Pensieri pessimistici su morte mia e dei miei cari, normale o patologico?

Buonasera,
Vi ringrazio anticipatamente per il tempo che dedicherete a leggere questo mio messaggio.
Sono una donna di 37 anni, madre da 4.
Sono sempre stata una persona molto solare e positiva.
Da qualche tempo si è rotto qualcosa in me.
Mi spiego meglio.
Quasi 4 anni fa, mio padre è morto improvvisamente per una emorragia cerebrale.
Ero madre da soli 5 mesi, in allattamento, e questa tragedia mi ha ovviamente traumatizzata.
Non ho potuto elaborare a fondo il lutto perché avevo mio figlio neonato di cui occuparmi h24 che soffriva di reflusso e piangeva molto, doveva assumere una terapia e dormiva male.
I primi anni sono stati faticosi, molto, ma ho continuato a tenere duro.
Mio marito ha avuto nel 2020 problemi di salute seri.
Successivamente ho avuto dei disturbi per cui si era ipotizzato qualcosa di molto grave al midollo, mi sono sottoposta ad esami e alla fine fortunatamente tutto ok.
Ho fatto questa premessa perché è necessario comprendere gli antefatti.
Arrivo al sodo: ad oggi vivo con ansia frequente e paura che possa capitarci qualcosa di orribile.
Al primo sintomo che mi richiama qualche malattia grave, la mia mente va avanti e arrivo a immaginare il mio funerale o quello dei miei cari con relative conseguenze disastrose per chi resta.
Arrivo a immaginare mio figlio bambino da solo senza me e mio marito.
Vado in tachicardia.
Cerco di distrarmi ma il sottofondo di paura e malinconia non mi molla.
Anche quando vivo dei bei momenti, li vivo con l’ansia e la tristezza che tanto prima o poi tutto finirà e lascerà spazio al dolore di chi resta.
Vi chiedo se questi miei pensieri siano normali in una fase post traumatica, considerati anche i due anni di pandemia, oppure se necessitino di una psicoterapia e se sì, che tipologia di terapia considerato che purtroppo avendo un bimbo piccolo non riesco ad essere costante.
Grazie mille.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Possono essere considerati "normali" nel contesto di un disturbo d'ansia. Cioè sono sintomi che si manifestano di solito quando si soffre del suo tipo di paura.

La necessità di valutare una terapia può essere decisa da lei stessa, in base a quanto ne sta soffrendo. Se il problema è diventato tale per cui la sua vita ne è limitata o compressa, può rivolgersi a un terapeuta per un primo colloquio. In tale sede le potrà essere detto cosa e come fare.

Consideri che la paura della morte e delle malattie può essere superata bene e in tempi brevi se si è motivati.

Le suggerisco di orientarsi verso un terapeuta a indirizzo strategico o comportamentale.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Dottore la ringrazio molto. Mi hanno parlato bene della tecnica strategia breve lei è d’accordo?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sono un terapeuta strategico, quindi la mia risposta alla sua domanda è di parte e ovviamente affermativa. Ho scelto di specializzarmi in questo modello proprio perché lo ritengo valido, anche se oltre al modello conta il terapeuta che lo "interpreta".

Si informi in giro, faccia qualche telefonata a terapeuti di diverso orientamento. Faccia loro domande. E poi faccia una prima seduta con quello che l'avrà convinta di più.

Nel frattempo, qui può trovare informazioni sul metodo strategico:

https://www.giuseppesantonocito.com/psicoterapia-breve-strategica-firenze.htm

https://www.giuseppesantonocito.com/faq.htm

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente!