Insicurezza
Buonasera sono una donna sposata con tre figli e abbiamo un BAKERY caffè che condivido con mio marito.
Sono sposata da ben 21 anni ma praticamente sono cresciuta con mio marito perché avevo 14 anni all'epoca e lui 20.
Premetto che sono felice di quello che ho e di tutto il percorso fatto visto che abbiamo creato tutto da zero.
È una persona in gamba un gran lavoratore un bravo papà un punto di riferimento per tutta, la nostra roccia.
Abbiamo sempre affrontato tutto insieme non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui.
Caratterialmente siamo diversi lui molto sicuro di sé, io l'opposto molto insicura non mi sento forte capace di affrontare qualsiasi cosa da sola
Infatti mi sento come se stessi in un limbo non come dire
Non so se sarei capace di poter svolgere altro avere una mia indipendenza perché non ho mai fatto qualcosa di diverso anche perché appena terminata la scuola superiore mio marito apri il suo primo panificio e quindi abbiamo iniziato questo cammino insieme.
Da un po stiamo affrontando questi problemi che riguardano un po la mia sofferenza nel lavorare nel negozio.
Rinnovato prima del covid che praticamente vede come se fossero due negozi in uno la mattina come panificio caffè ecc la sera come pizzeria.
Gestita da noi due sia mattina che pomeriggio-sera.
Abbiamo un aiuto per la lavorazione del pane per le pizze e mio marito che le fa.
Io sono felice per quello che ci ha dato tutto questo alla fine la nostra famiglia vive solo di questo è l'unica entrata che abbiamo
Lui è molto preso da tutto questo ha un immensa passione per tutto quello che fa io gli sono stata sempre vicino lho sempre sostenuto ma come dice lui non nel modo che dovrei.
Non lho stimolo abbastanza non sono una buona motivatrice e questa cosa mi dispiace tanto.
Io non so cosa vorrei fare perché non ho avuto mai modo di scegliere un qualcosa di diverso non so se sarei capace di saper fare altro perché non ho mai modo di fare altro anche il fatto di avere una mia indipendenza mi fa sentire come se devo sempre dipendere da qualcuno come se non fossi capace di sentirmi libera di avere una mia vita sociale
Sto in un momento veramente strano non so come dire
Lui poi è molto convinto di sé stesso e mi dice sempre che sono io alla fine non apprezzo quello che ho e che avrei bisogno di chiedere aiuto.
Abbiamo anche fatto già terapia di coppia poi che vari motivi non abbiamo continuato.
Mi trovo in un momento che non so cosa pensare e fare spero che mi diate un consiglio un aiuto per capire tutto ciò.
Vi ringrazio in anticipo
Sono sposata da ben 21 anni ma praticamente sono cresciuta con mio marito perché avevo 14 anni all'epoca e lui 20.
Premetto che sono felice di quello che ho e di tutto il percorso fatto visto che abbiamo creato tutto da zero.
È una persona in gamba un gran lavoratore un bravo papà un punto di riferimento per tutta, la nostra roccia.
Abbiamo sempre affrontato tutto insieme non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui.
Caratterialmente siamo diversi lui molto sicuro di sé, io l'opposto molto insicura non mi sento forte capace di affrontare qualsiasi cosa da sola
Infatti mi sento come se stessi in un limbo non come dire
Non so se sarei capace di poter svolgere altro avere una mia indipendenza perché non ho mai fatto qualcosa di diverso anche perché appena terminata la scuola superiore mio marito apri il suo primo panificio e quindi abbiamo iniziato questo cammino insieme.
Da un po stiamo affrontando questi problemi che riguardano un po la mia sofferenza nel lavorare nel negozio.
Rinnovato prima del covid che praticamente vede come se fossero due negozi in uno la mattina come panificio caffè ecc la sera come pizzeria.
Gestita da noi due sia mattina che pomeriggio-sera.
Abbiamo un aiuto per la lavorazione del pane per le pizze e mio marito che le fa.
Io sono felice per quello che ci ha dato tutto questo alla fine la nostra famiglia vive solo di questo è l'unica entrata che abbiamo
Lui è molto preso da tutto questo ha un immensa passione per tutto quello che fa io gli sono stata sempre vicino lho sempre sostenuto ma come dice lui non nel modo che dovrei.
Non lho stimolo abbastanza non sono una buona motivatrice e questa cosa mi dispiace tanto.
Io non so cosa vorrei fare perché non ho avuto mai modo di scegliere un qualcosa di diverso non so se sarei capace di saper fare altro perché non ho mai modo di fare altro anche il fatto di avere una mia indipendenza mi fa sentire come se devo sempre dipendere da qualcuno come se non fossi capace di sentirmi libera di avere una mia vita sociale
Sto in un momento veramente strano non so come dire
Lui poi è molto convinto di sé stesso e mi dice sempre che sono io alla fine non apprezzo quello che ho e che avrei bisogno di chiedere aiuto.
Abbiamo anche fatto già terapia di coppia poi che vari motivi non abbiamo continuato.
Mi trovo in un momento che non so cosa pensare e fare spero che mi diate un consiglio un aiuto per capire tutto ciò.
Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Gentile utente,
Sembrerebbe trattarsi della crisi che moltissime donne affrontano attorno i quarant'anni.
E' l'età in cui si fa il bilancio della prima parte della vita, per riuscire a vivere meglio la seconda parte. Quella in cui i figli hanno meno bisogno della madre e dunque una parte di affettività rimane libera: è quella che sogna nuovi spazi e traguardi.
In tale fase si vedono più le ombre che le luci; l'insoddisfazione per quello che non si è (ancora) fatto giunge a coprire i risultati raggiunti.
Le ombre talvolta, spesso, ricadono sulle persone vicine, quelle con le quali abbiamo trascorso la vita. Nel Suo caso Suo marito, con il quale condivide la vita da quando lei aveva 14 anni.
Forse, invece che una terapia di coppia, in questa specifica fase andrebbe meglio un percorso individuale, in modo che Lei possa capir-si parlando liberamente; senza che la presenza di suo marito possa frenare la libera espressione di sé. Talvolta ci si frena per non ferire, per non imbarazzare, per non sembrare ingrate.
Se Lei si riconosce almeno in parte nel quadro delineato, esso non raffigura una patologia, bensì una fase di passaggio; con tutte le opportunità di crescita che essa presenta.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Sembrerebbe trattarsi della crisi che moltissime donne affrontano attorno i quarant'anni.
E' l'età in cui si fa il bilancio della prima parte della vita, per riuscire a vivere meglio la seconda parte. Quella in cui i figli hanno meno bisogno della madre e dunque una parte di affettività rimane libera: è quella che sogna nuovi spazi e traguardi.
In tale fase si vedono più le ombre che le luci; l'insoddisfazione per quello che non si è (ancora) fatto giunge a coprire i risultati raggiunti.
Le ombre talvolta, spesso, ricadono sulle persone vicine, quelle con le quali abbiamo trascorso la vita. Nel Suo caso Suo marito, con il quale condivide la vita da quando lei aveva 14 anni.
Forse, invece che una terapia di coppia, in questa specifica fase andrebbe meglio un percorso individuale, in modo che Lei possa capir-si parlando liberamente; senza che la presenza di suo marito possa frenare la libera espressione di sé. Talvolta ci si frena per non ferire, per non imbarazzare, per non sembrare ingrate.
Se Lei si riconosce almeno in parte nel quadro delineato, esso non raffigura una patologia, bensì una fase di passaggio; con tutte le opportunità di crescita che essa presenta.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 924 visite dal 21/02/2023.
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