Crisi coniugale

Buongiorno a tutti,
scrivo perchè da qualche mese sto passando una vera e propria crisi con mia moglie.
Siamo sposati da poco, abbiamo una bimba di 4 anni.

in pratica lei mi accusa di essere sempre assente nei momenti suoi di difficoltà, dice che sono con la testa per aria, che non l'ascolto mai e inizia ad insultarmi, sono uno stupido, non sono uomo, non prendo mai l'iniziativa in niente, e altri insulti che preferisco non scrivere, in sostanza che sono piatto e che devo tirare fuori gli attributi.

dice che si sente sola e che non ha spalla su cui piangere o uno stimolo a reagire.
Credetemi che io ci provo, ma qualsiasi cosa faccia non va bene, questo è il punto, se glielo faccio notare mi dice che devo stare zitto, se provo a spiegare il mio punto di vista non va bene perchè lei in quel momento la persona che non sta bene e non posso replicare.
Dove sto sbagliando?

vi ringrazio anticipatamente
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Dr.ssa Mariateresa Di Taranto Psicologo 190 19
Gentile utente,

purtroppo le crisi di coppia generano frequentemente distanza, incomprensione ed incomunicabilità. Attraverso queste accuse sua moglie, sta cercando probabilmente di dirle qualcosa, forse che vorrebbe che lei fosse più presente. Probabilmente, e se fosse così lo capirei, lei, sentendosi accusato da sua moglie, cerca a sua volta di difendersi da tali accuse, e questo non le permette di cogliere il senso delle sue parole, al di là degli appellativi e dei toni.
Se fosse così, sarebbe legittimo, in quanto, generalmente quando ci sentiamo aggrediti o accusati, cerchiamo di difenderci, legittimamente. Cerchiamo di ripristinare la nostra immagine, che percepiamo attaccata, o comunque di proteggerci dalla persona da cui ci sentiamo aggrediti.

La rabbia è uno dei volti del dolore. Spesso indossiamo la maschera della rabbia per non dover riconoscere che siamo stati feriti in profondità, per sentirci meno fragili, per convincerci che abbiamo il potere di cambiare le cose. Forse sua moglie si sente profondamente vulnerabile e reagisce così. Forse sta cercando di sortire in lei un effetto attraverso queste accuse.

Inoltre, il fatto che abbiate una bambina di 4 anni, può rendere la situazione ulteriormente delicata. In genere i bambini, soprattutto se piccoli, non comprendendo a fondo il conflitto dei genitori, se ne fanno carico e possono attribuirsi delle colpe. Possono anche sviluppare emozioni dolorose e complesse quali paura dell'abbandono, confusione, senso di colpa, tendenza a schierarsi dalla parte di un genitore o dell'altro. E anche se si evita di litigare in presenza dei figli, come si dovrebbe fare, questi sono spesso abili ad intuire i conflitti.
I conflitti infatti possono essere manifesti, oppure taciti.

Le suggerisco di provare a parlare con sua moglie, esprimendo le sue emozioni, il suo sentirsi accusato ed impotente. Cerchi di manifestare i suoi vissuti, esattamente come ha fatto qui. Cerchi di esprimere anche la sua difficoltà nel non sapere come comportarsi, provando allo stesso tempo, a cogliere quali sono i bisogni di sua moglie. Cosa sua moglie le sta dicendo, al di là delle accuse.
Se dovesse avere difficoltà, si rivolga ad uno psicoterapeuta per una valutazione ed un'eventuale terapia di coppia. In tali casi, la presenza di un esperto che sappia mediare un conflitto e conciliare dei bisogni che sembrano inconciliabili, può offrire alla coppia un'occasione per conoscerci meglio e superare le difficoltà.
La crisi, costituendo una rottura, può divenire un'opportunità di cambiamento e di crescita.

Le auguro al più presto di superare le sue difficoltà.

Cordiali Saluti.

Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it