difficile relazione con ragazze, la tristezza cosa significa?

Buonasera, sono un ragazzo ventenne e avverto a volte una certa difficoltà con le ragazze in quanto ho avuto praticamente zero esperienze di qualsiasi tipo, eccetto amicizia.
In ambito sentimentale ho avuto più che altro amori idealizzati o insomma distaccati dalla realtà.
Premetto che dal punto di vista estetico mi curo e mi reputo un ragazzo carino ma molto probabilmente sono una poca attrazione che provo per la maggior parte delle ragazze e un certo disagio provato in certe occasioni a minare la mia sfera "intima".
Di recente ad esempio ho partecipato ad una festa in cui una ragazza che voleva baciarmi. Lei non era male ma non la trovavo così attraente. A un certo punto è arrivata, assieme a delle altre ragazze, a incitarmi a farlo e dopo aver insistito mi sono bloccato e praticamente ho rifiutato.
Dopo la festa mi sono intristito molto e mi è venuto da piangere e questo è durato per qualche ora.
In questi momenti (quando sono un po' giù di morale) non riesco a capacitarmi come io non sia così "fortunato" in amore e nel campo sentimentale nonostante mi sforzi e mi curi (mi reputo un bravo e bel ragazzo). Oltre a questo mi ero pentito di aver perso un'occasione, anche magari con qualche altra ragazza alla festa, di fare nuove conoscenze e di avere nuove esperienze che speravo e desideravo (e tutt'ora).
Il punto è che vorrei capire se questa tristezza e questo stato d'animo che ho avvertito possa essere un segno di miglioramento (positivo) oppure sia un problema che devo risolvere e ricorrere magari a qualche aiuto esterno.

Grazie mille.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
attraverso le sue comunicazioni a noi specialisti di Medicitalia si ha l'impressione che il suo reputarsi "un bravo e bel ragazzo" sia ondivago, come la scelta tra studio e lavoro, la facoltà universitaria, infine l'atteggiamento verso quello che considera "il sesso opposto".
Anche la sua modalità di scrittura presenta incertezze e difficoltà a comunicare il suo pensiero; forse anche ad accettarsi del tutto, infatti ci dice troppo poco di sé; sembra celarsi più che manifestarsi.
Ha fratelli, sorelle, amici? Quali rapporti ha con loro? E coi suoi genitori, come va? Dove vive, che genere di ambiente frequenta?
In una precedente email ci ha detto che molte ragazze le sembrano "superficiali, monotone e ovviamente poco attraenti"; forse lo sono davvero.
In questa sua ultima ci parla di un'esperienza che se venisse raccontata da una ragazza sarebbe etichettata come molestia sessuale: perché lei invece avrebbe dovuto accettare di baciare qualcuno che sembrava più voler aggredire che sedurre?
"A un certo punto è arrivata, assieme a delle altre ragazze, a incitarmi a farlo e dopo aver insistito mi sono bloccato e praticamente ho rifiutato".
Lo credo bene, così come comprendo benissimo le sue lacrime successive: in pratica ha subìto una sorta di violenza, di oltraggio.
Mi chiedo, a questo punto, se il suo problema non sia quello di apparire troppo ingenuo e indifeso, offrendosi così involontariamente come bersaglio a donne con marcate componenti aggressive.
Prenda in considerazione questa ipotesi. Ci scriva ancora.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, se ho scritto sul sito è perchè ho avuto dei dubbi e delle incertezze e in questa fase di vita ammetto di averne di più. Per quanto riguarda me cercherò di darle qualche informazione in poche righe: nel tempo libero cerco sempre di curarmi (faccio palestra, attività all'aperto ecc.) e di migliorarmi. Le persone mi descrivono come una persona sorridente e mi reputo una persona riflessiva, forse un po' selettivo in partenza ma che non farebbe a meno di fare nuove conoscenze e di spendere del tempo con qualcuno. Ho fatto infatti delle attività a contatto con le persone e come educatore. Di amici ne ho pochi, frequento dei compagni di facoltà e alcune amicizie che alla fine si sono rivelate più frequentazioni (relazioni più superficiali, non amicizie vere per intendersi). Per quanto riguarda la famiglia ho un fratello, con i genitori vado abbastanza d'accordo anche se parlo di più con mia madre che con mio padre con il quale c'è stato un legame un po' conflittuale che con gli anni è andato migliorandosi.
L'esperienza della festa ad essere sincero mi stupisce nel senso che non avevo preso in considerazione l'ipotesi di un oltraggio/violenza. Le ragazze (la ragazza in questione prima mi faceva capire che ci stava, poi me l'ha detto in modo esplicito) che mi incoraggiavano sono mie conoscenti e forse mi volevano uscire dalla mia situazione da single/solitario (posso sbagliarmi ovviamente). Più che altro pensavo che la mia poca esperienza con le ragazze non mi aiutasse e non mi lasciasse andare ma ora che mi scrive così prenderò certamente in considerazione la sua ipotesi. Per il resto potrebbe essere vero, da come scrive, che ho difficoltà ad accettarmi del tutto e su questo vorrei migliorare. Forse ho bisogno di più convinzione e autostima.
Le scriverò nel caso volesse ulteriori dettagli.
Ancora grazie!
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Prego, gentile utente. Spero che le mia parole le siano utili. Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com