Tradimento
Buongiorno a tutti i dottori che sceglieranno di prendere in considerazione la mia casistica.
Sono in una relazione relativamente da poco, diciamo un paio di mesi ma il sentimento che ci lega è veramente molto molto forte e il mio compagno mi ha già presentato ai suoi amici e ai suoi famigliari.
Ieri purtroppo è successa una cosa a parere mio veramente brutta che io ho fatto al mio compagno, l'ho tradito.
Ho avuto un rapporto sessuale non completo con un mio conoscente.
Quando il giorno stesso ho visto il mio compagno ha iniziato a girarmi la testa ho avuto un forte senso di nausea e mi veniva da rimettere per i sensi di colpa, ed ho deciso di confessare tutto quanto.
Lui mi ha perdonato perché siamo all'inizio e adesso sembra il solito di sempre ma io mi sento ancora in colpa verso di lui mi sento nervoso e arrabbiato con me stesso per ciò che gli ho fatto.
Lui mi ha perdonato nonostante la cosa che gli ho fatto ma io non sono totalmente tranquillo ancora, avete consigli da darmi?
Come posso fare per mettermi in pace con me stesso?
Il perché del mio gesto non lo conosco, ero forse un po' eccitato e non sono riuscito a resistere alle avances di questo mio conoscente
Attendo una vostra risposta e grazie in anticipo!
Sono in una relazione relativamente da poco, diciamo un paio di mesi ma il sentimento che ci lega è veramente molto molto forte e il mio compagno mi ha già presentato ai suoi amici e ai suoi famigliari.
Ieri purtroppo è successa una cosa a parere mio veramente brutta che io ho fatto al mio compagno, l'ho tradito.
Ho avuto un rapporto sessuale non completo con un mio conoscente.
Quando il giorno stesso ho visto il mio compagno ha iniziato a girarmi la testa ho avuto un forte senso di nausea e mi veniva da rimettere per i sensi di colpa, ed ho deciso di confessare tutto quanto.
Lui mi ha perdonato perché siamo all'inizio e adesso sembra il solito di sempre ma io mi sento ancora in colpa verso di lui mi sento nervoso e arrabbiato con me stesso per ciò che gli ho fatto.
Lui mi ha perdonato nonostante la cosa che gli ho fatto ma io non sono totalmente tranquillo ancora, avete consigli da darmi?
Come posso fare per mettermi in pace con me stesso?
Il perché del mio gesto non lo conosco, ero forse un po' eccitato e non sono riuscito a resistere alle avances di questo mio conoscente
Attendo una vostra risposta e grazie in anticipo!
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Gentile utente,
comprendo il suo senso di colpa e il suo desiderio di conoscere le ragioni del suo gesto. Li trovo entrambi legittimi.
Per quanto concerne il primo, subentra quando riteniamo di esserci comportati male con qualcuno, aver violato una regola o aver commesso un errore che può danneggiare l' ambiente, gli altri o noi stessi. Il senso di colpa contiene una minaccia importante: quella di perdere l' amore di se stessi, come conseguenza dell' essersi rivelati immeritevoli. In tal caso lei si è sentito immeritevole dell' amore e della fiducia del suo compagno, dopo averlo tradito. Così, secondo me, probabilmente gli ha confessato il tradimento per liberarsi dal peso di quest' ultimo e al contempo lasciare al suo compagno la decisione sulla vostra relazione.
In questi casi, secondo me, ci si dovrebbe interrogare a fondo sulle ragioni che inducono a confessare un tradimento. Perché spesso si vuol credere di confessarlo per una correttezza verso il partner, ma magari, legittimamente si cerca una via per sfuggire all' annientamento del senso di colpa, che può essere molto schiacciante in alcuni casi.
Per quanto riguarda il suo gesto, secondo me è difficile dirle in questa sede quali sono le ragioni profonde dello stesso. Secondo me fa bene a domandarsele e dovrebbe ricercarle, non solo per comprendere il suo gesto, ma anche perché comprenderlo, può aiutarla a conoscersi meglio, far crescere la vostra relazione e capire come evitarlo in futuro.
Potrebbe domandarsi ad esempio come mai questo sentimento che lei definisce così forte non è riuscito ad impedire un tradimento.
Si possono formulare delle ipotesi. Forse manca qualcosa nella vostra coppia che non siete ancora riusciti a costruire. Ad esempio intesa sessuale, complicità. O non vi conoscete ancora bene. O lei è spaventato dal legame e cerca di renderlo meno impegnativo lasciando che un terzo vi si inserisca. Infatti il suo compagno, presentandole i suoi genitori, ha ufficializzato il rapporto, rendendolo più serio, in un certo senso. O ancora, ha ceduto alle avances di un conoscente perché non sa resistere ad una persona che le mostra di desiderarla e quindi che le mostra che è desiderabile.
Queste sono solo ipotesi, che non si escludono a vicenda.
Credo che la verità stia dentro di lei. Può reperirla da solo, o farsi aiutare da un professionista, attraverso un eventuale percorso.
Non abbia paura della verità. So che in alcuni casi può fare paura, apparire dura e scomoda, spiacevole o dolorosa. So anche che una volta che si è divenuti consapevoli di una verità, da quel momento essa esiste dentro di noi e al di fuori e non può più essere negata. Però è anche vero che la verità ci rende più forti, più consapevoli di noi stessi e più liberi dalle nostre fragilità e dai nostri demoni interni.
Per venire alla sua domanda, conoscere la verità può aiutarci a metterci in pace con noi stessi. E inoltre per trovare pace, le consiglio anche di reperire le emozioni che ha provato prima di tradire e che l' hanno spinta a farlo. In genere, dopo un tradimento ci si sente in colpa e ci si chiede come è stato possibile farlo, ma nel momento in cui è successo, si provavano altre emozioni, si avevano altri desideri e bisogni, evidentemente. Credo sia importante, anche se difficile, rimettersi in contatto con essi.
Le auguro di trovare la pace che desidera.
Cordiali saluti.
comprendo il suo senso di colpa e il suo desiderio di conoscere le ragioni del suo gesto. Li trovo entrambi legittimi.
Per quanto concerne il primo, subentra quando riteniamo di esserci comportati male con qualcuno, aver violato una regola o aver commesso un errore che può danneggiare l' ambiente, gli altri o noi stessi. Il senso di colpa contiene una minaccia importante: quella di perdere l' amore di se stessi, come conseguenza dell' essersi rivelati immeritevoli. In tal caso lei si è sentito immeritevole dell' amore e della fiducia del suo compagno, dopo averlo tradito. Così, secondo me, probabilmente gli ha confessato il tradimento per liberarsi dal peso di quest' ultimo e al contempo lasciare al suo compagno la decisione sulla vostra relazione.
In questi casi, secondo me, ci si dovrebbe interrogare a fondo sulle ragioni che inducono a confessare un tradimento. Perché spesso si vuol credere di confessarlo per una correttezza verso il partner, ma magari, legittimamente si cerca una via per sfuggire all' annientamento del senso di colpa, che può essere molto schiacciante in alcuni casi.
Per quanto riguarda il suo gesto, secondo me è difficile dirle in questa sede quali sono le ragioni profonde dello stesso. Secondo me fa bene a domandarsele e dovrebbe ricercarle, non solo per comprendere il suo gesto, ma anche perché comprenderlo, può aiutarla a conoscersi meglio, far crescere la vostra relazione e capire come evitarlo in futuro.
Potrebbe domandarsi ad esempio come mai questo sentimento che lei definisce così forte non è riuscito ad impedire un tradimento.
Si possono formulare delle ipotesi. Forse manca qualcosa nella vostra coppia che non siete ancora riusciti a costruire. Ad esempio intesa sessuale, complicità. O non vi conoscete ancora bene. O lei è spaventato dal legame e cerca di renderlo meno impegnativo lasciando che un terzo vi si inserisca. Infatti il suo compagno, presentandole i suoi genitori, ha ufficializzato il rapporto, rendendolo più serio, in un certo senso. O ancora, ha ceduto alle avances di un conoscente perché non sa resistere ad una persona che le mostra di desiderarla e quindi che le mostra che è desiderabile.
Queste sono solo ipotesi, che non si escludono a vicenda.
Credo che la verità stia dentro di lei. Può reperirla da solo, o farsi aiutare da un professionista, attraverso un eventuale percorso.
Non abbia paura della verità. So che in alcuni casi può fare paura, apparire dura e scomoda, spiacevole o dolorosa. So anche che una volta che si è divenuti consapevoli di una verità, da quel momento essa esiste dentro di noi e al di fuori e non può più essere negata. Però è anche vero che la verità ci rende più forti, più consapevoli di noi stessi e più liberi dalle nostre fragilità e dai nostri demoni interni.
Per venire alla sua domanda, conoscere la verità può aiutarci a metterci in pace con noi stessi. E inoltre per trovare pace, le consiglio anche di reperire le emozioni che ha provato prima di tradire e che l' hanno spinta a farlo. In genere, dopo un tradimento ci si sente in colpa e ci si chiede come è stato possibile farlo, ma nel momento in cui è successo, si provavano altre emozioni, si avevano altri desideri e bisogni, evidentemente. Credo sia importante, anche se difficile, rimettersi in contatto con essi.
Le auguro di trovare la pace che desidera.
Cordiali saluti.
Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 04/02/2023.
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