Genitore apprensivo
Buonasera a tutti,
Volevo porvi la mia situazione.
Ho quasi 33 anni e vivo ancora con mio padre... Non avendo una situazione economica che mi permetta di stare per conto mio.
Sono sempre stata una ragazza con la testa sulle spalle (grazie all educazione di mio padre... Mi ha cresciuto da solo perché mia madre è mancata 20 anni fa ') quindi non gli ho mai dato nessun "problema" o pensiero.
Il fatto è che, ora, all' età di quasi 33 anni mi sento "oppressa"... Dalle sue ansie e preoccupazioni.
Esco poco poiché quelle poche amiche che ho sono sposate... O con figli... E comunque ognuno, giustamente, ha la propria vita... Impegni... Lavoro.
Quindi quelle poche volte che esco e che dormo a casa di una di queste mie amiche... Il giorno dopo appena torno a casa... Mi viene fatto l'interrogatorio... O mi tiene i musi... O non mi parla per niente.
È successo anche poco fa'... Sono uscita ieri pomeriggio... Ho mangiato fuori con le mie amiche e mi sono fermata a dormire fuori... Eppure l'ho avvisato... Glielo ho detto ieri sera... Stamattina gli ho scritto due messaggi... Cioè non è che me ne sono fregata!! Bé poco fa qppena arrivata a casa... Ha iniziato a gridare dove fossi stata (in modo più colorito). . . Chi sono queste amiche (sono le solite due amiche dei tempi delle superiori!! E che conosce!) . . . Che secondo lui sono amicizie virtuali... Che queste persone non esistono.. Che vuole sapere sempre tutto... Dove sono... Cosa faccio... A che ora torno a casa... Ecc... Perché mi potrebbe succedere qualcosa... Potrebbe mettermi sotto una macchina... O fare un'incidente... Io capisco che essendo l'unica figlia... E che comunque un genitore è sempre preoccupato per un figlio... Però a volte mi sembrano un po' troppo queste sue reazioni... Cerco di farglielo capire ma lui si chiude ancora di più... Non mi ascolta proprio... Anche prima mentre gli parlavo, guardava il telefono... Non so come comportarmi...
Volevo porvi la mia situazione.
Ho quasi 33 anni e vivo ancora con mio padre... Non avendo una situazione economica che mi permetta di stare per conto mio.
Sono sempre stata una ragazza con la testa sulle spalle (grazie all educazione di mio padre... Mi ha cresciuto da solo perché mia madre è mancata 20 anni fa ') quindi non gli ho mai dato nessun "problema" o pensiero.
Il fatto è che, ora, all' età di quasi 33 anni mi sento "oppressa"... Dalle sue ansie e preoccupazioni.
Esco poco poiché quelle poche amiche che ho sono sposate... O con figli... E comunque ognuno, giustamente, ha la propria vita... Impegni... Lavoro.
Quindi quelle poche volte che esco e che dormo a casa di una di queste mie amiche... Il giorno dopo appena torno a casa... Mi viene fatto l'interrogatorio... O mi tiene i musi... O non mi parla per niente.
È successo anche poco fa'... Sono uscita ieri pomeriggio... Ho mangiato fuori con le mie amiche e mi sono fermata a dormire fuori... Eppure l'ho avvisato... Glielo ho detto ieri sera... Stamattina gli ho scritto due messaggi... Cioè non è che me ne sono fregata!! Bé poco fa qppena arrivata a casa... Ha iniziato a gridare dove fossi stata (in modo più colorito). . . Chi sono queste amiche (sono le solite due amiche dei tempi delle superiori!! E che conosce!) . . . Che secondo lui sono amicizie virtuali... Che queste persone non esistono.. Che vuole sapere sempre tutto... Dove sono... Cosa faccio... A che ora torno a casa... Ecc... Perché mi potrebbe succedere qualcosa... Potrebbe mettermi sotto una macchina... O fare un'incidente... Io capisco che essendo l'unica figlia... E che comunque un genitore è sempre preoccupato per un figlio... Però a volte mi sembrano un po' troppo queste sue reazioni... Cerco di farglielo capire ma lui si chiude ancora di più... Non mi ascolta proprio... Anche prima mentre gli parlavo, guardava il telefono... Non so come comportarmi...
[#1]
Gentile utente,
Documentandomi sui Suoi consulti qui (come di regola facciamo per fornire un riscontro più completo), vedo che il problema che oggi ci pone perdura nel tempo.
Rileggo la risposta che la Collega le ha dato qualche mese fa in: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/917923-solitudine-e-rapporto-complicato-con-genitore.html . La condivido.
Ora sta a Lei muoversi. Decida Lei in quale direzione.
Se non dovesse farcela da sola, chieda aiuto ad un* Psicolog*, presso il Consultorio ad esempio (gratuito). Se Le occorressero info nel merito, chieda pure: ci siamo.
Carissimi saluti.
Dott. Brunialti
Documentandomi sui Suoi consulti qui (come di regola facciamo per fornire un riscontro più completo), vedo che il problema che oggi ci pone perdura nel tempo.
Rileggo la risposta che la Collega le ha dato qualche mese fa in: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/917923-solitudine-e-rapporto-complicato-con-genitore.html . La condivido.
Ora sta a Lei muoversi. Decida Lei in quale direzione.
Se non dovesse farcela da sola, chieda aiuto ad un* Psicolog*, presso il Consultorio ad esempio (gratuito). Se Le occorressero info nel merito, chieda pure: ci siamo.
Carissimi saluti.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 908 visite dal 30/01/2023.
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