Lui non sa se quello che prova è amore o volere bene
Buongiorno, Io ed il mio ragazzo siamo in un momento di crisi/pausa
Stiamo insieme da un anno e poco più, ci conosciamo da 3 anni in quanto abbiamo frequentato la stessa Università e quindi prima di tutto siamo stati amici.
abbiamo caratteri molto diversi e alle volte difficili io sono molto irascibile, permalosa e testarda, inizialmente anche diffidente ma se trovo la persona giusta mi apro e cerco di dare il massimo lui molto buono ma anche molto chiuso, fa fatica ad esprimere quello che pensa e alle volte preferisce non dirle le cose
Il tutto è iniziato da parte sua, io lo vedevo come amico e manco mi ero accorta che potevo interessagli.
Inizialmente io non ero sicura, sopratutto anche perché stavo passando un periodo brutto della mia vita in cui pensavo che lo avrei fatto solo soffrire
Lui comunque mi sta vicina, mi fa sentire amata, ci mette tutto l’impegno possibile sia per farmi stare bene sia per creare una relazione
La nostra relazione non è sempre, direi mai, stata perfetta, di discussione ce ne sono state un po’, sempre partite da me ma molte condivise
Nella prima piccola discussione (lui era in vacanza con amici/e conoscenti e non) mi sono accorta di essere un po’ gelosa, ma non nel senso possessivo della cosa, bensì nel fatto che lui essendo così chiuso non tendeva a raccontarmi molto, quasi nulla, e ciò faceva si che io pensassi che volesse tenermi qualcosa nascosto e mi faceva male pensare che potesse divertirsi senza di me non sentendo il bisogno di raccontarmi cosa faceva ecc
Ovviamente chiariamo, stiamo bene insieme, facciamo cose e ci amiamo
È arrivato poi il fatidico momento della laurea, momento bello ma altrettanto pauroso perché non sai cosa ti aspetta dopo, se non un grosso cambiamento a cui non sei abituato
Lui trova lavoro ancora prima di laurearsi, anche se dubbioso sull’accettarlo e io lo sostengo su ogni decisione che avrebbe preso.
Io invece inizialmente sono carica, invio candidature e faccio un colloquio, ma poi inizio a sentirmi una fallita, non riuscendo a trovare niente e vendendo che tutte le persone che fanno parte della mia vita in un modo o nell’altro si sono realizzate.
Altra discussione, in cui io gli dico che mi sento trascurata, non mi da le attenzioni che merito, vorrei capire il perché è non arrivare a lasciarci (è vero l’ho detto ma non l’ho mai veramente pensato).
Lui risponde dicendo che è vero, che ha voglia di provare a cambiare le cose che non ci fanno stare bene, che il sentimento c’è, ma che non sa se è in grado o perlomeno subito e sopratutto non vuole vedermi stare così male.
Ci riappacifichiamo è tutto torna ad essere oggettivamente più o meno ok.
Fino a settimana scorsa in cui lui mi dice che è in un periodo strano, che vuole stare da solo ma che con me ci sta bene, dice anche che abbiamo caratteri troppo diversi, gli sembra che non andiamo più d’accordo e che sia diventato abitudine; al mio ti amo lui risponde io non lo so, lui inizialmente dice forse è meglio prenderci una pausa, io dico stupidamente no, lui mi dice forse è meglio chiuderla. Me ne vado da casa sua che ero distrutta (abitiamo a 1.20h di distanza).
Il giorno dopo decido di scrivergli per vederci in quanto volevo delle spiegazioni sui motivi e più che altro volevo una decisione sui suoi sentimenti. Lui risponde dicendo che va bene ma che aveva bisogno di qualche giorno per pensarci.
Io accetto, decido di lasciargli lo spazio richiesto, però non nego di non averlo sentito, sia perché non avevamo concordato un giorno, quindi una volta gli ho scritto per quello e la volta dopo gli ho scritto dicendogli che avevo bisogno di dirgli delle cose che non gli avevo mai detto (è vero, in quanto ci sono arrivata grazie a questi giorni) e che quindi volevo vederlo prima che lui prendesse una decisione, ma che davvero rispettavo il suo bisogno di tempo e quindi lascio a lui la decisione.
Lui mi dice che ci pensa e concordiamo per il giorno che voleva lui inizialmente.
Ci vediamo. Io parlo per prima, gli dico tutto quello che volevo dirgli, anche cose personali che non gli avevo mai detto ma che in quel momento sentivo la necessità di dirgli e di quanto mi è stato di supporto; gli faccio capire che ho sbagliato anche io (ero diventata fredda senza motivo nell’ultima settimana) e gli chiedo scusa; gli dico che secondo me non è vero che non è innamorato, sicuramente ci sta non come prima, ma che secondo me tutto è influenzato dal periodo di cambiamento, dalla sua confusione ecc; gli dico che io ho voglia di farlo rinnamorare come prima, di aiutarlo a capire che gli succede e ho voglia di provarci di nuovo, dicendogli però che non voglio obbligarlo.
Anche lui inizialmente si scusa per come ha agito la volta prima, mi dice che ancora non sa se quello che prova è amore o è il volere bene dopo una relazione di un anno e amicizia di più. Mi dice che si sente come se fosse in una bolla, che in dei momenti non riesce nemmeno a pensare. Mi dice che non vorrebbe dirmi si, per ritrovarsi dopo due settimane nella stessa situazione e che preferirebbe dire di no anche se poi la situazione (e quindi anche i sentimenti presumo) potrebbero cambiare. Inoltre mi dice che lui quando sta con una persona vuole starci bene al 100%, sennò preferisce non starci. Lui mi confessa che gli era successa la stessa cosa con la sua ex, sempre in un periodo di cambiamento, e mi fa capire che ha paura che tanto vada allo stesso modo. Io gli dico che magari è davvero una coincidenza, però che le persone cambiano e anche i momenti e quindi non si può sapere. Gli richiedo se lui vuole provarci e lui risponde va bene. Glielo richiedo perché vedevo che non era convito al 100% e lui dice di si. Gli dico va bene, che voglio provare a lasciargli spazio se è quello che gli serve, e anche abbattere l’abitudine di vederci tutto il fine settimana (dato che facevamo così fino ad ora non stando troppo vicini) o magari sentendoci anche meno e non per forza tutto il giorno, però che comunque un minimo vorrei essere inclusa, perché sennò non avrebbe senso.
Ci abbracciamo e ci baciamo. Parliamo un po’ di altro. Prima che se ne vada glielo richiedo, lui conferma in altra volta, io gli dico che va bene e se per favore ci prova non pensando solo in negativo. Ci ribaciamo e torna a casa.
Durante tutta la chiacchierata, entrambi abbiamo mantenuto la calma, senza alzare la voce, e almeno dal mio punto di vista abbiamo detto cose sincere. Ma lui era molto cupo nell’espressione, non so se azzardo a dire triste pero sicuramente non felice.
Io non so che pensare, capisco anche che è anche troppo presto per pensarci. Ma la mia paura è che lui mi ha abbia detto di riprovarci senza che lo pensasse veramente, e che quindi non cambi molto la situazione; in un certo senso ho paura di essermi fasciata la testa. Io sono innamorata quindi lo spetterei anche altre molle vite, però ad una certa vorrei capire anche io perché penso che sia giusto. Vorrei avere una vostra opinione.
Grazie
Stiamo insieme da un anno e poco più, ci conosciamo da 3 anni in quanto abbiamo frequentato la stessa Università e quindi prima di tutto siamo stati amici.
abbiamo caratteri molto diversi e alle volte difficili io sono molto irascibile, permalosa e testarda, inizialmente anche diffidente ma se trovo la persona giusta mi apro e cerco di dare il massimo lui molto buono ma anche molto chiuso, fa fatica ad esprimere quello che pensa e alle volte preferisce non dirle le cose
Il tutto è iniziato da parte sua, io lo vedevo come amico e manco mi ero accorta che potevo interessagli.
Inizialmente io non ero sicura, sopratutto anche perché stavo passando un periodo brutto della mia vita in cui pensavo che lo avrei fatto solo soffrire
Lui comunque mi sta vicina, mi fa sentire amata, ci mette tutto l’impegno possibile sia per farmi stare bene sia per creare una relazione
La nostra relazione non è sempre, direi mai, stata perfetta, di discussione ce ne sono state un po’, sempre partite da me ma molte condivise
Nella prima piccola discussione (lui era in vacanza con amici/e conoscenti e non) mi sono accorta di essere un po’ gelosa, ma non nel senso possessivo della cosa, bensì nel fatto che lui essendo così chiuso non tendeva a raccontarmi molto, quasi nulla, e ciò faceva si che io pensassi che volesse tenermi qualcosa nascosto e mi faceva male pensare che potesse divertirsi senza di me non sentendo il bisogno di raccontarmi cosa faceva ecc
Ovviamente chiariamo, stiamo bene insieme, facciamo cose e ci amiamo
È arrivato poi il fatidico momento della laurea, momento bello ma altrettanto pauroso perché non sai cosa ti aspetta dopo, se non un grosso cambiamento a cui non sei abituato
Lui trova lavoro ancora prima di laurearsi, anche se dubbioso sull’accettarlo e io lo sostengo su ogni decisione che avrebbe preso.
Io invece inizialmente sono carica, invio candidature e faccio un colloquio, ma poi inizio a sentirmi una fallita, non riuscendo a trovare niente e vendendo che tutte le persone che fanno parte della mia vita in un modo o nell’altro si sono realizzate.
Altra discussione, in cui io gli dico che mi sento trascurata, non mi da le attenzioni che merito, vorrei capire il perché è non arrivare a lasciarci (è vero l’ho detto ma non l’ho mai veramente pensato).
Lui risponde dicendo che è vero, che ha voglia di provare a cambiare le cose che non ci fanno stare bene, che il sentimento c’è, ma che non sa se è in grado o perlomeno subito e sopratutto non vuole vedermi stare così male.
Ci riappacifichiamo è tutto torna ad essere oggettivamente più o meno ok.
Fino a settimana scorsa in cui lui mi dice che è in un periodo strano, che vuole stare da solo ma che con me ci sta bene, dice anche che abbiamo caratteri troppo diversi, gli sembra che non andiamo più d’accordo e che sia diventato abitudine; al mio ti amo lui risponde io non lo so, lui inizialmente dice forse è meglio prenderci una pausa, io dico stupidamente no, lui mi dice forse è meglio chiuderla. Me ne vado da casa sua che ero distrutta (abitiamo a 1.20h di distanza).
Il giorno dopo decido di scrivergli per vederci in quanto volevo delle spiegazioni sui motivi e più che altro volevo una decisione sui suoi sentimenti. Lui risponde dicendo che va bene ma che aveva bisogno di qualche giorno per pensarci.
Io accetto, decido di lasciargli lo spazio richiesto, però non nego di non averlo sentito, sia perché non avevamo concordato un giorno, quindi una volta gli ho scritto per quello e la volta dopo gli ho scritto dicendogli che avevo bisogno di dirgli delle cose che non gli avevo mai detto (è vero, in quanto ci sono arrivata grazie a questi giorni) e che quindi volevo vederlo prima che lui prendesse una decisione, ma che davvero rispettavo il suo bisogno di tempo e quindi lascio a lui la decisione.
Lui mi dice che ci pensa e concordiamo per il giorno che voleva lui inizialmente.
Ci vediamo. Io parlo per prima, gli dico tutto quello che volevo dirgli, anche cose personali che non gli avevo mai detto ma che in quel momento sentivo la necessità di dirgli e di quanto mi è stato di supporto; gli faccio capire che ho sbagliato anche io (ero diventata fredda senza motivo nell’ultima settimana) e gli chiedo scusa; gli dico che secondo me non è vero che non è innamorato, sicuramente ci sta non come prima, ma che secondo me tutto è influenzato dal periodo di cambiamento, dalla sua confusione ecc; gli dico che io ho voglia di farlo rinnamorare come prima, di aiutarlo a capire che gli succede e ho voglia di provarci di nuovo, dicendogli però che non voglio obbligarlo.
Anche lui inizialmente si scusa per come ha agito la volta prima, mi dice che ancora non sa se quello che prova è amore o è il volere bene dopo una relazione di un anno e amicizia di più. Mi dice che si sente come se fosse in una bolla, che in dei momenti non riesce nemmeno a pensare. Mi dice che non vorrebbe dirmi si, per ritrovarsi dopo due settimane nella stessa situazione e che preferirebbe dire di no anche se poi la situazione (e quindi anche i sentimenti presumo) potrebbero cambiare. Inoltre mi dice che lui quando sta con una persona vuole starci bene al 100%, sennò preferisce non starci. Lui mi confessa che gli era successa la stessa cosa con la sua ex, sempre in un periodo di cambiamento, e mi fa capire che ha paura che tanto vada allo stesso modo. Io gli dico che magari è davvero una coincidenza, però che le persone cambiano e anche i momenti e quindi non si può sapere. Gli richiedo se lui vuole provarci e lui risponde va bene. Glielo richiedo perché vedevo che non era convito al 100% e lui dice di si. Gli dico va bene, che voglio provare a lasciargli spazio se è quello che gli serve, e anche abbattere l’abitudine di vederci tutto il fine settimana (dato che facevamo così fino ad ora non stando troppo vicini) o magari sentendoci anche meno e non per forza tutto il giorno, però che comunque un minimo vorrei essere inclusa, perché sennò non avrebbe senso.
Ci abbracciamo e ci baciamo. Parliamo un po’ di altro. Prima che se ne vada glielo richiedo, lui conferma in altra volta, io gli dico che va bene e se per favore ci prova non pensando solo in negativo. Ci ribaciamo e torna a casa.
Durante tutta la chiacchierata, entrambi abbiamo mantenuto la calma, senza alzare la voce, e almeno dal mio punto di vista abbiamo detto cose sincere. Ma lui era molto cupo nell’espressione, non so se azzardo a dire triste pero sicuramente non felice.
Io non so che pensare, capisco anche che è anche troppo presto per pensarci. Ma la mia paura è che lui mi ha abbia detto di riprovarci senza che lo pensasse veramente, e che quindi non cambi molto la situazione; in un certo senso ho paura di essermi fasciata la testa. Io sono innamorata quindi lo spetterei anche altre molle vite, però ad una certa vorrei capire anche io perché penso che sia giusto. Vorrei avere una vostra opinione.
Grazie
[#1]
Gentilissima lettrice,
prima di chiedersi e interrogarsi sui sentimenti che il suo ragazzo prova per lei, sarebbe opportuno che lei si interrogasse sui suoi sentimenti ovvero se la sua richiesta di riprovarci non risieda nella sensazione che lui si stava allontanando dalla relazione o dalla paura che la storia sarebbe potuta finire. La distanza geografica , l'attuale insoddisfazione professionale potrebbero aver minato una sua sicurezza personale e in acque agitate della vita anche una piccola boa sembra talvolta un porto sicuro.... Conceda del tempo a lui per le sue riflessioni, e allo stesso tempo si prenda il "suo " tempo per riflettere su ciò che può rendere felice lei .
Molti saluti e auguri
prima di chiedersi e interrogarsi sui sentimenti che il suo ragazzo prova per lei, sarebbe opportuno che lei si interrogasse sui suoi sentimenti ovvero se la sua richiesta di riprovarci non risieda nella sensazione che lui si stava allontanando dalla relazione o dalla paura che la storia sarebbe potuta finire. La distanza geografica , l'attuale insoddisfazione professionale potrebbero aver minato una sua sicurezza personale e in acque agitate della vita anche una piccola boa sembra talvolta un porto sicuro.... Conceda del tempo a lui per le sue riflessioni, e allo stesso tempo si prenda il "suo " tempo per riflettere su ciò che può rendere felice lei .
Molti saluti e auguri
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
[#2]
>>> La nostra relazione non è sempre, direi mai, stata perfetta, di discussione ce ne sono state un po’, sempre partite da me ma molte condivise
Nessuna relazione è perfetta, ogni relazione può andare incontro a discussioni, Specie quando sono cercate.
Riconoscere di essere irascibile, permalosa, testarda e gelosa (per insicurezza, da come presenti quell'episodio di gelosia) è un buon inizio, ma non basta. Se vuoi donare alla tua relazione maggior serenità dovresti sforzarti di imparare l'autocontrollo e non trovare pretesti per discutere spesso in modo acceso.
>>> gli dico che secondo me non è vero che non è innamorato
Ottima mossa, potremmo dire una bella ciliegina su tutto il resto.
Se lui ti sembra assente e insicuro della vostra relazione, è quasi certamente perché con le tue intemperanze la stai attivamente rovinando. Lui è più introverso e quindi gradirebbe forse non essere stimolato continuamente e costretto a giustificarsi di un problema che apparentemente è solo tuo: le attenzioni non ti bastano mai.
Discutere la relazione resta il modo più efficace per farla naufragare.
Perciò, ripeto, è apprezzabile la tua onestà nel descrivere il vostro comportamento, ma è necessario che impari a cambiare perché altrimenti ti troverai sempre di fronte a questo problema. O in questa relazione, o in altre.
Nessuna relazione è perfetta, ogni relazione può andare incontro a discussioni, Specie quando sono cercate.
Riconoscere di essere irascibile, permalosa, testarda e gelosa (per insicurezza, da come presenti quell'episodio di gelosia) è un buon inizio, ma non basta. Se vuoi donare alla tua relazione maggior serenità dovresti sforzarti di imparare l'autocontrollo e non trovare pretesti per discutere spesso in modo acceso.
>>> gli dico che secondo me non è vero che non è innamorato
Ottima mossa, potremmo dire una bella ciliegina su tutto il resto.
Se lui ti sembra assente e insicuro della vostra relazione, è quasi certamente perché con le tue intemperanze la stai attivamente rovinando. Lui è più introverso e quindi gradirebbe forse non essere stimolato continuamente e costretto a giustificarsi di un problema che apparentemente è solo tuo: le attenzioni non ti bastano mai.
Discutere la relazione resta il modo più efficace per farla naufragare.
Perciò, ripeto, è apprezzabile la tua onestà nel descrivere il vostro comportamento, ma è necessario che impari a cambiare perché altrimenti ti troverai sempre di fronte a questo problema. O in questa relazione, o in altre.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
Per prima cosa vi ringrazio per le risposte e per il tempo speso.
Dottoressa, la ringrazio per quello che ha detto, sicuramente rifletterò anche io sui miei sentimenti.
Volevo chiederle un chiarimento sulla frase La distanza geografica , l'attuale insoddisfazione professionale potrebbero aver minato una sua sicurezza personale e in acque agitate della vita anche una piccola boa sembra talvolta un porto sicuro.... non capisco a cosa si riferisce, se può spiegarmi in maniera più semplice. Inoltre volevo chiederle un consiglio: voglio davvero concedergli il tempo per pensare, ma nel mentre secondo lei è sbagliato che io gli chieda di vederci?
Per il Dottore:
Ha effettivamente ragione su tutto, la ringrazio per averlo messo per scritto perché penso che oltre che a riconoscerlo per cambiare è necessario anche un parere esterno. Chiedo anche a lei se sbaglio nel chiedergli di vederci.
Vi ringrazio nuovamente.
Dottoressa, la ringrazio per quello che ha detto, sicuramente rifletterò anche io sui miei sentimenti.
Volevo chiederle un chiarimento sulla frase La distanza geografica , l'attuale insoddisfazione professionale potrebbero aver minato una sua sicurezza personale e in acque agitate della vita anche una piccola boa sembra talvolta un porto sicuro.... non capisco a cosa si riferisce, se può spiegarmi in maniera più semplice. Inoltre volevo chiederle un consiglio: voglio davvero concedergli il tempo per pensare, ma nel mentre secondo lei è sbagliato che io gli chieda di vederci?
Per il Dottore:
Ha effettivamente ragione su tutto, la ringrazio per averlo messo per scritto perché penso che oltre che a riconoscerlo per cambiare è necessario anche un parere esterno. Chiedo anche a lei se sbaglio nel chiedergli di vederci.
Vi ringrazio nuovamente.
[#4]
No, ovviamente non sbagli a chiedergli di rivederlo. Potrebbe essere una delle occasioni che vi resta per ricostruire un rapporto.
Se però ti lascerai prendere dalle tue ansie e ti comporterai allo stesso modo, facendo pressioni e avanzando richieste, è un'occasione che potrebbe facilmente andare sprecata.
Impara il vivi e lascia vivere. Stare insieme non vuol dire disporre di una stampella. Prima impari a stare bene con te stessa innanzitutto, e meglio starai quando sei con l'altro.
Se però ti lascerai prendere dalle tue ansie e ti comporterai allo stesso modo, facendo pressioni e avanzando richieste, è un'occasione che potrebbe facilmente andare sprecata.
Impara il vivi e lascia vivere. Stare insieme non vuol dire disporre di una stampella. Prima impari a stare bene con te stessa innanzitutto, e meglio starai quando sei con l'altro.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Buonasera gent.ma lettrice,
intendevo dire di puntare su sè stessa in questo momento sulla sua vita, e di non concentrare tutte le sue attenzioni su di lui o sulla vostra relazione.
In riferimento alla sua seconda domanda, concordo con la risposta del collega, può essere opportuno che vi rivediate , anche se suggerirei di non accelerare lasciandosi guidare dall'ansia, spesso questa ultima è una pessima consigliera e potrebbe compromettere l'incontro.
Ci riscriva se lo desidera.
Molti saluti e auguri.
intendevo dire di puntare su sè stessa in questo momento sulla sua vita, e di non concentrare tutte le sue attenzioni su di lui o sulla vostra relazione.
In riferimento alla sua seconda domanda, concordo con la risposta del collega, può essere opportuno che vi rivediate , anche se suggerirei di non accelerare lasciandosi guidare dall'ansia, spesso questa ultima è una pessima consigliera e potrebbe compromettere l'incontro.
Ci riscriva se lo desidera.
Molti saluti e auguri.
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.3k visite dal 17/02/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.