Paura di essere una cattiva persona, é normale ?
Da circa un anno sto affrontando un percorso con una psicologa che mi ha aiutato ad accettare il mio lato fragile e sensibile che prima rifiutavo e avevo paura di mostrarlo agli altri.
In questo periodo ho avuto ansia e altri sintomi spiacevoli ma ad oggi dopo il percorso piano piano mi sto sentendo meglio.
Preso consapevolezza di questo lato di me é cominciata la paura di essere una brutta persona.
Per i la mia famiglia i miei amici e colleghi sono sempre stata una persona presente, buona, comprensiva e disponibile, infatti tante volte é successo che io rinunciassi a qualcosa per me per darla a loro.
Sono sempre stata una persona buona sensibile ed empatica con tutti e cercavo (quando c’era) di reprimere la mia invidia e fare la cosa giusta.
Ora da qualche giorno mi é venuta la paura di essere una cattiva persona e di essere stata così solo per avere una buona immagine di me.
Non so se sia così o meno forse é solo una paranoia ma ho molta paura.
In questo periodo ho avuto ansia e altri sintomi spiacevoli ma ad oggi dopo il percorso piano piano mi sto sentendo meglio.
Preso consapevolezza di questo lato di me é cominciata la paura di essere una brutta persona.
Per i la mia famiglia i miei amici e colleghi sono sempre stata una persona presente, buona, comprensiva e disponibile, infatti tante volte é successo che io rinunciassi a qualcosa per me per darla a loro.
Sono sempre stata una persona buona sensibile ed empatica con tutti e cercavo (quando c’era) di reprimere la mia invidia e fare la cosa giusta.
Ora da qualche giorno mi é venuta la paura di essere una cattiva persona e di essere stata così solo per avere una buona immagine di me.
Non so se sia così o meno forse é solo una paranoia ma ho molta paura.
[#1]
Come mostrato nel tuo consulto precedente, soffri probabilmente di una tendenza ossessiva, cioè ansia, unita a scarsa autostima.
>>> tante volte é successo che io rinunciassi a qualcosa per me per darla a loro
E questo non va bene. Perché facendo così alla fine tutti ti cercano per ciò che tu puoi fare per loro. Non per quello che sei come persona.
Perciò non si tratta di "accettare il proprio lato fragile e sensibile". Semmai si tratta di rafforzarlo e soprattutto di cambiare i comportamenti che alimentano l'ansia.
Rivolgiti a uno psicoterapeuta spiegando bene il problema.
>>> tante volte é successo che io rinunciassi a qualcosa per me per darla a loro
E questo non va bene. Perché facendo così alla fine tutti ti cercano per ciò che tu puoi fare per loro. Non per quello che sei come persona.
Perciò non si tratta di "accettare il proprio lato fragile e sensibile". Semmai si tratta di rafforzarlo e soprattutto di cambiare i comportamenti che alimentano l'ansia.
Rivolgiti a uno psicoterapeuta spiegando bene il problema.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta,
Ma io credo sia normale e giusto rinunciare a qualcosa in un rapporto proprio per il bene che si prova per l altra persona. Per quanto riguarda la mia autostima in passato ci ho lavorato molto su me stessa ed ero arrivata in un momento della mia vita in cui stavo benissimo con me stessa e con gli altri. Non le nego che ultimamente é come se fosse scesa totalmente e che tutto il mio lavoro precedente risulta quasi inutile. Ho sempre avuto un carattere da leader e così mi vedevo, poi quando mi sono sentita minacciata dalle mie paure ( quella di mostrarmi vulnerabile e fragile soprattutto agli occhi delle altre persone) é partita la mia ansia. Credo che infondo la paura che gli altri vedessero la mia fragilità fosse la mia. Avevo un modo di vedere questi lati totalmente sbagliato. Con la mia psicologa abbiamo lavorato sul fatto di non vedere questo lato di me come una cosa da nascondere. Ho sofferto di bullismo alle scuole medie e quando sono andata alle superiori ho cercato di nascondere le mie debolezze per non essere attaccata e così infatti é stato, ho costruito delle bellissime amicizie dove ero libera di mostrarmi come ero. Trasferita a Roma a 18 anni per studio forse ho riattivato quel meccanismo di difesa che negli anni, visto che sto crescendo, forse non é più funzionale per me.
Ma io credo sia normale e giusto rinunciare a qualcosa in un rapporto proprio per il bene che si prova per l altra persona. Per quanto riguarda la mia autostima in passato ci ho lavorato molto su me stessa ed ero arrivata in un momento della mia vita in cui stavo benissimo con me stessa e con gli altri. Non le nego che ultimamente é come se fosse scesa totalmente e che tutto il mio lavoro precedente risulta quasi inutile. Ho sempre avuto un carattere da leader e così mi vedevo, poi quando mi sono sentita minacciata dalle mie paure ( quella di mostrarmi vulnerabile e fragile soprattutto agli occhi delle altre persone) é partita la mia ansia. Credo che infondo la paura che gli altri vedessero la mia fragilità fosse la mia. Avevo un modo di vedere questi lati totalmente sbagliato. Con la mia psicologa abbiamo lavorato sul fatto di non vedere questo lato di me come una cosa da nascondere. Ho sofferto di bullismo alle scuole medie e quando sono andata alle superiori ho cercato di nascondere le mie debolezze per non essere attaccata e così infatti é stato, ho costruito delle bellissime amicizie dove ero libera di mostrarmi come ero. Trasferita a Roma a 18 anni per studio forse ho riattivato quel meccanismo di difesa che negli anni, visto che sto crescendo, forse non é più funzionale per me.
[#3]
>>> Ma io credo sia normale e giusto rinunciare a qualcosa in un rapporto proprio per il bene che si prova per l altra persona
Certo, fino a quando non diventa un pretesto per obbedire inconsapevolmente all'impulso di compiacere gli altri, per via della scarsa autostima.
La vita è tutta questione di equilibrio.
Credo che il lavoro terapeutico che stai facendo debba mettere di più l'accento sul cambiare i tuoi comportamenti in primo luogo, per cambiare di conseguenza ciò che senti.
Certo, fino a quando non diventa un pretesto per obbedire inconsapevolmente all'impulso di compiacere gli altri, per via della scarsa autostima.
La vita è tutta questione di equilibrio.
Credo che il lavoro terapeutico che stai facendo debba mettere di più l'accento sul cambiare i tuoi comportamenti in primo luogo, per cambiare di conseguenza ciò che senti.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.3k visite dal 08/02/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.