Perché il terapeuta si è arrabbiato quando ho espresso di voler interrompere la terapia?
Buongiorno,
sono in terapia da una spicoterapeuta specializzata in psicologia clinica da circa un anno.
Dopo 8 mesi di sedute individuali una volta a settimana, ho chiesto di ridurre gli incontri perché iniziava ad essere oneroso economicamente.
Mi è stato proposto come alternativa di partecipare a sedute di gruppo tenute dalla stessa spicoterapeuta che frequento da 4 mesi.
Purtroppo però ho l'impressione che non stia apportando un beneficio significativo alle mie problematiche, anche per il fatto che non sono entrata molto in empatia con gli altri partecipanti e in alcune occasioni mi sono sentita persino derisa.
Ho da sempre avuto difficoltà a rapportarmi all'interno di un gruppo e sono stata vittima di espisodi di bullismo e derisioni ai tempi della scuola.
Nonostante abbia espresso il mio disagio un paio di volte, ho perso via via la motivazione a continuare e vorrei cambiare terapeuta.
Così alla fine dell'ultimo incontro ho comunicato la volontà di interrompere le sedute di gruppo e la psicoterapeuta si è innervosita per il fatto che ne abbia parlato solo alla fine della seduta.
Mi ha risposto in modo brusco "e lo dici solo ora?
" Lei vuole che vada al prossimo incontro per spiegare a tutti il perché voglio smettere.
So di aver dato un riassunto molto scarno del mio percorso e dell'accaduto ma secondo voi perché la terapeuta si è risentita?
Dovrei andare alla prossima seduta per dare ulteriori spiegazioni a tutti o solo parlarne con la psicologa?
Grazie
sono in terapia da una spicoterapeuta specializzata in psicologia clinica da circa un anno.
Dopo 8 mesi di sedute individuali una volta a settimana, ho chiesto di ridurre gli incontri perché iniziava ad essere oneroso economicamente.
Mi è stato proposto come alternativa di partecipare a sedute di gruppo tenute dalla stessa spicoterapeuta che frequento da 4 mesi.
Purtroppo però ho l'impressione che non stia apportando un beneficio significativo alle mie problematiche, anche per il fatto che non sono entrata molto in empatia con gli altri partecipanti e in alcune occasioni mi sono sentita persino derisa.
Ho da sempre avuto difficoltà a rapportarmi all'interno di un gruppo e sono stata vittima di espisodi di bullismo e derisioni ai tempi della scuola.
Nonostante abbia espresso il mio disagio un paio di volte, ho perso via via la motivazione a continuare e vorrei cambiare terapeuta.
Così alla fine dell'ultimo incontro ho comunicato la volontà di interrompere le sedute di gruppo e la psicoterapeuta si è innervosita per il fatto che ne abbia parlato solo alla fine della seduta.
Mi ha risposto in modo brusco "e lo dici solo ora?
" Lei vuole che vada al prossimo incontro per spiegare a tutti il perché voglio smettere.
So di aver dato un riassunto molto scarno del mio percorso e dell'accaduto ma secondo voi perché la terapeuta si è risentita?
Dovrei andare alla prossima seduta per dare ulteriori spiegazioni a tutti o solo parlarne con la psicologa?
Grazie
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Gentile utente,
le suggerirei prima di parlarne con il suo ancora attuale terapeuta, dopodiché, se ritiene opportuno, può comunicarlo anche al gruppo.
Anche questo ulteriore passaggio può essere terapeutico per lei.
Saluti
le suggerirei prima di parlarne con il suo ancora attuale terapeuta, dopodiché, se ritiene opportuno, può comunicarlo anche al gruppo.
Anche questo ulteriore passaggio può essere terapeutico per lei.
Saluti
Dott.ssa Fabiola Raffone
Psicologa Clinica, Criminologa, Grafologa, Psicodiagnosta, Terapista della riab. psichiatrica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 01/03/2023.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).