Mal d'amore
Buongiorno, frequento un ragazzo da 5 mesi circa, un ragazzo uscito da un relazione importante con due figli, un ragazzo che ha sofferto in maniera molto forte questa separazione e che nei successivi 3 anni non è più riuscito ad instaurare un rapporto con nessun'altra ragazza.
Quando ha incontrato me e abbiamo iniziato a frequentarci lui stesso si è reso conto che con me le cose erano diverse, ho iniziato a diventare importante per lui, fino al giorno di San Valentino in cui lui finalmente decide di ufficializzare la relazione, momento importante per entrambi, anche dato dal fatto che prima d'ora non l'aveva mai fatto con nessuno.
Poi il disastro, dieci giorni dopo, a causa di una lite di gelosia da parte mia lui si raffredda, riprende le distanze, chiariamo, ma lui lo vedo diverso, e quando affrontiamo nuovamente il discorso lui ammette di non sentirsi sicuro perché non vuole farmi soffrire, è molto insicuro caratterialmente e tende sempre a sottovalutarsi, pensa di non meritare l'amore.
Ora il punto e la domanda che mi faccio è questa, può una sofferenza passata influire così tanto sul presente e portare una persona che sono sicuramente tiene a me moltissimo, a prendere comunque le distanze pur se sofferte.
Non so bene come dovrei comportarmi, io cerco comunque di avere pazienza e di fargli capire quanto ci tengo... perché lui sembra non credere mai in nulla, non crede di meritare, non crede di poter "dare" qualcosa.
Ma i sentimenti tra noi ci sono e non vorrei buttare tutto per queste sue continue paure.
Cosa ne pensate?
Quando ha incontrato me e abbiamo iniziato a frequentarci lui stesso si è reso conto che con me le cose erano diverse, ho iniziato a diventare importante per lui, fino al giorno di San Valentino in cui lui finalmente decide di ufficializzare la relazione, momento importante per entrambi, anche dato dal fatto che prima d'ora non l'aveva mai fatto con nessuno.
Poi il disastro, dieci giorni dopo, a causa di una lite di gelosia da parte mia lui si raffredda, riprende le distanze, chiariamo, ma lui lo vedo diverso, e quando affrontiamo nuovamente il discorso lui ammette di non sentirsi sicuro perché non vuole farmi soffrire, è molto insicuro caratterialmente e tende sempre a sottovalutarsi, pensa di non meritare l'amore.
Ora il punto e la domanda che mi faccio è questa, può una sofferenza passata influire così tanto sul presente e portare una persona che sono sicuramente tiene a me moltissimo, a prendere comunque le distanze pur se sofferte.
Non so bene come dovrei comportarmi, io cerco comunque di avere pazienza e di fargli capire quanto ci tengo... perché lui sembra non credere mai in nulla, non crede di meritare, non crede di poter "dare" qualcosa.
Ma i sentimenti tra noi ci sono e non vorrei buttare tutto per queste sue continue paure.
Cosa ne pensate?
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Gentile utente,
Comprendo l' inquietudine che sta provando.
Dalle sue parole emerge il bisogno e il desiderio di credere in questa storia e nella fragilità di questo ragazzo, per poter giustificare, dare un senso e rendere così più tollerabile questa distanza dolorosa che lui ha messo tra di voi.
Emerge anche il desiderio di ritenersi importante per questo ragazzo, di credere di avere un posto speciale dentro di lui.
Per rispondere alla sua domanda, sì, è possibile che la sofferenza ci porti ad indietreggiare di fronte a nuove relazioni, possibilità, incontri, emozioni.
La sofferenza può anche indurci a prendere "distanze sofferte".
Queste distanze però, non sono sofferte solo per questo ragazzo, ma anche per lei.
Lei però, sembrerebbe volgere la sua attenzione solo sulla sofferenza del ragazzo, forse per poter continuare a salvarlo e a credere in lui, in voi.
Chiaramente non so nulla di lei e del ragazzo di cui parla.
Credo però, stando alle sue parole, che lei stia mettendo impegno, pazienza (come lei stessa ha scritto), comprensione e sopportazione dell' incertezza e di quel mal d' amore che ha nominato.
Ora spetterebbe anche a lui mettere qualcosa di proprio ed investire in questo rapporto.
Non si può amare per due, al posto dell' altro.
Provi a proporgli se vuole, un percorso psicologico individuale e/o di coppia, per ricevere un sostegno e cercare di chiudere i conti con la sofferenza del passato.
Se non dovesse accettare, o comunque non dovesse mostrare alcuna disponibilità per impegnarsi, forse potrebbe prendere in considerazione l' ipotesi di lasciarlo andare.
So che sarebbe doloroso, ma a quel punto non sarebbe più una sua responsabilità.
Non dovrebbe più farsi carico di ciò.
Potrebbe essere libera, non solo dal mal d' amore, ma anche dal peso della colpa che erroneamente, secondo me, si sta attribuendo.
Inoltre, potrebbe domandarsi se proprio il fatto che lui si distanzi, la porti a volerlo raggiungere.
Può prendere in considerazione anche l' ipotesi di rivolgersi ad uno psicologo per comprendere meglio e farsi supportare.
Auguri di cuore.
Comprendo l' inquietudine che sta provando.
Dalle sue parole emerge il bisogno e il desiderio di credere in questa storia e nella fragilità di questo ragazzo, per poter giustificare, dare un senso e rendere così più tollerabile questa distanza dolorosa che lui ha messo tra di voi.
Emerge anche il desiderio di ritenersi importante per questo ragazzo, di credere di avere un posto speciale dentro di lui.
Per rispondere alla sua domanda, sì, è possibile che la sofferenza ci porti ad indietreggiare di fronte a nuove relazioni, possibilità, incontri, emozioni.
La sofferenza può anche indurci a prendere "distanze sofferte".
Queste distanze però, non sono sofferte solo per questo ragazzo, ma anche per lei.
Lei però, sembrerebbe volgere la sua attenzione solo sulla sofferenza del ragazzo, forse per poter continuare a salvarlo e a credere in lui, in voi.
Chiaramente non so nulla di lei e del ragazzo di cui parla.
Credo però, stando alle sue parole, che lei stia mettendo impegno, pazienza (come lei stessa ha scritto), comprensione e sopportazione dell' incertezza e di quel mal d' amore che ha nominato.
Ora spetterebbe anche a lui mettere qualcosa di proprio ed investire in questo rapporto.
Non si può amare per due, al posto dell' altro.
Provi a proporgli se vuole, un percorso psicologico individuale e/o di coppia, per ricevere un sostegno e cercare di chiudere i conti con la sofferenza del passato.
Se non dovesse accettare, o comunque non dovesse mostrare alcuna disponibilità per impegnarsi, forse potrebbe prendere in considerazione l' ipotesi di lasciarlo andare.
So che sarebbe doloroso, ma a quel punto non sarebbe più una sua responsabilità.
Non dovrebbe più farsi carico di ciò.
Potrebbe essere libera, non solo dal mal d' amore, ma anche dal peso della colpa che erroneamente, secondo me, si sta attribuendo.
Inoltre, potrebbe domandarsi se proprio il fatto che lui si distanzi, la porti a volerlo raggiungere.
Può prendere in considerazione anche l' ipotesi di rivolgersi ad uno psicologo per comprendere meglio e farsi supportare.
Auguri di cuore.
Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 818 visite dal 03/03/2023.
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