La disoccupazione mi rende una persona insicura, paranoica e noiosa
Ciao a tutti, sono un ragazzo di 23 e premetto che ho già preso in considerazione l'idea di consultare uno psicologo dal vivo, ma nel frattempo vorrei alcuni chiarimenti.
Come avevo accennato ho 23 anni e sono alla ricerca di un lavoro da anni ed anni, il tutto è complicato (o da un certo punto di vista semplificato dal fatto che vorrei cercarlo altrove), anche perché c'è da dire che non ho fatto chissà quali passi da gigante per trovarne uno serio, e giustamente mi prendo le mie colpe.
Ora la questione di cui vorrei soffermarmi è il rapporto con le persone, ogni volta che inizio a parlare con qualcuno, parente o non, mi sento sempre frenato in quanto so, che per qualsiasi cosa si parli, si va sempre a finire sul discorso lavoro, ed è lì che io trovo sempre difficoltà in quanto quando dico alle persone che sono disoccupato loro rimangono un po senza parole, soprattutto quando dicono: "ok sei disoccupato, ma cosa ti piacerebbe fare?
", e li vi assicuro che parte un imbarazzo che dura molto, perché non ho idea di cosa mi piace fare, anzi spesso sono loro a dirmi: "secondo tu sei bravo a fare questo, provaci", ed il fatto che un'altra persona possa sapere più di me ciò che mi piace mi fa stare male.
Non so come affrontare queste situazioni, infatti molte volte mi privo di andare alle parti, evito di incontrare parenti e così via perché ormai va a finire sempre così, e proprio quando finalmente sembra che io possa aprirmi ed iniziare a parlare, ecco che come una calamita torna il problema del lavoro, giustamente non ne faccio una colpa alle persone perché è normale chiederlo, ed è per questo che io in prima persona evito queste situazioni.
Ora come ora la disoccupazione è il mio incubo, anzi il vero incubo è non avere uno scopo nella vita, questo è il fulcro principale, non la disoccupazione in sé.
Come avevo accennato ho 23 anni e sono alla ricerca di un lavoro da anni ed anni, il tutto è complicato (o da un certo punto di vista semplificato dal fatto che vorrei cercarlo altrove), anche perché c'è da dire che non ho fatto chissà quali passi da gigante per trovarne uno serio, e giustamente mi prendo le mie colpe.
Ora la questione di cui vorrei soffermarmi è il rapporto con le persone, ogni volta che inizio a parlare con qualcuno, parente o non, mi sento sempre frenato in quanto so, che per qualsiasi cosa si parli, si va sempre a finire sul discorso lavoro, ed è lì che io trovo sempre difficoltà in quanto quando dico alle persone che sono disoccupato loro rimangono un po senza parole, soprattutto quando dicono: "ok sei disoccupato, ma cosa ti piacerebbe fare?
", e li vi assicuro che parte un imbarazzo che dura molto, perché non ho idea di cosa mi piace fare, anzi spesso sono loro a dirmi: "secondo tu sei bravo a fare questo, provaci", ed il fatto che un'altra persona possa sapere più di me ciò che mi piace mi fa stare male.
Non so come affrontare queste situazioni, infatti molte volte mi privo di andare alle parti, evito di incontrare parenti e così via perché ormai va a finire sempre così, e proprio quando finalmente sembra che io possa aprirmi ed iniziare a parlare, ecco che come una calamita torna il problema del lavoro, giustamente non ne faccio una colpa alle persone perché è normale chiederlo, ed è per questo che io in prima persona evito queste situazioni.
Ora come ora la disoccupazione è il mio incubo, anzi il vero incubo è non avere uno scopo nella vita, questo è il fulcro principale, non la disoccupazione in sé.
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>>> "ok sei disoccupato, ma cosa ti piacerebbe fare?"
È la domanda più sensata che tu possa ricevere.
Quello che a te dà fastidio, il tuo incubo, probabilmente non è tanto la disoccupazione, perché se davvero fosse questo un lavoro l'avresti già trovato. Dovei sei adesso oppure altrove.
Quello che ti dà fastidio è ciò che gli altri possono pensare di te perché sei disoccupato.
Se riuscissi a superare questo fastidio, restando disoccupato, probabilmente lo faresti.
È la domanda più sensata che tu possa ricevere.
Quello che a te dà fastidio, il tuo incubo, probabilmente non è tanto la disoccupazione, perché se davvero fosse questo un lavoro l'avresti già trovato. Dovei sei adesso oppure altrove.
Quello che ti dà fastidio è ciò che gli altri possono pensare di te perché sei disoccupato.
Se riuscissi a superare questo fastidio, restando disoccupato, probabilmente lo faresti.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 20/02/2023.
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