Disturbo ossessivo puro e disturbo ossessivo di personalità

Salve dottori.

In terapia la dottoressa si è lasciata scappare che ho il DOC di personalità, ed è verissimo.
Mi limita nei rapporti interpersonali stretti.
Non riesco a scherzare, mi sento sempre offeso, non riesco a stare in armonia e in confidenza.
E mi viene l'ansia per paura mi accada qualcosa che mi faccia esplodere. ansia spesso dalla mattina alla sera (adesso moderata).
Però per la terapeuta la mia migliore amica (che è l'esatto opposto di me), mi fa solo del bene con i suoi trigger, ai fini terapeutici.
Speriamo bene, è più difficile da superare questo disturbo, il classico doc ormai sembra acqua passata ma a volte torna con dubbi sulle relazioni (legati al doc di personalità) quindi mi sento tormentato da due doc, ed è sfiancante.
Sto facendo esposizione per ora, ce la sto mettendo tutta, ma ho paura.
I disturbi di personalità sono complicati... La terapeuta è cognitivo comportamentale e schema therapy e mi ha aiutato davvero tanto.
Però spesso mi sento scoraggiato e ingabbiato dai miei schemi.
Ci ho lavorato (bimbo maltrattato, genitore esigente, difesa), ma spesso mi scoraggio. sono quasi alla fine della terapia, manca l'ultimo step "accettare le ossessioni".
che ne pensate dottori? ho paura di non cambiare mai. vivo spesso con l'ansia di non avere tutto sotto controllo. spesso mi capita di pensare che la terapeuta stia sbagliando e che ho ragione io nelle cose che dico..
saluti e grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Un terapeuta non "si lascia scappare" una diagnosi: o decide di comunicarla oppure decide di non comunicarla. E anche quando la comunica esiste sempre un margine d'errore, specialmente nei disturbi di personalità che sono fra le diagnosi più difficili.

I sintomi che descrive sembrano più appartenere a un problema di ansia generalizzata con sfumature sia ossessive che paranoiche.

I dubbi sulle relazioni non bastano per configurare un disturbo ossessivo di personalità, si può benissimo soffrire di disturbo ossessivo (non di personalità) con dubbi sulle relazioni.

Lei sembra interessato a ricevere un parere rassicurante con la più classica delle richieste ossessive, "Che ne pensate?", e anche se dice che la terapia attuale le è servita tanto, cosa che non metto in dubbio, è evidente che sta ancora soffrendo.

Le suggerirei pertanto di chiedere un secondo parere a un terapeuta di diverso orientamento, ad esempio strategico.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
sì, ha detto semplicemente che la mia personalità ha lati ossessivi, magari ho sbagliato ho io a interpretarla creandomi una diagnosi ad hoc?
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Utente
Utente
che parere dovrei chiedere dottore? ho il DOC
si sto ancora soffrendo, per ora sto facendo esposizione e prevenzione della risposta, l'ansia si è ridotta per fortuna a livelli moderati
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ha detto semplicemente che la mia personalità ha lati ossessivi

Questo però non vuol dire "disturbo di personalità ossessivo compulsivo". Quindi forse è lei che ha interpretato in modo errato.

A meno che la dottoressa non le abbia detto chiaramente: "Lei soffre di disturbo ossessivo compulsivo di personalità".

Esposizione e prevenzione della risposta possono funzionare, ma quando non funzionano o non risolvono del tutto, occorre passare a tecniche ancora più incisive. Il secondo parere serve appunto a valutare questa possibilità.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Utente
Utente
quindi pensa che un diverso trattamento sia migliore? dovrei cambiare dei miei lati, secondo la terapeuta, "disfunzionali".
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Penso che farebbe bene a prenderne in considerazione la possibilità, ma potrà saperlo solo a posteriori. Rivolgendosi a un terapeuta strategico potrà capirlo già dopo la prima seduta.

>>> dovrei cambiare dei miei lati, secondo la terapeuta, "disfunzionali"

Questa è un'ovvietà, in terapia si va proprio per questo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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