Perdere i sentimenti
Buonasera, voglio parlare dei miei sentimenti che sono scomparsi o diminuiti non capisco.
ero una mamma molto ansiosa molto iper protettiva ora da qualche giorno esattamente dalla settimana scorsa quando ho avuto la riunione con la scuola per parla di mia figlia di 9anni e ha bisogno di un ortofonista perché a problema di apprendimento scolastico mi sono messa a piangere e ho chiamato mia madre egli o detto che non sono una buona madre è ho fallito non servo a niente e da lì ho perso i miei sentimenti non sono più come quelli di prima come per esempio di voler bene hai miei figli in maniera morbosa e di avere sempre paura che qualcosa di brutto può succedere vivevo veramente con una forte ansia e mi sento male al pensiero di non avere quei sentimenti forti e morbosi e di non avere entusiasmo, tristezza, paura insomma mi sento vuota ma questo non solo con i miei figli ma anche con tutte le persone che voglio bene anche con mio marito ho paura di perdere questi sentimenti e come non ciò più interesse di niente
ero una mamma molto ansiosa molto iper protettiva ora da qualche giorno esattamente dalla settimana scorsa quando ho avuto la riunione con la scuola per parla di mia figlia di 9anni e ha bisogno di un ortofonista perché a problema di apprendimento scolastico mi sono messa a piangere e ho chiamato mia madre egli o detto che non sono una buona madre è ho fallito non servo a niente e da lì ho perso i miei sentimenti non sono più come quelli di prima come per esempio di voler bene hai miei figli in maniera morbosa e di avere sempre paura che qualcosa di brutto può succedere vivevo veramente con una forte ansia e mi sento male al pensiero di non avere quei sentimenti forti e morbosi e di non avere entusiasmo, tristezza, paura insomma mi sento vuota ma questo non solo con i miei figli ma anche con tutte le persone che voglio bene anche con mio marito ho paura di perdere questi sentimenti e come non ciò più interesse di niente
[#1]
Gentile utente,
rispetto ai Suoi sentimenti ci dice che attualmente:
"1. .. non sono una buona madre e ho fallito
2. non servo a niente
3. e da lì ho perso i miei sentimenti
4. non sono più come quelli di prima come per esempio di voler bene hai miei figli in maniera morbosa
5. e di avere sempre paura che qualcosa di brutto può succedere."
Rispetto ai punti 4. e 5. sarebbe una vera fortuna che Lei potesse perdere le caratteristiche suddette:
amare in maniera morbosa, avere sempre paura che qualcosa di brutto possa succedere loro, non rappresenta l'atteggiamento genitoriale che aiuta i figli a crescere serenamente.
Riepilogando i fatti, a fronte della difficoltà di apprendimento di Sua figlia Lei ha sentito cadere la Sua funzione di madre ed annullarsi la Sua efficacia educativa (1. e 2.).
E la caduta è stata talmente rovinosa da ridurre a zero i suoi sentimenti (3.); come quando un eccesso di elettrodomestici fa andare in cortocircuito l'impianto elettrico di casa. In un solo istante ha sentito di non essere una buona madre e di aver fallito. Forse aveva ritenuto che amarli di un amore morboso e seguirli con ansia dovesse essere una garanzia di successo educativo; o forse ritiene che l'impegno e la costanza materni debbano necessariamente produrre ottimi frutti.
Ma non è così.
Ciò non toglie che i figli abbiano caratteristiche cognitive ed emotive loro proprie,
una propria strada personale da percorrere talvolta con fatica.
Altre volte è il comportamento genitoriale a dover essere modificato.
Per lei il tonfo è stato forte, e - dalle Sua parole - Lei appare ancora emotivamente tramortita, come se non percepisse più i propri sentimenti.
Questo passerà, i sentimenti ricompariranno, magari in un alternarsi di tristezza, rabbia, rassegnazione. E, se qualcosa si è rotto dentro di sè, potrà incollare assieme i pezzi riparandoli con polvere d'oro. Ricorda quella antica arte giapponese di Kintsugi? La tazza non è più come prima, si è rotta ed è stata riparata; anche Lei non sarà più come prima; ma la polvere d'oro che copre le cicatrici sta significare che il colpo ricevuto ha dato luogo a nuove consapevolezze interiori, ad un interrogarsi più profondo sulla propria funzione e sulla propria efficacia genitoriale.
Se dovesse trovarsi in difficoltà, se lo stato di abbattimento che annulla la percezione dei sentimenti dovesse perdurare, chieda aiuto psicologico. Anche per Sua figlia, che va tutelata dal potersi ritenere *colpevole* del malessere della mamma.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
rispetto ai Suoi sentimenti ci dice che attualmente:
"1. .. non sono una buona madre e ho fallito
2. non servo a niente
3. e da lì ho perso i miei sentimenti
4. non sono più come quelli di prima come per esempio di voler bene hai miei figli in maniera morbosa
5. e di avere sempre paura che qualcosa di brutto può succedere."
Rispetto ai punti 4. e 5. sarebbe una vera fortuna che Lei potesse perdere le caratteristiche suddette:
amare in maniera morbosa, avere sempre paura che qualcosa di brutto possa succedere loro, non rappresenta l'atteggiamento genitoriale che aiuta i figli a crescere serenamente.
Riepilogando i fatti, a fronte della difficoltà di apprendimento di Sua figlia Lei ha sentito cadere la Sua funzione di madre ed annullarsi la Sua efficacia educativa (1. e 2.).
E la caduta è stata talmente rovinosa da ridurre a zero i suoi sentimenti (3.); come quando un eccesso di elettrodomestici fa andare in cortocircuito l'impianto elettrico di casa. In un solo istante ha sentito di non essere una buona madre e di aver fallito. Forse aveva ritenuto che amarli di un amore morboso e seguirli con ansia dovesse essere una garanzia di successo educativo; o forse ritiene che l'impegno e la costanza materni debbano necessariamente produrre ottimi frutti.
Ma non è così.
Ciò non toglie che i figli abbiano caratteristiche cognitive ed emotive loro proprie,
una propria strada personale da percorrere talvolta con fatica.
Altre volte è il comportamento genitoriale a dover essere modificato.
Per lei il tonfo è stato forte, e - dalle Sua parole - Lei appare ancora emotivamente tramortita, come se non percepisse più i propri sentimenti.
Questo passerà, i sentimenti ricompariranno, magari in un alternarsi di tristezza, rabbia, rassegnazione. E, se qualcosa si è rotto dentro di sè, potrà incollare assieme i pezzi riparandoli con polvere d'oro. Ricorda quella antica arte giapponese di Kintsugi? La tazza non è più come prima, si è rotta ed è stata riparata; anche Lei non sarà più come prima; ma la polvere d'oro che copre le cicatrici sta significare che il colpo ricevuto ha dato luogo a nuove consapevolezze interiori, ad un interrogarsi più profondo sulla propria funzione e sulla propria efficacia genitoriale.
Se dovesse trovarsi in difficoltà, se lo stato di abbattimento che annulla la percezione dei sentimenti dovesse perdurare, chieda aiuto psicologico. Anche per Sua figlia, che va tutelata dal potersi ritenere *colpevole* del malessere della mamma.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno grazie per sue parole, ma questo cosa di non sentire sentimenti c’è lo con tutti e per questo mi preoccupa davanti i miei figli non mi faccio vedere che sto male perché capisco che poi loro stanno male. D’abitudine sono una persona molto ansiosa e ora non lo sono più sono una persona che ride molto e solare ora mi sento persa e non voglio sentirmi così mi voglio riprendere la mia vita ma non riesco perché ciò nessun sentimento come se il mio cuore non battesse più come prima cioè ed esempio quando mi spavento il mio cuore batte forte se rido la stessa cosa ora non lo sento più niente come se il mio cuore si fosse raffreddato
[#3]
Gentile signora,
quello che è successo La porta a riflettere (anche) su di sé; è il dolore quello che porta a raffreddare il cuore. E cioè la delusione di non essere stata all'altezza di una madre perfetta quale Lei se la rappresentava.
Che il Suo "cuore non batta più come prima" potrebbe portarla riflettere su di sé. Ma questo è già stato detto nella precedente risposta.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
quello che è successo La porta a riflettere (anche) su di sé; è il dolore quello che porta a raffreddare il cuore. E cioè la delusione di non essere stata all'altezza di una madre perfetta quale Lei se la rappresentava.
Che il Suo "cuore non batta più come prima" potrebbe portarla riflettere su di sé. Ma questo è già stato detto nella precedente risposta.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 05/02/2023.
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