Trauma post operatorio
tra luglio e novembre 2008 mia figlia di 5 anni ha subito due interventi al cuore e una lunga degenza in ospedale. E' stato un periodo molto difficile per lei ed anche quando siamo tornati a casa abbiamo avuto tanti problemi (non voleva lavarsi, era nervosa). Oggi pare tutto passato, anzi pare che abbia completamente rimosso tutto quello che è successo. E' come se avesse una perdita di memoria e non avesse più ricordi che vadano al di là pochi mesi. Da un lato mi fa molto piacere però temo che questa amnesia possa portarle problemi in futuro. Cosa mi consigliate? Le dovrei raccontare, in modo dolce, cosa le è successo? o la lascio vivere serenamente? Inoltre la mia è una principessa con la riga (la cicatrice della sternotomia) è giusto spiegarle che è malata o è meglio dirle che i dottori le hanno messo in petto "un po' di forza"?
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Gentile signora, quanto alla prima sua domanda, io non insisterei a rivangare ciò che spontaneamente la bambina ha dimenticato. Contrariamente a ciò che si pensa, l'amnesia può avere in questi casi una funzione sana, ovvero di evitare inutili sofferenze. Tanto più se ormai tutto si fosse già risolto. È un mito quello che per stare bene dopo, bisogna necessariamente soffrire prima. La sua bambina potrebbe essere già sanissima dal punto di vista psicologico: chiunque sarebbe stato nervoso dopo un intervento simile, ma non tutti sarebbero stati in grado di tornare sereni dopo il tempo necessario.
Quanto alla spiegazione, ascolti la sua bambina e cerchi di capire di che cosa ha bisogno. Se è lei a chiederle queste cose, allora ha senso dare spiegazioni. Ma se la bambina ora è serena, non ha senso toccare inutilmente corde che non necessitano di essere toccate.
Se lo ritiene opportuno, le rammento sempre la possibilità di rivolgersi a uno psicologo per dei consulti.
Cordiali saluti
Quanto alla spiegazione, ascolti la sua bambina e cerchi di capire di che cosa ha bisogno. Se è lei a chiederle queste cose, allora ha senso dare spiegazioni. Ma se la bambina ora è serena, non ha senso toccare inutilmente corde che non necessitano di essere toccate.
Se lo ritiene opportuno, le rammento sempre la possibilità di rivolgersi a uno psicologo per dei consulti.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 27/07/2009.
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