Paura di incontrare qualcuno che mi ha tolto il saluto e mi odia

Salve,
C'è una situazione che mi ha fatto stare male e che periodicamente mi torna in mente provocandomi malessere per qualche giorni, poi magari per lunghi periodi non ci penso più e poi riappare angosciandomi.

La vicenda accadde durante il periodo unico, avevo 22 anni quindi parliamo di circa 10 anni fa.
Mi trovo ad avere problemi con una collega di corso perché sfrutta delle "informazioni" che le avevo detto in confidenza al fine di accaparrarsi l'accesso a un laboratorio per cui era disponibile un solo posto e a cui io ero interessata.
Lei poi mi chiamò per dirmi che aveva fatto questa cosa, ma che aveva provato a far ammettere anche me, ma che ovviamente non era stato possibile perché appunto il posto era solamente uno.

Io rimasi cortese ed educata, ma le feci notare che non mi sembrava affatto un comportamento corretto.
La situazione mi fece arrabbiare molto, anche se con lei ero riuscita a confrontarmi con dei toni adeguati.
Torno all'università e molti colleghi mi chiedono informazioni su come era andata con il laboratorio e io raccontai l'avvenimento.
Non offesi mai la ragazza in questione, mi limitai a raccontare i fatti, sicuramente ero ancora rammaricata da quello che era successo, ma ricordo che feci molta attenzione a non essere offensiva.
Passa qualche settimana, camminavo con mio padre, per strada, e incontrai questa ragazza con una sua amica.
La salutai più volte, ma lei mi guardò e ignorò il mio saluto.
In modo freddissimo, mi ignorò anche quandi mi avvicinai tantissimo per salutarla.

Continuò a non parlarmi e a non salutarmi per tutto il periodo universitario.
Venni poi a sapere che una terza persona le aveva riferito delle cose che io avrei detto su di lei, cose non vere.
Non ebbi mai modo di avere un chiarimento con questa persona.

Passano 3 anni, cambio lavoro e vengo a sapere che la collega che mi precedeva in quel ruolo e che doveva venire a "passarmi le mansioni" era proprio questa persona che mi aveva tolto il saluto e che lei si rifiutava categoricamente di venire a incontrarmi perché non voleva rivolgermi la parola.
La cosa mi imbarazzò tantissimo.
Mi sentii mortificata, umiliata.
Ebbi fortissimi sensi di colpa e fui molto angosciata da quella situazione.

Ora sono passati 7 anni, non ho avuto più nessun contatto diretto o indiretto.
Nel frattempo ho costruito una vita che mi piace con un lavoro che amo e in cui sono apprezzata.
Convivo con il mio compagno e sono serena.
Tuttavia capita periodicamente che ripenso a questa storia, soprattutto se sto vivendo momenti di stress mi viene in mente.
Ho delle paranoie di incontrare di nuovo questa persona che magari si rifiuta di parlarmi o parla male di me in qualche contesto di vita a cui tengo.
Provo a ignorare questi pensieri, ma quando emergono sto male.


Grazie per chi mi risponderà.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Si tratta di una tua insicurezza e semmai dovrebbe essere lei, non tu, a ricercare un chiarimento. Cosa che in parte ha fatto, ma poi tutto si è trasformato in astio nei tuoi confronti sulla base di supposte dicerie.

In ogni caso il torto lo ha fatto lei a te, da come stai raccontando l'accaduto, quindi tu dovresti semplicemente tener presente questo, andare avanti e fregartene.

Cosa però che non riesci a fare perché la tua autostima probabilmente non è così salda.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Michele Loia Psicologo 99 2 3
Gent.ma utente,

Lei riporta che oramai sono passati ben 7 anni che non vede e non sente questa persona e ha raggiunto una serenità personale e familiare. In effetti, se ci pensa bene stiamo parlando di una storia passata da tantissimi anni che ritorna alla mente attraverso pensieri intrusivi.
Sarebbe utile ripulire la nostra mente da tutto ciò che la appesantisce impedendole di muoversi liberamente.
E' importante smettere di essere pessimisti ed iniziare ad essere realistici nel considerare i possibili risultati di una situazione senza supporre che accada il peggio. I pensieri che ci fanno star male sono sono pericolosi in quanto impediscono di far emergere le nostre vere potenzialità.
Tutti questi pensieri intrusivi sono la sintesi mentale di alcune paure, a volte inconsce.
I sensi di colpa di cui parla da dove emergono? i sensi di colpa hanno origine nel momento in cui abbiamo la consapevolezza di aver sbagliato qualcosa.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a gestire e finalmente eliminare dalla sua mente questi pensieri.
Si goda di più il presente con la sua serenità conquistata senza dover per forza trovare spiegazioni del passato.
saluti

Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com