Sudorazione notturna: quali sono le cause?

Buon pomeriggio,


La sudorazione da lei descritta è una risposta fisiologica naturale ad uno stimolo: se non era mai successo non c'è motivo di considerarla una cosa patologica, quindi possiamo credere che ad aver fatto la differenza rispetto ad altre sere sia stato lo stimolo. Che ricordo ha?

Psicologo Online/Presenza
Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
Sito Web: www.afpsicologonlineoinpresenza.it

In questi giorni non mi è successo più, ho pensato fosse per il ciclo e per lo stress che sto avendo. Può essere?

Certamente; può valere la pena approfittarne per approfondire e fugare ogni dubbio. Cosa le ha fatto pensare a ciclo e stress?

Psicologo Online/Presenza
Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
Sito Web: www.afpsicologonlineoinpresenza.it

Perché il giorno in cui sono stata così, mi è venuto il ciclo, e cercando su internet ho letto che poteva essere un fattore, proprio come lo stress, perché ho vissuto una settimana proprio pesante e anche di ciò, ho letto che poteva dare sudorazioni notturna. Ricordo anche di aver avuto un sogno movimentato prima di svegliarmi così tanto sudata.

Quel che a noi serve ora non è una ricerca su internet dei sintomi, che nulla dicono sulla complessità ed unicità della sua persona, bensì ciò che lei pensa e prova; si sente stressata in questo periodo?

Psicologo Online/Presenza
Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
Sito Web: www.afpsicologonlineoinpresenza.it

Si parecchio, ma già prendo dei farmaci per questo, ma ho comunque periodi così così.

Che farmaci prende e da quanto? Che diagnosi ha avuto, esattamente?

Psicologo Online/Presenza
Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
Sito Web: www.afpsicologonlineoinpresenza.it

Prendo due compresse di Zarelis, una da 75g e una da 37,5g alla mattina, poi prendo alprazolam zentiva, 8 gocce alle 10, 14 e 18. Prendo questi farmaci da aprile 2021, ho aumentato le dosi fino a queste a ottobre del 2022. La diagnosi fatta dal neurologo è disturbo d'ansia generalizzato con somatizzazione d'organo.

Le dosi che le sono state date sono ancora basse, tuttavia la durata di trattamento è superiore alla consigliata, sarà necessario presto o tardi aggiornare la terapia, ma quel che conta è cosa ha fatto nel frattempo, ovvero se ha fatto anche terapia psicologica o meno insieme ai farmaci.

Cosa successe in aprile 2021? Cosa è avvenuto poi?

Psicologo Online/Presenza
Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
Sito Web: www.afpsicologonlineoinpresenza.it

Prima di prendere i farmaci ero seguita da una psicologa, ma non sono riuscita a stare meglio in nessun modo. Sono andata da un'altra e stessa cosa. Da quando li prendo sono poche le volte in cui ho picchi d'ansia, si alternano periodi sereni a periodi più stressanti, ma bene o male va meglio.
La mia famiglia ha sempre sofferto di ansia e attacchi di panico, ma diciamo che ho iniziato veramente a stare male a agosto 2021, dopo aver chiuso un'amicizia molto importante, e poi sono passata, non so perché, ad aver molta paura delle malattie, che sono per il 95% le cause scatenanti della mia ansia.

Ho notato che mi ha fornito la diagnosi fatta dal neurologo, avendo scritto: "La diagnosi fatta dal neurologo è disturbo d'ansia generalizzato con somatizzazione d'organo"; le psicologhe che l'hanno seguita che diagnosi avevano fatto? Cosa la spinse a proseguire dal neurologo?

Psicologo Online/Presenza
Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
Sito Web: www.afpsicologonlineoinpresenza.it

Le due psicologhe mi avevano dato la diagnosi di disturbo d'ansia da malattia, ipocondria.
Mi sono rivolta al neurologo perché con la psicoterapia non trovavo alcun risultato, e siccome nella mia famiglia hanno sofferto d'ansia e anche loro si sono rivolti ad un neurologo, abbiamo deciso di farlo anche con me.
Sono abbastanza convinta però che le due psicologhe a cui ho fatto riferimento non erano adatte a me probabilmente...

Apprezzo il "probabilmente" con cui ha finito di scrivere, perché per risolvere questi problemi è necessario arrivare prima o poi alla conclusione di dover affidare la propria salute mentale ad altri e non più a sé stessi, anche se questo è difficile da accettare. Deve lottare contro la sua reticenza e contattare qualcuno che possa aiutarla, però non ignori le precedenti esperienze, provi a fare la stessa cosa in modo diverso; ad esempio, se in passato ha svolto una terapia on-line, stavolta ne inizi una dal vivo, o viceversa.

Il neurologo non è la figura adatta per una diagnosi di ipocondria; nel caso avesse bisogno di farsi prescrivere farmaci si deve rivolgere ad uno specialista chiamato psichiatra, mentre per intervenire sul suo disturbo può frequentare uno psicologo per poi decidere come procedere, ovvero con sostegno psicologico, ad esempio. o con una psicoterapia; trovi il percorso più adatto a lei e vedrà che otterrà i risultati

Psicologo Online/Presenza
Prenota un Consulto Gratuito: www.miodottore.it/alessio-fogliamanzillo
Sito Web: www.afpsicologonlineoinpresenza.it

Grazie mille di tutto. Proverò a intraprendere un nuovo percorso!