutto maschi come me, che domandano spesso a Voi professionisti cosa s'intende col fatto che le donne cerchino solamente ragazzi o uomini maleducati, aggressivi e chi più ne ha più ne metta! Scusate, ma a me non sembra che il mondo giri così.
Razionalmente neanche noi uomini sceglieremmo delle potenziali partner irrispettose, violente e quant'altro! Eppure, di questi quesiti ne è pieno il web, ovunque.
Ma cosa intendono precisamente?
Sono distorsioni cognitive, modi per giustificare i loro fallimenti o c'è dell'altro?
Perché le donne, le ragazze vengono viste come persone sciocche e irrazionali che scelgono uomini molto maleducati che facilmente alzano le mani massacrando altri loro simili o le stesse femmine che li accettano nella loro vita?
Spero possiate farmi comprendere.
Confido nel Vostro professionale parere, grazie mille!
[#1]
Gentile utente,
Rispetto all'oggetto del presente consulto, occorre premettere che ogni persona (in questo caso persona-maschile) è un caso a sé,
anche se le cause/motivazioni si raggruppano attorno a quei nuclei che anche Lei ha evocato.
Noi Psicoterapeut* le conosciamo bene; non tanto per averle lette, quanto perché le prendiamo in carico nel corso di specifici percorsi di psicoterapia.
Nel Suo consulto, tra le motivazioni non è stata nominata la paura.
Quale il meccanismo?
Per auto-giustificare il proprio distanziamento dal genere femminile,
spesso dovuto in realtà a timori vari (in gran parte inconsci) di inadeguatezza:
- di amare, delle emozioni femminili, della differenza di genere, del proprio aspetto fisico, delle proprie prestazioni sessuali, ecc., ecc., -
si *svaluta* il genere femminile; rappresentandoselo dunque come non meritevole delle proprie attenzioni.
Riguardo ai vari consulti arrivati qui sull'argomento, Lei avrà potuto leggere anche le risposte specialistiche fornite agli scriventi sono perlopiù scarsamente specifiche; ma null'altro è possibile considerate le poche info che abbiamo sull'autore del consulto.
Non mi dilungo oltre, dato che questo blog ha come come oggetto d'attenzione e di mission il disagio, disturbo, disfunzione dello scrivente,
e non quesiti generalisti o culturale (v. Linee guida).
Ma la questione da Lei posta mi è sembrata meritevole di un approfondimento sia pur sintetico,
e dunque di una eccezione anche a favore dei nostri lettori.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Rispetto all'oggetto del presente consulto, occorre premettere che ogni persona (in questo caso persona-maschile) è un caso a sé,
anche se le cause/motivazioni si raggruppano attorno a quei nuclei che anche Lei ha evocato.
Noi Psicoterapeut* le conosciamo bene; non tanto per averle lette, quanto perché le prendiamo in carico nel corso di specifici percorsi di psicoterapia.
Nel Suo consulto, tra le motivazioni non è stata nominata la paura.
Quale il meccanismo?
Per auto-giustificare il proprio distanziamento dal genere femminile,
spesso dovuto in realtà a timori vari (in gran parte inconsci) di inadeguatezza:
- di amare, delle emozioni femminili, della differenza di genere, del proprio aspetto fisico, delle proprie prestazioni sessuali, ecc., ecc., -
si *svaluta* il genere femminile; rappresentandoselo dunque come non meritevole delle proprie attenzioni.
Riguardo ai vari consulti arrivati qui sull'argomento, Lei avrà potuto leggere anche le risposte specialistiche fornite agli scriventi sono perlopiù scarsamente specifiche; ma null'altro è possibile considerate le poche info che abbiamo sull'autore del consulto.
Non mi dilungo oltre, dato che questo blog ha come come oggetto d'attenzione e di mission il disagio, disturbo, disfunzione dello scrivente,
e non quesiti generalisti o culturale (v. Linee guida).
Ma la questione da Lei posta mi è sembrata meritevole di un approfondimento sia pur sintetico,
e dunque di una eccezione anche a favore dei nostri lettori.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 858 visite dal 17/03/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.