Problema fisico o mentale?

Buonasera, sono una ragazza di 22 anni ed è da 4 anni che non vivo più come dovrei.
I miei genitori mi dicono che sin da quando ero piccola avevo continua ansia e paura di tutto, ma da quando sono cresciuta mi rendo conto che la situazione è diventata più grave, probabilmente perché sono più razionale.
Il mio problema è iniziato quando 4 anni fa ho iniziato ad avere ansie frequenti ed a preoccuparmi molto del mio stato di salute, questo perchè sentivo tante persone che morivano per tumori o altro.
In quella stessa estate non sono stata bene perché oltre a pensieri che mi spaventavano così tanto da avere spasmi incontrollabili, ho avuto problemi allo stomaco che mi hanno costretta a rimanere a letto per 2 settimane facendo anche delle punture.
È come se queste due cose insieme mi avessero traumatizzato a tal punto da prestare attenzione per ogni singolo dolore e pensiero.
Per fortuna non ho più gli spasmi di prima però alterno periodi di forte ansia a periodi di tranquillità (anche se sono più i periodi no) a tal punto da andare a ricercare ogni singolo sintomo su internet e a preoccuparmi per qualsiasi cosa.
Tra l’altro ho brutte sensazioni ed è come se non fossi più lucida (come se vedessi doppio) è come se sentissi un senso di stordimento e a volte ho il presentimento di perdere l’equilibrio.
Vorrei sapere se tutto questo può essere causato dall’ansia oppure se potrei avere un problema a livello celebrale.
Ho fatto le analisi ed elettrocardiogramma perché un giorno mi sono recata in ospedale per un forte attacco di panico ed era tutto apposto, mi hanno consigliato di recarmi da uno psicologo.
Però non so se la situazione può cambiare oppure no, perché più che i pensieri mi spaventano le sensazioni fisiche che la stessa crea.
Ho paura di sentirmi male e di avere un attacco epilettico o di svenire da un momento all’altro.
Concludo dicendo che ogni volta che qualcuno parla di un proprio sintomo automaticamente mi viene (Ad esempio una mia amica è andata in coma per un attacco epilettico e da allora ho iniziato a pensarci).
Cosa dovrei fare?
Mi scuso per il lungo testo e per il disturbo.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Vorrei sapere se tutto questo può essere causato dall’ansia oppure se potrei avere un problema a livello celebrale

Entrambe le cose. Ma se ti hanno detto che è ansia e di rivolgerti a uno psicologo, è proprio questo che dovresti fare, perché probabilmente soffri di ipocondria con somatizzazioni, cioè sintomi corporei causati dalla tua paura di ammalarti e di morire (spasmi, derealizzazione ecc.).

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Utente
Utente
Cosa significa entrambe le cose?. Avevo già pensato fosse ipocondria ma il fatto è che sono così confusa da tutto quello che mi capita che ormai non so più a cosa pensare la ringrazio per la risposta tempestiva e spero di poter migliorare la situazione con la psicoterapia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Significa "entrambe le cose". Gli esami si fanno proprio per capire quali sono le alternative da escludere, ma da qui ovviamente non possiamo farlo. Perciò se chiedi qui "cosa significa", è chiaro che non possiamo soddisfare il tuo dubbio.

Se ti hanno detto che si tratta di ansia e di farti vedere da uno psicoterapeuta, è questo che dovresti fare.

Se si fosse trattato d'altro te lo avrebbero detto comunque.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Dr.ssa Veronica Cascone Psicologo 7
Buongiorno,

come le hanno suggerito, probabilmente un percorso psicologico potrebbe aiutarla nella gestione dei pensieri intrusivi e ipocondriaci, cercando di lavorare a piccoli passi, risalendo alle origini dell'ansia.
Va escluso in ogni caso un eventuale problema medico, pertanto si accerti anche di quello in parallelo parlandone in primis con il suo medico curante.

Cordiali saluti
Dott.ssa Veronica Cascone
Psicologa

Dr.ssa veronica cascone

[#5]
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa per la risposta. Avevo già parlato con il mio medico curante della situazione e mi ha tranquillizzata dicendo che gli spasmi o i dolori fisici sono derivanti dalla tensione muscolare e che ridurre le bevande energetiche e gassose mi avrebbero aiutata. Però preciso che non mi ha fatto fare alcun’esame (se non quelli del sangue), basandosi solo sul mio racconto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Avevo già parlato con il mio medico curante della situazione e mi ha tranquillizzata

Il punto cruciale è proprio questo, la parola "tranquillizzare".

Quando un paziente non ansioso e non ipocondriaco si rivolge a un medico per sapere se ha un certo problema, e il medico gli dice di no, si sente tranquillizzato e la cosa finisce lì.

Ma a un paziente ipocondriaco le tranquillizzazioni non bastano mai. Sul momento può sentirsi soddisfatto, ma poi la paura ricomincia e si chiedono altri pareri. Come stai facendo tu qui.

In altre parole la rassicurazione va bene per chi non soffre d'ipocondria, mentre non solo <non funziona> per un ipocondriaco, è addirittura controproducente. La cosa <peggiore> che si possa fare a un ansioso è cercare di rassicurarlo, di tranquillizzarlo.

Perché il tuo problema è appunto che hai bisogno di rassicurazioni, come il drogato ha bisogno della sua droga. Perché non riesci a tollerare l'incertezza, l'intolleranza.

Adesso ti è più chiaro perché molto probabilmente ti serve un aiuto psicoterapeutico?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Utente
Utente
Buonasera dottore,
Sono assolutamente d’accordo con lei. Infatti, non appena ho fatto gli esami, mi sono sentita come un peso tolto, ma ora sono punto e d’accapo. Lo stesso è successo dopo aver parlato con il mio medico è come se parlarne con qualcuno mi facesse sentire meglio, mi facesse togliere per un po’ il peso che ho addosso, ma purtroppo è una routine che non finisce mai. Ringrazio ancora per l’aiuto, consulterò uno psicologo.
Buona serata