Depressione, annullamento, terrore della perdita della propria vita e degli affetti

Cari dottori,

Vi contatto per chiedere un punto di vista, un parere, neppure io so come definirlo e mi domando anche se serva un aiuto psicologico per una sofferenza così profonda data da problematiche estremamente concrete.

Sono una persona di 31 anni, che vede la sua vita andare a rotoli e verso la depressione a causa della mancanza di lavoro.

Non sono un ingegnere aerospaziale, neppure un esperto di massimi sistemi.

Ho una modesta laurea magistrale in lingue, seppur presa col massimo dei voti sempre modesti studi rimangono, e alcune esperienze di lavoro alle spalle.

Ho studiato nella speranza di poter diventare un giorno docente, la strada è tuttavia molto complessa e piena di incertezze, oltre che attualmente non praticabile.

Ho una compagna eccezionale, una professionista della salute in ospedale, una persona per la quale non potrò mai smettere di ringraziare il cielo per la fortuna che ci ha voluti insieme.

Dopo un'esperienza lavorativa finita male l'anno passato, non sono più riuscito a trovare un impiego.

Alcuni colloqui non sono andati a buon fine, altri posti offrono degli impieghi orribili a paghe, ritmi e richieste completamente folli, altre decine di posizioni chiaramente non si sono degnate neppure di rispondere "mail ricevuta".

Così va la vita per gli inoccupabili come me, lo so.

Sta di fatto che dopo non aver passato una selezione per un posto al quale tenevo molto, sono andato giù di testa.

Ho pensieri catastrofici, pianti incontenibili, paura di perdere la persona che amo con la quale non potrò compiere i progetti di vita che condividiamo.

Ala mia età, sento di vivere come un quindicenne, e anche solo a scrivere queste parole mi tremano le mani e crollo, di nuovo.

Magari direte: "il lavoro arriverà, lo troverai, tieni duro".

Io però no sto più guadagnando e sento fortemente il terreno della stabilità emotiva e mentale crollare sotto i piedi.

Non ho una famiglia di primari, ereditieri o quant'altro.

Anche fosse, non potrei chiedere un soldo per dignità.

Serve un terapeuta in questi casi?

Oppure devo vedermela da solo?

La realtà è che ho una paura esagerata, un cane rabbioso che mi morde le caviglie.

Per quanto mi impegni, non sono io che posso cambiare questa situazione, o così mi sembra.

Vado per i 32 e ogni mattina appena apro gli occhi mi sento umiliato, col terrore di perdere tutto a breve termine.

Accetto volentieri qualunque riflessione e qualsiasi spunto utile.

Vi ringrazio per il servizio che offrite
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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
Gentilissimo lettore,
quando una strada nella vita appare in salita, e ci si sente affaticati, chiedere un aiuto psicologico può essere non solo utile ma necessario. Certamente nella città in cui vive troverà un aiuto specialistico nei colleghi psicologi presso una struttura pubblica come il consultorio familiare .
Se preferisce ci aggiorni.
Mille auguri e saluti

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

[#2]
Utente
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Certo, mi farebbe piacere avere comunque qualche spunto di riflessione nel mentre.