Mi sento come in un buco senza fondo

Salve cercherò di essere più riassuntivo possibile anche se è molto difficile.
Ormai è da quando avevo 10 anni che soffro di depressione e adesso ne ho 21 e non cè stato un giorno in cui mi sono sentito felice.
Ora che sto lavorando riesco a capire il mio posto nel mondo qual'è, ho compreso veramente chi sono.
Con le altre persone sono muto come un pesce, non trovo argomentazioni questo per il semplice fatto che non ho esperienze vissute perché non esco di casa.
Non esco perché non ho amici, gli unici due amici che mi sono mai fatto ormai sono roba vecchia delle medie che mi hanno lasciato perdere perché sono definito mongoloide ovvero una persona strana alla vista, brutta che fa ridere, e se loro sarebbero rimasti con me, sarebbero diventati sfigati.
A parte questo, prima ero molto allegro, ridevo e scherzavo anche se le persone mi prendevano in giro io non ci facevo caso ma adesso è tutta un altra cosa.
Non riesco a sorridere sembro un soldato in guerra e questa cosa mi da molta difficoltà perché quando la gente mi vede, mi evita o mi guarda male perché una persona così non si può vedere in giro.
Poi non ho interessi comuni con il 99% della gente, non guardo il calcio e non ascolto neanche la musica, non mi trasmette niente.
Non sto dicendo che sono triste perché la gente mi prende in giro, perché adesso neanche lo fanno più, mi trattano come un fantasma, una persona che non esiste.
Poi ammetto di non essere un bellissimo ragazzo, viso troppo pallido, occhiaie, capelli stempiati, magrissimo sembro un malato di cancro o uno che non mangia da 5 giorni.
Io non so come rimediare a questo, se non che l'unico modo è uccidermi e finire questa sofferenza perché siamo realisti, io non sarò mai felice.
Non parlo con la gente perché non ho niente in comune, sono triste perché sono depresso e non riesco a sorridere e sono anche brutto in culo che sarebbe il problema principale perché nessuno mi chiede cosa mi piace e cosa no, si soffermano tutti sul mio aspetto, il motivo per cui sono stato emarginato da anni.
Io non so perché mi sto sfogando ma non so davvero a chi rivolgermi queste cose me le tengo per me ripetendole giorno dopo giorno.
Non posso chiederea iuto ad uno psicologo perche sono povero e se confesso queste cose a mamma la uccido.
QUindi niente era solo uno sfogo se magari mi consigliate come uccidermi senza soffrire altrimenti so già come fare.
Tanto morirò prima o poi magari cadrò dalle scale e tutto sarà finito sta stronzata di vita non ha niente di speciale.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentilissimo
Lei sa vero che in astrofisica esistono i cosiddetti buchi neri. Sono corpi celesti con un campo gravitazionale così intenso (una regione dello spazio/tempo tanto grande) che dal suo interno non può uscire nulla, neanche la luce. È una sorta di collasso gravitazionale che tende a concentrare spazio/tempo in un punto. Ascoltando lei ho avuto proprio la sensazione di trovarmi davanti a questo collasso gravitazionale con una persona piena di sensibilità e bisogno di amore. Lei ha già fatto un grande passo raccontando il suo stato di malessere qui, può certamente farne altri. Ha una passione? Un desiderio? Provi a cercarla con tutte le sue forze perché questo sarà il suo secondo importante passo. Dice poi che non ne parla con sua madre perché non vuole farle sapere il suo disagio, ma la mamma lo vede lo stesso e forse non ha strumenti per aiutarla. Ha paura di sbagliare. Ha mai provato ad abbracciarla e chiederle di cucinare per lei qualcosa che le piace in maniera particolare? Questo sarebbe il terzo importante passo. E poi avrebbe davvero bisogno di un/una collega che la aiuti ad uscire dal buco nero. Esistono dei consultori per i ragazzi, si informi se ce n’è uno nella sua città. Ma faccia tutte queste cose prima possibile perché la vita è una e non ha doppioni, bisogna viverla nella gioia. Intanto le consiglio un bellissimo libro di Margherita Hach da leggere che è intitolato: Notte di stelle, per ricordarle che le stelle ci sono sempre anche quando non si vedono.

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Utente
Utente
Salve grazie per la risposta. Io non ho un desiderio o una passione semplicemente perché mi sento solo. L'unica cosa che penso è questo, che morirò da solo senza amici, senza una ragazza, senza figli e senza famiglia. In realtà mia madre già lo sapeva perche in parte gliel'avevo detto e ce rimasta malissimo ma adesso pare che faccia finta che quel discorso non sia mai avvenuto, punto e a capo. Il mio unico desiderio è morire, finirla in santa pace e non in modo disperato da tagliarmi la gola. Non posso cj
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentilissimo
Ora le racconto una storia, la legga bene fino in fondo. Tutta d’un fiato. La parte più complicata della consapevolezza comincia quando la luce interiore risplende su qualcosa che la persona stessa non vuol vedere o sentire. E le porto un esempio che ho ascoltato anni fa in un gruppo di lavoro. È la storia di uno sportivo che sentiva male ad un ginocchio ma che si ostinava a voler restare nella squadra dove giocava. Per poterlo fare non ascoltava il ginocchio dolente e continuava a giocare con fasce elastiche, punture, antidolorifici. Non diceva nulla neppure all’allenatore che però si era accolto di qualcosa ma taceva anche lui. Dopo qualche mese lo sportivo ovviamente cadde perché il ginocchio non ce la fece più a sorreggerlo. A quel punto, solo a quel punto l’attenzione passò dal desiderio di voler stare in quella squadra all’ascolto del proprio ginocchio. La luce cercava di illuminare il bisogno del ginocchio facendo sentire dolore, ma il giocatore non voleva vedere dove indicava la luce. Ciò di cui aveva bisogno era semplicemente dare ascolto al ginocchio anziché voler essere al top anche se non lo era.
Il suo bisogno non è quello di essere come gli altri, nè di voler essere per forza come gli altri; con una ragazza, un amico, una famiglia, un figlio. Il suo bisogno in questo momento è un’altro ed è molto più piccolo (si fa per dire). Lei ha bisogno di nutrire corpo e anima ma per farlo necessita di un aiuto. Lo cerchi con quanta forza e sensibilità ha in sè. Cerchi il sentiero che la porterà nel suo territorio e qui potrà seminare tutto ciò che desidera.
Ha fatto bene a parlare con la mamma ogni passo è importante, anche quando non sembra .. forse la mamma ha solo paura di sbagliare ma si ricordi che le stelle ci sono anche quando non si vedono. Cerchi il libro di Margherita Hach sulle stelle.

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Utente
Utente
Io so già cosa voglio ed è una cosa che non avrò mai, io ho bisogno di essere felice. Perché il fatto che le persone non mi stanno attorno perché per loro sono un cesso, magari questa cosa è un pochino più personale nel senso che è un pensiero che si tengono per loro. Tralasciando qualcuno che me lo ha sputato proprio in faccia che sono brutto ma un altro fattore importante è essere felici. Per esempio ieri che sono dovuto per forza rimanere a cenare con le persone con cui lavoro, loro sono tutti allegri, cantano, ballano e ridono, mentre io non faccio nessuna di queste cose perché sono triste, depresso, muto, faccio il mio dovere e mene torno a casa a non fare un emerito niente di sensato. Io la vedo così, per me le cose importanti della vita sono avere amici, ragazza, moglie, figli e famiglia, è così che si vive. Se ti mancano queste cose, che sono anche collegate fra loro, sei un guscio vuoto. Non trovo il senso in niente neanche nel lavorare, lo faccio perché altrimenti muoio di fame ma che motivazione sarebbe? Rispetto a chi campa per la famiglia. Non voglio dire niente ma se voi siete una persona sposata con dei figli potrebbe capire, cioè senza di loro avreste la voglia di andare avanti nella vita? Io potrei che ne so, mi cade una tegola in testa un giorno qualunque, anche domani ed è finita lì, nessuno si ricorderà di me, sarò cenere al vento. Io in queste condizioni non troverò mai amici o una ragazza, figurati moglie e figli, ho l'animo spento. In parte ha ragione non ho bisogno di amici in questo momento, perché sinceramente gli amici vanno e vengono, non voglio un altro stronzo che mi sfrutta solo per i soldi. Quello di cui ho bisogno almeno per me è di una presenza femminile, una ragazza che sta al tuo fianco perché se ho una ragazza ho vinto, avrò una moglie, dei figli, una famiglia e la cosa più importante uno scopo nella vita. In questo momento non ho uno scopo, non so cosa fare, soffro di solitudine da troppo tempo ormai, apprezzo l'aiuto che mi state dando ma non credo di uscirne fuori. Morirò questo è sicuro, tra qualche mese aspetto che mio fratello se ne parta e ordino il carbone uccidendomi con il monossido di carbonio, altrimenti essendo povero e senza ambizione sarò costretto a fare l'OSS o la fabbrica per camparmi una vita senza significato. Non concluderò mai niente fin quando sarò così triste, non riesco neanche a guardare le persone in faccia perché ho paura che magari mi fraintendono che pensano che li guardo male, ma in realtà è che non sono allegro. Io non so come fare mio fratello non se ne frega niente di me, ha detto che se ripeto queste cose un altra volta a mamma mi butta lui dal ponte, vuole solo che lavoro e poi mi frega anche i soldi. Mio padre è schizzofrenico e anche lui non se nè mai importato niente di me, mentre mia madre è solamente ingenua e stressata, se li dico queste cose la mando al campo santo in anticipo. Se non sarei rimasto da solo, non avrei pensato nulla di tutto ciò, è questo che succede alle persone quando non hanno niente.
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Utente
Utente
Non ce soluzione alla realtà dei fatti
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentilissimo
Quella che lei sente non è la realtà dei fatti è la realtà di una persona che si trova dentro uno dei buchi neri di cui le ho parlato sopra. Ha cercato il libro di Margherita Hach? Incominci da qui.
Provi ad avere profonda fiducia in se stesso e sulla sua capacità di potercela fare. Smetta di vivere una vita da rassegnato. Lei desidera qualcosa, non è in uno stato in cui non desidera più nulla. Anzi, ha tanti desideri ma ha perso la strada per inseguirli. Lei non desidera scomparire desidera essere visto. E questo è già importante. Questo é quel famoso bisogno di cui le ho parlato sopra facendole l’esempio dello sportivo con il piede infortunato. Ricorda inseguiva una cosa ma aveva bisogno di un’altra cosa. Può farcela sa ad ottenere tutto ciò che vuole ma, come le ho già detto, le occorre un aiuto.
Purtroppo qui nelle risposte possiamo darle qualche indicazione, ma non possiamo fare terapia. Cerchi anche qualcuno che lavora online e che può darle una mano oppure cerchi un consultorio. Ma intanto cerchi il libro di Margherita Hach. Una bellissima frase recita più o meno così: Punta sempre in alto, male che vada avrai camminato fra le stelle.

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Utente
Utente
Ho capito devo leggere questo libro ma cosa cambia? leggendolo risolverò i miei problemi? Io non ho fatto NIENTE per arrivare nello stato in cui sono, è stato solo un susseguirsi di eventi. Avevo amici e mi hanno lasciato perché sono un pregiudicato del cazzo, mio fratello mi odia, mio padre mi odia, poi cè la solitudine, la scarsa autostima, tutta questa insalata mescolata insieme mi ha portato a quello che sono adesso. E' tutto un filo intrecciato di eventi inevitabili, io non costringo nessuno a voler stare con me, il problema è che se io soffro perché non ho nessuno, quelli sono affari miei. Io mi sono stancato di incolparmi, di farmi domande e di farmi risposte, sono sempre stato mal compreso ma io non ho fatto nulla di male per meritarmi questo. Io non ne uscirò mai perché non sono felice, è questo il punto. A mio fratello non frega niente che sono depresso, mia madre non vuole sentirne, perché ci soffre. Mio fratello tiene solo a mia madre, se la faccio soffrire pare che mi vuole uccidere, il fatto è che queste cose che confesso sono cose che fanno stare male è ovvio ma a chi devo dirle. Io ho bisogno di medicinali che mi facciano smettere di pensare a questo, ma non li avrò mai perché ste cose non le posso dire a nessuno. Qui non si fa a gara chi sopravvive di più, cè gente che un giorno si spacca la schiena e il giorno dopo muore a caso. La cosa che ci differenzia l'uno dall'altro è che cosa combini nella vita, se hai vissuto in modo degno non importa come morirai ma se hai vissuto come un cane avrai una morte di merda. Io preferisco anticiparla la mia morte, ponendo fine alle mie sofferenze prima che peggiori la situazione.
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Utente
Utente
Io provo un enorme vergogna per me stesso anche se non ho colpe, non posso farci niente che sono triste, che sembro imbronciato, serio, inespressivo. Sono depresso praticamente gli unici discorsi che faccio sono solo discorsi deprimenti. Vi assicuro che cerco di tutto per apparire normale ma più che un ciao, un buongiorno e un buonasera non so che dire, vengo sempre frainteso la gente pensa un altro po che ce l ho con loro. Ripensando al mio passato fino ad adesso posso dire che la mia caduta è stata quando l'unica persona che consideravo amico mi ha abbandonato. Anche se non è l'unico motivo, un padre shizzofrenico che non mi ha imparato a fare niente, mi ha sempre odiato dal giorno della mia nascita, mi ha puntato il coltello contro una volta solo perché l'ho guardato. Un fratello inesistente, apre la porta della mia camera solo se ci serve un servizio o dei soldi altrimenti niente, non so niente di lui anche se ho vissuto con lui da quando sono nato, stessa cosa mio padre. Le persone che mi hanno emarginato, sfottuto senza neanche che mi conoscessero anche se non li biasimo, sono patetico. Bassa autostima di me stesso, incapace di fare qualsiasi cosa che sia cucinare, sport, o qualsiasi altra cosa.Ho passato 5 anni delle superiori soltanto a prendermi a pugni in testa e credo anche di aver subito qualche danno al cervello. Ho le braccia piena di cicatrici perche ci sono state alcune volte in cui mi sentivo talmente male da dovermi distrare con il dolore delle mie braccia tagliate e sanguinanti. Non ho un futuro diciamoci la verità, è ovvio che non mi piace niente è perché sono triste e depresso. Se penso che mi devo uccidere, che sono solo, senza amici ,secondo voi penso al mio fututo? Se mi chiedessi un momento bello della mia vita non ne ho, mai sentito felice dall'inizio alla fine ho vissuto come un bambino ingenuo malmenato da una famiglia odiosa e quando sono cresciuto consapevole di essere solo ho aperto gli occhi. Tanto queste cose non fregano a nessuno perché ognuno ha la propria vita, con i propri figli, gli amici , io sono solol'ennesimo di una lunga lista. Mi sono sentito veramente male quando vedevo dei poveri bqmbini spensierati che mi fissavano , uno come me che neanche sorride e loro che mi guardavano. Non posso avere accesso ai medicinali ma tanto a cosa servirebbero, comunque farò unavita di merda ma come un vegetale imbottito di medicine. Scrivo questo intenzionalmente queste sono le mie ultime testimonianze quando i carabinieri troveranno il mio cellulare e me stesso morto stecchito. La vita è una sola questo lo so, ma non tutte le persone che nascono posso dire di avere una vita. Voi siete una psicologa avete studiato per questo ma nessuno puo capire realmente una persona, cosa gli passa per la testa.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentilissimo
Mi perdoni se le rispondo dopo molti giorni ma non ho potuto farlo prima. Lei è una persona con una grande sensibilità e non deve vergognarsi di questo. Devono vergognarsi le persone che non la comprendono, ma non lei. Ha sofferto già tanto e troppo a lungo. Questo non va bene! Intanto occorre una diagnosi che qui, purtroppo, non possiamo fare. Nel suo caso è importantissima perché apre la strada per la guarigione. Può trovare un consultorio oppure cerchi anche fra di noi qui gli specialisti che lavorano online ma non aspetti oltre. Ha cercato il libro di Margherita Hach? Una meravigliosa astrofisica e grande donna che all’età di 91 anni sapeva ancora guardare il cielo e raccontarcelo con grande semplicità.
Vedrà che rimarrà incantato dalle sue descrizioni. Curiosando fra le stelle potrà trovare qualcosa che al momento le manca; la fiducia in se stesso.
Lei ha un disturbo che va curato e questo non significa che lei è sbagliato, debole o incapace. Tutt’altro. Ha intorno situazioni che farebbero stare male chiunque ma pensi in grande, pensi ad un futuro con altre persone, in altri luoghi, dove poter trovare chi la ama e la apprezza per ciò che é e per ciò che vale senza farle attraversare l’inferno. Io sono sempre dell’avviso che chi ha bisogno di farci attraversare l’Inferno, non si preoccupa di noi, ma forse chi le sta accanto é inconsapevole di quello che lei passa realmente. Proprio per questo deve mettersi nelle mani di un buon psicoterapeuta.

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Utente
Utente
Come le ho detto non posso farlo, vivo in una situazione orribile, per farla breve mio fratello non ha minimamente intenzione di spendere soldi anche se mi volessi buttare dal ponte, una volta sola sono andato dallo psicologo e ha fatto pagare tutto alla mia povera zia dicendogli anche delle bugie per avere più soldi, mia madre si rifiuta a livello mentale di accettare il mio problema, crede che io non abbia niente, che sia come gli altri ma non è così invece. A prescindere dal fatto che sono brutto, ho un carattere orribile, non ho gusti musicali ,non ho interessi calcistici e sono pure un tipo che parla poco, uno come me che va in giro con la faccia spenta da funerale non si può vedere in giro perché la gente è abituata a guardarsi in faccia e sorridere, scherzare mentre io no perché sono depresso. Se mai dovessi andare da uno specialista lo farei quando in casa mia non ci sarà più nessuno, ma quando succederà questo? Io come dire non riesco a tenere al passo con i tempi, ultimamente che sono costretto a lavorare in un centro sociale, dove arrivano persone, bambini, famiglie non reggo niente, sono obbligato ad essere presente a feste, compleanni, riunioni, cene, dove tutti scherzano e ridono mentre io sono il classico muso lungo che torna a casa da solo. Questo lavoro finirà tra 4 mesi e poi non so più che fare, non ho un ambizione e ho paura che per via della mia situazione economica mi iscrivono a fare l'oss o vado in fabbrica, uno qualsiasi direbbe ogni lavoro è buono ma per me non è altro che ulteriore stress mentale. Io che sono solo senza amici e senza nessuno non riesco a trovare una motivazione giusta di fare le cose. Io non ho un disturbo almeno secondo me, sono soltanto uno a cui la vita non è andata bene. Riguardo le persone con cui 10 anni fa quando facevo le medie uscivo a fare le cazzate, mentre adesso non mi guardano neanche in faccia. Io ho imparato che tra le amicizie devi essere uno apposto, uno che fuma, che segue il rap, che beve, che va in discoteca e che strilla alle partite di calcio. Non uno come me che non fa niente del genere, devi sempre " offrire"qualcosa altrimenti sei inutile come ho imparato dal mio amico che quando ha trovato lavoro si è sbarazzato di me, perché prima ero io a darglieli i soldi per le sigarette. Io non so cosa fare, non ho il coraggio di impiccarmi, tagliarmi le vene, mi affido al mio piano del monossido di carbonio ordinando bricchetti di carbone ma non lo farò mai probabilmente. Mi scuso se sono troppo ripetitivo ma queste cose io le ripeto ogni giorno della mia vita e non scherzo. Anche se questi discorsi non servono a niente se non a farmi ammosciare di più, sono come un bicchiere pieno che si deve svuotare ogni volta e si riempe sempre così all'infinito. Io non ho futuro non mi immagino niente, non riesco a immaginarmi con degli amici o una ragazza, perché poi l'ultima volta che ho considerato amico una persona è stata quando avevo 10 anni? Non posso neanche considerarlo un altro pò. Io non so cosa farò, anche se probabilmente mi ucciderò è questo il mio destino ormai. Che posso fare? Vivo come adesso? Costretto a fare un lavoro senza significato, sempre preso in giro, isolato, triste, e soprattutto solo. Non so più cosa dirgli ormai credo di averle raccontato tutto anche se non proprio perché ne ho passate talmente tante cje è difficile raccontarle tutto. Mio fratello disse che io non mi posso permettere di dire che sono depresso, che ne devo ancora vedere nella vita ma sinceramente ho 21 anni e ne ho vissute più di lui, perché lui è tutto il contrario mio non ha mai provato nulla di quello che ho provato io. Lui sta mezz ora in bagno solo per lavarsi i capelli mentre io lo ammetto, sono passato dal lavarmi una volta alla settimana al lavarmi una volta ogni mese un altro po, meno male che sono un tipo che puzza poco. Il bello è che io mi comporto sempre in modo educato con le persone, io credo che lo pensano che sono uno sempre gentile e tranquillo mentre invece non sanno neanche che sono sempre nervoso, incazzato. Non so come uscirne dalla mia situazione come ho scritto prima, sono brutto, non ascolto musica, non ho interessi comuni, parlo poco perche non esco mai di casa perche sono solo. Ho letterlamente il telefono vuoto, 5 contatti in croce su whatsapp che diventeranno 0 dopo che avrò concluso questo lavoro, chi si è visto s'è visto, come si dice. Sono sempre frainteso da tutti io non ce la faccio piu ogni giorno che passo qui, perdo sempre più la voglia di continuare la mia vita. È incredibile come da piccolo ero uno che rideva e scherzava, portava i fiori alla mamma, facevo il pagliaccio a scuola, avevo qualche amichetto mentre adesso sono un mostro, con i tagli sulle braccia, occhiaie, faccia da morto, voce robotica e solo. Ringrazio il vostro aiuto ma non credo la mia situazione si potrebbe mai risolvere come ho scritto sul titolo sono come un buco senza fondo, ci sono caduto dentro e non ne sono uscito più.
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Utente
Utente
Io mi sono stancato di tutto ciò a vedere persone che mi salutano una volta si una volta no perche non ho confidenza con loro. Non le biasimo perché se fossi più scherzoso e sorridente la questione sarebbe diversa ma non è così però è sempre doloroso da sopportare. Sono sempre stato uno scattante quando si tratta di fare qualcosa un servizio, un favore, un lavoretto ma niente dipiu niente di meno. Ho fatto lo spazzino e zappato la terra inutilmente senza motivo dei soldi che ho guadagnato non ci ho fatto niente, non mi servono neanche i soldi, non a uno scopoper spenderli a parte il cibo. Ho lavorato con dei bambini e sinceramente mi ha fatto piacere che alcuni bambini si ricordano ancora come mi chiamo e si sono pure affezionati a me, forse perché è da tempo che nessuno si rivolge a me, ma sono bambini è ovvio, quando cresceranno manco si ricorderanno di me.
Non sopporto piu niente, io ho paura di perdere il limite e fare quqlcosa che non voglio fare tipo sgozzarmi.
Sto vivendo una vita di merda e spero di non viverla a lungo perche mi faccio un enorme favore. E che devo dire più, niente ...come ho detto per me è impossibile consultare quqlcuno ma tanto a che mi serve, a farmi diventare un vegetale? Non risolvo niente non cè proprio niente da risolvere, io nom ho fatto niente sono causa+conseguenza sono un essere, quello che rimane da vari traumi subiti nella mia vita
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentilissimo
Capisco bene come si sente e vorrei tanto esserle d’aiuto. Perché di questo ha bisogno. Ci sono consultori gratuiti, ci sono psicologi online che propongono pacchetti e incontri economici. Non può e non deve lasciarsi andare. Incominci a fare passeggiate di almeno quaranta minuti al giorno. Questo non le costa nulla. Incominci ogni giorno a fare cose piacevoli. Cose per lei piacevoli ce ne sono di certo. Cerchi di mangiare cose che le piacciono. Incominci da queste piccole cose e non creda a chi le dice: Tutti abbiamo problemi . Chi dice questo non comprende l’inferno che vive una persona depressa. È superficiale e sciocco. Non li ascolti. Non ti curar di lor ma guarda e passa diceva Dante.
Incominci da una passeggiata, subito, domani..

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Utente
Utente
Buongiorno, anche io penso di aver bisogno di aiuto ma questi problemi che ho io si devono far sapere, io ho già detto qualcosina a mio fratello e mia madre ma non tutto, tipo 2 anni fa e adesso sembra che se lo siano dimenticato. Il fatto è che la mia famiglia è una merda soprattutto mio fratello che prendere le redini dell'intera casa, a lui non frega proprio niente di me, secondo me se mi buttassi dal ponte lui il giorno dopo starebbe pure con il sorriso in faccia, come se si fosse levato un peso di torno. Io ho paura di ridire le mie cose a mia madre, perché non risolvono nulla perché lei non capisce e la faccio pure stare male. Come le ho detto mio fratello è uno che in casa mia tiene soltanto a mia madre se solo la faccio sentire male che si tratti di una stronzata o che mi voglio uccidere, lui non se ne importa niente e cito le sue parole quando ho detto a mia madre che volevo uccidermi, lui mi disse:'' Se fai stare male a mamma un altra volta ti butto io dal ponte'' mentre io piangevo tra l'altro. Le passeggiate già le faccio non sempre di 40 minuti, esco con il cane, faccio anche allenamento quando mi sveglio, ma il problema mio è che sono un tipo che sta troppo sovrappensiero, penso troppo che sono solo e che ogni cosa che faccio è una tristezza. Non ho nessuno con cui sfogarmi o parlare perché non ho amici, ma come faccio, le persone che incontro non mi dicono in faccia che problemi hai? mi guardano solo male ma io non è che posso dire ad una persona che sono uno che non parla tanto e tengo la faccia da funerale perché sono depresso, mi voglio uccidere e bla bla bla. Sinceramente non so cosa mi piace fare realmente, non avendo amici e non avendo neanche la tv in camera mia, l'unica cosa che faccio è giocare alla playstation, alcune volte mi diverto ma la maggior parte delle volte anzi quasi sempre lo faccio perché sono costretto, perché se non accendo la ps4 guardo letteralmente la parete del muro. Non so cos'altro fare, il metodo che voglio fare per uccidermi posso farlo soltanto se mio fratello se ne parte per una ventina di giorni, così ordino il carbone da internet e lo faccio a casa di mia zia che viene solo in estate, così non reco danni a nessuno essendo che è un gas pericoloso per gli altri. Il problema è che è da parecchio che mio fratello non se ne parte, e i mesi passano si avvicina la fine del mio lavoro e dopo questo mi manda a fare l'oss, e se faccio quel lavoro diciamoci chiaro che nella mia situazione sociale, poi devo anche pulire il sedere agli anziani, io mi sgozzo. 3 anni fa quando finì la scuola ci sono quasi riuscito, mio fratello aveva lasciato la macchina in garage e non c'era. Ero entrato collegando un tubo dell'aspirapolvere al tubo di scappamento ma poi dopo neanche 1 minuto me ne sono uscito, avevo paura. Quello è stato il piu grande errore della mia vita e sembra proprio calcolato perché da allora non ho mai più avuto occasione di rifarlo, sono bloccato pensando a questo piano che non farò mai fin quando non mi metterò a fare l'oss e poi saluti saluti. Poi mi sembra ovvio che io non ho un sogno o un ambizione, sento dire di ragazzi piu piccoli di me che fanno l'università e sanno già cosa fare per il futuro, mentre io non so manco cosa fare perché sono solo, secondo voi penso a quello che voglio fare nella mia vita se passo gli anni a pensare di dovermi uccidere e affogando nella solitudine? Se mai riuscissi a parlare con uno psicologo faccia a faccia che aiuto potrebbe darmi? io sono proprio da rinchiudere, sono irrecuperabile secondo me neanche le medicine mi bastano per togliermi questi pensieri. Io sono lucido al 100%, sono consapevole delle mie azioni, voi sapete come posso uccidermi senza recarmi alcun dolore che ne so, con qualche mix di farmaci facili da prendere ? Io credo che la persona stessa abbia diritto di decidere se vivere o morire e non devono essere gli altri a dirlo. Se fossi stato uno ricco sfondato avrei creato tipo un test per depressi e se lo superi hai diritto a morire in modo indolore. Io non vedo proprio futuro in me, diciamoci le cose così come stanno mi faccio un piacere se sparisco perché sto solo soffrendo dal momento in cui sono nato e non voglio continuare. Parlo sempre dell'oss ma alla fine è solo un lavoro la mia vera preoccupazione è la solitudine, di farlo e restare solo, io questa sofferenza non la sopporto più ogni mattina che mi sveglio sempre a ripetermi le stesse cose.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentilissimo
Purtroppo qui non possiamo rispondere a più di un tot numero di post. Le ho indicato la strada. Consultori, colleghi online che operano gratuitamente. Tutto comincia da lei. Tutto funziona se solo lei lo vuole. Deve cercare una relazione sana con un/una collega e ripartire da lì. Lei non deve rassegnarsi, deve sperare e fare di tutto per rendere migliore la sua vita. È un suo diritto-dovere.
L’approccio fai-da-te non funziona nel suo caso. Il suo sforzo deve essere indirizzato a cercare una figura professionale con cui parlare, sfogarsi, cercare nuove risposte. Anziché focalizzarsi sugli aspetti negativi, focalizzi l’attenzione sul cercare un aiuto. Lo faccia prima possibile.

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

per completezza di informazioni operative rivolte a Lei e a coloro che ci leggono,
segnalo - tra le opportunità - che anche quest'anno è attivo il "BONUS PSICOTERAPIA GRATUITA", che permette
-a chi lo desidera e rientra nelle caratteristiche previste-
di effettuare un percorso di psicoterapia in modo del tutto gratuito.

Le persone interessate potranno entrare nei dettagli informativi leggendo qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9005-importante-bonus-psicoterapia-gratuita-anche-per-il-2023.html .

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/